3GV 2007  Venerdì primo giorno

Venerdì primo giorno:

Sveglia presto e partenza alle 9.00 prima i mountain trial. Poi i piloti ed infine le squadre. 2 zone di riscaldamento presso la partenza poi via verso l’avventura. Sono circa 80 i chilometri da percorrere dei quali una buona parte molto impegnativi.

Si parte salendo verso il forte di Oga, poi percorrendo vari sentieri dove non mancano alcuni passaggi da brivido, si comincia a salire verso il passo di Verva oltre i 2200 metri. Giunti al passo si incontrano due zone, siamo in alto e la vegetazione è fatta solo di erba e muschio, l’aria è frizzante malgrado il sole e lo spettacolo è da favola.

Scendiamo verso il meritato ristoro presso il rifugio di Eita dove ci attende anche il rifornimento carburante in quota. Pranzo abbondante con polenta spezzatino formaggio dolce e frutta, il tempo di guardare i piloti arrancare sulla viscida zona sottostante poi via verso Sondalo.

Mulattiere di tutti i tipi e discese insidiose ci portano a valle, i freni sono roventi per la forte pendenza e spesso ci si ferma dove c’è acqua per raffreddarli.

A Sondalo troviamo la famosa infida scaletta che ha mietuto tante vittime in passato e che da due edizioni non si percorreva più. Questa volta la facciamo solo in discesa, il muro è tutto rigato dalle pedane di chi è passato prima di noi…….

Rifornimento carburante in valle poi su di nuovo verso la famosa Crus de l’Alp per i temerari, mentre i piloti deviano per il percorso easy, hanno il tempo limitato dalla gara.

La salita verso l’alp è lunga e molto impegnativa, curve e controcurve con una pendenza al limite mentre sassi e radici scavate obbligano a non sbagliare tecnica perché se ci si ferma è un dramma ripartire.

Giunti in vetta oltre i 2000 Toni Sassella e Angelo Panteghini ci attendono con un the caldo ed una calda accoglienza, aspettiamo i compagni seduti fuori dal rifugio alpino mentre ammiriamo gli stupendi panorami. Nel frattempo piano piano con i visi sconvolti e le moto bollite arrivano un po’ tutti gli altri.

Sullo sfondo Bormio, la Svizzera, il ghiacciaio del Bernina e la stupenda Valle. Sembra di essere in cielo. Toni attacca alle moto la fatidica stellina poi via verso valle, la strada è lunga e sono quasi le cinque del pomeriggio.

La discesa non è da meno della salita, pendenze da brivido e curve a gomito tra radici e sassi scivolosi…. Una goduria per un trialista… poi un infido passaggio su una pianta caduta e messa di traverso mette in crisi quasi tutti…. Molte le cadute di sotto nel tentare di superarla. Nessun danno particolare per i malcapitati, solo qualche botta.

Giunti a valle altro rifornimento poi via verso le zone della frana. Anche qui lo scenario è maestoso, la faraonica struttura che è stata realizzata per scongiurare futuri disastri da alla vallata un aspetto davvero suggestivo e maestoso. Li dentro poi per un trialista è un paradiso.

Siamo quasi a Bormio ma ancora non è finita. Ci attende un ultimo tratto davvero impegnativo e sono già le sette passate.

Alcuni preferiscono l’asfalto e la via più breve, ma siamo qui per divertirci e quindi perché rinunciare?  Pronti via… una ripidissima e lunghissima salita tra terra bagnata e sassi scivolosi ci porta in alto verso un nuovo ed infido sentiero che costeggia la montagna. È forse il tratto più bello di tutta la giornata. I muscoli delle gambe reclamano, le braccia fanno male, lo zaino ci rompe le spalle, ma è bellissimo, il sogno di un trialista. Qualche passaggio da brivido sulla scarpata dove in un secondo ti puoi trovare 200 metri più sotto, poi entriamo in una buia pineta che ci porta verso l’ultimo tratto di strada e verso Bormio. Arriviamo dopo  le 19.30, stanchi ma felici, le moto tutto sommato non hanno problemi se non la catena secca e il filtro sporchissimo.

Una sistemata veloce e poi una doccia rilassante ci prepara per una serata con gli amici in uno dei tanti ristoranti della valle, da queste parti si mangia veramente bene…..



Squadra in partenza Sassella e Panteghini


Lenzi e Bosis


Panteghini


Lenzi


Su verso il Forte di Oga


Uno stretto passaggio forma un po' di coda.... pochissimi comunque gli ingorghi nelle 3 giornate


ancora su verso il passo di Verva


Sassella


Vaccaretti


Lenzi


Bosis


foto ricordo dal passo di Verva


Stanchi e stressati dal Giò decidiamo di sacrificarlo ..... per il bene di tutti....


Ristoro e rifornimento


Il Caprili con la mitica Fantic


Difficoltà per Bosis


La fine del trial...... il Cassio giudice e tracciatore....


Toni Sassella e le stelline del percorso hard


La Marta passet Gros


Vista dalla "Crus"


La discesa dalla Crus prevedeva per i temerari una scorciatoia ripidissima al limite del ribaltamento


La mitica scaletta di Sondalo sembra facile ma anche i big in passato hanno pagato punti.

 

 
 
 

 


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