Uno dei piloti in cui abbiamo creduto di più, uno che ha
lavorato tanto, in tutti i sensi, uno che è sempre stato
rispettoso e magari non sempre rispettato, uno che non ho
mai sentito imprecare contro qualcuno in malo modo, un
ragazzo che ho visto crescere fin dal mini trial, con gli
stivali più grandi di 3 misure, sempre sorridente e
cordiale.
Peccato, ha deciso di abbandonare le competizioni, ma
lavorare e correre in categoria maggiore non è cosa facile e
quindi Giacomo ha deciso che è giunto il momento di
appendere il casco al chiodo. L'abbiamo visto in azione
all'ultima prova di campionato italiano a Ceranesi questo
ottobre 2019 e a fine gara ha voluto salutare i suoi tifosi
al fianco dell'amico Francesco Iolitta, anch'egli all'ultima
competizione della carriera. 2 grandi campioni che vedremo
ancora sui campi di gara saltuariamente e in veste diversa
da quella di pilota.
Grazie per quello che avete dato al trial italiano. |
È impossibile raccontare vent'anni di passione
in poche righe. Il mio giocattolo preferito era la moto, ed è
proprio per gioco che la mia avventura nel mondo del Trial è
iniziata.
Avevo solo sei anni, quando per divertimento, assieme a mio
padre, ho iniziato a "cavalcare" il mio primo motorino all'
interno del team Cellati ed ora che di anni ne ho ventisei, e'
con grande rammarico che ho deciso di chiudere con le
competizioni.
È stata una scelta sofferta e ragionata e come nei grandi amori,
quando finiscono, sicuramente lasciano alle spalle moltissimi
ricordi. Questi ricordi, la maggior parte positivi, resteranno
sempre nel mio cuore. La bellezza dello sport sta proprio in un
concetto semplice; a volte ridi, a volte piangi. E io in questi
anni, ho provato entrambe le emozioni: la risata per la vittoria
e l'amarezza per la sconfitta. Emozioni che mi hanno aiutato a
crescere, sia come sportivo, ma soprattutto a livello personale,
forgiandomi un carattere pronto ad accettare la frustrazione e
allo stesso tempo capace di assaporare ogni piccola
soddisfazione. Per questo motivo, posso salutare il mondo del
trial con la consapevolezza di aver dedicato gran parte della
mia vita ad uno sport che negli anni mi ha reso uomo.
Fondamentale in questa avventura è stata la mia
famiglia che mi ha sempre supportato e spronato. In particolar
modo devo ringraziare mio padre, che prima di tutti ha sempre
creduto in me e con la sua tenacia mi ha fatto conquistare
traguardi importanti; Con lui anche il team 3D che negli anni,
grazie ad un profondo rispetto reciproco, è diventata la mia
seconda famiglia. Per questo motivo è doveroso ringraziare
Angelo e Andrea Panteghini (ormai uno dei miei più cari amici) ,
che senza di loro tutto questo non sarebbe potuto accadere.
Ringrazio di cuore il mio assistente Sergio Pesenti per il
lavoro sempre impeccabile ma soprattutto per la complicità e
l'amicizia nata anche al di fuori della competizione. Un grazie
al motoclub Lazzate per il sostegno dimostratomi. Grazie a
Betamotor con Donato Miglio e meccanici per avermi fornito in
questi anni moto performanti e competitive. Grazie alla FMI per
gli anni in cui mi ha supportato durante il campionato del
mondo. Un grazie ai miei sponsor per aver creduto in me e un
grazie anche ai giudici di gara, giornalisti e fotografi, per
l'ottimo lavoro svolto.
È ormai arrivato il momento di "passare il
testimone" a Sergio Piardi e a mio fratello Gabriele,
sicuro che entrambi raggiungeranno ottimi risultati e mi
permetteranno di non abbandonare mai definitivamente questo
mondo a me così caro.
Un saluto a tutti.
Giacomo Saleri |