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E si ragazzi, un altro giovane lascia il mondo del trial.
Purtroppo in questi ultimi periodi ne abbiamo visti tanti di
giovani promettenti, italiani e non, che hanno deciso
di lasciare il professionismo per dedicarsi ad un altro
lavoro in previsione del proprio futuro.
La realtà è sotto gli occhi di tutti, un giovane che decide
di intraprendere la vita del pilota trial, ad un certo
punto, dopo tanti sacrifici arriva ad un bivio dove deve
decidere cosà farà "da grande".
La decisione riguarda il futuro e i ragazzi, giunti ormai alla maturità si
rendono conto che uno sport povero come il nostro no può
garantire un avvenire dignitoso se non si è tra i pochi che
stanno in vetta alla classifica mondiale. L'ultimo che ha
gettato la spugna è il francese De Caudenberg, campione del
mondo trial2 e senza risorse per affrontare il mondiale..
Nel nostro cuore vorremmo vedere i giovani avanzare e come
nel calcio anche se non si arriva in vetta al mondiale
vorremmo che per loro ci fosse un futuro assicurato., Ma
sappiamo bene che non è così e quando ci si rende conto che
per arrivare ad essere i primi non basta l'impegno e non
bastano i sacrifici ma ci vuole anche quel qualcosa in più
che non riusciamo a tirare fuori da noi stessi, ci si rende
conto che il professionismo nel trial non esiste se non per
pochi.
Gabriele ha bruciato un po' le tappe, è arrivato in TR1
molto giovane ma poi un paio di infortuni e la poca maturità
gli hanno tarpato le ali. L'ultimo infortunio di quest'anno
gli ha fatto prendere la drastica decisione. |
Amico di famiglia, ho visto Gabriele crescere e
ho seguito il suo percorso fin dall'inizio. Quindi Gabry con una
lettera a me indirizzata mi ha comunicato la sua drastica
decisione.
Ciao Silvano, come ti aveva già accennato mio
padre ho pensato a lungo in queste ultime settimane su cosa
volevo fare della mia vita futura.
Negli ultimi due anni sono stato vittima di due infortuni che mi
hanno fatto perdere le speranze di tenere il passo dei primi
della classifica e considerati i sacrifici e i costi sostenuti
dalla mia famiglia per farmi praticare lo sport che amo, ho
purtroppo deciso che è giunto il momento di appendere il casco
al chiodo.
Mi spiace veramente e so che anche tu ci tenevi a vedermi tra i
campioni, ma mi rendo conto che, almeno per me, non c'è futuro.
Sono arrivato al classico bivio e spero di prendere l'uscita
giusta, anche se mi dispiace tantissimo lasciare questo mondo
dove ho dato tutto ciò che potevo.
Per affrontare una stagione in TR1 o nel mondiale ci vogliono
risorse, ci vogliono sponsor che non ci sono, si devono fare
molti sacrifici e ai miei genitori non posso chiedere ancora, mi
hanno già dato tanto....
Di certo il trial rimarrà ancora il mio sport
preferito ma lo praticherò in modo amatoriale e solo per
divertirmi.
Prima di lasciare vorrei ringraziare in generale
tutti quelli che mi hanno supportato e sopportato. Sponsor,
collaboratori, FMI, moto club, giornalisti, eccetera, non faccio
elenchi per non dimenticare qualcuno.
Il ringraziamento più grande però va alla mia famiglia.
Con affetto Gabriele.
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