Il primo "carico" della SC 2018 è arrivato dall'importatore di Cantu' ed ecco che per Natale facciamo a Chicco Molteni una bella sorpresa... ci presentiamo al magazzino pronti per testare la prima arrivata.
E' ancora imballata e quindi ci offriamo volontari per il montaggio. Dopo qualche titubanza da parte dell'importatore riceviamo l'OK e quindi cominciamo il nostro "unpacking" Il cartone è scocciato con nastro Sherco "come sapete il produttore è lo stesso" ma all'interno c'è una bella 300 nuova fiammante pronta per passare dalla scatola al test in anteprima.

C'è da restare meravigliati per quanto semplice sia montare questa moto. Basta montare poche cose e tutto è pronto. Il manubrio è la parte più complicata, se così si può definire il dover montare un manubrio sui supporti..... tutto è già pronto, olio freni e frizione già a posto, olio motore già a livello, perfino un goccio di benzina è già presente nel serbatoio, segno evidente che la moto è stata almeno accesa in fabbrica. Tempo impiegato 15-20 minuti..... un po' di miscela, pressione alle gomme e una pedalata secca per avviare il motore che parte immediatamente.
Giusto il tempo di scaldarla un po' e la carburazione risulta già regolata perfettamente. Incredibile....

Ok, visto che non c'è altro da fare si va al campo trial di Cantù, giusto lontano due passi dall'importatore per una prova sul lato pratico di questa nuova 2018.

Ho da poco effettuato il test della versione Factory e quindi ho un metro di paragone a cui fare riferimento per vedere le differenze.
Fin da subito ho notato una risposta del motore molto esuberante, quasi troppo per la mia guida e sul terreno gelato del campo di Cantù a volte mi metteva in difficoltà anticipando la risposta ai miei movimenti. C'è da dire però che non ho più vent'anni e quindi magari sono un po' lento io, sta di fatto che non mi fidavo molto ad affrontare gli ostacoli. Da sottolineare però che la moto è stata davvero appena tolta dal cartone e quindi magari un po' di rodaggio lo deve fare prima di assestarsi bene.
Ho voluto poi provare a mettere la mappa su bagnato e la risposta del motore è molto cambiata. la moto mi è parsa molto più guidabile e anche se il terreno era praticamente mezzo ghiacciato riuscivo ad avanzare bene in aderenza. E' forse la prima volta che sento così marcata la differenza tra le due mappe impostate su un motore 2 tempi e la cosa mi ha piacevolmente sorpreso..
Ho scelto quindi di "girare" con la mappa da bagnato con la quale ho trovato quasi subito confidenza.
Buono il comparto ammortizzatori dove una forcella Marzocchi ha funzionato meglio di quello che mi aspettavo  e il nuovo mono Reiger ha fatto il proprio dovere malgrado fosse ancora molto legato.
Inutile parlare della maneggevolezza di questo mezzo. Da sempre la moto transalpina è famosa per essere una delle più maneggevoli del mercato e anche nella versione 2018 che praticamente non è cambiata nelle geometrie la maneggevolezza è rimasta tale.

 

Ho girato tutto il pomeriggio prendendo sempre più confidenza, ho anche avuto modo di riprovare la Factory del test precedente in quanto è stata acquistata dal un amico pilota presente quel giorno e a parte gli ammortizzatori più rodati e con una migliore risposta essendo il top di gamma e una maggiore dolcezza nella risposta all'acceleratore non ho notato sostanziali differenze.
La frizione ora più morbida alla leva, risulta modulabile e stacca perfettamente anche se dopo qualche ora di utilizzo da nuova va regolata perchè si assesta. La frenata è nella norma, ormai tra tutte le moto in commercio c'è poca differenza.

Il lato grafico come sempre è molto aggressivo e ben studiato dove domina naturalmente il colore arancione come da tradizione Scorpa da alcuni anni a questa parte.

Concludendo: Scorpa ha ancora una volta proposto un'evoluzione migliorata nei particolari delle moto precedenti, un aspetto grafico gradevole fa da contorno ad un prodotto che con piccoli e continui miglioramenti ha raggiunto la maturità e senza bisogno di particolari modifiche è già pronta per affrontare le gare più difficili e le escursioni più audaci. Un motore forse anche troppo esuberante per un pilota di medio livello, molto potente e bisogna imparare a dominarlo, mentre ad un escursionista consiglierei di montare un comando gas meno rapido (Domino con anima nera) invece dell'originale per avere una moto meno repentina più adatta al moto alpinismo.
Ho trovato positivo il fatto che appena tolta dalla scatola dopo 20 minuti era pronta e già tarata di sospensioni e carburazione e pronta senza fare interventi per magari affrontare una gara.....



Nel 2018, Scorpa si sta evolvendo per offrire ancora di piu', sia nelle prestazioni che nel piacere di guida. Il nuovo CDI a doppia scintilla offre una risposta piu' precisa al gas, con un significativo guadagno nella precisione di guida. Il telaio 2018 e' dotato di sospensioni innovative. La forcella Marzocchi, piu' leggera. Per quanto riguarda l'ammortizzatore, ora e' fornito un Rieger a doppia regolazione. Anche la frenata sta cambiando,  con una nuova pompa principale AJP.

EVOLUZIONI 2018:
-DIAMETRO DEL COLLETTORE
-PROGRAMMAZIONE CDI RIPRESA (ALTRE PRESTAZIONI A BASSA VELOCITA' E TRASMISSIONE PIU' DOLCE)
-MIGLIORE RAFFREDDAMENTO DEI DISCHI FRIZIONE (RITENZIONE OLIO)
-FORCELLA MARZOCCHI IN ALLUMINIO
-AMMORTIZZATORE RIEGER (MIGLIOR AMMORTIZZATORE)
-ASSEMBLAGGIO FILTRO ARIA (FACILITA' DI SMONTAGGIO)
-VOLUME DEL CILINDRO MAESTRO RIDOTTO (MIGLIOR SENSAZIONI)
-TELAIO RINFORZATO CON L'ATTACCO DEL SILENZIATORE / RINFORZATO PIEDE DI POSIZIONAMENTO
-PROTEZIONE DELLA CORONA (SICUREZZA OTTIMIZZATA)
-MOTORE COLORE GRIGIO ANTRACITE / BRACCIO OSCILLANTE
NERO


PREZZI:
300 CC €7490
250 CC €7490
125 CC €7200


Si ringraziano:
Spin (Scorpa Italia)
Hebo abbigliamento
Campo scuola trial di Cantu'
Simone Agliati per la disponibilità

 

Silvano Brambilla  

 


 

 
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