IL SETTE VOLTE CAMPIONE DEL MONDO DOUGIE LAMPKIN

PARLA DEL DYNAMIC

Ormai arrivati a pochi giorni dal momento in cui la FIM dovrà prendere una decisione su quello che potrebbe essere il futuro regolamento del trial, è importante sentire le opinioni di piloti che possono vedere dei cambiamenti non solo dal punto di vista dell’interesse personale, ma per il futuro di questo sport.

Abbiamo pensato così di chiedere al sette volte campione del mondo Dougie Lampkin di dirci cosa ne pensa di tutto questo parlare del Dynamic trial.

Come giustifichi questa richiesta di cambiamento che è arrivata da alcune federazioni e da personaggio importanti che ben conoscono questo sport?     

“Credo che alcune delle federazioni nazionali abbiano pensato al Dynamic per affrontare i gravi problemi che attanagliano il nostro sport e hanno proposto alla FIM di lavorare su a questa soluzione.

 

Dopo aver vinto sette titoli mondiali ed essere il pilota con più anni di attività ancora in lotta per le prime posizioni del mondiale, come vedi cambiato il trial da quando tu lo hai iniziato.

Corro dal 1993 nel Campionato del Mondo e le regole sono cambiate diverse volte in passato, ma i top rider sono sempre restati nelle stesse posizioni. Da quando ho iniziato a correre il trial è diventato più “aereo”, più acrobatico, sempre più lontano dal concetto originario.

Secondo te è necessario, per un migliore futuro di questo sport un ripensamento, guardando al passato, per trovare un migliore futuro?

Il nostro sport è in guai seri e il numero dei partecipanti alle gare è sempre in diminuzione. Dobbiamo per forza cambiare le regole per aumentare il numero di piloti nelle gare di tutti i livelli.

L’inghilterra è un paese dove coesistono diversi tipi di regolamento: quello attuale, il no stop ed altri. Tu sei l’unico pilota del mondiale che corre che tutti questi diversi regolamenti: quale ti piace di più?

Nei nostri trial tradizionali, come ad esempio la Scottish  Six Days Trial viene usato il Non Stop: le sezioni sono molto naturali ed è molto bello: i giudici sono molto severi e applicano duramente il regolamento, ma deve essere così.

Sappiamo che ci sono piloti contrari al Dynamic Trial: secondo te perché non vogliono cambiare?

Alcuni piloti devono pensare di più al futuro del nostro sport e non solo a ciò che è meglio per loro. Bisogna capire però che questo è difficile quando sei un pilota di punta: tu vuoi solo vincere, pensi solo a quello.

Facciamo il caso che il regolamento resti quello attuale: come vedi il futuro di questo sport?

Nessuno sa quale è il sistema migliore per il futuro del trial, ma sappiamo che in questo momento ci troviamo in una brutta situazione con le vendite e il numero dei piloti che corrono: abbiamo bisogno disperato di un grande cambiamento.

Ci sono problemi di giudici nelle gare organizzate in Inghilterra con il sistema no stop?

Non è un problema del non stop. Ci sono stati e ci saranno sempre  problemi con tutte le regole: giudicare il trial è e sarà sempre molto difficile per i giudici.

Pensi che cambieranno i primi posti nelle classifiche del mondiale con un nuovo regolamento?

No, sono sicuro al 100%. In tutte le gare le prime posizioni rimarranno le stesse. Ho già vissuto dei cambiamenti di regolamento nel corso della mia carriera ma i primi sono sempre rimasti li.

Si sta parlando di limitare il peso minimo delle moto e di imporre anche un contenuto minimo del serbatoio benzina. E’ una soluzione corretta?

Io non credo che queste regole cambieranno molto per i piloti, ma di sicuro aiuteranno a diminuire il budget delle aziende per le corse.

I piloti del mondiale non si sentono rappresentati e non sono stati interpellati per questi cambi di regolamento: è anche questo uno dei motivi di contrasto?

Sono un dipendente della Beta Motor, e non il capo. Io rappresento solo il loro brand e quindi devo ascoltarli e seguire le loro politiche, perché senza le fabbriche non ci sono piloti professionisti.

Alla fine del mese di giugno a Ginevra, c'è stato un incontro con la FIM, per parlare del futuro del nostro sport, un incontro dove tutti erano stati invitati: nessuno dei piloti  si è presentato: adesso è difficile lamentarsi.

 


Dougie al Mondiale di Barzio luglio 2009

Fasteno Nasoldi

 
 
 
 
 

 


 


 
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