mi unisco alla domanda di thecrazy ,la stessa :vorrei fare motoalpinismo.O meglio forse "collina alpinismo" perchè nel chianti il monte più alto è sui 900 metri se non sbaglio.Comunque ho quasi venduto la mia enduro comprata l'anno scorso ma non adatta alle mie condizioni e mentalità.Non amo correre,quanto scoprire passaggi nuovi ,vedere bei panorami e rendermi conto di quello che mi circonda .Poi amo più il passaggio tecnico , stare nel bosco senza fare troppo casino.Così adesso sto valutando la prossima moto che mi deve accompagnere nelle escursioni ma all'occorrenza fare qualche chilometro di asfalto.Certo non si può avere la botte piena e la moglie briaca e un compromesso è necessario.Fin da quando ero giovane mi hanno sempre affascinato le moto da trial,in particolare la montesa e un'altra moto spagnola che adesso non ricordo.Gli amici tuttavia mi hanno sempre sconsigliato sostenendo che i nostri posti non si confanno al trial quanto all'enduro.Forse è vero ma quello che hanno dimostrato i trialisti al Ciocco
mi ha rincuorato.Quindi stò pensando seriamente di comprare il mio primo trial scegliendo tra la cota o la rev e applicargli il kit sella e serbatoio che sò esistere per la rev ma non sò per la cota.La beta sarebbe più accessibile come prezzo e la fabbrica è a 30 km da casa mia ma ho dei dubbi per l'applicazione della targa dovuti al fatto che la beta non produce alcun rinforzo per irrigidire il parafango post e renderlo così idoneo a sostenere la luce e la targa .Vorrei riuscire a rendere la moto il più possibile in regola per evitare di perdere tempo ogni qualvolta devo andare su asfalto.vorrei sapere da voi esperti ma è vero che un motore da trial "soffre" se non usato solo nel fuoristrada?grazie e salutoni

Ragazzi grazie a tutti per i vostri consigli!
Ma non litigate senò mi prendo un'enduro!

vai tranquillo qui siamo tutti ragazziiiiiiii ,anche se abbiamo (qualcuno) passato i 50