Domenica ultimo giorno:
Rispetto alle altre due questa sarà una
giornata rilassante, si parte alle 8.30 per un giro più corto.
Sono arrivati a Bormio anche i ragazzi che corrono sulle zone
juniores, per loro percorso a parte nei pressi dei paddock.
Il tempo è bello e partiti i big li seguiamo,
si percorrono alcuni sentieri dei giorni precedenti, alcuni nuovi
ma molto soft, poi si raggiunge ancora la pista da sci di Oga,
proprio in cima c’è una prova e poi da lassù c’è una vista
spaziale…. Cominciamo a salire cercando di non sforzare troppo il
motore che però man mano l’altitudine aumenta diminuisce di
prestazioni. Qui molte moto vanno letteralmente in fumo, lo sforzo
per il motore è molto alto e quando si arriva vicino alla vetta un
ultimo strappo micidiale mette alla prova l’impianto di
raffreddamento di tutte le moto.
Siamo oltre i 2600 e malgrado il sole fa
anche freddo. Che spettacolo da questa altezza, siamo molto in
alto e si gode di uno scenario da cartolina. Davanti a noi le
Torri di Fraele dove saliremo nel pomeriggio e alle nostre spalle
il ghiacciaio del Bernina e la Svizzera.
Le solite foto di rito, lasciamo raffreddare
i motori prima della lunghissima discesa sulla pista ghiaiosa e
ripidissima.
In discesa con la 4 tempi è molto meglio, si
lascia una marcia bassa e con il freno motore si evita di
surriscaldare i freni.
Alcuni ci superano a tutta birra prendendosi
anche dei rischi. Giunti a valle si riprende un sentiero già
fatto il venerdì poi prendiamo una scorciatoia infame che ci porta
al cambio cartellino.
Da qui facciamo benzina poi ci si avvia
attraverso vari sentieri verso le Torri di Fraele dove c’è il
ristoro. Purtroppo quest’anno non si può percorrere la strada
panoramica dalla quale si vedeva tutta la Valtellina per problemi
di permessi, ma comunque a Cancano si va lo stesso anche se la
strada è stata asfaltata ed ha perso il fascino che aveva gli anni
precedenti.
Al ristoro ci attendono pizzoccheri formaggio
e tento altro, tutto buonissimo ed abbondante.
Il tempo di un caffè e ci si avvia in
direzione delle dighe di Cancano di proprietà della AEM , la
colossale diga fornisce elettricità per mezza città di Milano.
Il paesaggio anche qui è maestoso, la diga fa
impressione da quanto è alta e l’acqua del lago è di un colore
verde chiaro intenso. Ci fermiamo qui per un po’ visto che siamo
in anticipo sulla tabella di marcia.
Da Cancano ci immettiamo a motore spento
sotto il controllo severo dei forestali su una strada bianca
lunghissima che ci porta diritti fino quasi a Bormio. Questa
strada viene percorsa da privati solo in questa unica occasione e
“ci sentiamo importanti” la natura qui è incontaminata ed è facile
imbattersi in incontri con animali selvatici. I freni delle nostre
moto si arroventano per la pendenza e per la velocità acquisita in
assenza di freno motore. Si deve fare molta attenzione a frenare
senza scaldare troppo l’impianto con il rischio di finire diritti
in valle da una delle numerose curve a gomito senza paracarri.
Giunti a valle siamo quasi a Bormio, poca
strada e siamo giunti alla meta.
Giusto il tempo di risistemare la moto sul
carrello, darsi una ripulita e sono pronte le premiazioni. Nel
frattempo Paolo Patrizi “Pool Bike” intrattiene con la sua bici il
pubblico presente, veramente bravo nelle sue evoluzioni….
Premiazioni presentate dal mitico Gerri
Nobili e foto di rito di tutto il gruppo…… ci si rivede il
prossimo anno per un nuovo appuntamento in paradiso…. Grazie
ragazzi siete unici.
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