VERTIGO 6 MARCE CON MOTORE ELETTRICO PROTOTIPO TUTTO ITALIANO

 
La moda dell'elettrico? oppure la voglia e le capacità di realizzare una moto diversa dal solito? Nessuna grande novità, ormai sono anni che gira la moto da trial elettrica, se non il fatto che questa è realizzata partendo dal basamento di una moto attuale con frizione, cambio e blocco motore di una moto endotermica.
La base di partenza è una Vertigo di serie, ci spiega Marco Grossi, il vero e proprio realizzatore del progetto made in Valsassina.
L'idea era di togliere il gruppo termico e al suo posto inserire un motore elettrico. Si doveva innanzi tutto trovare un motore adatto, dalle dimensioni contenute ma con abbastanza forza da far girare il motore di una moto normale e che non consumasse troppa energia in quanto non avrebbe avuto senso un progetto che funzionasse per pochi minuti.
La scelta è caduta naturalmente in Cina. Lì si trova di tutto ci conferma Marco, se vuoi e hai i contatti giusti, e il mio amico Pietro li ha....  ti fanno tutto quello che ti serve. Così con l'aiuto di Pietro Acerboni che ci sa fare con l'elettronica e con l'aiuto di papà Paolo abbiamo cominciato circa due anni fa a progettare e fare prove su prove nei momenti di tempo libero.
Si è partiti con un motore troppo veloce che non andava come volevamo, si faceva tutto in prima e quindi il resto delle marce non sarebbero servite a nulla. Poi ne abbiamo provati altri più o meno veloci e più o meno potenti, Ma c'era anche il problema che messo al posto dell'albero motore e quindi al chiuso, si surriscaldava molto. Per farci stare il motore elettrico si sono torniti i carter lato volano lasciando poi inalterata la parte della trasmissione primaria. C'era anche il problema non indifferente della centralina elettronica contenuta ermeticamente in quello che originariamente era il silenziatore e che spesso nelle lunghe salite arrivava a toccare i 100 gradi di calore rischiando di fondere i componenti. Dopo molte prove sui monti della Valsassina si è optato per inserire un radiatore che con l'azione della  pompa elettrica originale porta liquido refrigerante alla centralina elettronica e al motore, un po' come funziona sui computer da gioco raffreddati a liquido. Non serve però la ventola in quanto il solo girare del liquido basta a tenere tutto in temperatura anche sotto sforzo.
Tanto lavoro è stato fatto sulla parte elettronica per cercare di raggiungere una erogazione che potesse soddisfare la guida trialistica. C'è da dire che su un motore del genere si può fare di tutto elettronicamente, le curve di risposta sono infinite. Al momento abbiamo raggiunto ormai un risultato più che soddisfacente.
Tra le difficoltà c'era l'incognita batteria. Con il mio amico Pietro Acerboni che ha curato tutta la parte elettronica del motore, dei cablaggi e le tarature, ci siamo messi di buona lena a realizzare l'accumulatore unendo manualmente una per una le celle. Doveva essere una batteria non troppo pesante, abbastanza sottile da entrare nel telaio originale e soprattutto doveva durare...  
Qualche dato tecnico: Batteria agli ioni di litio celle Samsung 50,4 v - 1815 Wh.
Motore elettrico bruschless da 19 Kw con sensori e raffreddamento, Controller programmabile e monitorabile con app da telefono o da computer . Sistema anti indietreggio meccanico con marcia inserita.

Ora la moto funziona bene, naturalmente è un singolo prototipo ma il livello raggiunto è più che soddisfacente. La batteria si ricarica in circa 3 ore e girando nel campetto dura circa 3 ore. Il caricatore è un apparecchio particolare che sulle orme del progetto Tesla distribuisce l'energia in modo mirato caricando tutte le celle allo stesso modo uniforme.
Con un peso di soli 64 chili è del tutto simile ad una moto normale con frizione, cambio a 6 marce olio motore eccetera. Marco ci dice che il prossimo step sarebbe l'inserimento di una massa volanica per permettere un migliore uso trialistico a ruota alzata, cosa al momento abbastanza difficoltosa.

Complimenti Grossi Moto, Un grande lavoro quello del meccanico di Introbio che non manca mai di stupirci con realizzazioni fantastiche.  Si cercano finanziatori per terminare il progetto. 

 
 
 

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Redazione: Silvano Brambilla  

 

 
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