Sherco 290 2005 prova sul campo

Comincia con questa moto la serie delle prove riguardanti i nuovi modelli che troviamo in vendita gia da ora per la stagione 2005.
Siamo già a novembre e ormai tutti i produttori hanno cominciato a distribuire le evoluzioni 2005 dei propri modelli le cui foto ufficiali sono pubblicate in queste pagine

Una moto di serie, come da abitudine dei test effettuati su Mototrial, nessun affinamento particolare tranne la normale messa in strada effettuata dal concessionario, il tutto ci permette di effettuare prove veritiere, del tutto neutrali e disinteressate nel nostro giudizio finale.

Due tester "normali", io "webmaster" e Simone Agliati, quindi non aspettatevi grandi ed impegnativi commenti di alta tecnica, la nostra è una guida da pilota qualunque, come la maggior parte di coloro che sono interessati ai pareri su questa e su tutte le altre moto che proveremo in futuro.

La prova effettuata ad altitudine di 7-800 metri SLM, è stata effettuata sulle stesse zone percorse durante una gara sociale così da evidenziare e farci percepire le differenze tra la moto usata in gara e questa della prova.
La 290 del test ha 4 giorni di "trial" e di conseguenza ha già subìto un parziale "slegamento" sia per quanto riguarda forcella e mono, che per il motore.
Unica modifica rispetto alla moto di serie, è stato sostituito il getto del massimo e montato uno di 5 punti inferiore. Il motivo di questo cambiamento è una certa "grassezza" della carburazione. Con il getto più piccolo il miglioramento è stato netto restituendo una carburazione quasi perfetta, a parte ancora la tendenza ad ingrassare ( anche se poco ) con il gas tutto aperto su lunghe salite. Al minimo e nelle zone guidate il motore gira rotondo e potente rispondendo prontamente alle sollecitazioni anche lievi sul comando gas fornendo una guida moderna, aggressiva e molto divertente.
Il rumore di scarico è quasi identico alle moto delle passate versioni, abbastanza pacato e molto bello da sentire anche quando si è alla guida.
Buone le regolazioni "purtroppo fisse, non modificabili" di mono e forcella.
Una certa leggerezza in discesa la si sente nel retrotreno che tende a scivolare un po' più del solito, questo probabilmente è imputabile anche al fatto che la moto è nuova e non del tutto slegata.


In zone di aderenza e sui grossi massi abbiamo apprezzato la bontà del monoammortizzatore Olle che se caricato a dovere spinge molto e aiuta parecchio in caso di errori di guida, l'importante è tenere sempre il peso piuttosto caricato sul dietro.
Buona la forcella la cui reattività contribuisce a rendere la guida ancora più leggera e precisa. Alcune volte durante il test si è notato un fastidioso "tac" di fine corsa in estensione della forcella.
Il davanti della moto sembra ancora più maneggevole rispetto ai modelli precedenti, forse il merito è sempre della paioli da 38mm, la guida risulta molto naturale e facile, tanto che ci siamo subito adattati.
Nel guidato, nel torrente con sassi scivolosi di piccole e medie dimensioni, la maneggevolezza e la leggerezza della moto spagnola si sente tutta, poco affaticante, snella e facile da togliere da un eventuale "impiccio".
Il motore risultato abbastanza potente, lo si può utilizzare tranquillamente sia in prima che in seconda e terza senza affaticarlo più di tanto, da uno a 10 potremmo dare tranquillamente un otto, sia per l'erogazione che per la potenza. Forse l'unico neo è un allungo non ai massimi livelli, ma in caso di necessità si può benissimo usare senza problemi una marcia più alta.
Poco da dire sull'estetica e la colorazione della moto, poche sono state le modifiche rispetto alla versione precedente, resta comunque una delle più affascinanti del lotto delle moto in commercio.

 

Concludendo, dobbiamo dare un giudizio positivo su questa 290, anche se le modifiche sono poche rispetto al precedente modello, non possiamo che apprezzare ancora una volta la bontà del progetto del telaio e la potenza ai bassi e medi regimi del motore. Molti i punti a favore ma anche alcuni piccoli difetti o mancanze: mono e forcella ancora una volta non sono regolabili, ci si deve accontentare delle regolazioni di base che, anche se molto efficaci non è detto che vadano bene per tutti i piloti e per tutti i "pesi" . Il terminale di scarico non permette la sostituzione del materiale assorbente e costringe a comprare un nuovo costoso terminale in caso di degrado (cosa assai frequente nei 2 tempi)Il motore ha un allungo non eccezionale con la tendenza ad ingrassare troppo in alto (problema comunque risolvibile sostituendo qualche getto).
A chi la consigliamo?.... non certo ad un motoalpinista, la robustezza generale non è paragonabile ad altri marchi, la capienza del serbatoio non è adatta a lunghe gite ed inoltre stare seduti non è molto comodo. Certamente consigliata ad un pilota di media bravura che potrà trarre molti benefici alla guida di questa moto e anche chi si diverte a fare zone nelle solite uscite di fine settimana apprezzerà di sicuro l'efficacia della Sherco 290.

Difficile fare adesso un confronto con le altre marche, questa è la prima delle moto provate in modo approfondito e quindi il termine di paragone lo abbiamo solo rispetto ai modelli del 2004, più il la quando avremo provato "in modo serio" anche le altre moto potremo stilare una mini classifica con tutti i pro e i contro.
 

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