Alimentazione

 
...onde evitare eventuali infortunii,quali sono i muscoli più sollecitati nel nostro sport.
Il trial, essendo la disciplina che più differisce dalle altre,richiede un programma di allenamento molto diversificato. Consigliamo ai piloti di eseguire, oltre ad un allenamento che possa garantire forza esplosiva (miglioramento del metabolismo anaerobico alattacido), anche una preparazione aerobica di livello medio, che consenta al trialista di mantenere una costante lucidità in tutto lo svolgimento della gara. Fondamentale, soprattutto in questa disciplina, ci pare l’esercizio specifico con la moto, «addestramento», poiché, qui più che altrove, il feeling con la moto è di primaria importanza.
Considerando le caratteristiche del trial, appare evidente l’importanza delle doti di equilibrio, che consigliamo di sviluppare con ginnastica pre-acrobatica ed esercizi sulla tavola proprioccettiva, oltre al già citato «addestramento». Ci sembra anche opportuno porre l’attenzione a gruppi muscolari, troppo spesso trascurati, come gli estensori del tronco e i muscoli del cingolo scapolo-omerale, impiegati più di altri nel superamento degli ostacoli. La motilità articolare, soprattutto a livello coxo-femorale e vertebrale lombare, dovrebbe essere curata per garantire la necessaria scioltezza negli spostamenti laterali del corpo (stretching).
migliorare la propria resistenza mediante un allenamento aerobico studiato in base all’età e alle caratteristiche del soggetto
- incrementare la forza muscolare soprattutto nei distretti sottoposti a maggior stress
- eseguire esercizi di destrezza, coordinazione e stretching per migliorare l’equilibrio, la motilità articolare e la flessibilità di tutto l’apparato muscolo-legamentoso
- svolgere un programma di allenamento specifico in moto per migliorare le capacità di guida e la resistenza allo sforzo specifico.
l'alimentazione risulta bilanciata allorquando i nutrienti fondamentali sono presenti nelle percentuali ottimali che in genere sono: 60% carboidrati, 25% lipidi, 15% proteine.
L'alimentazione di tipo mediterranea è in grado di garantire ogni tipo di necessità metabolica dello sportivo.
I carboidrati (o glucidi) il cui destino biologico è in gran parte rivolto a soddisfare le richieste energetiche dell'organismo ed in particolare quelle legate al lavoro muscolare si ritrovano nella frutta, nel miele, nella canna da zucchero, nel latte e latticini, orzo e cereali, tuberi e legumi.
Le proteine si ritrovano in carne, uova, pesce, latte e derivati così come nei legumi ed in alcuni cereali. I lipidi si ritrovano prevalentemente nell'olio di oliva e nei grassi animali: vanno assunti in modo da ottenere una equa ripartizione tra gli acidi grassi saturi (carni rosse, formaggi) e gli acidi grassi mono e polisaturi (prevalenti nei prodotti ittici, nei vegetali e nelle carni di tacchino e di pollo). E' importante considerare anche il tipo e la cronologia dei pasti in rapporto all'orario degli allenamenti e delle gare.
Dal punto di vista qualitativo e quantitativo il pasto pre gara deve essere leggero, ricco di carboidrati e relativamente povero di grassi e proteine. Esso va effettuato almeno 3 ore circa dell'impegno agonistico.
Molta attenzione va posta anche al pasto successivo alla gara che deve costituire il primo elemento di ricostruzione delle riserve idroelettrolitiche e delle scorte di glicogeno muscolare ed epatico: nello stesso tempo deve essere programmato in modo da evitare cibi e bevande (vedi alcool) che possano gravare ulteriormente sugli organi di depurazione come fegato e reni che sono impegnati nello smaltimento delle sostanze tossiche accumulate durante la gara.
CIBI CONSIGLIATI
· pesce: consumarne anche tutti i giorni, ma almeno 3 volte la settimana.
· legumi: è preferibile consumarli come indicato sullo schema dietetico introducendoli nel menù giornaliero almeno 3 volte a settimana.
· olio di oliva: è il condimento da preferire sia per le insalate che per cucinare i cibi, rispettando comunque le dosi consigliate.
CIBI DA LIMITARE
· tutti i condimenti: burro, margarina, olii.
· formaggio: consumarne non più di 2/3 volte le settimana, dando la preferenza a formaggi magri (per es. crescenza max 100 gr).
· latte e yogurt interi: preferire quelli scremati o parzialmente scremati; evitare latte intero, condensato, in polvere o panna.
· uova: consumarne n. 2 la settimana.
· carni: preferire le carni bianche alle carni rosse e comunque non consumarne sia a pranzo che a cena.
· riso e patate: provocano un veloce aumento della glicemia; possono essere consumati saltuariamente (max. 2 volte la settimana) utilizzando le alternative proposte a fianco di ciascun menù.
· vino: è da consumare solo dopo essersi consultati con il medico ed in ogni caso in quantità no superiore a ½-1 bicchiere a pasto
· sale: evitare di eccedere nella salatura dei cibi ed eventualmente scegliere i prodotti alternativi in commercio.
CIBI VIETATI (ok!sconsigliati o modiche quantità)
· bibite, succhi di frutta, superalcolici(leggi Fede&Paologas ), dolci, gelati, caramelle, cioccolata, cacao, frutta secca o sciroppata e dolciumi in generale.

Ale(ex194)

Ok gente andiamo avanti

usare gli integratori durante l'attività sportiva è secondo me utile e necessario.Mi sto rendendo conto man mano che pratico questo sport di quanto sia impegnativo sia fisicamente che mentalmente (e non ho detto niente di nuovo) e pertanto stò riprendendo le abitudini di quando andavo per boschi in bici.
Una buona colazione (difficilmente riesco ad andare in moto di pomeriggio) poi mi porto 1 o 2 barrette e una bottiglia con integratore salino .Il glucosio in pak è molto valido ha però un "difetto" fornisce energia istantanea di breve durata ,30 min ca,
meglio allora acquistare delle maltodestrine e del fruttosio (costano molto meno 1Kg di maltodestrine costa ca 8€) e prepararsi una bottiglietta o una borraccia di m.destrine e fruttosio,non sarebbe male anche una bottiglietta di sali.Se tutte e 2 ingombrano troppo possiamo anche fare così ,usare le m.destrine in inverno quando il nostro corpo brucia di più anche perchè deve riscaldarsi , i sali in estate o al ritorno .Le maltodestrine forniscono energia a rilascio graduale che nel nostro caso mi sembra più utile.
L'importante è comunque non arrivare al fondo sia di energie che di liquidi.Io mi regolo così dopo 1 ora +/- mi magio una barretta e bevo un pò ,non molto meglio prendere qualche sorso dopo un pò.La cosa è molto personale c'è anche chi stà fuori una mattina senza mangiare ne bere .
Spero di non avervi annoiato, ciao.
 
Aggiungo una nota che in queste settimane mi vede mio malgrado "protagonista"
ginnastica post trauma spalla
Stretching della capsula e dei muscoli.
Rinforzo dei gruppi muscolari coinvolti, in particolare vanno tonificati i muscoli della cuffia dei rotatori, gli stabilizzatori della scapola, i muscoli pettorali, i paravertebrali, ed in toto quelli dell’arto superiore: attenzione, questo tipo di lavoro dev’essere ben programmato, insistere
su un gruppo muscolare debole, ma prevalente su un altro gruppo, può rivelarsi molto pericoloso.
Le applicazioni di ghiaccio a fine seduta e di sera, rivestono nella spalla un ruolo fondamentale per la superficialità delle strutture coinvolte dall’infiammazione.
Il massaggio decontratturante va eseguito in distretti vicini alla spalla, ma apportando calore, non è all’inizio ben tollerato.
GLICINA, PROLINA, METIONINA
Insieme alla Lisina, questi 3 aminoacidi sono fortemente coinvolti nella produzione di fobroblasto, necessario per potenziare, lubrificare i tendini. Utilissimi nel recupero da strappi o lesioni dei tessuti tendinei e connettivi.

glucosamina solfato
Negli ultimi anni sono apparsi molti studi su glucosamina e osteoartrite. La conclusione di questi studi era mediamente che 1.500 mg di glucosamina solfato per giorno riduceva il dolore e migliorava la funzionalità dei giunti ossei (migliorava il movimento) nella maggior parte dei soggetti con una leggera o moderata osteoartrite. I risultati erano più rilevanti dopo le 4 settimane di integrazione con glucosamina.
Tutti gli studi dimostravano che la glucosamina era sicura, praticamente senza controindicazioni e comunque più sicura dei farmaci utilizzati contro l’osteoartrite. Uno studio sulla glucosamina durato tre anni è stato pubblicato di recente sul Lancet (Yves Reginster et al, Belgio). Le conclusioni più interessanti furono le immagini ai raggi X che evidenziavano la ricostruzione delle cartilagini e dello spazio fra i giunti ossei nel gruppo che utilizzava la glucosamina, in confronto alla perdita entrambi nel gruppo di controllo a cui era somministrato un placebo. Questo risultato ha definitivamente dimostrato l’utilità della glucosamina nel promuovere la salute dei giunti ossei
 
 
 
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