24 MARZO TROFEO CENTRO SUD A GUALDO TADINO

CLASSIFICHE

Inizia con la Prova di Gualdo Tadino il Trofeo Centro Sud 2019. Il moto club Gualdo Tadino che ricordiamo per la prova del trofeo Delle Regioni 2019, ha proposto una bella gara alla quale hanno preso il via oltre 70 concorrenti.
Il bel tracciato degli amico di Gauldo Tadino hanno messo in mostra ancora una volta le doti di guida di Giacomo Gasco che va a vincere la categoria TR3 davanti a Stefano Fiorini e Graziano Ronca.
L'esperto Ivan Giovacchini mette la firma sulla categoria TR3 Open ai danni di Roberto Anastasi e Gabriele Notari.
Luca Menichelli si aggiudica la numerosa TR4 davanti a Marco Casadio e Alessandro Caselli.
Nella TR5 altrettanto numerosa vince Filippo Colalelli davanti ad Andrea Ticà e Maurizio Aluffi.
Antonio Cicchino si impone nella junior B davanti a Francesco Moscioni.
Alessio Fontana unico concorrente della vintage A come Andrea Valenti unico nella Vintage B

Prossimo appuntamento il 14 aprile a Cagli


Trofeo Centro Sud Trial 2019: Come sta andando…


Trofeo Centro Sud 2019: Primo Round di Gualdo Tadino (PG) del 24/03/2019.
Grande giornata di sport accompagnata da un clima primaverile hanno aperto alla grande la stagione 2019 del TCS sotto la direzione dell’esperto MC Guado Tadino! Passiamo subito il microfono ad alcuni piloti per sentire cosa ci dicono in merito!

I PILOTI HANNO DETTO:…..
Domanda: Cosa ne pensi della 1° gara del TCS 2019 intesa come livello delle zone, organizzazione, operato dei giudici…?
Giorgio Cappelletti Cat. TR5 – MC Matelica: posso dire di essermi divertito molto, non ho guidato molto bene, infatti ho lasciato diversi piedi a terra in modo del tutto gratuito ma va bene cosi considerando che non mi sono potuto allenare come dicevo io in vista della prima gara causa un infortunio. Le zone erano tracciate molto bene, magari non troppo selettive ma belle, organizzazione come sempre al top. Per quanto riguarda i giudici devo fare un piccolo appunto: ho visto che nel secondo e terzo giro, dei concorrenti entravano a visionare le zone senza essere ammoniti e questo mi ha infastidito perché, se le regole sono uguali per tutti, questi concorrenti andavano penalizzati.
Claudio Fischi Cat. TR4 – MC Gualdo Tadino: sono nel tr4 da poco, provengo dal tr5, non nascondo che alcune zone erano abbastanza difficoltose e molto tecniche… forse anche troppo tecniche per un tr4 ma questa è solo una mia impressione in quanto provengo dalla categoria inferiore. Come organizzazione e come giudici direi molto buono in quanto c’era anche la promozione per i bambini per il minitrial; l’operato dei Giudici molto corretto.
Stefano Boldreghini Cat. TR5 – MC Cagli: gara molto bella e con zone molto belle e guidate, i giudici sono molto preparati e precisi.
Giacomo Gasco Cat. TR3 – MC Cagli: Direi che come prima gara è andato tutto piuttosto bene, le zone erano belle, molto tecniche e selettive e non è stato facile girare a poche penalità l’ultimo giro; i giudici ormai sono belli navigati e sanno fare il loro mestiere, nulla da ridire, unica nota negativa, se posso permettermi, la rivolgo all’organizzazione che non ha previsto zone per i minitrial… Avere per la prima volta dopo anni, tanti bambini venuti apposta per correre e divertirsi ma che non hanno trovato zone tracciate per loro da percorrere… ecco, queste son cose che non dovrebbero succedere secondo me, ci rimette solo il nostro sport e penso poi che sia stato frustrante anche per un genitore che ha fatto sacrifici per accompagnare il proprio figlio a divertirsi. Di sicuro cosi non s’incentivano i giovani.
Andrea Ticà Cat. TR5 – MC Matelica: Le zone erano belle e selettive. Sull’organizzazione nulla da ridire e l’operato dei giudici è stato corretto.
Domanda: Cosa bisognerebbe fare per spronare i praticanti che non hanno mai partecipato a gare a mettere il pettorale?
Giorgio Cappelletti: Ho visto Davide Zaccagnini che, con esemplare dedizione portava una decina di bambini a visionare le zone. Secondo me questo è l’unico modo per non far morire il nostro sport.
Claudio Fischi: In tutte le organizzazioni di gare di Trial ho notato che c’è poco coinvolgimento come atmosfera di manifestazione. Ad esempio la mancanza di un’adeguata amplificazione e di uno speaker di livello che porti conoscenza di questo sport è molto evidente. Creando un’atmosfera di sport-festa allo stesso tempo credo che molte più persone possano avvicinarsi al trial; ritengo molto valida la categoria tr5 per iniziare.
Stefano Boldreghini: Si potrebbero organizzare più allenamenti collettivi in modo che anche le persone senza licenza possano partecipare e rendersi conto di come sono le gare.
Giacomo Gasco: Introdurre dei premi al posto delle solite coppe penso sia incoraggiante.
Andrea Ticà: La gara è un’occasione per mettersi in gioco e confrontarsi con gli altri in un clima di sana competizione e divertimento! Forse una scuola di trial e qualche evento organizzato potrebbero essere un modo per invogliare i praticanti a partecipare alle gare..
Domanda: Com’è la situazione del Trial nella zona dove abiti?
Giorgio Cappelletti: La mia zona è da sempre stata maggiormente vocata all’enduro e al cross grazie alla presenza di storiche piste molto blasonate. L’orografia del terreno si presta molto al Trial ed essendo possibile partire da casa in moto per trovare un posto idoneo per girare questo facilita gli allenamenti. Certamente allestire un’area di allenamento con ostacoli artificiali colmerebbe per noi uno storico gap.
Claudio Fischi: Nella mia zona purtroppo il trial non esiste. Fortunatamente a poca distanza ho i carissimi amici del MC Gualdo Tadino e i carissimi amici confinanti delle Marche facenti capo al gruppo iltrialista.wordpress.com capitanato dal grande amico Riccardo Capesciotti.
Stefano Boldreghini: nella mia zona il trial è abbastanza diffuso e ci sono moltissimi posti per girare.
Giacomo Gasco: Direi drammatica, non ci sono giovani e tanto meno strutture dove poter praticare e quindi far avvicinare i giovani… e se non hai un genitore appassionato che ti fa conoscere questo sport e inizia a portarti nel bosco, è praticamente impossibile incominciare. Cosi ci si ritrova i soliti 3-4 a girare come “banditi”, perché ci considerano cosi, nei soliti posti imboscati per non farci trovare.
Andrea Ticà: Nonostante negli ultimi anni il trial abbia iniziato a diffondersi, è uno sport ancora poco conosciuto e praticato nella mia zona. Anche in questo caso sarebbero utili una scuola trial, un trial park, eventi e promozione da parte dei moto club.

SENTIAMO ORA UN PUNTO DI VISTA DIVERSO….
Dopo aver sentito ad alcuni piloti, abbiamo pensato di sentire un’altra voce, un punto di vista diverso ma certamente non meno importante..per questo ascoltiamo una persona che oramai è un autentico veterano nel mondo del Trial… una persona dallo stampo raro poiché polivalente: Giudice, Tracciatore delle zone di questo TCS, Cassiere del MC Gualdo Tadino, Praticante con un buon passato di Pilota tuttora attivo in moto e, parlo con cognizione di causa, anche trascinatore ed allenatore: Pietro Pelati.
Domanda: Allora Pietro, quali sono i maggiori oneri per chi organizza una gara di Trial come quella del TCS?
Pietro Pelati: Per il nostro MC non esistono grossi ostacoli nell’organizzare le gare. C’è un buon rapporto con la Polizia Municipale, l’Unione Montana, la Forestale, la Comunanza Agraria e le altre Istituzioni. Purtroppo mancano le forze di ricambio, i giovani.
Domanda: Secondo la tua esperienza quali carenze hanno maggiormente i piloti nell’approcciarsi alle gare?
Pietro Pelati: L’approccio dei piloti alla gara va bene, non va bene che a vincere Tr3 Open, Tr4, Tr5 siano sempre gli stessi…dovrebbero fare un saltino!
Pietro, grazie per la collaborazione, congratulazioni per il tuo instancabile impegno e la tua inossidabile passione …sei un vero esempio! Arrivederci il 14 aprile a Cagli per il 2° Round del TCS 2019!


Ringraziamo per gli ottimi scatti Dalila Szczepanski e Alice Trufelli!

Servizio by  https://iltrialista.wordpress.com   


 

 
 
 

 


 

 
Redazione: Silvano Brambilla  

 

 
  Autorizzazioni - CopyRight materiale pubblicato su questo sito