MULATRIAL
del BRONZONE
Edizione 2009
Il racconto di questa nuova avventura,
comincia sabato mattina ad Albenga quando io e tre carissimi
amici: Paolo,Enrico e Mario decidiamo di partecipare alla
“regina delle mulatrial”nonostante le previsioni meteorologiche
avverse.
Siccome conosco bene il Presidente e i
suoi eccellenti collaboratori del Team Trial Monte Bronzone, ero
comunque rassicurato dal fatto che ci avrebbero preparato, un
gran bel giro!
Arriviamo verso sera del sabato a
Vigolo, purtroppo la pioggia cade copiosa e non da tregua al
morale ma per fortuna a risollevarlo ci pensa Luca Brevi e la
sua simpaticissima ragazza. Difatti essi ci accompagnano, presso
un ristorante tipico della zona dove troviamo altri appassionati
di trial che erano giunti come noi il sabato e tra ,setting
forcelle,erogazione, volè aeree ecc. Abbiamo cenato con del buon
vino rosso e gustose pietanze locali.
Alla fine serata siamo andati tutti a
letto, con la preghiera che almeno l'indomani smettesse di
piovere..... sperare in una giornata di sole forse……. era
veramente chiedere troppo,ma…...la speranza è sempre l’ultima a
morire.
Finalmente giunge la mattina, non
piove..... (ottima cosa ……pensiamo) alle otto circa andiamo a
fare l'iscrizione e dopo aver fatto una buona colazione servita
con molta gentilezza dalla signora titolare del bar in centro
paese, prepariamo le moto e partiamo subito con il primo gruppo.
La mula comincia con il percorso
comune per tutti poi ad un certo punto troviamo un cartello che
indica
una prima variante difficile......
provo a farla e capisco subito, complice la pioggia ed il fango
che non è roba per principianti ma un ottimo allenamento per
trialisti che vogliono cimentarsi in un prossimo futuro, con la
famosa Six-Days di Trial in Inghilterra.
Mi aiuta la mia esperienza,ed esco
abbastanza indenne dal tracciato difficile ma purtroppo ho il
fiatone, per cui decido immediatamente di continuare con il
percorso comune e non fare le altre deviazioni difficili che
sono lungo il percorso comune.
Anche Paolo decide di fare il percorso
normale insieme a me,mentre Enrico e Mario preferiscono
fare tutte le deviazioni denominate
“HARD”.
Riprendo fiato e intraprendo senza
indugi il tracciato comune, altrettanto bello è assolutamente
non banale con passaggi maliziosi che ti costringono a stare
molto concentrato........ le scivolate sono dietro l'angolo!
Il primo tratto del percorso ci fa
capire il tipo di territorio che andiamo ad affrontare e ne
approfittiamo per prenderne giuste misure. Poi saliamo di quota
,grazie una lunga salita in un sottobosco fitto e intricato………..
sembra un ambiente fatato. Unica condizione: per farlo con
soddisfazione abbiamo dovuto sgonfiare molto sia la gomma
posteriore che quella anteriore.
Mentre percorro insieme a Paolo il
tracciato normale, più in basso nel letto di un torrente vediamo
perfettamente coloro invece, che hanno scelto una delle
deviazioni hard. Ci soffermiamo a guardarli e dalla grinta che
ci mettono, sembrano proprio dei gladiatori in battaglia pronti
a qualsiasi sacrificio.
Ad un certo punto sbuchiamo dal
sottobosco e ci appare un panorama bellissimo:
Da Nord a Sud i costoni delle montagne
del basso Sebino, il lago d'Iseo e incastonata proprio nel mezzo
del lago...........Montisola …………..ragazzi che spettacolo!!!
Peccato il maltempo,se ci fosse stato
il sole i colori autunnali sarebbero apparsi in tutto il loro
splendore! Nessun problema, sarà per la prossima volta!
Ogni tanto incontriamo degli
incaricati del team. Essi ci assistono, ci danno consigli ,
descrivendoci con dovizia di particolari (come farebbe una guida
alpina) il paesaggio, il percorso, le eventuali deviazioni per
coloro che magari sono particolarmente stanchi.
Finalmente arriviamo al ristoro presso
un rifugio sotto la vetta del Monte Bronzone. Troviamo tanti
amici che come noi hanno affrontato la prima parte della
Mulatrial del Bronzone e stanchi e un po’
infreddoliti ci servono vin brulè,formaggio
fuso e panini e altro. Vengo subito attirato come una falena dal
caminetto dove brucia un bel fuoco e ascolto vari trialisti
provenienti quasi da tutta Italia raccontare le gesta atletiche
che hanno dovuto compiere per arrivare al ristoro. Io invece,
sono assorto nei miei pensieri e ripercorro con la mente il
paesaggio che ho appena visto e penso ….. in Italia c'è un
ambiente naturale cosi bello e vario che tutto il mondo ci
invidia. Intanto io e i miei amici siamo tutti davanti al fuoco
cercando di asciugare un po’ l’abbigliamento bagnato
dall’inevitabile sudore.
Dopo aver ricaricato un po’ le energie
ci rivestiamo e avviate le moto, iniziamo ad affrontare la
seconda parte della mula.
Affrontiamo delle discese nel
sottobosco da capogiro diagonali che sembrano facili ma
insidiosissime.
Il fango continua a perseguitarci e
rende la progressione non facile, ma stringiamo i denti e
andiamo avanti. Finalmente giungiamo quasi alla fine del
percorso,ci aspetta un'ultima collina di fango con salite e
discese in mezzo agli alberi che consumano le nostre ultime
riserve di energia. Nei momenti in cui mi fermo per riprendere
fiato ne approfitto per guardare il paesaggio......... è
meraviglioso!!
Arrivati nella piazza centrale di
Vigolo siamo stanchi ma felici, ora desideriamo farci una bella
doccia prima di intraprendere la via del ritorno a casa.
Complimenti!!!
Pasquale,Enrico,Mario e Paolo –
MOTOCLUB ALBENGA
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