Di ritorno dal paradiso…….. 3 giorni da
favola.
Non ci stancheremo mai di dirlo, la 3 giorni
della Valtellina è la gara più bella al quale un pilota o un
motoalpinista può partecipare, e anche quest’anno purtroppo è
terminata domenica 26 agosto, l’avventura del 2007 in quel di
Bormio in alta Valtellina.
Cercherò in queste pagine di raccontare ancora una volta quello
che un trialista vive e prova in questa mitica ed unica gara.
Difficile però descrivere quello che si prova e quello che si vive
in questi 3 giorni da favola, il sogno per ogni amante del trial.
Eravamo in circa 200 al via venerdì 24
agosto, ma quasi tutti erano già arrivati il giovedì sera. Dopo
una settimana di tempo bruttissimo, dove i ragazzi del motoclub
Valtellina hanno dovuto faticare non poco per tracciare la gara al
freddo e sotto l’acqua, il tempo è volto al bello già da giovedì
pomeriggio, e fino al termine della gara ci ha regalato delle
stupende giornate nelle quali abbiamo goduto dello spettacolo più
bello che la montagna possa offrire ad un trialista.
Per quanto riguarda la gara, purtroppo erano
in pochi i big presenti ed in lizza per la vittoria. Su tutti l’ha
spuntata Fabio Lenzi davanti a Diego Bosis e Andrea Vaccaretti,
questo per quanto riguarda la classifica della 3 giorni, mentre le
posizioni nel Trofeo Marathon visto che era questa l’ultima delle
gare in programma, vedono primo Fabio Lenzi, secondo Diego Bosis e
terzo Danilo Sassella.
Ha fatto davvero piacere vedere in questa
occasione i camion assistenza di quasi tutte le case, Montesa,
Sherco, Beta e Scorpa, essenziali in una manifestazione così lunga
e massacrante per le moto.
Non potevano mancare a questo appuntamento i
ragazzi della categoria juniores che si sono ritrovati nella
giornata di domenica per la gara su zone a loro dedicate tracciate
nei pressi della partenza.
Disertata dalla maggior parte dei piloti
italiani, e non se ne capisce il motivo considerata la bellezza
dei posti e della gara, la manifestazione ha però visto al via
tantissimi mountain trial, per loro un’occasione unica per
percorrere le mulattiere del parco dello Stelvio, interdetto alle
moto per tutto il resto dell’anno.
Al già lungo percorso della gara , come ormai
da alcune edizioni si sono aggiunte alcune varianti facoltative
denominate “Hard” , varianti più lunghe ed impegnative, al termine
delle quali si ha diritto ad un marchio a forma di stella da
applicare ed esibire con orgoglio sulla moto, simbolo che
certifica la tenacia e lo spirito d’avventura di chi ha percorso
il sentiero più difficile. Quasi tutti a parte i piloti che
miravano alla gara più che al panorama, si sono cimentati almeno
un giorno nel percorso difficile. Per tutti loro la soddisfazione
malgrado le difficoltà, di essere arrivati al termine.
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