Cota 315 2002 in prova

da sinistra: webmaster, Roby e Marco

21 ottobre 2001, campo trial di Chiuduno, un posto adatto per realezzare la prova della nuova Montesa.
Ci siamo dati appuntamento in occasione della manifestazione Chiuduno day per testare sul campo l'efficacia del nuovo modello. Due le moto messe a nostra disposizione non dalla casa importatrice ma da amici piloti, moto nuovissime ma completamente di serie come vuole la tradizione di mototrial, nessun accorgimento particolare o regolazione è stata fatta ai mezzi, una moto ha due giorni di vita mentre l'altra già rodata ha 3 settimane. Per intenderci, sono le moto che piloti normali come noi che le abbiamo testate troviamo da qualsiasi concessionario, non preparate appositamente per la prova.
Gentilmente messe a nostra disposizione le moto di Romeo Rocco e di Marco Mantovani, quest'ultimo ci ha aiutati nella realizzazione del servizio facendo i nostri stessi passaggi in modo da confrontare i nostri pareri con i suoi visto che la guida da un po' di tempo e sicuramente conosce meglio di noi la sua Montesa.
Non sicuramente in perfette condizioni il terreno, viste le copiose piogge cadute nella notte che hanno reso i massi e in generale tutto il campo molto scivolosi falsando un pochino la risposta delle moto provate.
  • Tester: Roberto Marelli, Marco Mantovani, Silvano Brambilla (io)
  • Foto: Alberto Maccechini

Partiamo con l'estetica, la moto è sicuramente bella, le nuove decorazioni abbastanza azzeccate, anche se forse quelle del 2001 erano più carine e colorate, il resto lo si conosce bene, la moto somiglia molto alla precedente versione ed in effetti è cambiata pochissimo. Più bella la piega ed il colore del manubrio e molto bella la scritta Montesa nera sul serbatoio.
-Le modifiche meccaniche sono poche: la frizione, che funziona meglio della precedente, più modulabile e abbastanza morbida. I freni ci hanno impressionati per l'efficacia, specialmente l'anteriore veramente ottimi. Il mono ha una risposta leggermente diversa dalla versione 2001, sembra che spinga di più su gradini secchi proiettandoti verso l'alto mentre il vecchio modello accompagnava di più la ruota rimanendo più "attaccata".

Marelli webmaster
Mantovani Silvano webmaster

Appena saliti ci si trova a proprio agio, è un po' meno snella delle moto con telaio in acciaio e la si avverte più pesante ma allo stesso tempo da impressione di robustezza.
Bellissimo come sempre il colore della forcella Showa e molto buona anche la risposta sui gradini, qui si è notata la differenza tra la moto nuovissima e quella già rodata, infatti quest'ultima era molto più scorrevole e morbida.
Cambio perfetto e morbido e carburazione come sempre non molto a punto, sembra a volte molto grassa e bisogna "pulirla" agendo sull'acceleratore , è il difetto più evidente delle Montesa, lo conosciamo bene fin dalla prima versione anche se qui è molto meno evidente che sui modelli degli anni passati. Il motore è comunque molto pastoso e potente e lo si guida bene anche ai bassi regimi di giri.
Buono l'allungo anche se non eccezionale, su ripide salite da terza piena siamo riusciti a chiudere il gas quasi a fermarci e alla riapertura il motore ha ripreso i giri denotando una grande potenza ed elasticità.
Sicuramente chi proviene da un'altra marca dovrà abituarsi alla guida della 315, bisogna stare molto arretrati col corpo, infatti il davanti abbastanza pesante "sta giù" e ti permette di proiettarti tutto indietro rendendo la guida molto divertente, comunque bisogna assuefarsi a questo tipo di guida molto più necessario su questa nuova versione visto che il mono ha subìto una lieve inclinazione.

Silvano

Marco


Sui massi viscidi di Chiuduno le sospensioni hanno risposto in modo egregio, anche se in alcuni passaggi dove abbiamo dimenticato di stare indietro non siamo riusciti a salire. Ricordo comunque che le moto non sono state regolate, il terreno era molto viscido e che per una migliore guida sia la forcella che il mono andrebbero regolati secondo il peso e il gusto del pilota, visto che la 315 permette ogni tipo di intervento.
Nelle curve strette la Montesa è un po' meno maneggevole delle concorrenti è una caratteristica dei telai rigidi, di contro sui sassi basta stare indietro e la moto procede lineare. Nelle curve in contropendenza bisogna spostare di più il corpo per assecondare il terreno ma una volta che si è capita bene risulta abbastanza facile, è comunque una moto che consigliamo di più a chi già fa trial, per un novizio è più difficile da apprendere rispetto ai modelli con telaio più flessibile, ma se siete già un po' esperti sicuramente ne apprezzerete le doti "racing" molto spinte.
Che dire come giudizio finale? a Marco piace molto "e ti credo l'ha anche comprata" a me anche, mi da sicurezza e mi diverto a guidarla, Roberto si trova meglio con un'altra marca..... sono comunque pareri personali "come sempre del resto", sta a voi la scelta.........
10.550.000 il prezzo da pagare per portarsi a casa questa moto che sicuramente è tra le più affidabili delle attuali moto da trial.

Di nuovo grazie a Rocco e Marco che hanno messo a disposizione ( e a rischio ) le loro nuove moto
alla prossima    webmaster@mototrial.it