Ed eccoci di nuovo domenica 28
ottobre con la terza moto in prova per le pagine di mototrial,
questa volta non c'è Roby Marelli perchè impegnato in una gara,
e quindi mi sono fatto aiutare da un altro amico, pilota ex
senior, Andrea Broli che sicuramente molti di voi conosceranno.
Sempre al campo trial di Chiuduno (Bg) con Alberto Maccechini come
fotografo.
La moto in prova è nuovissima, poche ore di "vita"
sempre come vuole la nostra tradizione, in versione originale
senza particolari modifiche, ritirata il giorno antecedente la
prova.
Le zone provate sono le stesse
della prova della
Montesa effettuata domenica 21/10, anche se oggi il terreno è
molto più asciutto e quindi l'aderenza è ottimale.
Veniamo al dunque, appena si sale
sulle pedane la moto appare abbastanza "corta", il
manubrio è più stretto delle altre e l'avantreno sembra essere
leggermente più alto. La posizione di guida è molto naturale e
la si avverte "leggera" subito. Il motore suona pieno e
rotondo ed appena si lascia la leva della frizione lo scatto è
fulmineo, è quindi molto pronta e prende i giri subito.
Ottima la scelta dei rapporti, la seconda è più lunga e la terza
abbastanza vicina alla seconda, così rapportata la moto è molto
guidabile. Ottima nelle curve strette e in contropendenza, dove il
telaio flessibile aiuta di più, mentre nei sassi tipo "fiume
" si fatica un po' di più a farla andare diritta , cosa che
invece viene benissimo con le moto con telaio rigido come Montesa
o Beta.
La forcella sembra abbastanza a
punto, poco reattiva però, così come il mono che spinge molto se
si "impatta" contro l'ostacolo ma anch'esso è poco
reattivo sia negli spostamenti che nel lancio per affrontare gli
ostacoli in volo, lo si avverte quasi frenato. Non è una grande
pecca però, anzi la moto tende a stare giù e ci si scompone poco
anche in caso di errori.
La carburazione è davvero a
punto, non ci sono buchi o tentennamenti, il motore gira rotondo
subito. L'allungo è buono ma non eccezionale, possiamo però
usare una marcia in più e quindi non si sente la mancanza di
spinta. Dovrebbero essere stati risolti su questa nuova versione i
problemi di affidabilità del motore, questo però se è vero o
no lo potremo sapere solo in seguito.
L'aderenza è buona e la
posizione di guida deve essere abbastanza centrale, se si sta
indietro si rischia di fare alzare l'avantreno che è molto più
leggero delle altre moto provate. Rispetto alla moto dello scorso
anno la 2002 sembra più stabile, mantenere l'equilibrio da fermi
è davvero facile, quasi naturale. Si avvertono i cambiamenti poco
visibili ad occhio sia al forcellone "più lungo" che al
telaio con motore più avanzato.
Buona la frenata anche se non al livello di alcune concorrenti, e
molto belle le leve corte al manubrio. Decisamente negativa e
limitante l'idea di non dotare gli ammortizzatori di regolazioni,
anche se secondo la casa la moto va bene così riteniamo che un
pilota di 65 Kg e uno di 85 Kg non possono avere una moto
regolata allo stesso modo. L' unica regolazione possibile sulla
Sherco è il precarico della molla del mono. Lo sappiamo, chi si
affida alle nostre prove è gente del nostro livello, piloti e
appassionati che toccano poco le regolazioni, ( i piloti bravi
fanno parte di un'altra razza e hanno i meccanici che preparano i
loro ammortizzatori) ma riteniamo che il potersi regolare la
risposta del mono o della forcella sia un qualcosa che può
rendere la propria moto più vicina ai propri gusti e al proprio
stile di guida. Detto questo il nostro giudizio sulla 290 -
2002 è positivo, la moto è divertente e "facile", il
prezzo per portarsela a casa è 10.146.000. Come sempre il nostro
parere è frutto di impressioni personali, sia io che Andrea Broli
abbiamo provato la moto per circa 30 minuti ciascuno valutandola
su più zone, pietre, salite, terra e viscido, arrivando alla
conclusione che la Sherco è una moto adatta un po' a tutti, a voi
come sempre la scelta finale.
ciao alla prossima prova.
webmaster@mototrial.it
e Andrea Broli.
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