COMUNICATO STAMPA n. 2 : DUE GIORNI DELLA
VAL PELLICE: 21 e 22 /9/ 2013.
Ismael Catalin, Ossa, svetta nella
sesta ed ultima edizione della Due Giorni Della Valpellice.
Catalin ha
vinto sul terreno di casa grazie ad un discreto vantaggio
accumulato nel primo giorno. Poi i suoi avversari più coriacei ,
Andrea Soulier, Sherco, e Andrea Costa, Beta, hanno preso le
misure della più alta categoria, in cui sportivamente hanno
voluto cimentarsi, per non lasciare solo Catalin, e lo hanno
tallonato da vicino. Soulier e Costa hanno finito in
quest'ordine, dietro al vincitore. Ai tre si è aggiunto anche
Alberto Scalenghe, Ossa, anch'egli alle prese con il salto di
classe.
Marco Pignocco
è stato il migliore nella categoria Super, davanti a Livio
Cuccuru e Marco Marchisio. Livio faceva parte di un curioso
team. Con Peter Boettcher (Nuova Zelanda) e Youshihiro Saito
(Giappone) il padre Bruno (Sardegna) aveva costituito l'Island
team. Ironia della sorte Bruno a pochi giorni dalla data di
partenza del traghetto è stato colpito dal un mal di schiena
fulminante e quindi ha dovuto rinunciarvi.
Battaglia fra
Ezio Rolle e Roberto Fantaguzzi nella Entry, risolta a favore
del primo per una manciata di punti. Molto più incerto il terzo
posto con 4 piloti racchiusi in 3 penalità. Sul podio è salito
Corrado Girardi. Franco Pesce ha invece dominato la categoria
Sport. Al secondo posto Ezio Salente ha superato nel finale
Renzo Bounous.
Sesta edizione
di questa classica con un nuovo posto per la partenza, intorno
al laghetto del Ristorante Nais, e nuovo comune coinvolto al
Trial: Bobbio Pellice, ultimo di quelli della valle nella strada
provinciale.. Giro unico di 35 km con 20 zone in entrambe le
giornate con differenze nei sensi di percorrenza. Molto
soddisfatti i partecipanti, che comunque il moto club
organizzatore ha ritenuto essere troppo pochi, ecco il commento
del presidente Mario Candellone:
“Abbiamo
fatto i salti mortali per mantenere questa formula di gara che a
parere nostro rimane un ottimo modo per promuovere lo sport che
pratichiamo. Presentandosi ad un comune nuovo, abbiamo dovuto
superare lo scetticismo e la diffidenza nei confronti delle
motociclette , sopratutto in montagna. Ci hanno cambiato 3 volte
il percorso grazie al solerte Comandante della Forestale, sempre
pronto ad applicare alla lettera la legge regionale che non
rende giustizia alla nostra specialità. Ma erano difficoltà alle
quali eravamo preparati , come preparati eravamo al lungo ed
estenuante lavoro che ha comportato l'allestimento del giro e
delle 20 zone controllate, per un moto club piccolo come il
nostro. Non ci aspettavamo invece una risposta così tiepida da
parte dei partecipanti. Soprattutto da quelli che vivono non
distante da noi. Insomma una gara in cui non crede nessuno. La
Federazione ha destituito il trofeo Marathon. Le Case non
mandano i loro piloti migliori che servirebbero per fare
spettacolo e promozione, in particolar modo, quando ci si avvina
a nuovi comuni. I piloti sono troppo stressati da campionati
estenuanti. Se aggiungiamo che economicamente ci abbiamo rimesso
un bel po' di soldi, perchè i costi di tasse, assicurazione,
servizio medico, eccetera non sono diminuiti, non vedo il motivo
di continuare! Un peccato perchè in Francia gare come questa
richiamano sempre non meno di 200 concorrenti...”
Per dovere di
cronaca, molto sfortunato un giudice nazionale, che
volontariamente si è offerto di prestare il suo servizio:
Luciano Bonansea, a causa di una brutta caduta in zona,
investito dalla moto impazzita di un concorrente, ha rimediato 2
costole rotte e lividi vari. Per lui ora sarà necessario un
lungo periodo di riposo.
L'addetto stampa M. Candellone
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