Ma veramente nessuno si ricorda che questo esperimento nel '99 - 2000 era già stato fatto e che fu abbandonato per i casini che creava?
Abbiamo la memoria così corta?
Già c'è il tempo in zona che crea pericolosità da fretta per come è strutturato!
Le zone sono tutte differenti quindi possono richiedere tempi diversi di percorrenza , di conseguenza è illogico avere lo stesso tempo per ogni zona.
Sarebbe molto meglio cronometrare il tempo di percorrenza in zona ed alla fine della gara dare un bonus sulle penalità a chi è stato più veloce nel complesso. _________________ tanto va il trialista in alto che ci lascia lo staffino
"Sono le moto da trial, uno sport dove l'esaltazione non si ottiene a 250 all'ora, con il motore che urla a 17.000 giri, ma praticamente da fermi, con il piccolo motore che batte lentamente all'unisono con il cuore del pilota, concentrato in religioso silenzio mentre in equilibrio cerca l'attimo giusto per aggredire l'ostacolo. Secondi interminabili, in cui la moto resta immobile quasi fosse trattenuta in equilibrio da una mano invisibile, mentre il pilota sulle pedane sembra non curarsi neppure di lei. Gli occhi sono fissi sull'ostacolo che deve superare, spesso così grande che al solo guardarlo incute timore.
Ma lui sa che in questa sfida estrema non saranno certo centinaia di cavalli a poterlo aiutare. I pochi cavalli di cui dispone la sua moto sono più che sufficienti perché sono tutti lì, pronti a sostenerlo nell'attimo esatto in cui deciderà di spalancare il gas per far puntare la ruota anteriore verso il cielo portando lui e il suo leggerissimo mezzo oltre l'ostacolo. Lui sa anche che forcella e ammortizzatore non sono solo il tramite tra lui e il terreno, sono estensioni del proprio corpo pronte a percepire ogni minimo gesto, ogni millimetrico spostamento del corpo. Un giusto tocco del gas, un movimento corretto delle gambe e come per magia si superano ostacoli enormi anche senza essere dei giganti. Il trail infatti non è potenza, ma tecnica sopraffina. Gli ostacoli non si superano stracciando il gas o sollevando di peso la moto; per vincerli occorre tanta tecnica, tanto equilibrio e tanta concentrazione. "
concentrato in religioso silenzio mentre in equilibrio cerca l'attimo giusto per aggredire l'ostacolo. Secondi interminabili, in cui la moto resta immobile quasi fosse trattenuta in equilibrio da una mano invisibile, mentre il pilota sulle pedane sembra non curarsi neppure di lei. Gli occhi sono fissi sull'ostacolo che deve superare, spesso così grande che al solo guardarlo incute timore.
Domenica ho gareggiato nella old trial cup a caglio, dove veniva applicato il regolamento no stop.....
Che dire....una vera schifezza!!
Alla prima difficoltà ci si ritrovava, per non fermarsi, a zampettare in zona come un Endurista!!!
Le zone da 0 o massimo 1 penalità diventavano da minimo 3 o addirittura 5 per essersi fermati!
Ho sempre espresso il mio dissenso per questo regolamento, ora che l'ho provato in prima persona posso dire con assoluta certezza che è una "Cagata pazzesca"!!!
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