Quante volte anche voi avrete pensato dove e con chi passare le
vostre ferie, meritato premio di un anno di lavoro. Quante volte
sarete tornati delusi da ciò che avete trovato e da come siete
stati con i compagni scelti e che pensavate più di compagnia?
Io invece non ho dubbi, come amici ho scelto i migliori compagni
di avventura e come posto ho scelto uno dei più incantevoli
paesaggi della penisola.
Così anche quest'anno, un po' intristito perchè è già tutto
terminato, ma con l'animo sorridente, sono qui a raccontarvi la
mia breve ma intensa vacanza a Bormio con un gruppo di ragazzi
meravigliosi. A fine pagina trovate anche il link per vedere tutte le 360
foto che ho scattato per voi e anche per me...
OK ....
Tutto pronto per la partenza, macchina stracarica,
moto sul carrello, le 7 del mattino di giovedì si parte in
direzione Bormio.
circa 3 ore il viaggio di andata, si deve percorrere tutta
la Valtellina proprio nei giorni in cui tantissima gente
decide di andare in quel di Livigno.
l'ultima lunghissima galleria da Sondalo si esce direttamente
a Bormio. la giornata è bella e fa ben sperare per i giorni
a venire, ma in montagna non è mai detto.
Giungo al Pentagono, la zona sportiva di Bormio, dove tutti
gli anni ha sede la partenza. La prima persona che incontro
è il presidente in persona, Gionata Della Rodolfa che come
sempre sorridente mi accoglie con una calorosa stretta di
mano.
"Tutto bene il viaggio... sono qui come al solito per dare
una mano".
Giusto il tempo di guardarmi un po' in giro e scarico la
moto che "alloggio" nella solita area dedicata agli
organizzatori.
Gli altri sono tutti fuori a tracciare, sono li da settimane e
tutti come sempre hanno dedicato le proprie ferie a questa
gara.
ormai non li posso raggiungere e quindi dò una mano a
preparare la segreteria con Daria, mamma di Gionata, Roberto
e Laura, questi ultimi alla loro prima 3 giorni.
la sera di giovedì Breafing con i partecipanti, e mentre Gerri, Gionata
e Cassio cercano di far capire ai tantissimi austriaci e
tedeschi lo svolgimento della gara, il Tavelli si scatena
nelle retrovie con una lapdance e il Cavenaghi viene
sorpreso nel momento del bisogno...
un'ultima occhiata alle 2 prime zone e poi tutti a nanna..
Dovevo andare in albergo ma quando ho saputo che potevo
stare in appartamento con Gerri, Ale, Mente, Spina e Valerio
ho preferito stare con loro.
Pessima idea (scherzo) ..... Gerri ha avviato la motosega
appena toccato il letto e sia io che Ale in camera con lui
non abbiamo chiuso occhio..
Mattino della gara.. tempo nuvoloso ma non piove.
partenza alle 7 tutti imbardati. Io devo dare le stelline
alla fine del sentiero hard e quindi parto con gli altri
apripista.
Sul sentiero hard nominato "Rastelli" voglio fare il figo...
dico al "Giu" che sta li nel punto pericoloso di non
tenermi. Poi più giù sposto il dietro sulla curva
impossibile ma la ruota davanti scappa sulle radici e
finisco a pelle di leopardo e rotoloni anche quest'anno....
mentre il Giammi naturalmente mi filma dal basso.
B...ardo.... hahaha
In fondo dopo mezz'ora iniziano ad
arrivare i primi, c'è il The offerto da Olimpio e l'ambita
stellina. Educatissimi i tedeschi e gli austriaci
ringraziano sempre. ed espongono orgogliosi la stellina sul
casco o sulla moto.
Aspetto le "scope" cioè il gruppo che passa per ultimo a
pulire e sfettucciare e come prassi mi aggrego come scopa
anch'io.
Tappa fissa a Sondalo al bar di Topa lunga "soprannome" e poi
a fare il rifornimento dalla benzinaia più carina della
valle. Sempre a Sondalo. Ripartenza....
Si sale verso il
passo della Forcola e ... mannaggia il tempo si fa
minaccioso.
A metà salita c'è l'alpino che ci offre il The, due foto e
poi il pezzo più lungo.
Lunghissima risalita su un sentiero impegnativo e ripido che
non dà sosta elle braccia e alle gambe.
In alto la vegetazione finisce e da contorno solo erba
alpina e pietre. Piove..... tutti gli altri sono passati con
l'asciutto ma noi che siamo le scope troviamo purtroppo erba
e pietre bagnate e la salita si fa molto dura anche per noi.
Una curva e troviamo un "superstite" sta li seduto a terra
con la sua Gas Gas, è ansimante e sudato a tal punto che fa
più gocce della pioggia. Gli chiedo se va tutto bene ma non
risponde, mi guarda stralunato poi fa cenno di si con il
capo. Gli dico che lo aspettiamo in alto, mancano 500 metri,
lui accenna un sorriso e risponde in tedesco..
mentre aspettiamo in cima al passo, due curve più sotto c'è
il tedesco che cerca di salire, non lo vediamo ma sentiamo
il rumore della moto che batte sulle pietre accompagnata da
evidenti maledizioni che sicuramente avranno sentito fino a
valle.
Un metro avanti e 2 all'indietro con annesse maledizioni in
tedesco... noi naturalmente a ridere come cretini.
poi mossi da pietà decidiamo di portargli su la moto. Il
problema è che anche a piedi lui continuava ad imprecare e
non riusciva ad andare avanti... ancora impietositi e da
bastardi dentro anche divertiti, mentre il Tavelli lo porta
su per mano noi facciamo le foto ricordo...
Sdraiato sul prato mentre ride poi impreca, poi ride.. gli
chiediamo come si chiama "in tedesco maccheronico" Helmuth
risponde... e lì risata generale..... lui compreso. "Helmuth
diventerà poi il simbolo della 3 giorni 2013..
La discesa dalla Forcola è lunga e massacrante, troviamo Ale
che fa il giudice fradicio e congelato, poi due zone e
il ristoro nel rifugio Eita come da prassi.
Helmuth più bagnato sotto che sopra mangia e riparte e noi
speriamo abbia capito di non fare i sentieri ma scendere
dalla strada verso Bormio.
Polenta e stufato cucinati dallo staff sono eccellenti, una
grappa, un caffè e poi si riparte sotto la pioggia, l'ultimo
pilota è mezz'ora avanti.
Si risale, si riscende, si sale di nuovo, i sentieri bagnati
e scivolosi sono una goduria. si arriva ad un pratone, uno
di quelli con l'erba montana spessa e liscia. 300 metri in
discesa ripida per riprendere il sentiero più sotto.
Chi scende di pancia, chi di schiena, chi con sedere, alla
fine non se ne è salvato uno..... tutti a rotoloni... uno
spasso incredibile. naturalmente non ho foto visto che
anch'io ho partecipato al Taboga.
Il sentiero riprende ma dopo un po' troviamo una fila di
tedeschi fermi a serpentone.... che succede? a fatica si
riesce a vedere dopo un tornate... Helmuth.... sta facendo
il tappo, hahahahahah tutti naturalmente a ridere come
scemi.
La discesa è lunga e tortuosa poi a valle di nuovo il
rifornimento a Sondalo, un'altra tappa al bar di Topalunga e
poi si ritorna sfettucciando fino a Bormio sotto la pioggia.
Troviamo un gruppo di austriaci ritardatari, gli diciamo di
seguirci ma poi si perdono lo stesso.
Arriviamo a Bormio fradici ma col sorriso sulle labbra, sono
già le 20 passate e fa quasi buio.
Controlliamo l'elenco, Helmuth è arrivato... meno male.
La sera a cena si parla delle cadute, dell'avventura con
Helmuth e dei compiti del giorno dopo, il più lungo.
Sono le 11 quando Gerri avvia la motosega in camera e così
altra notte in bianco, va Bè ci rifaremo.
Sveglia " si fa per dire" alle 6.00, si parte alle 8 ma noi
dobbiamo partire prima perchè si fa da apripista e poi da
giudice alla zona 3 a 2000 metri. Salita verso Bormio 3000
da un sentiero che ti fa digerire subito la colazione e poi
si giunge sulla pista di discesa libera dove c'è la mia
zona. Passati tutti i piloti aspetto come da copione le
scope e mi aggrego. Saliamo fino a 3000 dove facciamo le
solite foto. "Spettacolo incredibile", la giornata è stupenda
e si presta al panorama davvero incantevole e maestoso.
La discesa è più impegnativa della salita e i freni fanno
puzza di bruciato.
Helmuth?? è già passato ma fino a qui chi ha sofferto di più
sono le moto. Radiobox ci dice che ha "battezzato" la lunga
discesa di 2 chilometri al limite del ribaltamento dove è
sceso di sedere.... naturalmente imprecando in lingua madre.
A valle la solita tappa al bar di Topalunga, poi il ristoro
dove ci attendono deliziosi ed energetici pizzoccheri.
Rifornimento e via verso la salita della Crus de L'alp.
sentiero hard di una decina di chilometri con radici e
pietre sconnesse veramente impegnativo e bellissimo.
A metà ci imbattiamo in 2 tedeschi "e...te pareva" marito e
moglie, " nominati all'occorrenza
Hänsel e Gretel mentre il marito sa andare, la moglie
ad ogni ostacolo è ferma e quindi li lasciamo andare avanti
un po' poi seguiamo. Questi due li subiremo fino alla fine
della crus.
In cima alla Crus troviamo il Toni Sassella con le stelline e
il the, Hansel e Gretel li tiriamo su e poi per farci
perdonare ci facciamo benedire da Gesù in persona.... prima
di riprendere la lunghissima discesa a tornanti.
hansel e
Gretel battezzano un paio di tornanti e li tiriamo su.....
poi giunti finalmente a valle ci dicono che è bellissimo e
si sono divertiti tantissimo.... mha.. valli a capire sti
tedeschi.
Tappa al bar di Topalunga, l'ultima perchè la domenica il
giro passa da un'altra parte, poi verso Bormio passando per
altri infiniti sentieri più o meno impegnativi. Il Bomzo fa
l'acrobata come al solito e la moto lo pianta nei pressi
della frana. Comincia anche a piovere e a breve fa buio.
Telefoniamo al Cassio che interviene per il recupero mentre
noi procediamo nella frana a sfettucciare sotto la pioggia.
Si giunge al Pentagono fradici di nuovo ma sempre divertiti.
La sera a cena si ride a crepapelle parlando delle varie
avventure giornaliere.
Siamo stanchissimi e si va a nanna subito.
Gerri come al solito mette in moto la motosega, ma mi dicono
il mattino che la mia faceva più casino della sua....
hahahaha.
Domenica mattina, ultima giornata di gara si parte alle nove.
Ci svegliamo e piove.... mannaggia ancora.. però le
previsioni danno bello da metà mattina e così è stato, una
giornata bellissima..
il mio compito è giudice alla zona più alta, 2600 metri,
però... la notte è nevicato e quindi farà forse freddino
lassù. Partenza col Caprili che sa la strada, io non guardo
e naturalmente ci perdiamo...... riusciamo a riprendere il
sentiero e troviamo gli altri apripista, con loro saliamo
fino alle piste di Oga e poi su su su fino a 2600 sulla
neve. Che spettacolo, qui non eravamo mai stati, tira un
vento gelido ma da quanto è bello neppure lo sentiamo.
La in cima ci passo tutta la mattinata come giudice, poi
si smonta la zona e via verso valle.
giunti sulle piste ci attendono il Giu e il Pini con la gip,
lasciamo fettucce a loro e paletti poi via verso Bormio dove
c'è il ristoro e la chiusura dei 3 giorni.
Siamo tutti contenti e sorridenti, ma scrutando negli
sguardi stanchi si legge chiaramente un po' di nostalgia.
negli animi la consapevolezza che anche quest'anno è finita
e hai noi si torna alla normalità.
Le premiazioni, i ringraziamenti, la festa per il
compleanno di Gionata e la solita bevuta di birra spillata
dal MotoGuzzi di Paolo Stangoni chiudono questa 3 giorni
2013 bellissima.
Qui sotto trovate i link che vi portano alle foto in
formato grande. sono tutte in sequenza come il racconto.
Spero di non avervi annoiati e spero di essere qui ancora il
prossimo anno a raccontare un'altra grande avventura.
Sono le sei quando parto da Bormio dopo i saluti e gli
abbracci.
Mi sono divertito come un bambino con il suo giocattolo più
bello.
Ora mentre scrivo mi viene da sorridere quando penso a tutto
quello che ho vissuto in questi 4 giorni.
Grazie Motoclub Valtellina.
Loro ringraziano me per aver portato la 3 giorni nel mondo,
ma io ringrazio loro per avermi fatto stare bene come non
mai.
Ma..... Helmuth???? tranquilli è sopravvissuto anche la
domenica, anche se con qualche imprecazione aggiunta e ha detto
che torna anche il prossimo anno...
Lo raggiungiamo mentre sta per tornare a casa e facciamo una
foto ricordo con il personaggio chiave della 3 giorni 2013