Terzo ed ultimo giorno di gara, 45 km, dopo
la faticata del sabato sono più che sufficienti. Giro
completamente diverso e nessun rifornimento previsto. In realtà
molti sono rimasti senza benzina nell’ultimo tratto, per fortuna
i previdenti se la sono portata e l’hanno generosamente data a
chi ne aveva bisogno.
Una nota un po' negativa.... in questi 3 giorni ho constatato
con grande stupore che sono più sensibili all'ambiente e al
panorama i veri concorrenti in gara, mentre una buona parte dei
motoalpinisti che sulla carta dovrebbero essere i più portati
verso le bellezze della natura sembrano in realtà dei forsennati
che fanno gare di velocità, pronti via...a chi arriva prima e se
non ti sposti ti buttano giù dalla scarpata, per non parlare
della gente a piedi che veniva ricoperta di polvere al loro
passaggio di massa.
Nessun trasferimento veramente impegnativo in questa ultima
giornata, le solite 30 zone da
percorrere compresa una zona in cima alla pista da sci di Oga a
quota 2600 dopo una lunghissima risalita.
Stupendo il panorama da questa altezza, le montagne e le valli
formano uno scenario da paradiso terrestre.
Una foto di gruppo anche qui poi giù a
capofitto sulla ripidissima pista da sci improvvisandoci
sciatori “motorizzati” a valle le zone più dure della giornata
che hanno fatto la selezione tra i più bravi poi su verso la
strada panoramica che porta alle torri di Fraele. Di fronte si
vede la pista di oga da dove siamo discesi poco prima, il
ghiacciaio del Bernina e valle Bormio, ancora uno spettacolo
bellissimo, l’ultimo purtroppo di questi 3 giorni in “paradiso”