La seconda moto che
provo per voi quest'anno è la francese Scorpa SY motorizzata
Yamaha.
Una giornata cupa e a tratti piovosa mi ha permesso di testare a
lungo su terreno difficile questa francesina dal cuore dolce, un
intero pomeriggio di prova dove ho provato diverse regolazioni per
cercare il compromesso migliore tra aderenza e risposta sugli
ostacoli.
Quella della prova è una moto di serie con due uscite sulle spalle
appartenente ad un amico "Roberto Bianchi" che mi sento in dovere
di ringraziare per la gentile disponibilità.
La linea è accattivante e snella, bello il blu della parte
anteriore, un po' meno il parafango posteriore bianco naturale,
bellissimi i particolari ricavati dal pieno come le piastre
forcella e le pedane. Questo comunque lo avevo già detto nelle
precedenti prove degli anni passati, infatti la moto non è
cambiata di molto in fatto estetico.
Le maggiori modifiche sono state apportate al propulsore per
accontentare le richieste dei piloti che la volevano più corta di
marce, alcune modifiche poi alla taratura delle sospensioni e
altre qua e la per rendere la moto ancora più affidabile delle
precedenti versioni.
La posizione di guida è naturale e abbastanza comoda, si avverte
una certa snellezza guardandola dall'alto stando in piedi sulle
pedane, insomma... ci si sente subito a proprio agio.
Tiene subito il minimo anche da fredda, il rumore di scarico è
abbastanza contenuto ma si sente molto il rumore provocato
dall'aspirazione della cassa filtro. Il motore gira rotondo e il
cambio a sei marce è praticamente perfetto, non il minimo
tentennamento o rumore meccanico.
La frizione di tipo tradizionale ma con rinvio idraulico mi è
parsa un po' dura alla leva però il funzionamento è stato
impeccabile per tutta la durata della prova, Nessuno strappo al
rilascio anche improvviso e da freddo non ha mostrato il minimo
incollamento o trascinamento.
la forcella Paioli svolge egregiamente il suo lavoro e
l'inclinazione dello sterzo con angolo abbastanza chiuso aiuta
nelle curve strette e permette manovre aeree in completa agilità.
La stabilità dell'avantreno è veramente ottima sotto tutti gli
aspetti, lo si può spostare e posizionare a piacere senza il
minimo sforzo.
Passiamo al retrotreno... il mono mi è piaciuto moltissimo, spinge
bene e aiuta moltissimo, ho cercato di affrontare delle curve e
dei massi sbagliando volutamente i pesi e la posizione del corpo
ma la moto mi ha perdonato moltissimo portandomi fuori dalle zone
tracciate per la prova senza problemi. Molto buona anche
l'aderenza che ho potuto provare a lungo sul terreno pesante della
giornata di prova,
Ottimo il freno anteriore molto modulabile e preciso, mentre il
freno posteriore oltre che ad avere una leva secondo me troppo
corta e difficile da trovare col piede, frena anche poco e si
scalda facilmente data la sua esilità.
veniamo ora al motore... è cambiato rispetto alla moto del 2002, è
appena più pronto all'azionamento col gas e le marce sono più
corte, tutto questo è merito di un rapporto corona pignone
ottimizzato e all'alleggerimento del volano accensione.
L'erogazione del motore Yamaha è molto dolce e lineare, non il
minimo strappo si avverte neanche agendo con decisione
sull'acceleratore, forse anche troppo morta "sotto", (comunque ho
notato anche sui nuovi modelli di altre marche questa tendenza a
realizzare propulsori più morbidi nel primo tratto di apertura del
gas) , questo non è certo un male, si riesce a padroneggiare di
più il mezzo ma la guida a parer mio è meno divertente, io
preferisco la moto più pronta ma è solo un mio parere personale.
Non eccezionale l'allungo, però si può usare benissimo anche la
terza in zone dove con altre moto si gira in seconda senza
sforzare il motore che risponde sempre dolcemente ma con potenza
sufficiente ai comandi del pilota.
La moto così com'è è di sicuro quanto di meglio un pilota alle
prime armi può acquistare, facile, dolce e perdona molto gli
errori di peso e posizione di guida, sul bagnato non ha il minimo
problema grazie all'erogazione lineare e alla grande aderenza, un
pilota promozionale può certamente trarre un grande vantaggio
dalle doti di questa moto, mentre un pilota molto esperto di
sicuro apporterà delle modifiche al propulsore per affrontare le
moderne zone "Hard" niente di nuovo comunque.... questo lo
si fa anche con tutte le altre moto....
cosa mi è piaciuto di più?
Cosa mi è
piaciuto di meno?
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Il freno posteriore,
cambierei di sicuro il disco "le pinze sono uguali alle altre
moto"
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La frizione un po'
più dura del solito.
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Il rumore dello
scarico lo si sente di più da pilota che da spettatore, il
terminale corto ne è la causa.
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