3 Giorni della Valtellina 2009 i racconti dei lettori:

Per voi alcuni dei racconti del lettori di MoTotrial riassunti in questa pagina.

 

3 giorni della Valtellina
Scritto da Matteo Polo
www.polomatteo.it
Lunedì 31 Agosto 2009 00:00
Io c'ero, per la prima volta, dopo 20 anni di moto da trial. A inizio anno mi sono detto 'è ora di partecipare alla 3 giorni', questa manifestazione non può mancare nel curriculum di un trialista. Inutile dire che è stata un'esperienza fantastica ed unica. I ricordi sono già stampati nella mia mente e nel mio cuore perchè, a chi ha la passione per la moto e per il trial, questa manifestazione lascia il segno soprattutto se è la prima volta che si partecipa.

Restare in moto per 7, 8, 9 ore al giorno è bellissimo, percorrere km e km, fare 2 o 3 volte benzina per chiudere il giro vuol dire che di strada ne percorri parecchia. I ricordi che ritornano alla mente sono tanti e non so da dove iniziare, vorrei salvarli tutti e farne un backup per non perderli.
Le mie aspettative erano tante e si sa che spesso, quando ti aspetti il meglio, rischi di rimanere deluso. Difficile che capitasse in quest'occasione, dopo aver visto i fantastici reportage su mototrial non si poteva che immaginare cose spettacolari. E così è stato...
Ho avuto l'onore di partire per primo, insieme al Mone (del forum di mototrial), e dare così il via alla 10° edizione della 3 giorni. Venerdì era un giorno meteorologicamente perfetto. Non voglio però dilungarmi troppo con una descrizione dettagliata dei tre giorni, bisogna viverli non raccontarli. Voglio però riportare ,con brevi flash, quali sono stati i momenti particolari che mi faranno ricordare questi giorni: le salite nei boschi; i panorami che si scorgevano raggiungendo i sentieri più alti; le interminabili discese a valle che ti scaldavano le gambe e le braccia; i percorsi hard in cui dovevi usare le ultime energie avanzate; le fettucce segnapercorso che ogni tanto non trovavo più perchè ammiravo il paesaggio oppure mi davo alla velocità stile gara di enduro, altre volte invece scarseggiavano proprio; gli zeri nelle zone del Cassio in cui mi giocavo la reputazione; gli scoiattoli del Valli sempre simpatici con cui scambiavo sempre 4 chiacchiere; lo svizzero incastrato con la gamba tra la gomma e la scatola filtro che rantolava e chiedeva pietà; il cartellino che non ho cambiato e mi ha costretto a fare 2 giri del percorso sopra Grosio; la nebbia, la pioggia ed i tuoni del sabato mattina; la soddisfazione delle zone fatte a zero e le inc....ature dei 5; i muscoli cotti la mattina prima di partire; i pizzoccheri; la clavicola di Eric; il sorriso di Emilie ed Elisa che mi vedevano arrivare stanco ma vivo e poi tante altre piccole cose...

Al di là dell'aspetto agonistico, dei regolamenti no stop e di altre problematiche marginali, questo è quello che mi rimarrà della 3 giorni e questo è quello per cui è valsa la pena partecipare e per qualche altro motivo varrà la pena ritornarci.
Complimenti a tutto il GSV ed a Gionata in particolare per la splendida manifestazione.

 

Alla Tre giorni della Valtellina Dalla Sicilia...... il nostro amico del forum: Gianga

Dopo mesi di ragionamenti sulla fattibilità di partecipare alla 3 giorni della Valtellina, manifestazione da me riconosciuta come la “regina” nel panorama trialistico nazionale, la decisione è presa: si parte!

La distanza di quasi 2000 km (vengo dalla Sicilia), i pochi giorni di ferie a disposizione e i vari problemi logistici da risolvere mi portano ad optare per la scelta volo + noleggio moto…in effetti quasi 4000 km tra andata e ritorno con Twingo e carrello al seguito avrebbero fiaccato il più irriducibile degli entusiasti! Devo dire di aver trovato nel mio amico Diego di Venezia un prezioso alleato che ha contribuito in maniera determinante a rendere possibile questa avventura.

Partenza giovedì mattina con il volo Palermo-Venezia, giornata dedicata agli ultimi preparativi in vista della partenza alla volta di Bormio. Venerdì in auto con destinazione Vittorio Veneto per il noleggio della moto (grande Moto-Ri!) e direttamente poi verso la Valtellina dove giungeremo verso le 18:30 giusto in tempo per vedere giungere al traguardo gli ultimi superstiti della prima giornata.

Perfezionata l’iscrizione e ritirato il pettorale siamo pronti per la cena in albergo e per la branda visti i quasi 100 km di trial che ci aspettano da li a poche ore…precauzione inutile visto che i mille pensieri, le aspettative e le incognite ci regalano una notte praticamente insonne…forza e coraggio!!

Ma eccoci finalmente a sabato, la giornata più dura oltre che il giorno del nostro “battesimo”: alle 7.30 siamo alla partenza ansiosi di cominciare, si parte a due a due…primo dubbio: riuscirò a salire sulla pedana del via senza fare un drammatico “5”?? Andiamo bene…

Partiti, primi chilometri scorrevoli (tutto qui la 3 giorni?...) e prime gocce di pioggia…

Poche gocce, meglio così la polvere si abbassa! Incontriamo le prime zone e ci fermiamo ad ammirare quelli “veri” affrontare massi enormi come fosse la cosa più normale al mondo.

E’ tempo di salire in quota, la pioggia e la nebbia “nascondono” i paesaggi che possiamo solo intuire, regalano però assieme a qualche tuono un’atmosfera surreale degna dell’immaginario della Scottish six days…

Senza rendercene conto ci troviamo in cima alla famosa frana del 1987 e un passaggio incredibile ricavato nella roccia seguito da uno strapiombo stimola in noi l’istinto dell’auto-conservazione suggerendoci di scendere dalla moto! Ottima idea, le sfide non mancheranno di certo. E così sarà, una quantità infinita di salite, discese, rocce, radici e dirupi interrotta dalla “pausa pranzo” e accompagnate da uno splendido sole che non ci lascerà più, ci conducono all’arrivo a Bormio. Quasi un miraggio visti i dolori ad ogni muscolo del corpo ma con la mente talmente appagata da permetterti di non mollare mai!

La domenica poi prende le sembianze di un premio per le fatiche dei giorni prima, paesaggi maestosi, prati verdi d’alta quota che fanno da contrasto ai ghiacciai, il passaggio in silenzio a motore spento dentro il Parco dello Stelvio in totale armonia con l’ambiente e l’incontro con molti amici “virtuali” finalmente in carne ed ossa!

E’ ormai tempo di rincasare, moto sul carrello e un carico di emozioni che mi permette di dire che ci vedremo l’anno prossimo!!!

gianga


 
 

 


 


 
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