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commenti di Miki |
Ciao amici,
devo dire subito che il mio secondo appuntamento negli expert è andato, per certi versi, decisamente meglio. Già dall'inizio ero meno emozionato e la tensione non mi attanagliava così tanto come nella prima gara impedendomi di guidare come volevo.
La gara sostanzialmente è stata bella, mi è piaciuta! Che fosse dura lo si era capito fin dalla ricognizione del sabato, e qualche preoccupazione infatti c'era, per me poi ancora di più perchè il giovedì precedente, in una caduta in allenamento, mi era atterrata la moto sulla schiena e venerdì non riuscivo a stare in piedi dai dolori. Per fortuna il giorno della gara, grazie alla fisioterapia e a pomate varie, tutto è filato liscio e sono riuscito a muovermi abbastanza liberamente.
Il tracciato era sostanzialmente caratterizzato da ostacoli posti dopo salite fangose o curve nel fiume con molti sassi sul fondo, per cui difficoltà nel partire con le traiettorie ideali e discese abbastanza toste.
La zona che mi è piaciuta di più è stata la 6 per la risalita molto spettacolare di un doppio gradinone sotto una cascata e per il salto di un bel buco largo più di 2 metri da fare in terza a metà zona. Quella che mi è piaciuta di meno forse è stata la numero 8 per la mancanza di possibilità di fare uno 0, si entrava e si pensava solo al 3 se tutto andava bene.
Tutta la gara in un marasma di fango; pensate che ho fatto un giro e mezzo con il carter volano rotto e bucato senza accorgermene tanto la moto era ricoperta dalla melma.
Per curiosità un po' di numeri: (in gara cambiati a tempo record)
- 3 paia di stivali e calze
- 2 tute e completi intimi (bagno completo nel fiume x caduta alla zona 2 del 2° giro)
- 4 paia di guanti
- 1 leva freno anteriore
- 1 perno leva freno posteriore
Ciao a tutti alla prossima!
P.S. : mio papà mi chiede spazio per poter dire la sua.
Eccovi un paio di sue considerazioni.
1 - il paddock - Ormai bisogna prendere atto che rispetto solo a pochi anni fa vi è un numero maggiore e crescente di piloti che si organizzano con mezzi voluminosi (furgoni, camper, carrelloni coperti, tende di rappresentanza ecc).
Come mai si organizzano gare con paddock sempre più ristretti, con scarsa sicurezza in caso di incendio, infortunio, impossibilità per partenze
improvvise, difficoltà di circolazione in moto fra un mezzo e l'altro, impossibilità di partire a fine gara perchè bisogna aspettare che partano quelli davanti che sono arrivati dopo di te? Gli spettatori che vogliono visitare i piloti non possono farlo senza calpestare canistri, attrezzi, tappetini, ricambi, meccanici ecc; lo spazio viene garantito alle sole case ufficiali, gli altri 60 piloti dove parcheggiano? dove parcheggia chi arriva la domenica? dove parcheggiano i "seguidores" dei piloti?
2 - il pubblico - Se le zone sono distanti dai parcheggi per il pubblico (o addirittura non esiste il parcheggio) chi viene a vedere le gare?
Se le zone sono difficili da raggiungere come si può pretendere che gli sponsor si muovano o investano nel trial se non hanno ritorno televisivo o giornalistico?
Conclusione proposta - Affidare si l'organizzazione gare ai Motoclub veramente competenti e che offrano zone belle e tecnicamente valide ma che garantiscano anche:
- visibilità facile da parte del pubblico
- accessibilità alle zone e parcheggi vicini
- paddock ampi che non appaiano come rimessaggi di camper accatastati senza norme di sicurezza
- paddock che garantiscano la libera circolazione anche degli spettatori che vogliono visitare i piloti
- parcheggio per tutti i piloti, nessuno escluso!
Altrimenti è come il gatto che si mangia la coda: vogliamo numerosi iscritti, vogliamo gli sponsor, vogliamo gli spettatori, vogliamo i mass-media, ma l'immagine che diamo non attira proprio!
Ciao a tutti da Fausto
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