I commenti sulla prima gara di mondiale in Spagna

    IL MONDIALE VISTO DA MIKI:

1° prova Spagna S. Joan de les Abadesses 21,22-04

 

 

ORGANIZZAZIONE:

- paddock: voto 10   Bello, spazioso, nel centro del paese, presso il centro sportivo, con annessi servizi, docce, corrente e prese d’acqua per tutti, libera circolazione dei mezzi dei piloti e dei team che pernottano in albergo, servizio di sicurezza con agenti sempre presenti anche di notte, comunicati consegnati a mano ad ogni pilota da un addetto della segreteria

- trasferimento piloti:  voto 4    fra la zona 1 e 2, e fra le 11, 12, e 13, bosco vergine in salita con estrema difficoltà  a raggiungere la zona successiva se non con l’aiuto di parecchie braccia di volontari; troppo asfalto in discesa da percorrere a manetta per tornare alla partenza, perchè non prendere il cronometraggio  in cima?

- visione zone per il pubblico:   voto 6     i  pullman erano disponibili per fare ben 8 km, ma una volta scaricati gli spettatori vedevano agevolmente solo  tre, sei zone

- tracciatura zone:   voto  4    errori stupidi dovuti quasi all’inesperienza dei tracciatori han fatto si che in alcune zone chi faceva 5 a metà non riusciva più ad uscire (nè sopra  nè sotto) se non con una bella “compagnia della spinta”; tre zone impossibili già dal sabato (venivano annullate difatti la domenica), ben 5 zone venivano  modificate, per gli Junior le zone passavano da 10 a 8

 

 

SI E’ VISTO....

- Tarres seguire in allenamento un Colomer apparso piuttosto impacciato con la moto nuova

- Michaud seguire l’equipe de France Junior

-  ben 5 seguidores per Fujinami (più altrettanti fotoreporter giapponesi)

- almeno 5 o 6 reporter giapponesi ovunque ci girassimo

-  mega “paella” sotto il tendone Beta offerta da Trueba a fine gara

- i tecnici federali Buschi e Galeazzi arrivare con il Team Italia Junior (Bruni, Bauce A., Fistolera) sul furgone della FMI (ha fatto molto piacere vedere poi il tendone Team Italia come punto di riferimento per noi italiani all’estero)

- una marea di “pinguini” strappare un tre per uscire dalle zone e “la più perfetta macchina da guerra” per il trial attualmente in circolazione che le spianava letteralmente facendole sembrare facili ( leggi Dougie Lamping)

- in allenamento Cabestany fare cose strabilianti molto meglio di Lampkin (ma mancare poi l’efficacia in gara)

- nevicare tutta la sera del sabato come a Natale

- scene da “Gilles Lalays” agli ingressi delle zone 1 e 2 dove per l’eccessivo impasto di neve e fango le ruote non potevano più girare ed i seguidores erano obbligati a lavorare a mani nude per liberarle.

 

 

SI E’ SENTITO...

- l’odore particolare che produce la benzina di Lampkin e Fujinami a 120 ottani omologata. ( non si dice il prezzo al litro ma ve lo si lascia immaginare!)

 

 

E’ACCADUTO...

- cadute pericolose per gli italiani Bauce V., Castelli (seguidores di Re delle Gandine) e Bruni su asfalto durante il trasferimento con 6 punti di sutura all’avambraccio per quest’ultimo (a proposito bravo Mirko! per la bella prestazione di Sabato e per la tenacia dimostrata domenica)

- sorteggio e verifica antidoping dopo gara per il sottoscritto Orizio (Italia), De Rizzo (Francia) e Freixa (Spagna)

- pauroso volo di Fujinami alla zona 15 indoor dove sbagliando il salto da un tronco all’altro atterrava di coppa sulle transenne abbattendole dopo circa 5 m di salto

- che Colomer rischiasse il 5 all’entrata della zona indoor (una delle più facili) salvandosi con un clamoroso 3

- che Colley facesse l’unico 5 fra tutti i concorrenti alla zona più facile , la 14 (onestamente non capisco come si sia potuto sbagliare tale zona)

- al sottoscritto di forare quando mancavano 3 zone e solo 15 minuti per arrivare, rompere pedana sx, leva cambio, e manopola sx per cui percorrere 8 km di tornanti su asfalto in discesa in 5 minuti e nonostante questo beccarmi 6 penalità di tempo

 

 

ZONE:

- la più dura sicuramente la 3, molto lunga: un canalone obbligato di rocce viscide in salita ripida con sponde laterali, superata a 3 solo da pochi big con poco spettacolo per il pubblico e manovre obbligate (annullata la Domenica)

- la più selettiva: la 11, 2 lastroni immensi e lunghi di roccia lucida dove i seguidores non potevano fare nulla per prendere i piloti, superata a 3 solo 13  volte in tutto il sabato (grande soddisfazione per me essere stato il primo a concluderla e rientrare nei 13!) poi annullata la domenica

- la più ostica per me:  la 4,  risalita di un lastrone viscido con curva a 90 gradi per arrivare in cima dove si “scoppava” e si scendeva in un torrente con sassi mossi, superamento poi di una cascatella, curva su terra, e subito dopo l’acqua alta una salita ripidissima di roccia con seguidores in attesa in cima (5x4=20 penalità cuccate in due giorni; 5 ogni volta in un posto diverso!)

 

 

    CONSIDERAZIONI.....

Confrontando le due classifiche, quella generale e quella Junior qualcosa non mi quadra!

- 1 - Come è possibile che i piloti che partecipano come Junior  ma che affrontano tutte le zone (anche quelle non previste perchè rischiose) compaiano nella classifica generale magari in una posizione davanti ad altri che figurano invece essere stati  migliori  in quella parziale degli Junior .

E il riconoscimento  per la sfida di avere tentato il massimo a noi “pivellini” non lo si deve riconoscere?

- 2 -  Come è possibile che due piloti che hanno percorso entrambi la totalità delle zone si trovino invertiti nelle due classifiche separate: generale e Junior? il più bravo in una  non lo è nell’altra!  Secondo me viene penalizzato chi ha fatto meglio le zone più difficili

- 3 -  Lo Junior che ha percorso tutte le zone viene penalizzato nella classifica Junior dai piloti che percorrono solo le zone loro riservate e non tutte.

 

 

CORRERE UN MONDIALE DA PRIVATO VUOL DIRE ANCHE...

....dopo 6 ore di gara lavorare sulla moto per altre 2/3 ore sotto la neve per ripristinarla per il giorno dopo

....guidare tutta la notte pr essere al lavoro il lunedì mattina

... sobbarcarsi tutte le spese

... provare una grande soddisfazione ed esperienza

 

 

per chi mi vuole scrivere: miki@mototrial.it Michele Orizio