La Due Giorni della Brianza 2002

XX° DUE GIORNI DELLA BRIANZA
23 - 24 FEBBRAIO 2002

COMUNICATO STAMPA N. 2 DEL 24.02.2002

E' stata una grande festa quella organizzata dal Moto Club Monza per festeggiare il ventennale della gara di Trial Due Giorni della Brianza: anche per questa stagione il sodalizio monzese è stato promosso a pieni voti per aver organizzato una manifestazione degna della titolazione di gara internazionale. Gli oltre cento piloti sono partiti sabato mattina e hanno concluso la loro fatica domenica sera con l'arrivo presso il centro Servizi APA, centro logistico della gara. Hanno girato per la "grande" Brianza, arrivando fino a Molteno, Sirone, dando spettacolo gratuito al pubblico presente.
A vincere questa edizione ci tenevano in molti, tanto che già dal sabato tutti hanno fatto del loro meglio per portarsi in testa alla classifica provvisoria della prima giornata e che ci è riuscito meglio è stato il bresciano Fabio Lenzi, che in sella alla GasGas e con i colori del Gruppo Sportivo Fiamme Oro si teneva dietro piloti del calibro del giapponese Kuroyama, partito per vincere e del pluricampione italiano Diego Bosis in sella alla Montesa. Partiva bene anche il giovane Michele Orizio buon quarto con alle spalle il francese Bruno Camozzi.
La giornata di domenica, con un totale di ben trenta sezioni e oltre sessanta chilometri da percorrere è stata quella decisiva: Lenzi non si lasciava comunque sorprendere e marciando diritto per la sua strada metteva il suo nome nell'albo d'oro dei vinvitori della DGDB, una vittoria che sarà ricordata maggiormente per essere quella della ventesima edizione. Alle sue spalle era la volta del compagno di club Diego Bosis che ben resisteva agli attacchi del giapponese Kuroyama che chiudeva il podio con quarantacinque errori.
Archiviata anche questa edizione con una premiazione speciale che ha visto presente anche il trentino Gianni Tabarelli, vincitore nel lontano 83 della prima edizione di questa gara che ormai è entrata nella storia.



CLASSIFICA FINALE:

1.Lenzi (Gasgas) p. 37; 2.Bosis (Montesa) 40; 3.Kuroyama (Beta) 45; 4.Orizio (Beta) 52; 5.Canozzi (GasGas) 53; 6.Justribo (Sherco) 65; 7.Bruand (Scorpa) 68; 8.Maurino (GasGas) 74; 9.Bochet (Sherc0) 75; 10.Bauce (GasGas) 78.

I commenti di Fabio a fine gara: "Sono molto felice, rincorrevo questo obiettivo da molti anni e dopo il 2° posto dell'anno scorso ci tenevo veramente tantissimo. Per raggiungere questo risultato devo ringraziare tutto il mio Team che ha fatto veramente un grande lavoro e che mi ha aiutato nei momenti critici. Ho sudato fino all'ultima zona dopo che un banale "5" per una bandierina saltata alla zona 9 del 2° giro mi aveva fatto perdere quasi tutto il vantaggio su Bosis e Kuroyama"
 


 


La due giorni di Michele Orizio

Cosa dire di questa gara, unica nel suo genere, che non sia già stato detto da stampa e media, soprattutto per questa occasione in cui ricorreva il ventennale?
Se dovessi dare un voto complessivo a tutto darei un 8, perché nonostante una certa mia ritrosia per una gara con oltre 60 Km di asfalto di trasferimento (faccio presente che non ho potuto partecipare alle ultime edizioni per problemi di patente e responsabilità, il mio nome compare come vincitore negli anni ’95 e ’96 del minitrial) le cose sono andate nel migliore dei modi, dal tempo (sole, anche se un po’ freddino), alle zone (misto di “alte da mondiale” a “strane da area industriale”), al paddock (magari ce ne fossero così all’Italiano o al mondiale), alle presentazioni dei team ufficiali e non, volute e organizzate da Lunardini, che si presenteranno al via dei vari campionati.
Proprio in quest’ultima sede mi sono piaciute le parole di Michaud che rispecchiano veramente lo spirito ed i perché di una gara tanto singolare. In sostanza concordo con lui sul fatto che essendo basata su zone un po’ particolari e diverse, serve tanta tanta concentrazione e un approccio tecnico molto attento per poter vincere.
Forse per questo mi spiego come piloti dello spessore di Justribò, che ho visto benissimo, o Kuroyama, alla fine non abbiano realizzato risultati migliori.
Sono andato molto bene nelle zone “alte” e impegnative come quelle delle cave di Sirone ma, con mia grande rabbia, ho messo piedi in quelle “facili” che richiedevano una concentrazione “diversa”, per non parlare poi del 5 nella zona Agam (di fronte alla partenza) per essere atterrato dopo il notevole salto dai tronchi sulla fettuccia, ostacolo superato ma 5 penalità pesanti!, per capirsi quelle in cui l’attenzione non è tanto il superamento dell’ostacolo ma il fatto semplice di uscirne a zero fisso.
La gara l’ho fatta da solo, seguito dal mio “amico ombra” Roby Petri.
Tutto ha funzionato bene, la moto non ha avuto nessun problema, ho cambiato solo un comando gas a metà 1° giro per l’unica caduta che ho fatto ribaltandomi in avanti nell’acqua (fangosa) della zona 5 di sabato.
Per la cronaca le zone che ho reputato più belle sono state senza dubbio quelle delle cave di Sirone e della Domino del 2° giorno, alte e spettacolari con ostacoli netti e ben separati; mentre quelle che sono risultate più ostiche sono state la 6 e la 7 del 1° giorno, 2 zone collegate con giudice unico, code lunghissime, tanto tanto scivolose dove nessuno ha fatto meno di 3, ma dove il punteggio è risultato appiattito anche perché non veniva assegnato il 5 se non in caso di caduta clamorosa.
Arrivederci alla prossima occasione sulle pagine di Mototrial e nelle gare di campionato!
miki