Le impressioni sulla Scorpa SY di Michele Pradelli campione Italiano cadetti 2000

Pubblichiamo per intero una e-mail che ci ha inviato Michele Pradelli neo campione Italiano cadetti 2000 e futura promessa per il  trial Italiano.
Ciao Silvano,
innanzitutto volevo dirti che sono stato contento di averti finalmente conosciuto di persona a Magreglio, spero di poter instaurare una collaborazione con te per le classifiche dell'Emilia Romagna e per eventuali test o articoli vari.

Volevo farvi partecipi delle mie sensazioni avute portando in gara la nuovissima Scorpa SY; devo precisare che prima della gara di Magreglio, avevo usato la moto per 2-3 ore il giovedì, e il sabato pomeriggio per visionare le zone.
La moto mi ha colpito subito per la sua snellezza, e per alcuni particolari di grande finezza come le piastre forcella ricavate dal pieno, appena salito in "sella" (o per meglio dire sulle pedane, anchesse ricavate dal pieno) mi sono subito trovato a mio agio; l'unico appunto che devo fare è che la moto tendeva a chiudere le curve strette portandoti all'errore, l'inconveniente è stato subito risolto spostando la forcella a filo della piastra forcella superiore( prima le forcelle sporgevano di mezzo cm).
Il motore mi è sembrato abbastanza corposo e con un eccezionale allungo per un propulsore di serie; confrontato con il motore Beta, il migliore della categoria, è risultato più fiacco ai bassi (bisogna accelerare di più per superare grandi ostacoli da sotto, ma aiuta maggiormente sul viscido) ma direi infinito nell'allungo! I rapporti sono lunghi (sono tornato ad usare la prima che con la Beta non ho mai usato in zona) ma basterebbe a mio avviso una corona più grande di 2-3 denti per ottimizzare la trasmissione che a livello cambio lavora molto bene (leva cambio precisa e azionabile con poco sforzo). Passo ora a descrivere l'aspetto per me più riuscito della moto: le sospensioni! In particolare, il monoammortizzatore posteriore lavora in modo impeccabile, abbastanza sfrenato in estensione, e con una buona progressione in compressione. Aiuta in tutte le situazioni, dallo sconnesso ai grandi gradini, mantenendo comunque una buona aderenza. Della forcella non posso dire molto perchè è risaputo che da nuove non lavorano al meglio, comunque, una cosa sicura, è che sarà difficile torcerla, viste le bellissime piastre e il robusto ponticello porta parafango. Per finire, i freni sono ben modulabili e potenti, con pinza a quattro pistoncini e inedito paradisco in metallo all'anteriore, i comandi al manubrio sono molto raffinati, con leve corte e mini pompa per la frizione. Le uniche pecche, se si possono definire così, per me sono l'imponente leva della messa in moto e la pompa dell'acqua un po' esposta agli urti. Concludo dicendo che secondo me non è una moto rivoluzionaria, ma affinata in tutti i dettagli, che come risultato porta un'incredibile maneggevolezza e facilità di guida ( basta pensare che con pochissime ore di adattamento sono riuscito a fare una buona gara di campionato Italiano).

Grazie per il tempo che mi avete dedicato.
Spero di proseguire la nostra collaborazione per promuovere la nostra passione.
Ciao Mitch

Michele Pradelli
Campione Italiano Cadetti Oltre 2000
michele.pradelli@tiscalinet.it
 
http://web.tiscalinet.it/pradelli