primo giorno di gara i commenti di team e piloti secondo giorno di gara

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TRIAL DUE GIORNI DELLA BRIANZA

La Due Giorni della Brianza è di per sé una gara mitica, unica nel suo genere in Italia è ha una sua schiera di amatori che per nulla rinuncerebbero a farla. Ogni edizione è una pietra miliare, un contenitore di ricordi e di fatti che sazia gli appassionati ma certo è che questa ventiduesima volta della gara brianzola è stata ancora qualche cosa di più. Dopo che le ultime dieci edizioni sono state più o meno contrassegnate dal bel tempo e da un clima quasi primaverile, questa volta il signor inverno si è fatto sentire. Dal venerdì precedente la gara ha cominciato a nevicare su tutta le Brianza fino a che il manto nevoso ha raggiunto in taluni punti, posti più in altura, anche trenta centimetri. In queste condizioni climatiche è emerso ancora di più il vantaggio di poter usufruire per la sede di partenza della struttura del Palazzo dello Sport di Monza dove i concorrenti hanno trovato tutti i confort necessari.
E così sabato mattina dei centotrenta piloti iscritti solo una novantina si sono presentati alle operazioni preliminari, anche perché molti sono stati bloccati dalla viabilità impazzita per la neve. Tra tutti questi i più coraggiosi e volonterosi sono stati gli appassionati che frequentano abitualmente questa gara; tenaci non da meno lo sono stati anche i molti piloti spagnoli presenti, assolutamente decisi a confrontarsi che le difficoltà del percorso innevato. Giusto il tempo di una ultima sistematina per adattare il percorso alle condizioni continuamente mutevoli, e in questo lo staff organizzativo del Moto Club Monza ha fatto miracoli, e la gara aveva il via. Sia pure con un ritardo di trenta minuti sul previsto. Diciassette sezioni per la prima giornata, ma il tutto condito da una pioggia battente e da un freddo glaciale. Un confronto stoico, tanto duro che molti piloti arrivano alle zone incapaci di parlare e tremanti come foglie, tanto severo che il meccanico al seguito di Lenzi ad un certo punto veniva portato in ospedale e ricoverato per ipotermia. Naturalmente i piloti meglio attrezzati per queste condizioni meteorologiche soffrivano di meno, ma in questo contesto ambientale ogni difficoltà diventava difficilissima. Sulle diciassette zone, in gran parte condite di fango e neve, il migliore era l’ex campione del mondo Marc Colomer che presentava le sue credenziali subito alla prima zona. Qui di fronte ai cinque accusati di tutti i big, incapaci di salire su di un tronco viscidissimo, il pilota della Gasgas siglava un impareggiabile uno: un vero avviso per i diretti avversari. Da qui cominciava la buona gara di Colomer, che al suo debutto alla DGDB riusciva a vincere la prima giornata con un totale di 27 punti contro i 35 del connazionale Amos Bilbao, mentre Lenzi era il primo degli italiani con un totale di 38 penalità.
Dietro, appaiati Re delle Gandine e Bosis con 40 punti, incalzati dall’altro spagnolo Josep Manzano. Incredibile l’avvio della campionessa del mondo, la spagnola Laia Sanz che correndo sulle medesime zone della categoria internazionali assommava solo 57 penalità.
Ristorati da docce calde, panni asciutti e una notte di sonno i settanta superstiti del primo giorno di gara si presentavano puntuali alle ore 8,30 di domenica, pronti per il via della seconda giornata. Percorso variato leggermente rispetto al previsto, ma comunque conservato lo sviluppo di ottanta chilometri con ben 25 prove. Questo secondo giorno pur con condizioni meteorologiche sempre brutte, i piloti hanno corso una gara ben più accettabile. Con la temperatura a più 5 e la presenza a tratti di una pioggerellina lieve, sembrava a tutti di rivivere rispetto al sabato. In questo ambiente confacente al massimo per il trial Marc Colomer si esprimeva alla grande. Basti dire che dopo aver sbagliato la prima zona e aver fatto cinque nello stesso punto dove il sabato era stato il migliore, il pilota della Gasgas metteva assieme solo due punti in tutto il resto del percorso, tanto da annullare ogni possibile contrattacco da parte dei suoi avversari. Dietro di lui il migliore in questa giornata era Fabio Lenzi, ma per l’italiano delle Fiamme Oro il recupero non valeva il sorpasso a Bilbao che restava sul seconda gradino del podio davanti all’italiano. Grande prestazione di Josep Manzano che superava nel rush finale Re delle Gandine e Bosis. Ottimo anche il settimo posto di Valerio Bauce che batteva senza mezzi termino Daniele Maurino, buon ultimo dei piloti di livello.
Nell’intervista finale di rito, Marc Colomer, terzo campione del mondo dopo lo statunitense Bernie Schreiber e lo spagnolo Jordi Tarres a vincere la Due Giorni Della Brianza, così chiudeva questa ventiduesima edizione del trial brianzolo: “Non ho mai partecipato ad una gara come questa, non sono mai stato neppure alla Sei Giorni in Scozia, ma è stata una bella esperienza. Per vincere qui bisogna saper tenere alto il morale, non lasciarsi andare mai e sfruttare ogni opportunità per fare bene in ogni zona. Sono contentissimo di aver vinto e di sicuro, visto il tempo che c’è stato, che posso tornare anche i prossimi anni, peggio di così non potrà mai essere.”
G.M.
 
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