Eccoci qua, in ritardo a causa di un ritorno a casa durato sei ore a causa di un incidente che ha bloccato il traffico tra Campodolcino e Chiavenna e per le code, ormai croniche, per arrivare a Lecco. Morale, sono tornato alle 23,30 a Brescia e l'orario non era dei migliori per iniziare a scrivere queste righe. Come iniziare? Sapete che i toni giornalistici non mi si addicono, non lo sono e preferisco parlare con voi come farei ritrovandomi con un gruppo di vecchi amici. La prima cosa che mi sento in dovere di fare è quella di fare i miei più sentiti complimenti agli amici del Lazzate. Questo gruppo di grandissimi appassionati, dei quali cito solo Monti che ne è da anni il coordinatore, riesce sempre a fare le cose come pochi altri. Nonostante l'imprevisto causato dalla impensabile presenza di neve in quel di Madesimo, in meno di venti giorni sono riusciti a riorganizzare il tutto a Campodolcino. Chi di voi ha provato ancora ad organizzare gare sicuramente mi potrà capire meglio, gli altri mi credano sulla parola, ciò che gli amici del Lazzate hanno fatto è veramente straordinario. L'organizzazione è stata perfetta, il paddock fra i migliori mai visti, il trasferimento, poco impegnativo, non ha creato alcun problema di tempo ai piloti e le zone erano tutte raggiungibili con la massima facilità da parte del pubblico. La Val Chiavenna non ha certo bisogno dei miei commenti per essere magnificata, montagne stupende, torrenti e fiume cristallini, ottimo cibo e ottima ospitalità. In più per noi trialisti, pietre di ogni dimensione, dal grip ottimo il che non guasta. Se è vero che la fortuna aiuta gli audaci, mai come in questo caso lo ha fatto, due giornate una più tersa dell'altra, un sole stupendo ha invogliato un numeroso pubblico a seguire la manifestazione, dando così quel tocco coreografico indispensabile per invogliare i partecipanti ad esprimersi al massimo. Le zone erano tracciate con capacità e anche se a fare la vera differenza sono state la cinque e la 10, alla fine i punteggi sono stati proporzionati al tipo di gara. Le classifiche della gara le trovate a parte, io aggiungo alcuni commenti personali. Lenzi ci ha preso gusto e sta abituando bene i suoi fans. Ha guidato bene, costante nei tre giri, ha saputo reagire ad un cinque (di quelli che non ti scordi per molto tempo) con calma e maturità. Bravo. Pessimo primo giro per il campione in carica, Dario in seguito ha fatto del suo meglio per recuperare ma la frittata ormai era fatta. E' partito teso, quasi preoccupato, cose che per chi come lui ha avuto ormai diverse conferme del suo reale potenziale, sono incomprensibili. In più ha al suo fianco una persona come Dario Cantoni che per esperienza e capacità di dare fiducia al proprio pilota è uno dei migliori che può capitarti di incontrare. Dai Re, più concentrazione e ascolta maggiormente i consigli del tuo minder. Al terzo posto il bravo Agostoni, anche lui penalizzato da un primo giro veramente da scordare. Quarto il nostro pilota di sempre, un Bosis in discreta forma, in miglioramento gara dopo gara, immagino quanto sacrificio gli costi dopo così tanti anni di professionismo, allenarsi assiduamente, (palestra, bici, moto) ancora sottoposto a fisioterapia per quel ginocchio danneggiato lo scorso anno. Bravo Diego, spero che qualche signora non ci stia leggendo e quindi te lo voglio scrivere, (hai le palle d'acciaio, e di quello buono). Quinto Miki Orizio, zoppicante per una caviglia danneggiata in allenamento un mese fa e che lo ha costretto a saltare anche il mondiale in Belgio. Non era contento, non per la caviglia, ma per come andava lui. Quando un pilota non cerca scuse pur avendone a disposizione di concrete, a mio avviso merita un riconoscimento solo per quello. Bravo Miki, stai maturando a vista d'occhio. Sesto un Bauce forse non nelle sue condizioni migliori, seguito da Dellio in giornata decisamente no e dal tenace Mazzochin che per impegno e grinta non si risparmia mai. A seguire per completare i 15, Van Rheenen, Chiappa Alessandro, Vezzani e Crescenzi. Nella categoria Senior arrivo sul filo di lana, Vitali 34, Postal 34, Molteni 35. Qui la differenza l'ha fatta il molto discutibile giudizio di un giudice che ha suscitato non pochi problemi nel post gara durante la stesura delle classifiche. Nella Junior, netta vittoria di Michele Pradelli che ha staccato il secondo Rochon ed il terzo Fornara (entrambe a 18) di ben sei punti. Nei master un superconcentrato Buschi non ha sbagliato quasi nulla e questa volta l'inossidabile Donchi non ha avuto scampo. Terzo un sempre bravo Andreoli, che corre con passione ma solo con la voglia di divertirsi, primo sicuramente in simpatia. I piloti della internazionale, vedono al primo posto un costante Colley, davanti ad un determinato Justribo che per una distrazione incomprensibile per un professionista del suo livello, si è mangiato la gara su di un muretto da promozionale, lasciando cinque punti in una zona da zero fisso. Terzo il simpatico e coriaceo Amos Bilbao, in vistoso calo nel terzo giro. Non credo di avere dimenticato nulla, bella premiazione e subito dopo un rinfresco offerto dagli organizzatori a tutti i presenti. Prossimo appuntamento il 29 luglio a Salbertrand (TO), terzultima prova del campionato 2001. Ciao a tutti, Mace.
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