
In questo periodo è notevole l’attività
per rivitalizzare, l’interesse all’attività trialistica, ed
in questa situazione si è accettato l’invito di Bernard
Estripeau a partecipare ad una giornata dimostrativa in
Francia. Giornata che si è tenuta presso una struttura
privata, in cui è praticabile, in modo ottimale l’attività
trialistica, come si può ben vedere dalle foto allegate.
L’Open Free Trial di cui si parla non è che la prosecuzione
di quel Free Trial già sperimentato, con valutazione varie,
in Italia nel dicembre 2006 organizzato dal mc Monza e
proseguito per una stagione anche nel trofeo Beta, per poi
perdersi nel dimenticatoio. Cosi non è stato in Francia in
cui è proseguito con una serie di gare specifiche.
Quindi la Federazione Italiana,cosi come quella spagnola e
francese, accogliendo l’invito di Estripeau ha inviato dei
piloti TR1(Iolitta) e TR2(Cotone e Poli) in rappresentanza
della stessa, per ricavarne utili impressioni in merito.
La formula di gara rispetta in generale la prima stesura del
Free Trial con, in aggiunta varianti atte a rendere più
interessante la prova.
Innanzitutto il tempo che è stabilito in un minuto
massimo,quindi il fatto che toccando anche solo in modo
leggero(sfiorare) le bandierine delle porte si perda il
punteggio della porta stessa, poi il mantenimento del
punteggio acquisito sino alla fine del tempo, che prima del
fiasco caduta a arretramento con piede a terra resta
identico, ossia vince chi FA PI PUNTI passando attraverso
porte di vario colore con differente difficoltà che
assegnano appunto il punteggio globale con bonus decrescente
se si percorre la zona a zero o con più piedi.
Detto del regolamento arriviamo alle impressioni:con questa
formula è indubbio che lo spettacolo diventi molto più
fruibile da parte del pubblico che vede ( quasi sempre)
finire la zona, il pilota potendo scegliere nella difficoltà
il passaggio è più gratificato (non commette fiasco) ed il
tempo ristretto fa si che l’azione sia naturalmente dinamica
senza inutili spostamenti.
Di contro abbiamo che la zona deve usufruire di un terreno
piuttosto ampio per la tracciatura delle varie porte, quasi
in modo trasversale, con la possibilità di diversi gradi di
difficoltà, l’attenzione dei giudici(almeno due) deve essere
costantemente alta per tutte le sei ore di gara
(difficilissimo) il pilota deve osservare le zone in modo
assolutamente diverso ed avere chi comunica il tempo. Non mi
dilungo oltre, ma come si può ben intendere è un Trial
completamente diverso dall’usuale ed a mio parere può
esistere solo per un’attività propedeutica, in quanto
permette un accesso alla gara in modo meno traumatico, con
maggiori gratificazioni (finire la zona ) per i neofiti e
per chi assiste (non certo per gli addetti ai lavori).
Dobbiamo però riconoscere che i pareri degli intervenuti,
che rispondono ai nomi di Bou Cabestany, Frexia, Fajardo
Guillame Ferrer non sono stati assolutamente negativi, ma
come rilevato, per un’alternativa più facile. Facilità, che
potrebbe stimolare anche un uso ed un acquisto di una moto
da trial,acquisto, che attualmente è sotto utilizzato e
quindi disincentivato. Certo è che il campione rimane sempre
tale, ed a confermare ciò resta il fatto, che, tal Tony Bou
in questa dimostrazione ha sommato 1045 punti di contro il
nostro Iolitta ha punteggiato 500 punti, a sua
giustificazione va però detto che il mezzo non era il Top(Scorpa
gara) ma il suo muletto anche se sempre Scorpa. In buona
sostanza una giornata intensa di verifica per ancora una
volta stimolare ed invertire la tendenza negativa di
partecipazione(mondiale) al trial.
Piero Sala
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