Eccola... se n'è parlato tanto, si è fatta attendere tanto, ma ora è arrivata. Tiratura limitata per una moto esclusiva dal costo altrettanto esclusivo, adatta a chi se la può permettere.
La nuova ammiraglia di casa Montesa Honda ha subìto tante modifiche per mettere a disposizione dei più competitivi un mezzo pronto gara, adatto a tutte le categorie ma in particolare a chi usa la moto per agonismo.
La RR300 corsa lunga deriva direttamente dalla moto usata da Karllson nel mondiale 2015, adatta a competere con le moto della concorrenza senza timori reverenziali.
L'adozione di alcuni componenti più leggeri e delle forcelle Tech con canne in alluminio ha permesso di recuperare circa 2 kg di peso portandola in ordine di marcia a 73 kg circa.

PDF CARATTERISTICHE RR300

Come da tradizione Honda la moto arriva dal concessionario con tutto montato in versione omologazione, viene fornito con la moto un kit da pagare a parte, per adattarla al trial moderno composto da corona e pignone più grossi, scarico completo, corpo farfallato racing con doppia mappatura, faro anteriore racing. Tolte le strozzature di omologazione e montato il kit gara la moto è pronta per grandi risultati.

La nuova Cota 300RR è una motocicletta pensata specificatamente per le gare e lo si deduce dal nome stesso: RR (Race Ready).
Senza dubbio la RR è il modello di serie più simile ai prototipi usati da Toni Bou, Takahisa Fujinami e Jaime Busto.
In altre parole è un’autentica moto da gara, ora disponibile anche per gli appassionati del marchio.
Il team di sviluppo della Cota 300RR ha lavorato sodo per ottenere due cose: un aumento della potenza ed una sensazione complessiva di minor peso. Per ottenere questi risultati, il propulsore ha subito un notevole aumento della cilindrata e di conseguenza dell’alesaggio e della corsa del pistone. Tutto ciò, assieme alla nuova pompa con flusso di carburante maggiorato, fa in modo che il modello abbia più coppia e potenza, in particolare a regimi medi, e mantenga allo stesso tempo la già nota risposta a bassi regimi.
Il modello è stato inoltre snellito nei punti strategici, riducendo il peso per una guida più efficace. A questo scopo sul modello è stata montata una leggera forcella TECH con tubi di alluminio oltre a nuovi, e più leggeri mozzi ruota in alluminio.
Grazie a queste modifiche, la nuova Cota 300RR è più leggera di 2 kg rispetto alla Cota 4RT
Altre migliorie sono costituite dall'adozione di un nuovo ammortizzatore SHOWA, per aumentare la trazione, e delle nuove pompe freno e frizione che migliorano la risposta e le prestazioni.
Come le Montesa Cota 4RT 260, anche le Cota 300RR sono costruite nei moderni stabilimenti di Santa Perpetua de Mogoda, Barcellona. 
Il colore dominante della Cota 300RR è il rosso. Il serbatoio carburante ed i parafango sono rossi e ben abbinati con i dettagli neri ed i loghi 4RT e Cota 300RR.
Il telaio e i carter della frizione e dell'iniezione sono di colore nero, conferendo al modello un aspetto ancora più sportivo. Anche i cerchi sono anodizzati in nero ed elegantemente abbinati agli adesivi rossi.
La Cota 300RR monta un motore completamente rinnovato.
L'aumento della cilindrata fino a 289cc è stato ottenuto incrementando l’alesaggio del pistone (da 78 a 80 mm) e la corsa (incrementata di 3 mm). Per realizzare queste modifiche, Montesa ha dovuto ridisegnare completamente il motore, utilizzando un nuovo gruppo cilindro, pistone e biella. L'uso di questi componenti ha reso necessario modificare i due semi-carter nelle quote per consentire il montaggio di nuovi componenti. Altra nuova caratteristica del modello è l'adozione di una pompa carburante per il sistema di iniezione elettronica PGM-FI che permette un maggior flusso di benzina.
Anche l'ECU è stata sviluppata, e ora include una nuova mappa di iniezione, che ottimizza le prestazioni del nuovo propulsore. Uno dei vantaggi dell’adozione del sistema di iniezione PGM-FI è l’auto-regolazione della carburazione a seconda delle condizioni meteorologiche; la versione 300RR, adotta una nuova centralina con pulsante doppia mappatura posizionato direttamente sul manubrio: la Modalità 1 è studiata per dare le massime prestazioni sui terreni con poco grip, la Modalità 2 fornisce la massima potenza al propulsore. I piloti più esigenti saranno in grado comunque di variare le mappature di iniezione attraverso lo strumento HRC (opzionale) da collegare al proprio PC che comprende interfaccia e CD-ROM.
Il sistema frizione è stato modificato per adattarsi all'aumento di potenza, anche la pompa frizione è stata migliorata per una migliore risposta durante le gare. L'aumento di cilindrata ed il conseguente aumento nella compressione hanno inoltre comportato l’adozione di una nuova leva della messa in moto studiata per facilitare l'avvio del motore.

La Cota 300RR usa pneumatici Michelin X11. Le ruote sono dotate di mozzi in alluminio 7075 T6 ricavati dal pieno e anodizzati in nero, con il logo RR marchiato al laser.
La riduzione complessiva del peso è stata inoltre ottenuta grazie all'uso di nuovi cerchi in alluminio DID, più leggeri di quelli usati per gli altri modelli Cota.
La Cota 300RR monta una forcella TECH con tubi di alluminio. La sospensione posteriore è dotata di ammortizzatore Showa con importanti novità nell'idraulica e nel settaggio.
Un nuovo freno anteriore con pinza monoblocco a 4 pistoncini permette una maggior potenza ed efficienza in frenata.
Le nuove pompe della frizione e del freno, entrambe Brakteck, sono dotate di coperchi anodizzati in rosso.  Il manubrio Renthal Fat Bar è di alluminio.
Per il modello Cota 300RR viene offerto un kit di componenti HRC in fibra di carbonio che comprende: - Protezione copertura frizione - Protezione per il tubo di scarico - Una leggera mascherina gruppo ottico anteriore per uso esclusivamente durante le gare.


Va bene, dopo la descrizione iniziamo con le mie impressioni.
Come sempre premetto che non sono un pilota professionista, vado in moto da molto tempo e haimè proprio per questo anche gli anni vanno avanti, quindi non mi sento in grado di sfruttare una moto del genere al massimo delle sue potenzialità. Mi limiterò ad esprimere le mie impressioni da appassionato medio, rapportate anche al costo non certo per tutte le tasche.
Non starò ad elencare le sfumature di guida, è una Montesa e in 10 anni l'abbiamo già vista e provata in ogni versione e con ogni tipo di modifica. Mi limiterò ad esprimere il mio parere personale sommando pregi e difetti, costo compreso..
 
La moto è nuovissima, anzi, le moto, infatti sono due le cavalcature a disposizione. Una è completamente di serie mentre un'altra monta moltissimi particolari commercializzati da CSP (Costa Special Parts) e la marmitta Termignoni, pezzi che aggiungono altro valore ad una moto già di per sè esclusiva. Con l'adozione di tutte le parti speciali acquista ancora di più un aspetto decisamente racing aggressivo ed accattivante, oltre a migliorare un prodotto già ottimo di serie.

Luogo della prova il campo trial di Cantù, vicino a casa è più comodo...
Le moto provengono dagli amici Sembenini di Riva del Garda e Solo Moto di Porlezza (quella con componenti speciali), ma sono di proprietà di utenti privati quindi senza nessuna particolare messa a punto.
Il test è stato effettuato nell'arco di 2 settimane, prima con moto nuovissima, poi con qualche chilometro sulle spalle, tanto per vedere e capire meglio come va dopo un po' di rodaggio.

Clima rigorosamente invernale, rigido anche se soleggiato e terreno semi secco, direi ideale per il trial.

Avviamento immediato, la lunga leva della messa in moto permette di avviare il motore senza la minima fatica anche da nuovissima. Minimo un po' basso rispetto all'usuale Montesa ma dopo un po' di minuti si stabilizza sul solito livello di circa 1800 giri. Frizione perfetta, già da subito non tende minimamente a trascinare anche da freddo, è anche molto morbida alla leva. Ho inserito la marcia apposta per verificare se dava segni di trascinamento ma sono stato piacevolmente sorpreso.
Già da fermo ruotando la manopola del gas si sente che tutto funziona nel migliore dei modi. Il rumore è pieno ed imponente. Qualche vibrazione in più rispetto alla 260 era avvertibile a moto nuova ma si è attenuato con qualche ora di marcia.

Sospensioni da subito molto buone ma con il rodaggio diventano davvero fantastiche. Rispondono bene alla regolazione e donano alla moto una guida molto "soft" caratteristica apprezzata da sempre sulla Montesa 4RT.
Una delle novità principali della RR è la forcella Tech top di gamma e quindi ho voluto provare come va nelle varie situazioni. Sembra la Showa, risponde bene alle regolazioni, scorre bene già da nuova e dopo una attenta regolazione ti permette di superare ostacoli anche notevoli battendo con la ruota. Va comunque regolata di fino dopo il rodaggio per poterla sfruttare al meglio. Facendo un  paragone con la mia Showa che è stata preparata, non si nota così tanto la maggiore leggerezza di guida che a detta delle dichiarazioni dovrebbe essere molto marcata. Probabilmente però la differenza con la Showa di serie della 260 è più evidente.
Impianto frenante da nuovo molto "scarso" ma dopo il rodaggio anch'esso si stabilizza su fattori ottimi, anche se non al top come mi aspettavo da una moto così. I freni sono comunque molto modulabili ed abbastanza precisi.
Il mono con la nuova regolazione ha bisogno di assestamento e di regolazioni di fino ma dopo una attenta taratura per mezzo della regolazione idraulica diventa perfetto. Escursione ampia come da caratteristica Montesa e spinta molto decisa sugli ostacoli, dove dopo averli superati sembra attaccata con la colla...
Forse è una mia impressione ma l'angolo di sterzo sembra un po' più ampio rispetto alle sorelle minori.

Motore: Nel kit gara viene fornito lo scarico completo e un corpo farfallato da 28 con doppia mappatura programmabile. Un tasto sul manubrio permette di scegliere la mappa desiderata secondo la condizione del terreno. Sulla moto "modificata" è stato montato un comodo e gradevole tasto con led blu che si accende quando è inserita la mappa 2.

La mappa standard fornita con la centralina è modificabile ma per poterlo fare occorre acquistare a parte un apposito cavo e il software per pc. Vista la destinazione prettamente agonistica della moto avremmo preferito che un attrezzo così importante per il settaggio secondo le preferenze del pilota, fosse fornito di serie con la centralina come già era nelle Repsol 2005-2006-2007. Magari un utente amatoriale non saprebbe che farsene, ma per un pilota di alto livello cui è destinato il mezzo è una delle caratteristiche più importanti poter settare la moto come meglio preferisce. Questo purtroppo obbliga a sborsare altri euro .....
Il funzionamento delle 2 mappe standard è molto simile, avrei preferito una più marcata differenza tra una e l'altra. Comunque la mappa 2 è un filino più dolce e smorza in parte l'esuberanza del motore nelle partenze sul viscido. Forse è anche la più adatta per uso normale. La differenza si sente però poco. L'erogazione in entrambe le mappe è comunque sempre perfetta e molto lineare, segno evidente che si è lavorato molto per avere una risposta sempre perfetta del motore. La carburazione naturalmente è sempre perfetta visto che l'elettronica della 4 tempi fin dai primi modelli,  provvede ad adattarla secondo la temperatura, la pressione e l'umidità dell'aria.

Potenza da vendere... sulla seconda Montesa, quella con le parti CSP, era ancora montata la corona piccola dell'omologazione e malgrado ciò in nessuna delle marce si sentiva faticare il motore, tanto che il proprietario ha deciso di tenerla così.
Allungo caratteristico delle Montesa, qui però ce n'è di più, ci mancherebbe altro.... certo non è un due tempi anche se siamo molto vicini, ma nel caso si può usare una marcia superiore, il motore spinge tanto lo stesso...

Sensazioni di guida.. Impostazione classica Montesa, si sente che è più maneggevole ma la differenza con la sorella minore pensavo fosse più marcata. Nello stretto è più maneggevole, l'anteriore si sente che è discretamente leggero ma nel complesso la moto è molto ancorata al suolo sia davanti che dietro. Non è di certo uno svantaggio e nel complesso la stabilità è eccellente, ma ci si deve fare la mano se si vuole usare la guida moderna a ruota alta.  Probabilmente è anche questione di regolazioni che per fortuna sono ampiamente disponibili.
Va guidata con peso sempre arretrato come la 260, alla Toni per intenderci.... . Spostare il retrotreno ora è un po' più facile grazie allo spostamento dei pesi e al mono regolato un po' diversamente. Resta comunque un po' più pesante rispetto ad una 2 tempi moderna.
Inutile parlare delle finiture e dei particolari, è la solita Montesa, solida e dall'aspetto affidabile, curata nei particolari e nelle finiture come Honda comanda. Plastiche, vernici  e adesivi di ottima fattura.
Poca è la differenza che offre lo scarico Termignoni rispetto all'originale, però la moto è un po' più silenziosa e guadagna qualche etto nel peso.
Se nel guidato lento è molto simile alla 260, ruotando però la manopola del gas in modo deciso esplodono tutti i cavalli del motore, direi che in certe situazioni per una guida normale in seconda o terza fa quasi paura tenere aperto. Lo scopo principale di questa moto è proprio quello di competere con le altre moto attuali e direi che non le manca proprio nulla. 
Beve..... 2,5 pieni in una domenica mattina girando  con la mia 250 ci sarebbero voluti 2 litri in meno.... per il resto non so che dire, chi è abituato a guidare Montesa si trova subito a suo agio, chi guida i 2 tempi come al solito deve abituarsi al tipo di erogazione molto diversa. La guida, anche se in ordine di marcia pesa 73 kg, è comunque molto bilanciata e i chili in più si sentono davvero poco, tanto che un amico sceso da una Ossa si è trovato subito benissimo malgrado i chili di differenza.


La piastra da 6 mm i leveraggio con gabbie maggiorate e i particolari anodizzati di CSP

Concludendo.. Una moto esclusiva per chi può permettersela, tante modifiche anche se poco visibili per i non esperti hanno permesso di avere un mezzo ancora molto competitivo malgrado sia un progetto ormai datato 10 anni. Un pilota di alta categoria a cui è destinato questo mezzo, con piccole messe a punto può competere tranquillamente con la concorrenza senza dover modificare ulteriormente il motore.
Per un utente normale resta l'oggetto del desiderio ma secondo il mio parere è troppo..... il rischio è che sia lei a comandare e non il pilota. Certo qualcuno penserà che la potenza non è mai abbastanza, ma se questo può essere vero per chi è pilota professionista, per un pilota da regionale o da alpinismo è preferibile una moto da guidare piuttosto di una che appena sei un po' stanco ti guida.
Di certo piacerebbe a tutti gli amatori del marchio averla nel box, però quasi 10.000 euro in strada non sono pochi, costa come una utilitaria, nulla da dire sulla qualità Honda, ma non è detto che con un mezzo così emozionante e potente si mettano meno piedi a terra.
Una Montesa 250-260 messa a punto è secondo il mio parere più adatta all'utenza normale. Del resto Montesa ha proprio dichiarato che è una moto adatta alle gare.
 

 
 


 

Si ringraziano Rocco e Matteo per la disponibilità.

Abbigliamento Hebo 2016
Costa Special Parts
Campo trial Associazione trial Cantù

 
 
Silvano Brambilla   Condividi

 


 


 
  Autorizzazioni - CopyRight materiale pubblicato su questo sito