MULATRIAL DI MONTOGGIO: RACCONTO DELLA DUE
GIORNI DI MOTOALPINISMO DEL 18 E 19 GIUGNO
Sono passati solo
quattro giorni dalla mulatrial ed è ora di fare i primi bilanci a
mente fredda….
Innanzi tutto mi
manca già quel contesto: ho passato due giorni a Montoggio
nell’Alta Valle Scrivia con Marco il “geometra” ed un sacco di
amici che non cito per paura di dimenticarne qualcuno, ho aiutato
Aldo i Volontari della Protezione Civile e gli amici del Motoclub
della Superba a montare il palco, a preparare gli “ostacoli della
domenica” per Sughita Van Reenen, a supportare “psicologicamente”
i tracciatori del percorso (Lancillo, Lino, Gianni e Vincenzo) che
erano in giro dalle 8 del mattino e poi alla sera erano ancora
pronti a portare in giro gli amici durante la “notturna”.
Sara Riviera, il palco e
le iscrizioni
Però andiamo con
ordine, alla sera del sabato 18 giugno a Montoggio in Provincia di
Genova, primo paese della Valle Scrivia, si sono presentate
presso Piazza Balilla circa 35 persone per partecipare alla
mulatrial in notturna e alla fine, con il gruppo
dell’organizzazione, siamo partiti in circa 55 persone.
La giornata è
stata bella e soleggiata, tanto soleggiata che alla sera c’era già
la luna nel cielo e la luce del sole non ne voleva sapere di
andarsene a dormire: forse voleva girare con noi, terreno asciutto
con aderenza esagerata, una premessa di divertimento puro!
Abbiamo fatto i
preparativi, sgonfiato gomme, attrezzato caschi con le luci, c’era
chi ci ha montato due coppie di torce a mano con nastro adesivo,
altri che hanno tirato fuori dei led con una luce inesistente,
qualcuno aveva le luci del faro ad intermittenza per i falsi
contatti, più che la partenza di un giro in moto sembrava sembrava
una fiera dell’antiquariato di luci di natale!
Così combinati
siamo partiti verso le 20.00 con il Mitico Lancillo alla guida, il
grande tracciatore e scopritore di vecchi sentieri persi nei
monti, senza la sua tenacia non avremmo mai trovato quel
patrimonio di tracciati ove abbiamo fatto la mula.
Siamo saliti
verso Ciappa, la prima frazione abbandonata, trotterellando su una
mulattiera nascosta tra i boschi e alla casa del “calzolaio” ci
siamo buttati a destra sul sentiero della “pozza dei cinghiali”
verso il Monte Bano, un passaggio facile perché la pioggia si è
dimenticata di noi ma quando lo abbiamo aperto qualche mese fa….
Era tutto un sapone per l’acqua!
Sulla cresta del
Monte Bano, dopo una pausa con vista sul Lago del Noci, il gruppo
si è avviato in discesa su una mulattiera spaccabraccia tutta
pietre smosse, gradini e curve ed è risalita dal sentiero degli
“arcieri” un altro bel giro con curvette in contropendenza in
salita da sballo!
Poi siamo
arrivati a Brugosecco, un antica località dove due vecchi edifici
in rovina molti anni fa ospitavano un’osteria e dove ci siamo
fermati ad aspettare il calare del sole che non ne voleva ancora
sapere …. Qui Fede ha fatto le foto che vedete in fondo a questo
scritto e dove Vincenzo di Montecatini ha confessato di essere
alla frutta e di voler tornare al parcheggio …..
In attesa dell'imbrunire....
Lancillo, il
mitico, era preoccupato: c’era troppa luce e non si decideva sulla
parte di percorso da fare, io volevo andare nel Noci a vagare nel
buio del bosco di fondovalle tra i cinghiali, altri invece
piangevano la paura di rimanere senza benzina, però era ancora
troppo presto e così sono riuscito a portare tutti sulla “cresta”
un sentiero non in programma però “interessante” per alcuni
passaggi, tanto interessante che Stefano “BMW” lo ha disertato ……
e lo ha aggirato!
Il Mitico Lancillo al centro
Comunque è andata
bene non abbiamo dimenticato nessuno, anzi abbiamo trovato due che
se ne erano andati per i fatti loro e poi si erano perduti …..
ricomparendo da un altro sentiero: peccato! Avevamo detto che chi
si perdeva e passava la notte nel bosco gli veniva passato gratis
il giro con premio ….
Alla fine la
tanto agognata notte è arrivata e allora abbiamo acceso il
campionario di luci e qui si è visto veramente di tutto: persone
rabboccare la benzina a tentoni perché non aveva la luce sul
casco, led viola che sembravano usciti dalle sterilizzatrici di un
obitorio, fanali e regolatori che esalavano l’ultimo barlume,
interruttori che si disintegravano …..
Ma poi siamo
partiti verso il sentiero di ritorno navigando a tentoni, sperando
di imboccare il tracciato giusto e di non perdere la direzione, un
percorso tutte curve con appoggio in piena sicurezza tutto da
gustare!
Quindi verso le
23.00 siamo ritornati al parcheggio di partenza pieni di speranze
per il giro del giorno dopo.
Ci siamo fatti
una mangiata all’agriturismo Triple J Ranch sparando le solite
storie in compagnia e poi siamo andati a dormire, io mi sono
fermato in paese all’Hotel Alfredo, ha sponsorizzato la
manifestazione con tariffe ridotte e con la possibilità di
lasciare il vestiario fino al rientro della serata della
Domenica…..
Ed è arrivata
questa domenica del 19 giugno piena di sole, ed è stata anche
prodiga di sorprese!
La prima è stata
che il Comune ci ha fatto trovare la colazione con focaccia e
bevande di tutti i tipi, Aldo della Protezione Civile con Sergio
della Master (organizzazione campionato italiano trial) si è fatto
in quattro per allestire la piazza, striscioni, gonfiabili, Luca
del MC con le ragazze prendevano le iscrizioni, Lancillo ha
preparato un cartellone con il percorso e le foto delle vecchie
località abbandonate toccate dai tracciati che abbiamo
ripristinato in questi anni.
Mancava ancora
l’impianto voce per il palco per intrattenere le autorità …..
stavamo aspettando per il Comune il Sindaco Valter Raineri e
l’Assessore allo Sport Marco Baldi, inoltre doveva arrivare per
la Provincia di Genova, Mauro Cavelli, il Presidente del Consiglio
Provinciale, avevamo allestito qualche ostacolo per fare un po’ di
dimostrazione e di spettacolo con la collaborazione di Sugita,
pilota olandese che corre nel campionato italiano.
Intanto
continuavano ad arrivare amici con le moto da trial, Lancillo,
Gianni, Lino e Vincenzo partivano prima per fare un sopralluogo
sul tracciato, la piazza Balilla si riempiva e si animava,
uscivano trialisti colorati da tutte le parti.
C’era una
leggiadra confusione ed io vagavo da una parte all’altra a
salutare gli amici, ho conosciuto “Cassio” uno degli svitati del
forum di www.mototrial.it
che con la sua Scorpa friggeva per la voglia di partire ….
Poi finalmente è
arrivato anche Alberto lo speaker della manifestazione con
l’impianto voce, mancava solo Sugita e i rappresentanti delle
autorità … poi mi sono girato e in mezzo alla folla di moto è
arrivato anche il Presidente del Consiglio della Provincia.
Beh, questa in
effetti è stata un’altra sorpresa: Mauro Cavelli si è presentato,
con il figlio, alla guida di una moto suzuky pienamente
sintonizzato con lo spirito della manifestazione, e chi lo sapeva
che era pure motociclista ….
E si è dimostrato
interessato, curioso di capire cosa stavamo facendo, cosa è il
trial, cos’è il motoescursionismo, perché tutti i partecipanti
sono così felici ….
Così gli ho
raccontato cosa fanno i volontari del Motoclub della Superba con
le moto da trial, gli ho detto che giriamo per i sentieri e le
mulattiere della Valle Scrivia da almeno 30 anni, che teniamo
puliti e fruibili i collegamenti tra le antiche frazioni
abbandonate, che abbiamo ripristinato per la mulatrial circa 50 km
di sentieri dimenticati, che abbiamo recuperato la lapide perduta
originale del partigiano Gildo Pensiero detto Giuda caduto nel
1945 in una vecchia frazione e l’abbiamo riposizionata sul
sentiero del Monte Acuto a Campoveneroso, che Romeo uno del MC,
un ”giovanotto” di 80 anni, era anche lui un partigiano di quelle
valli …
E che il Sindaco
e l’amministrazione Comunale hanno capito gli aspetti positivi
delle moto da trial a nei confronti dell’ambiente e perciò ci
vedono bene ….
E gli ho detto
anche che però la legge regionale ci è contraria, che è difficile
ottenere le autorizzazioni, che con la Federazione Motociclistica
Italiana stiamo cercando di far modificare la legge …..
E qui c’è stata
la seconda sorpresa: Mauro Cavelli, il Presidente del Consiglio
della Provincia di Genova mi ha detto che si può fare qualcosa e
si è subito impegnato a darci una mano ….
Intanto si sono
presentati il Sindaco Valter Raineri e l’Assessore allo sport del
Comune Marco Baldi, ci siamo scambiati le impressioni sulla
manifestazione, anche loro hanno mostrato la disponibilità verso i
trialisti e addirittura mi hanno chiesto di valutare per l’anno
prossimo se si può fare la manifestazione in concomitanza con
l’escursione al castello dei Fieschi che si fa ogni anno
portandoci la gente in moto da trial ….
Altra sorpresa,
beh, per capire, è come se a Genova il Sindaco ci chiedesse di
fare arrivare le moto sotto la Lanterna, a Milano sotto il Duomo,
a Roma nei Fori Imperiali …..
E poi queste cose
non le hanno dette solo a me, dal palco, di fronte a tutti i
partecipanti, le hanno ribadite nuovamente mostrando che hanno
veramente capito lo spirito positivo che ci contraddistingue!
Le Autorità .... escluso
quello al microfono da destra verso sinistra Cavelli, Raineri e
Baldi!
Ci siamo lasciati
perciò con l’impegno di risentirci con Mauro Cavelli per iniziare
un nuovo percorso di modifica della legge regionale!
Dopo la consegna
dei regali di ringraziamento alle Autorità ci siamo gustati le
evoluzioni di Sugita sugli “ostacoli” della piazza raccontate
dalla voce di Alberto Piombo lo speaker ufficiale del campionato
italiano di trial.
Gli ostacoli per Sugita
Però la gente
friggeva e partiva per il giro, alla fine mi è stato detto che
abbiamo raggiunto il picco dei 200 partenti in una giornata che il
sole invitava a passare al mare!!!
Io sono partito
alla fine e mi sono avviato verso la prima salita detta del
“calzolaio” perché porta ai resti della casa del “calzolaio” e
devo dire che per il trial tale nome è veramente appropriato: alla
fine della salita, in certe condizioni, anche i trialisti più
bravi si consumano le suole!
Devo dire che
abbiamo ricavato una bella salita …… molti erano lì fermi a metà
in contemplazione dei vari passaggi!
Il giro si
snodava tra le vecchie frazioni abbandonate, in mezzo ai boschi e
si avviava al sentiero che porta a Feto, un tracciato inedito
riaperto di fresco il mese scorso con alcuni passaggi veramente
carini: una salita improvvisa all’inizio che ha mietuto molti di
noi e alcuni gradini di pietra spaccacoppe …. il fratello di Aldo
lì ha aperto il carter motore!
Poi si girava
intorno al Monte Acuto fino a scendere alla riserva di pesca e
risalire verso Campoveneroso dove c’era una salita tosta in mezzo
agli alberi con curve al limite del ribaltamento …..
Poi si presentava
il ristoro gestito alla frazione di Noci da Romeo, il giovanotto
di 80 anni, sua moglie, Cicci e la Croce Rossa di Montoggio che
forniva l’assistenza.
Il ristoro prima dell'anello
del Noci
Qui Romeo, lo
vedrete nelle foto più avanti, si è fatto dare da Corrado la
Montesa 4T e s è fatto un giretto tanto per vedere se va meglio
del suo Fantic section …. Si perché Romeo qualche giro col trial
in barba agli 80 anni se lo fa ancora!
Romeo, il giovanotto di 80
anni!
La focaccia, la
torta e le bibite hanno ricaricato i più motivati prima del giro
“dell’Anello del Noci” ….. anche se molti lo hanno evitato ….
Peccato per loro, è il pezzo forte della Mulatrial con guadi nei
torrenti e la salita dopo il “ponte di cemento” che ti porta
“appeso” al manubrio in una tirata unica da 500 metri che ti
lascia stecchito dall’impegno!

Ristoro
E quei pochi che
se lo sono fatto li ho visti arrivare con il sorriso sulle labbra,
che, se potevano, avrebbero fatto un monumento al Lancillo per la
bellezza e la tecnicità del tracciato!
La lapide del Partigiano Giuda
Da qui diciamo
che il percorso aveva ancora molto da offrire, c’era ancora la
salita fino a Brugosecco, il giro intorno al Monte Bano con vista
sul lago di Val Noci, la salita degli “arcieri” e la discesa fino
a Ciappa con l’uscita a Bromia dal ristoro finale ….. sembrano
solo tre righe ma in realtà il percorso poteva farti passare
almeno due ore di trial a 360 gradi in mezzo alla natura!

Mentre tutti
ormai si avviavano a completare il tragitto è arrivato Gianni,la
scopa, dicendo che nel sentiero di Feto c’era uno provato dalla
sete, semidisidratato, che aveva abbandonato la moto e vagava per
il tracciato …… allora mi sono improvvisato portatore d’acqua e
via con un amico della protezione civile a cercarlo ….. e lo
abbiamo trovato, senza moto, in compagnia di un altro nelle stesse
condizioni!
Così vai a
recuperare la moto, ovviamente l’ha lasciata prima dei passaggi
più tosti, e che moto: un fantic section con sella e targa,
sembrava un enduro ….. ma come facevano a girare allora?
Mi sono scoppiato
a riportargli la moto ma per fortuna è andata ….
Ed ecco l’ultimo
giro con Lancillo e Gianni a togliere le fettucce e poi giù fino a
Bromia al ristoro, cavolo, ho trovato il percorso pulito e
tracciato come non mai, mi sono fatto tutta la discesa in folle
alla grande sfrecciando tra gli alberi gustandomi l’assenza di
rami e spine ….. che grande pulizia!
Al ristoro
finale, gestito dai volontari del paese, ci siamo rifocillati e
abbiamo sparato le solite cavolate di fine giro …. Contenti però
di come erano andate le cose, per l’anno prossimo non è escluso
che sia qualche sorpresa, magari un tracciato in notturna al
Castello dei Fieschi, chissà.
L'arrivo al ristoro
Corrado, "Cassio" e Lino uno
dei tracciatori
Sergio Presidente del MC della
Superba
Quelli di Montecatini
...
E' arrivato il
momento di ringraziare nuovamente tutti sperando di non
dimenticare qualcuno: le Autorità (Sindaco Valter Raineri,
Assessore Marco Baldi, Presidente Consiglio della Provincia di
Genova Mauro Cavelli) gli sponsor del paese (Hotel Alfredo, Bar
Centrale, Bar Caiè, Arredamenti Medica, Supermercato Antola,
Panificio Barsotti, Morando Calzature) i Volontari della
Protezione Civile, i Volontari della Croce Rossa i Volontari che
hanno organizzato i ristori, gli amici del Motoclub della Superba
la struttura della Master del campionato italiano di trial e
Sugita Van Reehen.
Ovviamente un
grande ringraziamento a chi ha partecipato e si è divertito
insieme a noi, ciao a tutti Giulio (giulio250@libero.it)
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