la mia 3 Giorni della Valtellina

 

Sono giunte ormai le ferie di questa brutta estate, Giove Pluvio è arrabbiato con noi lombardi e quindi ogni santo giorno arriva una bella piovuta.  per vari motivi non posso neppure andare in vacanza, ma mi consola il fatto che come ogni agosto rivedrò gli amici che condividono con me la stessa passione.
Siamo al 17 agosto e mentre guardo sconsolato la pioggia che cade squilla il telefono. Ciao Silvan sono Gionata, allora vieni su a dare una mano anche quest'anno?. malgrado il tempaccio mi spunta un sorriso. Certo che vengo, aspetto questo  da un anno..

Un paio di giorni e poi inizio a preparare moto e valigie, tutto deve funzionare ed essere perfetto, guai se si resta a piedi, specialmente per noi che dobbiamo  lavorare. Mentre preparo, già penso a zone, bandierine, percorsi e birre serali con qui pazzi dei miei amici.
Parto per Bormio in una giornata dal tiepido sole, che Dio ce la mandi buona.....
Da Erba sono circa tre ore di strada e per tutto il tragitto non faccio che pensare a tutte le edizioni passate, i panorami, la fatica, le risate, le tappe al bar di topa lunga, il Bonzo, il Toppi, il Toni, il Cassio, eccetera eccetera... tutti personaggi essenziali e simpaticissimi, bellissimi ricordi, non accendo nemmeno la radio.


Giungo a Bormio di tardo pomeriggio e non piove, meno male, Raggiungo il Pentagono, centro sportivo dove ha sede la partenza, trovo il Giò, Shibuia e Luca che stanno tracciando le prime due zone. Mi fermo subito e li aiuto. Passiamo qui, passiamo di lì, poi là, fin tanto che il Giò scherzosamente  " mi caccia"....
cominciamo bene...  va bè me ne vado e mi fermo al magazzino per scaricare moto e tutto il resto. Intanto arrivano il Bonzo e il Toni, da domani esci con noi mi dicono. Ci divertiamo. "sorriso"
La sera in albergo mi viene assegnata la stanza con il Lea che è lì da qualche giorno e Luca alla sua prima 3 giorni. Cena tutti assieme e programmi per il giorno dopo, Ma mentre Giò continua a spiegare il Bonzo pensa già Alla birra e al Braulio. Infatti in men che non si dica ci troviamo in Bormio centro con le gambe sotto un tavolo e tante... birre davanti.

Rientro a zig zag verso le due e a letto. In camera il Lea che è rientrato prima già sta dando il suo concerto in zzz maggiore, una spinta, un'altra, poi il concerto termina. Possiamo dormire.. il mattino mi dicono che anch'io ho dato un concerto ma io non mi ricordo, non l'ho sentito... so solo che mi duole una gamba e sospetto un calcio del Lea.
Colazione di primo mattino, le facce stravolte ma siamo li per lavorare quindi tutti al Pentagono a caricare il materiale. Oggi si esce con la Jeep del Giu a sterzo variabile, nel senso che anche se vai diritto devi continuamente muovere lo sterzo per tenerla in strada.



La tracciatura prevede tre squadre differenti per ogni giorno di gara, chi traccia per il venerdì, chi per il sabato, chi per la domenica. Tutto funziona e deve funzionare alla perfezione come sempre. Il Bonzo alla guida, una garanzia..... poi io e il Toni, che squadra... Cassio e Lea sono andati a tracciare a 3000 e Shibuia col Toppi a Oga. Trapano, buchi, forchette, frecce e fettucce per tutta la mattinata poi tappa al campeggio per una pizza, è mezzogiorno e lo stomaco si lamenta.
Ritorno al pentagono e si prendono le moto, ci sono altri sentieri da segnare e pulire e la varante hard da sistemare. c'è da tracciare il sentiero hard del Rastelli, quello fetente che ogni edizione "misuro" a rotoli. Quest'anno è bagnato e più fetente del solito ma ci sto molto attento e ne esco indenne, è la prima volta....


Rientro alla base che fa buio, stanchi ma divertiti, una sistemata alle moto e a cena tutti assieme. I racconti e le avventure giornaliere danno un tocco di buon umore aggiunto con risate a non finire. Poi il Bonzo esce con la storia del Dahu e scoppiamo tutti in una grande risata.
Parentesi  il Dahu: animale mitologico capra-cervo che vive a Livigno, Quindi qui in valle, gira sempre attorno alla montagna detta montagna del Dahu in senso orario e ha le zampe alla destra più corte delle sinistre. si sta estinguendo perchè " l'è curius cumè una merda", tu gli vai dietro lo chiami "Dahu" lù l'è curius el se giara e el volta giò. Tel giuuurii c'è anche la birra del Dahu.


Dopo cena la solita bevuta in gruppo in centro, noi torniamo alle 2, qualcuno alle tre, il Toni e il Bonzo alle cinque..... sono ovviamente bevuti, fanno un casino infernale e svegliano mezzo albergo.
Sveglia presto, cavoli loro, ma malgrado la sbronza sono arzilli e svegli, valli a capire.. ..
Si esce anche oggi con la Jeep a sterzo variabile del Giu, ultimi ritocchi al tracciato vicino alla strada e ultime pulizie, domani  è il primo giorno e molti stanno già arrivando.


Alle 14 siamo al Pentagono, Arriva il Cassio e visto che abbiamo finito il nostro lavoro propone un giro in moto  "qui sopra" è vicino e bellissimo" si aggregano la Deborha, Francesco e  Giovanna. Alla faccia del "qui sopra" stiamo via tutto il pomeriggio. Bello si ma Giovanna già magra, ha perso altri 3 chili...


La sera breafing al Pentagono con gli stranieri attenti e gli italiani come al solito indisciplinati. la gente continua ad arrivare e alla fine si contano 403 iscritti, un bel record.

Venerdì mattina primo giorno, colazione molto presto e si va a prepararci al pentagono. noi facciamo gli apri pista e i giudici che saranno nelle zone partono con noi. man mano il gruppo si dirada, ci ritroveremo poi a fare le scope quando tutti sono transitati. Il mio compito è di dare la prima stellina del sentiero hard che finisce alla crus de l'alp, 1200 metri di dislivello quota 2200 e salita veramente tosta. Piove leggermente e le innumerevoli radici che dobbiamo superare mettono a dura prova il mio fisico e quello di Ale che mi fa compagnia. Di solito salgo bene ma questa volta con il fondo così è durissima.
In alto mi fermo e comincio il mio lavoro. Nessuno arriva senza il fiatone,anche se poi il fondo si asciuga e attacca maglio.


sono le tre passate quando arrivano le scope, i piloti erano tanti e molti non ce l'hanno fatta e son tornati indietro. Scendendo dalla "tornantissima" man mano togliamo i segnali come da prassi. Tappa al distributore dove ci attende la benzinaia più carina della valle poi si va a mangiare. Intanto sono già le 5 e il solito gruppo di tedeschi ritardatari, dopo i favolosi pizzoccheri dello shef Silvano, vanno di birra a tutto spiano. vagli a spiegare che si deve ancora andare a Bormio 3000....


poi finalmente partono, li lasciamo andare avanti e partiamo anche noi. Quest'anno si sale a 3000 facendo il sentiero al contrario e ci sono dei pezzi dove se ti fermi non riparti più da quanto son ripidi. prima però dobbiamo pulire gli scarichi dell'acqua della strada che sale al sentiero, gente del posto passa di li ed apprezza ciò che stiamo faticosamente facendo.... salendo incontriamo concorrenti  che  hanno bisogno di una mano e quindi anche se siamo stanchi li aiutiamo. Finalmente la vegetazione finisce e si comincia a risalire verso il 3000. Sono quasi le otto quando siamo alla funivia, lì in alto c'è ancora il sole ma a valle è quasi buio.


le solite foto di rito poi dalle nuvole sottostanti un rumore di moto.... chi cavolo è? ,,, il Caprili.. ce lo siamo dimenticato alla zona dei 3000. è li al fresco da tutto il giorno ma ormai da ore di piloti in gara non ce n'erano più. La risata generale quando esce con la sa massima. "el ghera un silenzi ma un silenzi che sentivi perfin ul rumur de la barba a cress" " traduzione: c'era un silenzio che sentivo perfino il rumore della barba crescere"


Si scende per la pista e si arriva in Bormio. sono le 21,15 quando arriviamo al Pentagono. Preparazione delle moto per l sabato e va a cena, è tardissimo. Solita tappa dopo cena alle birrerie e a nanna. Ci si alza presto anche domani.
Sabato secondo giorno: sono arrivati altri amici a dare man forte, io so il percorso quindi ho il compito di portare i giudici motorizzati alle zone. Facciamo qualche chilometro, qualche bel sentiero impegnativo poi sulla strada asfaltata che va verso Sondalo mentre parlo col Bonzo mi si blocca di colpo la ruota anteriore, un sasso, un ramo o non so cosa, ma mi trovo catapultato in avanti e cado malamente sul braccio destro.
tento di alzarmi ma il braccio è staccato dall'articolazione e non resta che chiamare l'ambulanza. La mia tre giorni finisce qui. Ospedale di Sondalo, rimesso braccio in posizione a mente sana per ben 3 volte, gesso e via. Devo ringraziare Deborha, Lea e Giovanna che mi hanno assistito ed aiutato. Meno male che gli amici ci sono nel momento del bisogno.


Intanto la 3 giorni continua, mi riportano ingessato al Pentagono e tutti mi chiedono come sto, rispondo abbastanza bene con un accenno di sorriso ma in realtà mi fa un male boia.
L a sera a cena ho la nausea ma faccio finta di niente, mangio lo stesso e ascolto divertito le avventure degli altri compagni. Naturalmente non esco dopo cena e con l'aiuto di un anti dolorifico mi riesco ad addormentare. Sono le 3 quando nel sogno mi chiamano... poi mi sveglio dopo svariati minuti e ... cavolo mi chiamano davvero. Il Lea è rimasto chiuso fuori e da un'ora chiama da sotto la finestra... hooo Silvanooo soon rimasto de foraaa. Da buon toscano,  Sembra un film di Pieraccioni.
Nel frattempo ha svegliato mezza Bormio. mi infilo come riesco un paio di pantaloni, addormentato e con la sola mano sinistra poi scendo ad aprire. Dopo vari tentativi si apre la porta e trovo il Lea assiderato mentre dice il "rosario" in perfetto toscano stile Pieraccioni.
Domenica mattina terzo giorno guardo sconsolato gli altri che partono e rimango dolorante alla partenza a chiacchierare del più e del meno con chi è rimasto, ma il pensiero è costantemente rivolto al giro che mi sono perso mentre il sole che splende fin dal mattino sembra prendermi in giro.
Giovanna e Andrea si sono proposti gentilmente per accompagnarmi a casa allungando la strada di svariati chilometri e quindi nel pomeriggio, dopo aver salutato a malincuore tutti i presenti si riparte verso casa. Ci perdiamo le premiazioni e la birra della Guzzi di Paolo e non riesco a salutare nemmeno Toni e Bonzo che oggi fanno le scope. peccato e sono immensamente dispiaciuto per aver in parte rovinato la festa ad altri.
Quest'anno è toccata a me, mi sono comunque divertito un sacco e credetemi, passare il tempo in compagnia di questi ragazzi è veramente un'esperienza che auguro a tutti quanti.
Non bastano gli infortuni per fermarmi, il prossimo anno sarò di sicuro ancora parte di questo meraviglioso gruppo, promesso.
Grazie per il sostegno e la compagnia Gionata, Daria, Laura, Deborha, Cassio, Giovanna, Andrea, Lea, Caprili, Toni, Toppi, Bonzo, Gierri, Ale, Shibu, e tutti quanti.

Silvan.


 

 

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