Presente sui campi di gara da oltre un anno, in formato prototipo in fase di sviluppo ha vinto la sei giorni di Scozia e il campionato nazionale inglese, Con Francesc Moret ha conquistato il secondo posto al campionato europeo e sta partecipando con successo a tutto il campionato italiano.
E' stata presentata il 15 settembre in versione definitiva pronta per la produzione commerciale. Stiamo naturalmente parlando dell'innovativa Vertigo che tutti hanno visto in gara ma fin'ora nessuno ha provato. Motore ad iniezione elettronica, telaio innovativo mai usato prima su una moto da trial e tanta tecnologia che incuriosisce tantissimo gli appassionati.

Visto che anch'io sono un grande appassionato non potevo certo rifiutare l'occasione di provare questa moto che SRG, importatore italiano con sede operativa a Cantu', ha portato dalla Spagna subito dopo la presentazione ufficiale. Sul telaio c'è il numero 17, una delle prime nate quindi. Luogo della prova il campo scuola Battu' di Lazzate, a tale proposito ringraziamo il moto club Lazzate per la disponibilità che ci concede ogni qualvolta dobbiamo provare delle moto nuove.

Un anno di gare ha permesso ai progettisti di correggere i difetti che inevitabilmente emergono su un nuovo progetto. La moto in questione è molto tecnologica e quindi prima di essere prodotta in serie ha dovuto superare molti test di affidabilità. Questo dovrebbe essere un buon biglietto da visita per gli acquirenti che potranno contare su un mezzo altamente collaudato prima di essere messo in commercio.

Un super collaudatore come Dougie Lampkin sei volte campione del Mondo ha messo la firma sulle geometrie del telaio e sull'erogazione del motore e se lui dice che così va bene, va bene di sicuro.

Una premessa è doverosa . Quelle che sono le mie impressioni sull'estetica, sulla costruzione e su come va all'atto pratico potrebbero anche discostarsi da quello che pensa un altro appassionato o pilota. I gusti personali cambiano da persona a persona. Inoltre ho 35 anni di esperienza con le moto da trial, ho abbastanza sensibilità di guida e sulle regolazioni ma ho anche una certa età e comunque sia non sono un pilota capace di sfruttare al massimo una moto moderna tirandola al limite. Quindi per fare una prova più completa mi sono fatto aiutare da Riccardo Cattaneo che tutti conoscete. Pilota di categoria TR2,  attuale primo in classifica sia nel campionato regionale che nel trofeo Trialario e tra i primi nel campionato italiano di categoria.

Partiamo dal lato estetico e dalle rifiniture:
Sicuramente bello ed innovativo il telaio che caratterizza per intero l'estetica della moto rendendola a prima vista molto diversa da tutte le altre. Belli i colori che alternano il verde chiaro con il verde più scuro che fa risaltare le scritte e si abbina ai colori della scocca in plastica del parafango e del copri filtro/serbatoio. La parte inferiore, motore, bretelle e riparo marmitta e cerchi sono in nero opaco e donano alla moto un aspetto racing come si usa ultimamente anche sui modelli racing di altre marche.
A dire il vero sulla brocure che ho in mano ora mentre scrivo c'è la stessa moto con il telaio bianco la cui uscita è programmata per il prossimo anno, e con quei colori a me piace di più, ma come già detto la cosa è puramente personale. Poi come sempre gli acquirenti si divertiranno a personalizzarla a loro piacimento.

L'avantreno composto da ruota, forcella Tech in alluminio, piastre, manubrio e mascherina sono completamente in colore nero con inserti colorati che contrastano piacevolmente.
La minuta mascherina incorpora il pulsante per il cambio delle mappe disponibili ( 4 mappe ) e due led di colore rosso che indicano il corretto funzionamento del motore e la mappa inserita.

Il led dello start si accende premendo il pulsante rosso sul manubrio e se si accende indica che la centralina è in tensione. La moto parte quasi sempre al primo colpo.... Lo stesso led se si dovesse accendere in ordine di marcia sta ad indicare che c'è qualche anomalìa, tipo moto surriscaldata, sensori non funzionanti, ventola ferma eccetera. Il led mappa, indica la mappa al momento inserita. un lampeggio mappa uno, due lampeggi mappa due, tre lampeggi mappa tre quattro lampeggi mappa quattro. per cambiare mappa la moto deve essere accesa e premendo il pulsante rosso si cambia mappa in modo sequenziale.
Un sensore montato vicino alla leva del cambio rileva e trasmette alla centralina quale marcia è innestata e la centralina di conseguenza usa la mappa stabilita per quel rapporto. In totale considerando che la moto ha 6 marce e 4 mappe disponibili sono in tutto 24 mappe diverse, 4  per ogni rapporto.


Svitando un'asola con le mani nel vano sella si accede al tappo del serbatoio. Il serbatoio è situato sotto la sella ed ah una capacità di circa 2,7 litri, al suo interno è alloggiata  la pompa elettrica della benzina.
Svitando l'asola che si trova vicino al canotto di sterzo si accede al generoso filtro di forma cilindrica raccordato al condotto che va al corpo farfallato in alluminio forgiato, tramite un tubo isolato con o ring.
Per accedere alla minuscola candela si svita una vite e si toglie tutta la scatola filtro, operazione assai veloce e semplice. più complicata da spiegare che da fare.

La pompa dell'acqua elettrica cambia portata secondo la temperatura, è comandata dalla centralina elettronica che legge le temperature dai sensori. In questo modo si ottiene una costanza di prestazioni e un maggiore controllo sulle dilatazioni termiche del cilindro.

Una generosa piastra paramotore con evidenti ganci per evitare arretramenti quando si è appoggiati a qualche ostacolo ripara in modo completo il motore senza lasciare sporgenze che potrebbero subire danni da urti contro pietre. Una grossa gomma sagomata ripara i carter motore da colpi sul paracoppa che nel trial lo sapete bene, a volte sono molto violenti.

Tubo di scarico nella parte finale quasi nascosto sotto il parafango che mi dicono non è ancora in versione definitiva in quanto le moto che arriveranno verso la metà di ottobre avranno un parafango più rigido e di forma leggermente diversa, più aggraziata e moderna.

Un forcellone dall'aria robusta va a completare la ciclistica, I leveraggi sembrano anch'essi ben realizzati e si avvalgono di un monoammortizzatore Reiger che come la forcella è munito di regolazione su molla e freno idraulico ed ha un'ampia escursione.  Per finire un leggero ma solido cavalletto in alluminio funge anche da riparo per colpi accidentali al forcellone.

Impianto frenante Brectek come ormai la maggior parte delle moto attuali, con dischi a margherita per una migliore frenata. Peso dichiarato 66kg,  cerchi Morad, anche questi usati da molti costruttori. Stranamente il rapporto corona pignone è di 10-36, quindi una corona più piccola del solito ( 40-42) a tutto vantaggio di una minore possibilità di urti.
Miscela con olio sintetico al 0,8% come per la Ossa, al momento unica 2 tempi ad iniezione assieme a questa nuova Vertigo.

Il motore di nuova concezione monta dei dischi frizione di diametro maggiore rispetto al solito ed ha la particolarità di avere i carter centrali con i gusci che si aprono verticalmente, una tecnica che i vecchietti si ricorderanno,  era usata sulle Aspes 125 da cross degli anni 80 con le quali ho corso nei miei anni migliori....... Il cambio esce lateralmente ed è facilmente sostituibile o controllabile in caso di problemi in pochissimo tempo. Iniezione elettronica con corpo in alluminio, fissata ad un condotto in gomma e abbinata ad un pacco lamellare nel carter.


Semplice e composto da pochi pezzi il motore


Ok descrizione a posto proviamo questa Vertigo Combat 300 ...

Fine settembre, giornata molto calda e terreno asciutto ma leggermente umido ideale per questa occasione. la moto è già stata usata in Spagna e quindi ha qualche ora di rodaggio sotto il cofano.
Premo un secondo il pulsante rosso sul manubrio il piccolo led si illumina e con una pedalata il motore parte. Tiro la frizione ed innesto la marcia, la moto non da nessun colpo in avanti, segno evidente che l'apparato stacca in modo perfetto senza trascinare minimamente. Noto con piacere che c'è il fermo sul pedale che mi indica inequivocabilmente che la prima è inserita. Bene, già questi due particolari mi piacciono,  al comando la frizione è morbida e quindi non mi farà soffrire dolori all'avambraccio come mi è successo in passato su un'altra moto dopo un po' di utilizzo..
Vado a scaldarmi un po' poi a motore caldo provo a tirare il collo al motore in prima e in seconda. L'allungo è molto buono, allineato ai migliori,  è abbastanza o addirittura ne avanza per il trial attuale. Il motore gira rotondo e pieno, la carburazione sempre pulita. Leva con corsa "normale" all'innesto delle marce, il cambio mi è parso un po' duretto ma la moto è nuova e quindi si deve un po' assestare. la folle si trova subito senza fatica.
La ventola che mi dicono sia più grossa del normale gira molto spesso, la giornata però è molto calda quindi sembra del tutto normale.
Posizione di guida ottima, posizione delle pedane abbastanza bassa e ampia possibilità di muoversi in ogni direzione senza che nulla intralci i movimenti.

Quello che subito si nota è l'ampia escursione delle sospensioni, sembrano un po' le showa di Montesa, molto soft e abbastanza frenate. la moto è di conseguenza molto stabile. Si riesce a stare in sourplace anche per molto tempo senza scomporsi. Sugli spostamenti è fantastica, la sposti e rimane ferma li dove cade. il retrotreno è molto leggero e gli spostamenti anche per me che non sono un fenomeno sono risultati precisi e facili. Angolo di sterzo molto buono ma non esagerato e quindi è facilissimo fare curve strette senza il rischio che prenda sotto. (termine che il trialista capisce).
Sulle pietre il mono spinge bene ma non tende a saltare, sembra che la ruota sia attaccata alla pietra copiandola. Tenere il davanti alzato è un'operazione facilissima, Riccardo però che mi aiuta nella prova dice che il mono, avendo molta escursione , è un po' più difficile "palleggiare" se non lavora sul tampone.  Ci si deve abituare. Nel complesso per un pilota come me la moto mi è sembrata molto facile in ogni situazione. I piedi non scendono quasi mai e per il trial è l'essenziale.
 



Abbiamo provato a fare zone in prima marcia, in seconda e in terza senza trovare problemi. il motore prende sempre bene e senza mai dare strappi eccessivi.
Il mio cruccio erano le mappe, 4 a disposizione sono tante e per me che sono appassionato di queste cose poterle provare è una goduria.
Prova e riprova posso dire che non mi ha entusiasmato più di tanto la differenza tra una e l'altra, forse la si dovrebbe provare per più tempo e su terreni diversi per capire bene quali sono le peculiarità di ognuna. Per quel che ho potuto provare a Lazzate, la mappa 1 che è quella definita normale mi è piaciuta meno della 4 che dicono sia più adatta ad alte quote. A me è parsa più pulita nel primo tratto di gas e più pastosa, quindi alla fine ho poi usato quasi sempre quella.
La 2 e la 3 rendono la moto più nervosa e il motore prende prima i giri ma è meno precisa sotto quando si "pennella" col gas.
Comunque sia, la risposta del motore è sempre pronta sfatando il detto che l'iniezione è più lenta del carburatore.

Riccardo ha strapazzato le sospensioni e la frizione su ostacoli secchi e alti dove è sempre salito o sceso senza grandi problemi.
Il salto da 2,5 metri sul piatto provato più volte, non ha scomposto più di tanto la moto che è andata completamente a pacco ma non ha dato problemi nel recupero immediato della posizione corretta e stabile.

Aderenza? così a tastoni sembra ottima, il problema è che sul terreno asciutto non abbiamo potuto provare più di tanto affidandoci solo alle sensazioni paragonate alle nostre moto. Come già ho accennato in prove precedenti, per capire bene come va una moto bisogna usarla per un po' di tempo e in situazioni diverse, ma purtroppo questo non è possibile se non in casi rari.

Concludendo: la Vertigo Combat 300 è risultata una moto facile, ben costruita e dalle ottime prestazioni. Fare paragoni è brutto quindi mi limiterò a dire che è una moto pronto gara con buone potenzialità e adatta a tutti visto con quanta facilità la si guida.
Il prezzo al pubblico è di € 7890  e sarà disponibile da metà-fine ottobre.

 
Silvano Brambilla   Condividi

 


 


 
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