Scorpa 4 tempi testata da Roby Marelli

UNA FAVOLA MODERNA
(UN RACCONTO ED UN TEST SULLA NUOVA SCORPA 4 TEMPI)
DI MACE E ROBY



C’era una volta un trialista felice e soddisfatto (che d’ora in avanti chiameremo Pongo) amava la sua moto e con lei condivideva ore di svago felice e spensierato ma, come spesso accade, incontrò sul suo cammino un amico (che d’ora in avanti chiameremo Mace) che poi tanto amico alfine non era……
Questo bieco individuo (il Mace) gli propose la subdola idea di fare un test ad una moto dell’ultima generazione e il nostro Pongo, trialista di buona leva e di guida esemplare, già tester di altre moto per il nostro sito, accettò di buon grado, fidandosi dell’infido amico e anche perché la cosa gli sembrava interessante e poi……. per l’Impero di MOTOTRIAL cosa non si farebbe?
Ve la spiego……Pongo possedeva (e possiede) una moto nuova con motore 2T e il ,Mace gli propose di testare il 4T della stessa marca per verificarne le differenti caratteristiche. Era una moto già testata dal Sir-Webmaster del Castello della Contea di Trialandia ma una “prova confronto” da parte sua, poteva sicuramente aggiungere qualcosa da un punto di vista più oggettivo. Quindi, trovato un noto possidente di moto (che d’ora in avanti chiameremo Cassio), dall’animo generoso e dalla disponibilità che solo un signore come lui può avere, il gioco venne organizzato.
Il posto ideale venne individuato presso il Campo Trial di Chiuduno, terra ben conosciuta da Pongo e piena di riferimenti per lui quindi.
Bene, Chiuduno sabato pomeriggio…….eccola qua, nuova praticamente (usata solo 3 ore), il Mace commette un grave errore……la guarda troppo a lungo e non sa resistere al richiamo di questa ammaliante Sirena, quindi le accarezza i fianchi e Lei sembra disponibile, la sottrae a tutti e la conduce sulle facili rive d’erba. Il feeling è immediato, nel silenzio del suo motore l’unica cosa che si sente è il battito del cuore del Mace, ormai invaghito e perso dalla di Lei compiacenza. Le solite curve, qualche salitella, qualche salitone, qualche pietra e Lei asseconda dolcemente. Ragazzi il Mace è nuovamente innamorato (machissenefrega direte giustamente voi , ma è la verità). Il suo stretto motore, la bella testata bialbero, il ronfare del suo scarico, il suo vigoroso ed inesauribile allungo, come resisterle? E’ Lei la moto della mia vita. Combatterò Draghi e quantaltro, ma l’avrò. Non dico altro perché ormai mi avrete capito. Quanto segue è il test di Pongo (molto più serio e concreto che non i miei voli pindarici). Una cosa ancora….. durante il viaggio verso casa, il caro Pongo mi ha fatto preoccupare seriamente, ripeteva con monotonia …scorpaquattrotempi… e il suo sguardo era perso nel vuoto.


 


TEST

E'sabato pomeriggio e per interessamento del mio caro amico Mace e per gentile concessione di Paolo (cassio) mi ritrovo al campo scuola di Chiuduno per provare uno dei “giocattolini” più ricercati ed ambiti del momento nel mondo del trial: la mitica scorpa 4t. La moto si presenta subito come un oggetto particolare dove soluzioni tecniche innovative vanno a braccetto con quelle estetiche. Balza subito all'occhio l'imponente testa bialbero che è però supportata da carter motore veramente ridotti. Non li ho misurati ma sembrano più piccoli di quelli della mia scorpa sy 250. Il motore è incastonato in un bellissimo telaio in acciaio e alluminio, le forcelle Paioli con trattamento delle canne in nitruro di titanio,il silenziatore di scarico a doppia uscita posto sotto il parafango posteriore e le plastiche ancora da prototipo conferiscono alla 4t un aspetto veramente racing. E' fatta ! Nonostante io sia un duetempista convinto è gia amore a prima vista. Cerco però di accantonare le emozioni e le impressioni dovute al fascino e all'estetica e di provarla non facendomi condizionare da fattori emotivi confrontandola con la mia sy 250 specialmente nelle mie "zone di riferimento"cercando di provarla su gran parte delle situazioni che si trovano facendo trial. All'accensione, con motore al minimo, si nota subito come il rumore sia paragonabile a quello della sua diretta concorrente. E' accelerando però che si sente subito che la moto resta molto silenziosa anche negli allunghi più violenti. Inizio a girare un pò senza meta provicchiando qua e la cosi come viene per prendere confidenza con la moto e volutamente, anche per non stravolgere il setting di guida del gia' molto disponibile Cassio, decido di abituarmi cosi' come la trovo. Dopo una decina di minuti mi rendo conto di come sia una moto intuitiva e sentendomi a mio agio inizio a calcare un pò la mano e provo qualche salitone sia sfruttando l'allungo,che è veramente infinito , di prima e seconda sia partendo da fermo cercando l'aderenza ai limiti delle leggi fisiche che è veramente notevole. L'erogazione del motore è a due facce: il primo tratto di gas molto dolce, per molti che hanno provato la montesa 4t potrebbe apparire troppo stemperata;nel secondo tratto la notevole cavalleria di cui dispone si fa sentire. Secondo me e per il mio modesto grado di abilità una erogazione cosi' aiuta molto, specialmente nelle partenze da fermo sul viscido dove ti permette di partire con la ruota motrice che avvolge il terreno senza scavarlo. Se serve subito potenza una sfrizionatina risolve tutto catapultandoti con energia su gran parte degli ostacoli. Nel frattempo inizia a piovere ma le cose che si riescono a fare sembrano le stesse. Nei muri si sale agevolmente anche in prima ma molte zone si possono fare con pochissima differenza anche in seconda e terza. Rispetto alla Scorpa sy 250 dà un’impressione di maggiore pesantezza dell'avantreno e nelle voleé o nelle curve fatte tirando bisogna metterci più forza. Sembra meno maneggevole di gran parte delle 2t ma la grande stabilità e il grandissimo equilibrio che la moto ti dà ti permette con pochi movimenti e precisi spostamenti di fare quello a cui tutti noi ambiamo: NON METTERE I PIEDI!!! La forcella lavora molto bene (come tutte le Paioli ci hanno abituato) e il mono consente di salire su alcuni ostacoli particolarmente ostici usando la metà del gas che uso con la mia. Nonostante sia un pò precaricato e frenato in estensione consente agevoli alleggerimenti. Le uniche sensazioni negative che ho avuto ma che sicuramente con piccole messe a punto si possono risolvere sono un a certa tendenza dello sterzo a prendere sotto nelle curve molto strette in discesa e una leggera sensazione di piccoli buchi o ritardi nell'erogazione nelle sequenze di ostacoli in salita. Questo non va però assolutamente ad inficiare le ottime caratteristiche di una moto che secondo me andrà a soddisfare le aspettative sia del pilota che del motoalpinista. Purtroppo c'è il rovescio della medaglia in tutto ciò!!! In una mezzoretta le mie ferventi convinzioni di duetempista ad oltranza sono andate via via vacillando lasciando in me un tarlo che mi accompagnerà fino alla prossima stagione.


 

vedi il Test di Silvano      

 
DI MACE E ROBY
 
 
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