La quinta volta di
Doug Lampkin
e l'italiano Fabio Lenzi centra la finale
Ha superato brillantemente la crisi del settimo anno il campione
inglese Doug (Dougie) Lampkin, che dopo aver steccato nelle ultime
due edizioni del trial indoor bolzanino, ieri sera è finalmente
riuscito ad iscrivere per la quinta volta il suo nome nella gara
organizzata dalla Moto star di Bolzano al Palasport di via Resia.
Come nelle altre quattordici edizioni, anche ieri sera è stato un
successo, un entusiasmante spettacolo acrobatico, pur non essendo
quest'anno il trofeo Città di Bolzano valido come gara di Coppa
del Mondo. La testimonianza è giunta dal tutto esaurito, con i
tremila posti a sedere della struttura bolzanina stracolmi di
appassionati di trial, ma pure semplici curiosi che non volevano
lasciarsi scappare un evento internazionale di tale caratura.
E' Lampkin e la sua Montesa dunque il vincitore numero 15 del
Trofeo Città di Bolzano. Un'affermazione autoritaria che lo ha
visto concludere la prima fase di qualificazione addirittura a
zero penalità. Nessun errore lungo le sei zone no-stop e pure nel
parallelo che quest'anno prevedeva due suggestive rampe laterali
che si arrampicavano proprio in mezzo al pubblico. Nella finale,
però, gli è scappato un errore, un cinque in gergo tecnico, che
gli ha fatto aumentare il punteggio totale, altrimenti avrebbe
stabilito davvero un record senza precedenti. Sette così le sue
penalità totali tra qualificazioni e finale. Meglio di lui nella
finale avrebbe fatto il vincitore della scorsa edizione della gara
bolzanina Marc Colomer, con solo 3 errori, ma nelle qualificazioni
di penalità ne aveva commesse 7, le stesse dell'altro spagnolo
Marcel Justribo, terzo dopo un simpatico spareggio in parallelo
nelle qualifiche e terzo pure nel computo finale degli errori.
Ma non è mancata neppure la sorpresa, e a Bolzano ogni anno ce n'è
una. Questa volta però parla italiano ed è merito del poliziotto
bresciano Fabio Lenzi, vicecampione europeo, concentrato e astuto
come in poche occasioni. L'unico a prendersi anche una penalità di
tempo pur di chiudere indenne la sesta zona. Una grande mossa che
gli ha permesso di superare, nel computo delle penalità, un Steve
Colley penoso, fisicamente fuori forma e con la testa ai tropici,
e di agguantare la finale che non vedeva a Bolzano un italiano
addirittura dal 1996, quando Bosis ottenne la medaglia d'argento.
In gara anche un altro italiano, il torinese di Pinerolo Daniele
Maurino, che è stato chiamato all'ultimo istante per sostituire il
giapponese Nozaki Fumitaka, vittima di un infortunio in
allenamento proprio il giorno precedente la gara. Per lui
un'esperienza positiva, un'occasione per maturare confrontandosi
con i mostri sacri del trial. La consolazione di aver superato con
un solo errore le prime due zone, dove erano caduti sia Colomer
che Colley.
Appuntamento dunque alla prossima edizione del trial indoor di
Bolzano (4 o 11 marzo 2004), con la speranza di rientrare
prontamente nel giro di Coppa del Mondo. Intanto chi non ha
seguito l'evento dal vivo potrà seguirlo alla televisione: ampia
sintesi sabato 15 marzo su La7 alle ore 14.00, quindi dei servizi
nei notiziari sportivi di Rai Sport e di Italia 1 (Studio Sport
delle 01.30 di domenica).
FINALE: 1. Doug Lampkin (Gran Bretagna) penalità 7; 2. Marc
Colomer (Spagna) 10; 3. Marcel Justribo (Spagna) 21; 4. Fabio
Lenzi (Ialia) 33.
QUALIFICAZIONE: 1. Doug Lampkin (Montesa, Gran Bretagna) penalità
0; 2. Marc Colomer (Gas Gas, Spagna) 7; 3. Marcel Justribo
(Montesa, Spagna) 8; 4. Fabio Lenzi (Gas Gas, Italia) 16; 5. Steve
Colley (Gas Gas, Gran Bretagna) 17; 6. Daniele Maurino (Gas Gas,
Italia) 23.
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