Alla Tre giorni della Valtellina Dalla
Sicilia...... il nostro amico del forum: Gianga
Dopo mesi di ragionamenti sulla fattibilità
di partecipare alla 3 giorni della Valtellina, manifestazione da
me riconosciuta come la “regina” nel panorama trialistico
nazionale, la decisione è presa: si parte!
La distanza di quasi 2000 km (vengo dalla
Sicilia), i pochi giorni di ferie a disposizione e i vari
problemi logistici da risolvere mi portano ad optare per la
scelta volo + noleggio moto…in effetti quasi 4000 km tra andata
e ritorno con Twingo e carrello al seguito avrebbero fiaccato il
più irriducibile degli entusiasti! Devo dire di aver trovato nel
mio amico Diego di Venezia un prezioso alleato che ha
contribuito in maniera determinante a rendere possibile questa
avventura.
Partenza giovedì mattina con il volo
Palermo-Venezia, giornata dedicata agli ultimi preparativi in
vista della partenza alla volta di Bormio. Venerdì in auto con
destinazione Vittorio Veneto per il noleggio della moto (grande
Moto-Ri!) e direttamente poi verso la Valtellina dove giungeremo
verso le 18:30 giusto in tempo per vedere giungere al traguardo
gli ultimi superstiti della prima giornata.
Perfezionata l’iscrizione e ritirato il
pettorale siamo pronti per la cena in albergo e per la branda
visti i quasi 100 km di trial che ci aspettano da li a poche
ore…precauzione inutile visto che i mille pensieri, le
aspettative e le incognite ci regalano una notte praticamente
insonne…forza e coraggio!!
Ma eccoci finalmente a sabato, la giornata
più dura oltre che il giorno del nostro “battesimo”: alle 7.30
siamo alla partenza ansiosi di cominciare, si parte a due a
due…primo dubbio: riuscirò a salire sulla pedana del via senza
fare un drammatico “5”?? Andiamo bene…
Partiti, primi chilometri scorrevoli (tutto
qui la 3 giorni?...) e prime gocce di pioggia…
Poche gocce, meglio così la polvere si
abbassa! Incontriamo le prime zone e ci fermiamo ad ammirare
quelli “veri” affrontare massi enormi come fosse la cosa più
normale al mondo.
E’ tempo di salire in quota, la pioggia e
la nebbia “nascondono” i paesaggi che possiamo solo intuire,
regalano però assieme a qualche tuono un’atmosfera surreale
degna dell’immaginario della Scottish six days…
Senza rendercene conto ci troviamo in cima
alla famosa frana del 1987 e un passaggio incredibile ricavato
nella roccia seguito da uno strapiombo stimola in noi l’istinto
dell’auto-conservazione suggerendoci di scendere dalla moto!
Ottima idea, le sfide non mancheranno di certo. E così sarà, una
quantità infinita di salite, discese, rocce, radici e dirupi
interrotta dalla “pausa pranzo” e accompagnate da uno splendido
sole che non ci lascerà più, ci conducono all’arrivo a Bormio.
Quasi un miraggio visti i dolori ad ogni muscolo del corpo ma
con la mente talmente appagata da permetterti di non mollare
mai!
La domenica poi prende le sembianze di un
premio per le fatiche dei giorni prima, paesaggi maestosi, prati
verdi d’alta quota che fanno da contrasto ai ghiacciai, il
passaggio in silenzio a motore spento dentro il Parco dello
Stelvio in totale armonia con l’ambiente e l’incontro con molti
amici “virtuali” finalmente in carne ed ossa!
E’ ormai tempo di rincasare, moto sul
carrello e un carico di emozioni che mi permette di dire che ci
vedremo l’anno prossimo!!!
gianga
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