A PRIMALUNA
IL SOLITO SOLE
Grazie al lavoro degli amici
del Moto Club Valsassina, la seconda gara del Trofeo FMI GR 5
trial epoca si è sviluppata senza problemi, ovvero con tutti i
problemi che un campionato così gestito e strutturato porta
cronicamente.
Presenti una trentina di piloti
con la moto storiche e una quarantina quelli della motocavalcata,
quasi tutti con moto moderne. E meno male che c’erano loro, una
presenza necessaria per giustificare gli sforzi del moto club
organizzatore. Bello il trasferimento, che portava in alto
sulla montagna con vista di un bellissimo panorama, e belle le
zone; qualcuno si è lamentato (a ragione) per un paio di discese
non proprio da moto d’epoca, che certo si potevano evitare. Del
resto i club organizzatori e i piloti non godono di quanto avviene
in tutte le altre gare di trial titolate, ovvero della presenza di
un supervisore che, cosciente delle esigenze del campionato e dei
suoi partecipanti o ancor meglio, dei suoi potenziali
partecipanti, mette a posto certe situazioni. Ma questa è storia
vecchia e ritrita e fino a che la FMI non prenderà seriamente in
mano il bandolo di questa matassa, non cambierà nulla.
I
PROTAGONISTI DI PRIMALUNA
Ritorniamo sulla gara di
Primaluna, seconda prova del Trofeo FMI GR 5 Trial Epoca per
tributare i giusti riconoscimenti a tutti quanti hanno partecipato
e primeggiato. Partiamo dagli Expert, la categoria che raggruppa i
piloti che affrontano il percorso più impegnativo, sicuramente più
difficile delle zone gialle del regionale. Qui nella gara del
Valsassina il solito bravissimo Sabino Gilardini, alla guida della
sua SWM Guanaco non lucida ma molto, molto efficiente, ha fatto
faville, riuscendo a girare nella tornata finale (sono stati
percorsi due giri con un totale di 22 zone) a zero, e si sa che
riuscirci è sempre molto difficile, in ogni caso. L’unico che si
è avvicinato alle sue prestazioni è stato il monzese Maurizio
Magni con la sua Bultaco Sherpa; per lui solo 14 penalità. Per
entrambi addirittura punteggio finale in negativo, visti gli
abbuoni (per l’età della moto), con un – 6 per il piemontese e – 2
per il lombardo, entrambi comunque molto distanziati da tutti gli
altri.
Nella più numerosa categoria, la
Clubman, a vincere è stato il bravo Giosuè Baruffali (vi ricordate
il suo debutto vittorioso alla gara di Colico 2006?) che tra punti
(pochi) e abbuoni è riuscito a girare a zero in tutta la gara
ammettendo però sportivamente che il terreno gli era molto
congeniale. Secondo, per una penalità di scarto, ma godendo di un
abbuono ben più sostanzioso, il varesotto Stefano Bianchi quest’anno
alla guida di una Ossa MAR, che è riuscito a prevalere sul
genovese Maurizio Molinaro (Fantic) e sul valsassinese Arrigoni,
che si è bruciato la gara con il cinque alla zona due del primo
giro, unico suo errore nelle prime undici zone. Una menzione
particolare per il vicentino Moreno Bonetti che con la sua
bellissima e unica Suzuky Beamish è giunto ottimamente quinto.
Infine la Pre 65/artigianali
categoria che per la prima volta ha fatto registrare una doppietta
delle Bianchi: prima la Bernina del bravissimo Roberto Inzoli,
seconda la Tonale di Giulio Mauri che grazie ai maggiori abbuoni
(nella Pre 65 ci sono abbuoni solo per l’età del pilota) ha
battuto per la prima volta quest’anno il comasco Luciano Lentini
sulla sua bellissima Triumph rosso fuoco.
Giulio.mauri@sirbis.it
Foto di: Piero Sala
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