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Commenti gare di campionato regionale

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21 Marzo 1999 - Cairate O. (VA) - M.C. Team Cecotto

Numerosi i piloti alla partenza della prima gara del campionato regionale 1999 svoltasi a Cairate, ormai sede collaudata per quanto riguarda le gare di trial regionali.

Nessun problema per le iscrizioni tranne che per l'attribuzione del numero di pettorale ai piloti. Infatti da quest'anno ogni pilota conserverà il proprio numero di pettorale per tutta la stagione ed i pettorali saranno forniti volta per volta dalla FMI, almeno cosi' e' sembrato di capire. Poiché i numeri attribuiti vanno dal 1 a oltre il numero 300 e poiché pare che la FMI sia riuscita a fornire per questa occasione solo i pettorali fino al 200 si e' reso necessario un cambio in extremis, e solo per questa volta, del numero di gara di alcuni piloti. Comunque cio' non ha comportato alcun problema.

Bella la gara come ormai il M.C. Cecotto da anni ci ha abituati con zone lunghe molto tecniche con un buon livello di difficolta' anche se forse sono risultate poco selettive ma solo per i migliori di ogni categoria. Per quanto riguarda la categoria Gialla (Esordienti) notiamo con piacere un inasprimento delle difficolta' delle zone rispetto alle gare dello scorso anno in cui tutti ne lamentavano l’eccessiva semplicita’ che hanno comunque permesso a tutti i piloti, anche quelli alle prime armi, di affrontare varie difficolta' divertendosi ma senza rischio. Speriamo e auspichiamo che non sia stato un caso e che questo si ripeta per tutte le gare anche di Campionato Promozionale.

Durante la gara tutto si e' svolto regolarmente tranne che alla zona tre in cui a causa di una brutta caduta un pilota di categoria rossa ha riportato vari traumi (pare pero' non gravi come sembrava in un primo momento in cui si parlava di fratture) ed e' stato necessario l'intervento in zona dell'ambulanza e della barella. Cio', ma in questo caso e' la cosa meno importante, ha causato la formazione di una lunga coda per l'entrata in zona che ha richiesto piu' di un'ora per smaltirsi.

Per quanto riguarda le altre zone plauso ai giudici che dimostrando abilita' ed evidentemente esperienza, evitando ogni tempo morto tra uscita dalla zona di un pilota ed entrata del successivo, hanno impedito con il loro operato il formarsi di code. A cio' ha contribuito anche il lungo trasferimento (tutto fuoristrada in prevalenza su sterrati).

Nove le zone da percorrere tre volte in sei ore tracciate prevalentemente su terra ma quasi tutte "corredate" di sassi e muretti vari.

Unici punti deboli :

1) forse un po’ lenta l’esposizione delle classifiche ufficiali a fine gara che ha costretto tutti ad attendere fino a tardi e sulle quali non apparivano i nomi dei ritirati o squalificati. (alcuni M.C. e sponsor desiderano comunque vedere nelle classifiche anche i nomi dei ritirati per verificare che gli stessi abbiano realmente partecipato alla gara).

2) premiazioni dei soli primi tre classificati di ogni categoria. Consideriamo comunque che il numero veramente rilevante di categorie presenti a questo tipo di gare (con le minitrial si raggiunge quota 13) richiede un enorme sforzo economico da parte dei M.C. organizzatori anche per premiare pochi piloti di ogni categoria.

Comunque bilancio finale della gara, come sempre a Cairate, estremamente positivo.

Ciao

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P.S.

Alcuni fatti successi durante la gara credo diano spunto per ricordare ai piloti alcune cose :

  1. Non esiste NESSUN ( ! ! ! ! ) caso in cui il regolamento prevede la possibilita’ di ripetere la zona allo stesso giro dopo averla gia’ percorsa (si e’ visto un giudice esasperato dall’insistenza di un pilota che lamentava di essere stato ostacolato da un concorrente a piedi all’interno del tracciato concedergli di ripetere la prova e cio’ non deve MAI ( ! ) accadere). Il giudice avrebbe dovuto intimare al pilota di abbandonare la zona ed al suo rifiuto attribuirgli le penalità previste dal regolamento.
  2. NON si può cambiare il motociclo durante la gara pena l’esclusione dalla stessa : personalmente ho notato almeno due piloti sostituire il motociclo dopo aver percorso uno o due giri con un altro ! ! ! !
  3. NON si possono effettuare tagli di percorso pena l’esclusione dalla gara : alcuni piloti (uno è stato comunque colto in flagrante dagli ufficiali di gara) hanno pensato bene di evitare il lungo trasferimento recandosi da una zona all’altra mediante scorciatoie. Poiché a volte (raramente) questi tagli vengono fatti in buona fede (...) ricordiamo che i trasferimenti lunghi vengono tracciati appositamente dagli organizzatori e non per scarsa conoscenza dei luoghi e quindi scegliendo erroneamente non il percorso più breve...

 

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Lazzate 11/4/99

Più di 160 iscritti e più di 140 partenti alla prima di campionato promozionale di Lazzate , gara dedicata alla memoria di Sergio Dallavalle un giovane ragazzo  prematuramente scomparso. Partenza del primo concorrente alle 10 dal centro sportivo dove era tracciata

anche la zona 8 fatta con tronchi d'albero . le altre zone come di consueto sono state tracciate nella zona di allenamento del motoclub   . Ormai tutti i piloti che da qualche anno gareggiano nel regionale conoscono   la zona , e tutti si aspettavano le solite prove tracciate nel solito modo , invece con gradita sorpresa di tutti ci si è trovati a percorrere prove  completamente   nuove e molto belle  tracciate sì nel solito posto ma che è stato recentemente risistemato dai soci del Lazzate con  dei grossi massi di ogni dimensione  ben sistemati . Le zone in tutto 8 sono risultate abbastanza facili per i promo B mentre i promozionali A i Major e i Cadetti hanno trovato pane per i loro denti con delle zone molto insidiose e con dei passaggi da " brivido " sui grossi massi , in particolar modo le zone "blu " 6 e 7 hanno fatto una bella selezione facendo comunque divertire i concorrenti senza risultare particolarmente pericolose . Purtroppo il lato negativo di queste gare disputate in luoghi con trasferimento corto è che all'entrata delle zone si formano delle interminabili code e ci si trova a respirare per per molto tempo i gas di scarico di chi ci precede ,senza contare poi la perdita di concentrazione e i conseguenti errori in prova, per fortuna il tempo è stato dalla parte dei partecipanti regalando una splendida giornata di sole .

prossimo appuntamento del campionato promozionale il 9 maggio al crossodromo di Schianno  organizza il M.C.Team Cecotto .

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18 Aprile 1999 - Esino Lario

Si e’ svolta nella bella cornice di Esino Lario la seconda prova del campionato regionale lombardo in concomitanza con la seconda prova del Campionato Valtellina e trofeo Montesa.

Numerosissimi i piloti alla partenza e cio’ ha indubbiamente causato qualche problema durante le operazioni preliminari. A questo va aggiunta la concomitanza con il referendum che ha impedito agli organizzatori del M.C. Centro Lago di utilizzare i locali del municipio, ormai collaudata sede per le partenze delle gare di Esino.

La partenza e’ quindi stata ritardata di circa un’ora ed il primo pilota ha preso il via alle 10.30.

Dodici le zone da percorrere due volte, secondo la formula normalmente applicata dal M.C. Valtellina quando si prevedono numerosi iscritti, dislocate su un lungo trasferimento quasi tutto in fuoristrada e trialisticamente davvero bello.

Le zone sono risultate per la maggior parte divertenti anche se non eccezionali : gli organizzatori infatti il sabato hanno dovuto tenere conto sia delle pessime condizioni meteo previste per la domenica sia delle nevicate avvenute nei giorni precedenti che hanno imbiancato tutto il percorso di gara decidendo di non rischiare a tracciare zone che in caso di pioggia avrebbero potuto risultare troppo difficili. Fortunatamente pero’ il sole si e’ visto per tutta la gara e la neve era ancora visibile solo in alcuni punti, ma cio’ ha fatto si’ che le zone, prevalentemente tracciate su terra ma anche nell’acqua e con una zona indoor costruita vicina alla partenza con grossi macigni su cui i migliori hanno dato spettacolo, risultassero un po’ troppo facili rispetto agli standard del campionato Valtellina soprattutto per i migliori.

Non sono mancate purtroppo le code all’ingresso di alcune zone anche a causa di alcuni giudici un po’ lenti nel loro operato ma, visto il numero di partenti, cio’ era comunque inevitabile. A tal proposito comunque la formula dei due giri e 12 zone ha sicuramente contribuito ad evitare guai peggiori. Gli organizzatori, che comunque hanno fatto un gran lavoro, tracciare 12 zone non e’ cosa da poco e chi organizza gare lo sa bene, si sono pero’ dimenticati le zone neutre all’entrata delle zone che come sappiamo bene aiutano, se gestite a dovere, a causare meno problemi ai piloti incolonnati.

Sotto la minaccia di un temporale e accompagnata da un vento gelido si e svolta la premiazione come sempre molto ricca e seguita da numerosissimi presenti anche se la gestione del gran numero di categorie, piloti, squadre da premiare e del numero di campionati concomitanti (Regionale, Valtellina e Montesa) da gestire contemporaneamente hanno causato qualche problema nella compilazione delle classifiche con alcuni disguidi anche nell’assegnazione dei premi. In futuro pero’, grazie all’utilizzo di un nuovo software, il problema non si dovrebbe piu’ presentare.

La prossima gara a Caspoggio il 2 Maggio.

Ciao

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P.S. (Non poteva mancare...)

Colgo l’occasione per sottolineare che sicuramente il problema delle code puo’ essere se non risolto, almeno alleviato seguendo queste due semplici regole :

  1. Zone neutre all’ingresso delle zone e il giudice le deve far rispettare come da regolamento.
  2. Giudici che evitino i tempi morti tra un pilota che esce dalla zona e un altro che entra.

Recentemente a Cairate abbiamo avuto la dimostrazione di come i giudici dovrebbero sempre lavorare e anche in quest’ultima gara l’intervento in alcuni momenti di Giordano Conca sicuramente esperto organizzatore e giudice e pilota di vecchia data che si e’ dato da fare in questo senso, ha contribuito notevolmente allo smaltimento delle code formatesi, ma appena se ne andava tutto tornava come prima.

Un esempio per tutti : si e’ visto recentemente in una gara un giudice di una zona che dopo aver controllato il pilota ed aver segnalato il punteggio all’addetto ai cartellini ne chiedeva a gran voce il numero di gara poi si recava poco distante dalla sua postazione dove a terra giaceva la cartelletta segnapunti (non poteva tenerla in mano ?), cercava la biro, scriveva il punteggio, riponeva il tutto, tornava al suo posto e controllato che fosse tutto in ordine dava l’ok per l’entrata in zona di un nuovo pilota. Fuori dalla zona (peraltro molto scorrevole) la coda cresceva... Non pensate che sia un fatto inventato o romanzato, succedeva proprio cosi’. Forse questo e’ un caso limite ma non e’ poi cosi’ raro che accadano fatti simili. Personalmente ho notato che se si forma la coda all’ingresso delle zone molto spesso e’ piu’ per colpa del giudice addetto che per la lunghezza o difficolta’ del tracciato. Quindi molta attenzione dovrebbe essere fatta dagli organizzatori anche all’addestramento dei giudici.

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2 Maggio 1999 - Caspoggio (SO) - Camp. Reg.

Veramente molto bella la cornice in cui ha preso il via la 3^ prova del campionato regionale trial in concomitanza con la 3^ prova del campionato Valtellina e del trofeo Challenge Montesa.

La partenza infatti e’ avvenuta, in una splendida giornata di sole, nel centro di Caspoggio in un’area comprendente campi da tennis, bar, giardini pubblici, ampi parcheggi, una ampia e moderna piazza utilizzata per il podio, i tendoni promozionali, il parco chiuso. Le operazioni preliminari si sono svolte nell’ "ufficio gare" adiacente ottimamente attrezzato.

Oltre 200 gli iscritti e 161 i partenti effettivi piu’ una decina di minitrial. Questo ha causato notevoli problemi durante le operazioni di iscrizione. La partenza prevista per le 9,30 e’ infatti stata ritardata alle ore 11.00

E’ necessario pero’ sottolineare che la colpa dei ritardi non e’ in questo caso da attribuire in NESSUN modo al moto club organizzatore, il M.C. Valtellina, che anzi, grazie all’utilizzo del nuovo software di gestione gare trial, e’ riuscito a ridurre al minimo i disagi. Posso con assoluta certezza affermare infatti che la colpa di questi ritardi, e non e’ la prima volta quest’anno che cio’ accade nelle gare di campionato regionale, e’ colpa solo ed esclusiva della FMI (Federazione Motociclistica Italiana) con qualche contributo anche di coloro che inviano i moduli di iscrizione compilati in maniera completamente errata (categorie inventate o errate, dati mancanti). Infatti quest’anno la FMI ha fatto stampare grazie al contributo di uno sponsor (CIRESA) i pettorali utilizzati dai piloti in tutte le gare di campionato regionale. Ci viene pero’ un po’ da pensare ; infatti i pettorali stampati sono stati solo 200 ma le licenze rilasciate dalla FMI - Lombardia piu’ le licenze nazionali di piloti Lombardi pare che siano piu’ di 300. Ora, poiche’ la stampa di 100 pettorali ha un costo di poco superiore alle 100/200 mila lire, se ci si e’ limitati a stamparne un quantitativo minimo di 200 pur sapendo che i potenziali partecipanti ad una gara potrebbero essere molti di piu’ o il/i responsabile/i di cio’ sono dei veri sprovveduti, o la sponsorizzazione e’ stata cosi’ misera da non permettere assolutamente di fare di piu’ (e allora era molto meglio continuare come sempre ad utilizzare volta per volta i pettorali dei moto clubs) oppure ... fate voi...

Tornando alla gara in questione cosa e’ successo esattamente : gli iscritti erano veramente tanti, oltre 200 tenuto conto che i piloti partecipanti al campionato Valtellina sono iscritti d’ufficio ad ogni gara senza bisogno di inviare i moduli di iscrizione di volta in volta e che a questi andavano aggiunti tutti i piloti partecipanti al campionato regionale che il modulo di iscrizione l’avevano mandato e che poiche’ i 200 numeri disponibili non erano sufficienti per coprire tutti i piloti si e’ dovuto attribuire quelli che si presentavano all’iscrizione al mattino un numero togliendolo a qualcun altro non ancora arrivato. Se poi quello si presentava gli si doveva attribuire un altro numero togliendolo ad altri ancora e cosi’ via... Potete ben capire la confusione e i problemi che tutto questo ha creato. Tutti questi problemi, lo ribadisco, non ci sarebbero stati e la gara non avrebbe subito alcun ritardo se i numeri resi disponibili dalla FMI (Federazione Motociclistica Italiana) fossero stati anche solo 50 di piu’ !

(A Cairate il 21 marzo successe piu’ o meno lo stesso e sempre per lo stesso motivo del numero insufficiente di pettorali. Allora pero’ il minor numero di iscritti causo’ minori problemi, la partenza venne rinviata di "solo" un’ora)

Grazie al nuovo software di gestione gara fortunatamente anche la ricerca dei numeri via via resisi disponibili o gia’ utilizzati e’ stata comunque molto agevole e’ non ha generato errori.

E’ giusto comunque aggiungere che la loro parte di colpa ce l’hanno anche coloro (o i M.C. relativi) che inviano i dati per le iscrizioni in maniera che definire approssimativa e’ solo un complimento. Alcune iscrizioni giunte via posta o fax erano piu’ o meno simili : iscrivete Pinco Pallino alla gara, oppure iscrivete Tizio categoria "Promozionale" (ma che promozionale ? expert ? amatori A ? amatori B ? Veterani ?) o categoria "Oltre" (che categoria e’ ?) alla gara. Come si puo’ inserire in un tabellone di partenti uno di cui non si sa altro che il nome ? In che categoria lo si mette ? Senza contare che poi tutti gli altri dati (necessari) vanno scritti al mattino rallentando le operazioni.

Come sempre poi i piloti attribuiscono i notevoli ritardi alla organizzazione maldestra dei vari moto club interessati senza sapere tutto cio’ che ci sta dietro e senza conoscere il vero responsabile di tutto.

Spero con queste mie poche righe di aver dato spiegazione di cio’ che in realta’ succede e di chi sia il vero responsabile dei disagi.

Comunque nel bene e nel male la gara (due giri di 12 zone per giro e non tre giri come in un primo momento si era detto ma che non e’ stato possibile fare per motivi di regolamento che permette un massimo di 30 zone per gara) ha potuto prendere il via e il tracciato si e’ rivelato all’altezza della situazione e tutti i piloti si sono detti molto soddisfatti delle zone tracciate che si sono rivelate difficili al punto giusto ed in grado di fare molta selezione senza pero’ mai rivelarsi pericolose. Anche per le categorie verdi i percorsi prevedevano sassi e salite spettacolari oltre a passaggi molto tecnici spesso riservati solo a categorie piu’ alte.

Le zone erano per tutti i gusti : si partiva dalla zona 1 tracciata su pendio viscido con passaggio all’interno di un rigagnolo che al secondo giro ben in pochi hanno percorso con meno di 3 o 5 penalita’ e via via si percorrevano zone tracciate su pietre o su terreno misto (terra e sassi oltre che radici di ogni dimensione).

La zona di accesso ad alcune prove col passare dei piloti si e’ trasformata in vere e proprie paludi a causa del terreno piuttosto umido ma cio’ non ha causato problemi tranne che per le ricognizioni a piedi...

Comunque giudizio molto positivo per quanto riguarda il tracciato vario, impegnativo, e piuttosto faticoso, un po’ meno per quanto riguarda la "professionalita’ " di alcuni giudici di cui, a ragione, molti si sono lamentati. Personalmente ho visto piloti cadere, scendere dalla moto, ricadere ed uscire dalla zona a ... TRE ! ! ! ! ! Un altro fermarsi, appoggiare due piedi a terra tirare la moto sopra all’ostacolo ed uscire dalla zona a... UNO tra l’ilarita’ di alcuni e le lamentele di altri : il giudice allora dice : "va bene, DUE" correggendo la sua tabella (non TRE) ma ormai il pilota se ne era gia’ andato col suo cartellino timbrato UNO ! ! !

Altri giudici permettevano il passaggio all’interno di porte di colore differente dal proprio colore di categoria ed altri no oppure non consideravano penalita’ la fermata del mezzo in zona. Altri ti volevano dare 5 se, pur rispettando il tracciato, non passavi nella traiettoria seguita da tutti gli altri, cosi’ le discussioni si sprecavano, insomma in alcune zone, poche fortunatamente, un vero disastro. Complessivamente comunque non ci si puo’ lamentare e tutto sommato chi ha deciso di abbandonare la gara a causa dei giudici non troppo competenti (qualcuno non ha proprio sopportato) forse, pur non avendo tutti i torti, poteva ripensarci...

I commissari federali dovrebbero comunque controllare piu’ severamente le licenze dei giudici di zona  ed i M.C. dovrebbero provvedere piu’ seriamente all’istruzione dei propri giudici.

Alle ore 18,20 giungeva al traguardo l’ultimo pilota e alle 18,25 tutte le classifiche (circa 25 in totale) venivano passate al commissario di gara per le firme. Alle 18,50 circa prendevano il via le premiazioni a cui tutti, pubblico e piloti, hanno potuto assistere comodamente seduti ai tavolini del bar all’aperto con la cornice del tramonto sulle cime innevate.

Riccamente premiati i primi cinque di ogni categoria partecipante di tutti e tre i campionati (Regionale, Valtellina, Montesa) e le prime cinque squadre. Ammirevole quindi lo sforzo del M.C. Valtellina per le premiazioni.

Prossima gara in calendario a Schianno il 9 maggio (Camp. Promozionale) e il 16 Maggio a Primaluna (Camp. Reg. e Valtellina/Montesa)

Ciao a tutti.

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P.S. per le prossime gare la FMI avra’ risolto il problema dei pettorali ? Tra l’altro il responsabile FMI per il Trial in Lombardia (Guerino Bergamini) si e’ recentemente dimesso dalla sua carica parrebbe anche a causa di questa questione.   Possibile che la stampa di 100 pettorali possa causare tali e tanti problemi  ? ?

Attendiamo con ansia gli sviluppi...

 

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9 Maggio 1999 - Schianno (VA) - Camp. Promozionale - M.C. Team Cecotto

Ore 9,30 di Domenica 9 Maggio prende regolarmente il via la seconda prova di Campionato Promozionale Trial presso il crossodromo di Schianno in una bella e calda giornata di sole.

Nessun problema per le iscrizioni al mattino sia per il numero limitato di partecipanti, circa un’ottantina, sia per il fatto che il M.C. Cecotto visti i precedenti ha deciso di utilizzare i propri pettorali e non quelli forniti dalla FMI che fino ad oggi hanno causato piu’ problemi che altro.

Le otto zone da percorrere tre volte unite tra loro da un divertente trasferimento tutto in fuoristrada erano tutte tracciate nei dintorni del crossodromo tranne l’ultima che si trovava all’interno del circuito stesso ed erano caratterizzate tutte da terra viscida, fango e radici affioranti. Sicuramente il fango l’ha fatta da padrone come potrete notare anche guardando le foto relative alla gara pubblicate sul sito, che ritraggono quasi tutte i piloti con i piedi a terra intenti a spingere la moto, e molte zone non risultavano percorribili con meno di tre penalita’ (dove tre significa innumerevoli piedi) che spesso venivano concesse al posto del cinque dai giudici piu’ per... pieta’ che per merito. A causa delle abbondanti piogge dei giorni precedenti e delle caratteristiche del terreno probabilmente neanche un diverso modo di tracciare le zone avrebbe giovato molto. Il risultato di tutto e’ stata una gara con alcune (4) zone percorribili facilmente con zero penalita’ e zone percorribili solo a tre/cinque penalita’ spingendo come dei dannati senza vie di mezzo che se ha divertito comunque alcuni non e’ parsa degna di nota per molti altri. Quello che si e’ visto di certo comunque non e’ stato un gran Trial : vedere piloti entrare in zona gia’ spingendo la moto e continuare a spingerla fino all’uscita non e’ ne’ un bello spettacolo per chi guarda ne’ un gran divertimento per chi ne e’ protagonista che non e’ neppure stimolato a tentare di far bene o studiare traiettorie particolari (prendere tre con dieci piedi a terra o con venti non cambia niente). In ogni caso il lavoro svolto dagli organizzatori e’ stato buono tranne a mio avviso per il fatto di aver tracciato almeno due zone in posti che, come ormai ampiamente sperimentato negli anni scorsi in cui la gara si e’ tenuta in questo luogo, con ogni condizione di tempo anche in periodi di gran secco, presentano sempre lo stesso terreno estremamente (eccessivamente) fangoso.

Da ultimo i complimenti ai giudici del Team Cecotto che in ogni occasione dimostrano competenza, esperienza e velocita’ nel loro operato cosa che garantisce un veloce smaltimento delle code all’entrata delle zone.

Esposizione delle classifiche immediatamente dopo l’arrivo dell’ultimo concorrente e premiazione dei primi tre classificati di ogni categoria.

Prossimo appuntamento Domenica 16 Maggio a Primaluna (LC) per la 4^ prova dei campionati Regionale, Valtellina e Challenge Montesa.

Ciao a tutti.

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Primaluna - 16 Maggio 1999

Sono stati solo un lontano ricordo tutti i problemi che hanno afflitto piu’ o meno tutte le precedenti gare di campionato regionale trial. Infatti la nuova formula delle iscrizioni al mattino e la soluzione dei problemi relativi alla quantita’ dei pettorali disponibili hanno permesso che a Primaluna tutto sia andato nel migliore dei modi.

La sperimentazione della nuova formula delle iscrizioni, come gia’ avevo anticipato su queste pagine, consiste infatti nel protrarre le Operazioni Preliminari (O.P.) anche oltre l’orario di partenza del primo concorrente e di assegnare al momento dell’iscrizione al mattino ad ogni pilota l’orario di partenza in ordine progressivo indipendentemente dalla propria categoria o dal proprio numero di pettorale. Cosi’ il primo pilota ad iscriversi ha preso il via alle ore 9,30 mentre l’ultimo pilota si e’ iscritto alle ore 10 prendendo il via verso le ore 12.

Risolti anche i problemi relativi ai pettorali. Ne sono stati stampati per un totale di 400 numeri cosa che ha consentito di assegnare a tutti i piloti il numero di gara senza alcun problema.

Minima la coda durante le O.P. cosi’ come minime sono state le code all’ingresso delle zone ( 8 da percorrere 3 volte durante la gara) tanto che solo scorrendo le classifiche ci si e’ resi conto che i concorrenti presenti erano in realta’ un numero record : 161 partenti !

Ottima la scelta del luogo di partenza, il centro sportivo con i campi da tennis in localita’ G.A.S.P. sulle rive del Pioverna, che offriva tutto quanto necessario, dal bar con i tavolini all’esterno all’ampio spazio occupato dai tendoni promozionali e dal podio per le premiazioni, dall’ampio ufficio per la segreteria e le operazioni preliminari di iscrizione dei piloti ai parcheggi che seppur sterrati hanno permesso a tutti di parcheggiare piu’ che comodamente.

Ottimo il percorso di gara con zone situate per lo piu’ nei ruscelli all’interno del bosco. Quasi di stile "indoor" la zona 7 ricavata su un cumulo di grosse pietre che sicuramente e’ risultata soprattutto per le categorie piu’ alte una delle piu’ ostiche. Si puo’ dire che le zone erano tutte molto ben tracciate e divertenti (la 1 un po’ facile per tutti ma come prima zona andava bene cosi’). Soprattutto per le categorie verdi i percorsi sono risultati tutti molto tecnici, premiavano quindi la guida molto pulita di chi era in grado di guidare staccando il meno possibile le ruote da terra impostando e seguendo fedelmente la traiettoria migliore. Forse almeno una zona da percorrere piu’ con la grinta che con la tecnica (cioe’ con salite ripide o muretti di altezza discreta) non avrebbe guastato. Comunque in generale i piloti hanno certo trovato pane per i loro denti con buone possibilita’ di recuperare eventuali errori commessi.

Ottimo anche il lavoro dei giudici tanto criticati nella gara precedente.

Alle ore 18.20 circa terminava la gara l’ultimo concorrente e contemporaneamente venivano esposte le classifiche (circa una ventina poiche’ la gara era valida per quattro campionati : Regionale, Valtellina, Valtellina a squadre, Challenge Montesa) grazie a "Trial Manager 2000 per Windows 95/98" il nuovo software utilizzato per la gestione delle gare di Campionato Valtellina che tra l’altro sta riscuotendo nell’ambiente notevole interesse (per inciso e’ una creazione di "D.F.D. Digital Forniture Developers di Diego Di Fazio" e del sottoscritto ed e’ anche in vendita a chi ne fosse interessato).

Molto ricca come sempre la premiazione grazie anche a numerosi sponsor che ha visto i vincitori premiati dalle mani di Diego Bosis, pilota Montesa, che durante la gara si e’ esibito in alcuni spettacolari passaggi dimostrativi a beneficio del numeroso pubblico presente.


Prossimo appuntamento col Trial Regionale il 30 Maggio a Cosio Valtellino (SO) - M.C. Lazzate. La gara sara’ valida come campionato regionale cadetti e come campionato regionale promozionale.

Ciao a tutti

Luigi  arcturus@iol.it  giorna1.jpg (3827 byte)

P.S.

Per il prossimo anno si parla di assegnare ad ogni pilota un numero fisso ed inoltre ogni pilota conservera’ il proprio pettorale personalmente e dovra’ ricordarsi di portarlo ad ogni gara. La dimenticanza del pettorale, cosi’ come quella della licenza, non permettera’ al pilota di prendere il via.

Piccolo giallo alla fine della gara : Danilo Libera, pilota senior in forza al M.C. Centrolago, consegnava il cartellino dell’ultimo giro in cui alla zona 7 risultavano bucate le caselle relative alle penalita’ 0,2,3,5. Il pilota affermava che l’addetto ai cartellini avendo per errore annullato la casella relativa al 3 invece che quella relativa all’1 aveva rimediato, come e’ prassi, annullandole tutte tranne appunto quella giusta. Pero’ la casella relativa al 3 risultava annullata con una pinza obliteratrice con foro a stella, le altre presumibilmente con la punta di un rametto. Dopo il controllo della tabella del giudice relativa alla zona e giro in questione si evidenziava che il punteggio ottenuto a quella zona era proprio il 3 , e non l’1 come affermato dal pilota. Ogni ulteriore commento credo sia superfluo...

Anche su altri piloti pesa il "sospetto" di operazioni simili avvenute in altre gare per cui gli organizzatori stanno ponendo particolare attenzione...

 

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Cosio Valtellino (SO) - 30 Maggio 1999

A Cosio Valtellino (SO) si e’ disputata la 5^ prova del Camp. Reg. Cadetti Trial in concomitanza con la 3^ prova del Camp. Reg. Promozionale. A differenza di molte altre gare precedenti di Camp. Regionale e nonostante la gara si svolgesse in Valtellina, questa non era valida per il Camp. Valtellina. Organizzatori i soci del M.C. Lazzate (MI) che da tempo collaborano con trialisti residenti in questa zona e che da qualche tempo con la costituzione del gruppo "Rezia Trial" hanno formato in pratica una sezione distaccata del M.C. Lazzate in Valtellina.

Come sempre la collaborazione non puo’ che dare ottimi frutti e cosi’ il risultato e’ stato una gara sicuramente molto ben organizzata e divertente.

Gia’ al mattino non ci sono stati problemi per quanto riguarda le operazioni preliminari anche grazie al sistema di iscrizioni che si sta sperimentando e che sta dando ottimi risultati e di cui i soci del Lazzate vantano l’ideazione, e cosi’ anche per tutta la gara : poche code all’ingresso delle 13 zone piuttosto ben tracciate e quasi per tutti impegnative al punto giusto (troppo facili pero’ per le categorie Verdi) unite da un lungo e "trialistico" trasferimento, giudici competenti ed attenti, buona scelta del luogo di partenza con parcheggi e bar oltre che un ristorante self-service.

Insomma tutto e’ filato liscio per tutti i due giri di cui si componeva la gara e non sembrava certo che i partecipanti sfiorassero i 200 !

Le zone erano per lo piu’ tracciate su terra ma non mancavano grossi macigni, lunghe salite, acqua e l’ultima zona di tipo indoor costruita con grossi tronchi e blocchi di cemento molto spettacolare e sicuramente non banale come spesso accade per le zone di questo tipo.

Dicevamo un po’ troppo facili le zone per le categorie verdi che infatti sono risultate troppo poco selettive : uscire dalla maggior parte delle 13 zone con una o piu’ penalita’ per i "Verdi" poteva considerarsi un pessimo risultato. Infatti alla fine scorrendo le classifiche della cat. "Amatori A" (la piu’ numerosa delle categorie Verdi) si puo’ notare che la maggior parte dei piloti hanno finito a pari penalita’ : i primi tre tutti a 10, i successivi tre a 13, poi alcuni altri a 14, alcuni altri ancora a 16 a 22, 23, 24 e cosi’ via.

Sicuramente tanti punteggi uguali e cosi’ bassi per una gara di 26 zone indicano sicuramente un percorso troppo facile e troppo poco selettivo. Pare di capire che ancora una volta chi ha tracciato ha "sacrificato" i piloti della cat. "Amatori A" sull’altare delle altre categorie di percorso Verde (Veterani, Cadetti 50, Epoca-Verde) i cui piloti sommati assieme (in tutto 17) non raggiungono nemmeno un terzo dei soli "Amatori A" (ce n’erano 54 ) e che sicuramente non disdegnano zone un po’ piu’ "tranquille". Forse per non scontentare nessuno si poteva tracciarne la meta’ cosi’ e l’altra meta’ in maniera piu’ adeguata. Faceva rabbia ad esempio vedere che in alcuni casi sarebbe bastato rivolgere una bandierina a destra piuttosto che a sinistra per rendere le cose molto piu’ ... interessanti, quindi non un problema di terreno che non permetteva di fare altrimenti come spesso accade, ma proprio una scelta di chi ha tracciato che assolutamente io e molti altri non condividiamo.

Comunque a parte queste considerazioni, complessivamente ottimo lavoro degli organizzatori (tredici zone sono veramente un grande impegno) aiutato indubbiamente anche dalle ottime condizioni atmosferiche.

Purtroppo il ricordo che molti avranno della gara nonostante tutte queste ottime premesse non saranno buoni. Molti infatti non hanno proprio sopportato di dover attendere ore per le classifiche e per le premiazioni.

Gli organizzatori infatti hanno infelicemente scelto di premiare tutte le categorie (minitrial compresi, immaginate le mamme come si lamentavano...) dopo la conclusione della gara da parte anche dell’ultimo pilota (senior) il quale ha terminato la gara molto tempo dopo il penultimo... (era suo diritto nessuno glielo nega). Gli organizzatori pero’ avrebbero potuto incominciare la premiazione di tutte le altre categorie lasciando per ultima quella del pilota non ancora giunto all’arrivo permettendo a chi lo desiderava di cominciare il viaggio di rientro. E dubito che davvero esista un regolamento che impedisce di fare cio’ e se anche fosse era l’occasione giusta per uno strappo alla regola. Stimolare con iniziative varie i presenti, piloti ed accompagnatori, a restare fino alla fine delle premiazioni e’ sicuramente cosa auspicabile ma obbligarli a cio’ impedendo loro anche di ritirare le classifiche ufficiali mi sembra un’altra cosa !

Voglio sottolineare che questi non sono solo commenti miei personali ma sentiti tra coloro che ormai esasperati attendevano la conclusione di tutto per fare rientro a casa. Alla fine lo speaker per ottenere l’attenzione dei presenti ha dovuto far notare che prima si prestava attenzione prima si finivano le premiazioni e prima si poteva andarsene...! Piu’ che un divertimento un supplizio.

Prossimo appuntamento con il Trial regionale il 13 giugno a Madesimo , gara valida per i campionati Reg. Cadetti. Reg. Promozionale, Valtellina e Challenge Montesa.

Ciao a tutti.

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13 Giugno 1999 - Madesimo (SO)

190 i partenti nella gara valida per tutti i campionati regionali (Cadetti e Promozionale) e per i campionati Valtellina e Challenge Montesa.

Nessun problema per quanto riguarda iscrizioni e partenze come succede da qualche tempo grazie al nuovo sistema che si sta sperimentando e che ormai dovrebbe aver superato l’esame a pieni voti. A tal proposito ricordiamo che funziona in questo modo : l’ordine di partenza viene attribuito in base all’ordine di presentazione alle operazioni preliminari al mattino della gara. Al momento della iscrizione al mattino ad ogni pilota viene attribuito l’orario di partenza in ordine crescente indipendentemente dalla categoria di appartenenza o del numero di gara assegnato. Inoltre le operazioni preliminari si concludono alle ore 10 mentre la partenza del primo pilota avviene di norma alle ore 9 o 9.30 a seconda dell’R.P. gara. Quindi le partenze hanno inizio quando ancora le iscrizioni sono aperte.

12 le zone da percorrere due volte e dislocate su un trasferimento veramente lungo, meta’ su asfalto e meta’ su sentieri e sterrati di alta montagna. Partendo dal centro di Madesimo (rinomata localita’ turistica situata tra Chiavenna e il passo Spluga) nelle cui vicinanze erano tracciate le prime e le ultime due zone, si arrivava a quasi duemila metri di quota per poi ridiscendere in localita’ Motta e da qui di nuovo alla partenza. Da notare che l’altitudine del luogo ha causato non pochi problemi di carburazione alle moto.

Veramente molto ben tracciate le zone grazie anche alla grande varieta’ di ostacoli naturali offerti dal terreno : sassi, grossi macigni spesso "vuoti" (da salire con un invito), terra, ruscelli, torrenti ed una spruzzata di fango hanno "deliziato" i piloti di ogni categoria con percorsi veramente ben tracciati e piuttosto duri e molto spettacolari anche se non pericolosi. In ogni zona era molto difficile ottenere un passaggio "netto" e la lotta era per strappare un uno o un due piuttosto che un tre o un cinque. Qualcuno ha definito alcuni passaggi (per le categorie rosse) degni di un campionato europeo ma alla fine quasi nessuno si e’ lamentato della difficolta’ delle zone che erano, a mio avviso, adeguate alle varie categorie. Forse hanno sofferto un po’ i piloti di motocicli di bassa cilindrata (50 e 125) ma nessuna zona risultava comunque anche per loro impossibile. Venti i ritirati complessivamente a fine gara che forse hanno risentito sia della durezza e lunghezza del percorso (quasi tutti i piloti hanno impiegato cinque ore abbondanti per terminare la gara pur non essendosi formata alcuna coda all’ingresso delle zone) sia dei problemi di carburazione sia delle condizioni climatiche : si e’ passati dal freddo al caldo, dalla pioggia al sole e al vento freddo nel giro di poco tempo.

Ricca come sempre la premiazione finale, avvenuta sotto un bel sole, che ha avuto come ospite d’eccezione il calciatore Donadoni.

Prossimo appuntamento con il trial regionale il 25 di luglio a Lesmo con la gara di campionato promozionale organizzata dal M.C. Monza.

Ciao a tutti.

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P.S. A fine gara qualche pilota si lamentava (ma non troppo per la verita’) per la mano un po’ pesante di chi ha tracciato le zone : obbiettivamente bisogna dire che una gara dura, alla vecchia maniera, ogni tanto non guasta, anzi. Semmai contribuisce a fare una maggior selezione e ad evidenziare meglio il vero valore dei piloti in gara. Peraltro si nota nel Trial, e questo forse e’ proprio il bello, che i valori in campo restano per lo piu’ uguali in ogni condizione. Cioe’ un pilota di alta classifica che si ritrova a fine giro in una gara dura con un cartellino con punteggi alti non ha motivo di disperare poiche’ i suoi avversari sicuramente lo avranno altrettanto alto. Resto dell’avviso che una gara in cui in ogni zona il punteggio non e’ scontato fina all’uscita sia molto piu’ divertente di una gara in cui lo zero o l’uno e’ ovvio ancor prima di aver percorso la zona cosi’ come resto dell’opinione che in una gara un punteggio medio dei piloti della prima meta’ della classifica di una trentina di penalita’ indichi una bella gara. Punteggi troppo bassi indicano sicuramente poca selettivita’ e spesso anche scarsa corrispondenza tra classifica e valori reali dei piloti.

 

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25 Luglio 1999 - Lesmo - Campionato regionale promozionale Trial Lombardia

Circa un centinaio i piloti alla partenza della 5^ prova di Camp. Reg. Promozionale Trial nonostante la data "vacanziera" e il gran caldo. Iscrizioni al mattino regolari anche se svolte con il metodo tradizionale e non con quello "sperimentale" ma ormai diventato prassi nel camp. Reg. Cadetti che ha dato ottimi risultati. Comunque anche i piloti giunti con qualche minuto di ritardo alle iscrizioni non hanno avuto problemi. Partenza dal centro sportivo di Lesmo nei pressi del cimitero dove erano allestiti numerosi tendoni in uso per una festa paesana in corso. Purtroppo il servizio bar nonostante tutto non era in funzione fino alle ore 20 con grande disappunto di molti.

Le 8 zone (le ultime due consecutive) erano tracciate nei boschi del comune di Lesmo con un terreno non molto vario tutto costituito da terra piu’ o meno friabile e la difficolta’ delle zone era costituita da curve molto strette ed in contropendenza oltre che da ripide salite con radici affioranti. Il terreno asciutto ha comunque contribuito a rendere fattibili zone tracciate con passaggi veramente molto stretti in cui molti hanno avuto qualche difficolta’ ... a far passare la moto. Indubbiamente con un terreno simile non si sarebbe potuto far altrimenti per non rendere la gara troppo facile. Di certo non e’ stata una gara bellissima ma personalmente ritengo, come ho gia’ avuto modo di ribadire, che sia meglio cosi’ piuttosto che trovare zone in cui lo zero e’ d’obbligo. In questo caso un tre o un due a volte facevano la differenza in zone dove il cinque era spesso in agguato (vd. le foto pubblicate nella pagina relativa) e comunque credo sia meglio tentare un passaggio difficile (ma non pericoloso) e magari non riuscire piuttosto che entrare e uscire dalla zona con uno zero sicuro ma avendo fatto tutt’altro che Trial oppure doversi mordere le dita per aver distrattamente appoggiato un piede... (ricordiamolo, Trial significa "tentare, tentativo"). Numerosi i ritirati : alcuni per il caldo o motivi tecnici, altri, soprattutto piloti di categorie blu, erano un po’ scocciati dalle zone tracciate a detta loro troppo strette e dai giudici che nonostante tutto non perdonavano il minimo spostamento della moto e hanno deciso di abbandonare il campo. (...la ritirata non e’ mai onorevole)

Esposizione delle classifiche in tempi piu’ che accettabili e premiazione svolta alla presenza di non moltissimi presenti che ha visto premiati con una medaglia tutti i piloti presenti e con coppe i primi tre di ogni categoria. E’ stato inoltre assegnato il "Trofeo della Padania" (gia’ lo scorso anno la gara di Lesmo organizzata dal M.C. Monza era valida come "Trofeo della Padania") al pilota che ha ottenuto il minor numero di penalita’.

Verso le 17 tutti pronti per il rientro a casa.

Prossimo appuntamento con il trial a Bormio il 29 agosto per il Camp. Valtellina e Challenge Montesa e con il trial Regionale promozionale a Colico (LC) il 19 settembre. Infatti, come gia’ anticipato, la prevista gara in Val Sabbia (BS) che avrebbe dovuto essere organizzata dal M.C. Leonessa sara’ invece svolta dal M.C. Lazate a Colico (LC) appunto.

Ciao a tutti.

Luigi  arcturus@iol.it

Classifica finale della gara ( di Maurizio Magni )

P.S. Ho provato proprio in occasione di questa gara una modifica consistente in uno spessore che rialza e avanza il manubrio di un paio di cm di cui potete anche trovare una foto sul sito. Tale modifica e’ stata "copiata" dalla moto di Giovanni Tosco (Campione Italiano Senior Trial di alcuni anni fa...) recentemente incontrato alla gara di Campionato Italiano Cadetti a Salbertrand e a mio parere rende la moto sicuramente molto piu’ guidabile soprattutto su un terreno simile a quello trovato nella gara di Lesmo dove non ci sono ostacoli alti ed e’ necessario soprattutto avere una grande aderenza magari in condizioni limite come curve strette in contropendenza con terra smossa (sapendo il tipo di gara che ci aspettava la cosa non e’ stata casuale) oltre che risparmiare la schiena grazie alla posizione piu’ naturale tenuta sulla moto. Ovviamente tutto questo risulta utile ad un pilota di capacita’ medie che affronta durante la pratica trialistica un certo tipo di difficolta’ non certo ad un campione. Piccola curiosita’ : tale modifica e’ stata provata proprio in anteprima alla gara di Lesmo contemporaneamente da me e da Augusto Bartesaghi su due GasGas identiche ed entrambi abbiamo terminato la gara al quinto posto a parimerito con identico numero di discriminanti (0, 1, 2, 3, 5) ottenendo il nostro miglior risultato stagionale nel campionato promozionale. Che sia stata solo una coincidenza... ?

Se qualcuno volesse qualche informazione in piu’ mi puo’ contattare.

Foto della modifica

 

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19 Settembre 1999 - Colico (LC) - Campionato Trial Regionale Promozionale

Veramente molto bella la gara organizzata dal M.C. Lazzate in collaborazione con il M.C. Colico in occasione della penultima prova del campionato regionale Promozionale Trial in localita’ Colico (LC). Clima ottimale per i piloti impegnati che hanno beneficiato di una giornata fresca dove il sole ha fatto la sua apparizione solo durante le premiazioni e la pioggia si e’ vista ma solo per pochi minuti verso la fine della gara.

Circa una settantina i partecipanti impegnati sulle otto zone da percorrere tre volte delle quali tutti i piloti si sono detti estremamente soddisfatti. Sicuramente il o i tracciatori conoscevano il loro mestiere e tutte le zone sono risultate molto tecniche, divertenti, mai banali e senza essere in nessuna caso pericolose erano costituite ognuna da sequenze di numerose difficolta’ differenti tra loro che premiavano chi riusciva a posizionare le ruote esattamente nella traiettoria ideale e chi era padrone di una buona tecnica di guida, poco spazio per la sola forza fisica o per gli "smanettoni". Tanto per fare un esempio : zona 5 - entrata in curva in un canale fangoso, curva a 90 gradi a sinistra con salita su un muricciolo di pietre, stop immediato, salita su un macigno e discesa dallo stesso, 50 cm circa, con stop immediato su fondo viscido, curva a 180 gradi strettissima e salita su lastra di pietra viscida obliqua con atterraggio su pietre in curva a sinistra, salita con curva a destra attorno ad un albero, discesa, curva e uscita in salita... i migliori la percorrevano a zero senza eccessivi problemi ma chi non era padrone di una tecnica molto affinata aveva i suoi bei problemi ad appoggiare meno di tre piedi ! Il superamento di ognuna di queste difficolta’ richiedeva una buona tecnica di guida : non troppo gas per salire sul primo muretto di sassi in curva (subito dopo ci si doveva quasi fermare) ma non troppo poco altrimenti non si saliva, la curva stretta richiedeva una buona tecnica per le curve e poteva essere affrontata al meglio solo se si era saliti e scesi dal precedente macigno nel modo migliore visto il fondo viscido e poiche’ appena terminata bisognava essere pronti a spalancare il gas e richiuderlo immediatamente per superare solo d’inerzia la lastra di pietra quasi perpendicolare al terreno ma molto viscida e cosi’ via. Mi sono dilungato un po’ su quest’aspetto perche’ molto spesso i tracciatori si limitano ad inserire una sola difficolta’, magari una semplice curva stretta collegata all’entrata e all’uscita della zona da inutili "arzigogoli" senza alcun particolare "fascino". Una zona di trial dovrebbe invece essere costituita proprio da un insieme di difficolta’ tali per cui il superamento della successiva sia anche in parte conseguente al superamento della difficolta’ precedente : salire su un muro di un metro e’ piuttosto facile se ci si posiziona di fronte ad esso nel modo migliore, ma se lo si deve superare dopo aver percorso una curva o averne appena salito un altro e’ cosa diversa ! Questo inoltre stimola la ricerca della traiettoria migliore e spesso i piloti percorrono traiettorie differenti.

Tornando alla gara in questione tutte le zone erano tracciate con questa filosofia. Originale anche l’ultima zona di stile indoor costituita da tronchi d’albero posizionati in maniera "geometrica" in cui le tre differenziazioni di percorso erano ottenute non dalla differenza del percorso ma dalla differenza delle altezze dello stesso : i gialli passavano a sinistra (parte piu’ bassa) i blu piu’ a destra (parte piu’ alta) e in mezzo i verdi. (era costituita da un tronco da percorrere per il lungo, un asse di equilibrio, interrotto da una catasta di tronchi perpendicolare a costituire un muro, superato il quale si atterrava su un altro asse di equilibrio che terminava con una nuova e piu’ alta catasta di tronchi, curva e uscita)

Molto ben segnalato il trasferimento (altro punto critico di molte altre gare dove a volte ci si orienta in alcuni punti solo guardando le tracce delle moto passate precedentemente) che dal luogo della partenza (il centro sportivo in riva al lago) si portava fino in quota dove chi non era troppo concentrato sulla gara ha potuto anche apprezzare uno splendido panorama con il lago e le montagne circostanti.

Veloce l’esposizione delle classifiche che pero’ non riportavano i nomi dei ritirati (non se ne capisce il motivo) e premiazione dei primi tre di ogni categoria.

Prossimo appuntamento con il trial Domenica 26 Settembre a Canzo (LC) in occasione del Campionato Italiano Trial Cadetti a cui possono partecipare anche le categorie Promozionali.

Ciao a tutti.

Luigi     arcturus@iol.it

P.S. Alcuni inconvenienti all’atto delle iscrizioni al mattino offrono spunto per alcune considerazioni.

Come gia’ detto e ripetuto la FMI ha incominciato a titolo sperimentale, ma ormai e’ diventato regola, un nuovo sistema di iscrizioni basato sul fatto che chi prima si presenta al mattino alle Operazioni Preliminari (O.P.) prima parte. Le O.P. dovrebbero inoltre protrarsi fino alle ore 10 mentre le partenze dovrebbero iniziare alle ore 9, quindi O.P. ancora aperte a partenze gia’ avviate. Purtroppo pero’ il condizionale e’ d’obbligo infatti ogni volta si ha a che fare con sistemi differenti : alle gare organizzate del M.C. Valtellina valide sia per il regionale che per il camp. Valtellina il metodo e’ questo, a Lesmo il M.C. organizzatore, il Monza, ha invece applicato il vecchio sistema di iscrizioni fino alle 9 e partenza in ordine di numero, in questa occasione c’era un mix, O.P. fino alle 9 (e non oltre) e partenze in ordine di presentazione alle O.P. Cio’ ha causato alcuni malintesi infatti molti piloti sono giunti in questa occasione sul campo di gara ben oltre l’ora di chiusura delle O.P. cioe’ verso le 9,30 pensando che questa non si sarebbero chiuse fino alle 10. Fortunatamente pero’ gli organizzatori non hanno fatto problemi ed hanno accettato tutte le iscrizioni anche perche’ altrimenti sarebbero partiti poco piu’ della meta’ dei piloti !

E’ da ricordare inoltre che nella gara di Bormio alcuni piloti si sono visti attribuire all’atto delle O.P. un orario di partenza di pochissimo successivo all’orario di iscrizione (due tre minuti al massimo) costringendo tali piloti a presentarsi alla partenza in abiti borghesi e a indossare l’abbigliamento adatto solo successivamente. Sarebbe pertanto necessario che la FMI facesse chiarezza su questi punti e cioe’ che provvedesse ad uniformare il meccanismo delle iscrizioni e ad evitare che possano essere attribuiti orari di partenza troppo ravvicinati rispetto al momento dell’iscrizione.

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10 Ottobre 1999 - Moio De’ Calvi (BG) - Camp. Regionale e promozionale Trial

Distrutti. Cosi’ hanno terminato la gara organizzata a Moio de’ Calvi (BG) ad opera del M.C. Bergamo (valida come ultima prova sia del campionato regionale Cadetti che del campionato promozionale Trial) gran parte dei piloti partecipanti. Un Trial duro sia nelle zone che nel trasferimento che pur non essendo particolarmente difficile era pero’ piuttosto lungo e faticoso. In alcuni punti non ci si poteva permettere il lusso di fermarsi o di appoggiare i piedi a terra pena la difficolta’ a riprendere la marcia a causa del terreno viscido impedendo cosi’ il passaggio dei concorrenti che seguivano. Inoltre il rischio di finire la gara FTM (fuori tempo massimo) ha obbligato alcuni a compiere l’ultimo giro senza neppure concedersi un attimo di respiro. Belle le 8 zone da percorrere tre volte in cui lo zero, anche se a fatica, era possibile ma dove molto piu’ facile, anche per i migliori, era incappare in un cinque. Il tipo di tracciato premiava maggiormente la "guida di forza" piu’ che la tecnica pura e avvantaggiato e’ risultato chi e’ stato in grado di mantenere una buona aderenza su terreni viscidi (l’aderenza era comunque per lo piu’ buona) e riuscire ad aprire il gas il piu’ possibile senza farsi troppi problemi. Tutti i piloti sono comunque stati molto soddisfatti alla fine della gara del tipo di tracciato anche se la maggior parte di loro si e’ sicuramente trovata a gambe all’aria in una o piu’ occasioni... Insomma un Trial di questo tipo sicuramente una volta ogni tanto non puo’ che fare bene, nonostante i segni che su alcuni ha lasciato, in considerazione anche del fatto che comunque ci sono state durante la stagione molte altre occasioni piu’ favorevoli ai piloti piu’ "pennelli". Cio’ non toglie comunque che i veri "talenti" si trovino a loro agio in ogni situazione e anche qui, dando un’occhiata alle classifiche, si puo’ notare che nella parte alta i migliori non si sono smentiti mentre nella parte centrale si nota un certo rimescolamento dei valori in campo.

Dicevamo belle le zone che in alcuni passaggi erano veramente spettacolari soprattutto per i piloti di categoria Blu o Rossa con muri veramente alti e su cui molti non sono mai riusciti a salire. Pochi pero’ si sono rifiutati di provare, segno che nessuno di questi passaggi risultava pericoloso e la collaborazione tra piloti per "prendere" la moto in caso di malaparata garantiva ulteriore sicurezza. Code tutto sommato accettabili se ne sono viste soprattutto a causa delle frequenti cadute che richiedevano tempo per recuperare la moto e permettere l’uscita dal tracciato mentre molto buono e’ parso il lavoro dei giudici in alcune occasioni apparsi molto severi ma con un metro di giudizio uguale per tutti, che e’ la cosa piu’ importante.

Bella ed entusiasmante la sfida per il titolo regionale della categoria Expert che vedeva tra i papabili Ongaro Alessandro e Rota Stefano (Team Millepiedi - M.C. Olginate) che si giocavano in questa gara il titolo. A Rota serviva un primo posto contro un quinto di Ongaro, risultato difficile ma comunque sicuramente possibile. Invece la vittoria della gara di Ongaro per una sola penalita’ in meno su Rota gli ha garantito la vittoria del titolo regionale. Ironia della sorte anche l’anno scorso un pilota del Team Millepiedi (Olia Mauro) a questa stessa gara, anche allora ultima prova di campionato regionale, perse per una sola penalita’ il titolo regionale nella categoria Major.

La gara a causa del numero piuttosto elevato di concorrenti e delle sei ore di tempo massimo e’ terminata molto tardi e le premiazioni si sono cosi’ svolte attorno alle ore 19. Purtroppo a quell’ora molti se ne erano gia’ andati anche per timore delle lunghe code, questa volta di auto, che si formano solitamente a S. Pellegrino Terme sulla via del ritorno e che anche per questa Domenica non sono mancate. Forse anche in questa occasione si poteva pensare di procedere alle premiazioni delle categorie i cui piloti erano tutti giunti al traguardo invece di attendere la fine della gara...

Da ultimo e’ da riportare che e’ stato multato per L. 500.000 e deferito al giudice sportivo il pilota di cat. Junior oltre Donghi Mauro del M.C. Lazzate poiche’ colto a percorrere il trasferimento in senso opposto al senso di marcia in un sentiero stretto, testimoni riferiscono anche a velocita’ tutt’altro che moderata e prudente, rischiando una pericolosa collisione con altri due concorrenti che sopraggiungevano regolarmente sul percorso e con due spettatori a piedi. Il verbale del fatto era esposto insieme ai documenti ufficiali di gara.

Prossimo ed ultimo appuntamento per questa stagione con il Trial regionale in Lombardia il 24 Ottobre a Berbenno di Valtellina per l’ultima gara valida per il campionato Veltellina e Challenge Montesa.

Ciao a tutti.

Luigi arcturus@iol.it

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