La prova della BETA REV 3 - 2002

 

Ci siamo trovati al campo scuola di Chiuduno domenica 14 OTTOBRE per provare la Beta REV 3 2002 ,la prima delle moto della nuova stagione che siamo riusciti ad avere a disposizione.La bellissima giornata di sole che ci ha accolto era un buon biglietto da visita per quanto ci accingevamo a fare.Innanzitutto dopo una breve presa di contatto, con la nuova beta, passiamo a descrivere la moto nella sua forma statica.La rev 3 2002 si presenta con una azzeccata scelta cromatica,infatti le plastiche sono di un bel rosso amaranto metallizato e gli adesivi sono abbastanza sobri e ben collocati.Come per i modelli precedenti la prima cosa che balza subito all'occhio è il bellissimo e robusto telaio in alluminio eseguiti dalla verlicchi in maniera veramente esemplare.Novità del modello 2002 è anche il forcellone veramente bello che essendo in pezzo unico dà anche l'impressione di essere più robusto di quelli precedenti.La scatola filtro è stata maggiorata del 30% e non ha più l'accesso laterale ma sotto la sella rendendo la fiancata più snella e l'accesso al filtro più agevole per la manutenzione e più protetto dalla polvere.La viteria in generale ,pur senza raggiungere gli standard giapponesi,è valida e la componentistica è senz'altro ottima anche considerando il prezzo della moto che è di lire 9650000.Infatti monta pompe freni ajp pinze a 4 pistoncini e dei dischi freno asolati e rifiniti in maniera esemplare.Si poteva pensare a un impianto elettrico già racing come sulla scorpa e la sherco.


Veniamo ora alla prova dinamica .In sella la posizione di guida è naturale e dà l'impressione di averla già guidata .La rumorosità di scarico è più contenuta in virtù del fatto che sono stati modificati il silenziatore centrale e quello finale rendendo più agevole anche la sostituzione della lana di vetro interna.Le sospensioni sono molto a punto e lavorano in perfetta simbiosi.La forcella ,Paioli , lavora ottimamente essendo molto scorrevole e digerisce con progressione anche le picchiate più violente .E' munita di registro idraulico e di precarico della molla.Il mono con la taratura 2002 è arrivato come minimo a livello dell'unico concorrente blasonato che è il mono showa montato sulla Montesa.Infatti anche per la presenza di un doppio registro idraulico in estensione e in compressione tutti possono trovare la taratura ideale al loro stile di guida e alla loro abilità.Sui gradini spigolosi sale senza sforzo e l'impatto è molto soft .Sembra che il fine corsa non esista neppure sugli impatti più violenti.L'aderenza è buona cosi' come la direzionalità.Le curve condotte in salita riescono bene anche se a differenza di altre concorrenti con il telaio in ferro e quindi più flessibile,si devono accentuare di più i movimenti e gli spostamenti laterali del corpo.Nelle curve in discesa ,anche "sotto tutto" lo sterzo non prende sotto conferendole una buona sensazione di sicurezza.Gli spostamenti dinamici tipici della guida moderna vengono effettuati con assoluta facilità dando la sesazione di guidare una moto con molto meno dei suoi 76 kg.Il motore grazie a una centralina elettronica a fasatura variabile permette di dosare benissimo la potenza sul viscido ma anche di affrontare le salite più ripide come se a circa metà dei suoi 12000 giri intervenisse una sorta di turbo.Unico appunto che mi sento di fare sul motore è una sicuramente perfettibile carburazione ai regimi più bassi dove si nota una certa grassezza.Il carburatore Mikuni pur permettendo buone prestazioni generali e pur presentando una buonissima esecuzione ha ancora il difetto di pisciare benzina anche con piccole inclinazioni latrali obbligando a fare un sifone con i tubicini di sfiato.Per ultimo i freni che con pochissimo rodaggoi funzionano in maniera esemplare fornendo pinzate bloccanti ma anche buona modulabilità.Un buonissimo prodotto dunque questa REV 3 2002 
sicuramente anche in virtù dell'ottimo rapporto qualità prezzo.Con questo ho finito ci risentiremo per le prove comparative fera i vari modelli e per le altre prove complete che riusciremo a realizzare.
Un saluto a tutti Roberto Marelli.