Tutto esaurito e
grande spettacolo al Palaresia di Bolzano, giovedì 15 marzo, con
l’evento ripreso in diretta dalle telecamere di RAI sport SAT.
Sulle zone tracciate da Albino Teobaldi, si sono dati battaglia i
migliori interpreti della specialità (mancava solo Tony Bou),
assieme agli “italianizzati” Blazusiak e Dabill, oltre al nostro
Lenzi. Toccava proprio al pilota bresciano aprire le danze,
compito non facile, ma che Fabio portava degnamente a termine,
affrontando con grinta le cinque zone previste dalla Motostar,
organizzatrice dell’evento. Dopo due zeri si inchinava, però,
sulla risalita dei bidoni in zona tre, un altro bello zero sulle
lamiere della quattro per poi arrendersi all’approccio della zona
cinque (quella che temeva di più) fatta con i tronchi.
Male Dabill, autore di due cappottamenti; un peccato perché
l’inglese ha fatto vedere delle ottime cose.
Bene invece Blazusiak ma soprattutto Frexia che portava in gara la
Scorpa 4T. Il pilota catalano guidava molto pulito e rapido,
poggiando un solo piede alla zona cinque. Non serve dire che Raga
e Cabestany hanno confortato il pubblico che i 20 euro del
biglietto erano ben spesi, facendo numeri da veri funamboli e
soprattutto Cabestany, danzava sugli ostacoli con una naturalezza
incredibile.
Dopo un intermezzo occupato dalle danze di un gruppo di ragazze,
aveva luogo la finale a tre, con Freixa che buttava subito tutto
alle ortiche già in zona uno, “dimenticandosi” che doveva girare
sull’ultimo blocco di cemento e non scendere come ha fatto.
Da lì poi non ha più recuperato, replicando il fiasco anche alle
tre (per uno spegnimento del motore) e alla quattro. Cabestany e
Raga, invece erano attori di un testa a testa a suon di zeri,
interrotti solo dal primo parallelo (a metà gara) con Raga primo e
conseguente punto per Cabestany. Arrivavano così all’ultima zona e
dopo lo zero di Cabestany, a Raga bastava replicare per
aggiudicarsi la 19.esima edizione della kermesse altoatesina, ma
incappava in un inconveniente su un tronco che lo costringeva a
mettere un piede. Tutto si decideva quindi all’ultimo parallelo
con il pilota di Ulldecona ancora davanti a bissare il successo
del 2006. Dopo il rituale della premiazione, tutto archiviato con
una espressa promessa da parte di Melchiori, responsabile
dell’organizzazione, di una 20esima edizione da non perdere con
una grande sorpresa.
Per Mototrial: Gilberto Bortoli |