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Messaggio Inviato: Mar Dic 18, 2012 10:54 am    Oggetto: Rispondi citando Torna in cima Vai a fine pagina

x gianga
La frase "te la squagli con maggior facilità" è un modo di dire di chi non è in regola e di chi se ne frega di esserlo ed è abituato in questo modo...Io l'ho semplicemente riportata e comunque la vedo in modo diverso...molto diverso
Se solo avessi letto attentamente i miei post, avresti probabilmente capito che oltre ad essere una persona molto educata, sono uno che va in giro con moto targata, bollata e assicurata...che all'interno del mio gruppo e, per quanto io possa riuscire a farlo, anche all'interno del forum, mi sono sempre battuto e sbattuto per organizzare. suggerire, educare, promuovere tutto ciò che è possibile...ma...SEMPRE NEL RISPETTO DELLE REGOLE, DELL'EDUCAZIONE E NEL RISPETTO SOPRATTUTTO DEGLI ALTRI.....Ti invito a leggere quanto ho scritto nella HomePage del mio sito www.montecairotrial.com

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Messaggio Inviato: Mar Dic 18, 2012 11:36 am    Oggetto: Rispondi citando Torna in cima Vai a fine pagina

io quoto martejo!
oltre a tutto il resto precedentemente esposto

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Messaggio Inviato: Mar Dic 18, 2012 11:43 am    Oggetto: Rispondi citando Torna in cima Vai a fine pagina

martejo ha scritto:
Se qualcuno ha voglia di leggere questo è quello che posso aggiungere a quanto già detto:

ho letto i vari post e ci sono riflessioni interessanti sull'argomento. Se n'è parlato molto anche in altre occasioni, c'è chi propende per il moto alpinismo, chi vorrebbe aree chiuse ed autorizzate, chi preferisce far da sè nascondendosi finché la barca va ecc... Io vorrei aggiungere e riflettere su un aspetto di cui nessuno parla: la divulgazione del nostro sport tramite i motoclub.

Parto dall'esperienza fatta nell'ambiente sportivo: abitando in Valle d'Aosta faccio dello sport la mia passione, il mio passatempo e così mi sono sempre ritrovato in un modo o nell'altro all'interno di gruppi sportivi, dallo sci alla bici e naturalmente anche nel trial. Ora ho delle figlie piccole che praticano o praticheranno sport. Lo sport ai giorni d'oggi, specialmente nell'ambiente giovanile, si pratica all'interno di gruppi sportivi, partecipando a corsi organizzati dai club delle varie federazioni, aiutati dagli istruttori, quasi sempre soci del club, che hanno praticato agonismo da giovani e ora si ritrovano a dare una mano occupandosi del settore, appunto, giovanile. Ho visto il mondo della bici, nella specialità mountain bike in particolare, partire dal nulla con una decina di ragazzini a metà degli anni '90. Oggi ci sono 7/8 club che gestiscono oltre 200 bambini che praticano mountain bike dalla primavera all'autunno. Gli istruttori, in tutti questi casi, sono persone formate per svolgere il loro compito, riconosciute sia a livello di regolamenti federali sia a livello economico per quello che fanno e coperte da assicurazione per la loro attività di istruttori.

La mia idea, per poter divulgare il nostro sport, soprattutto nell'ambiente giovanile, è che ogni motoclub abbia delle persone formate al proprio interno che possano organizzare e promuovere il trial tramite dei corsi, che creino dei gruppi di giovani, ma non solo, e che permettano di praticare un'attività organizzata all'interno di aree autorizzate.
E' vero, nel trial esiste la figura di istruttore, esistono i corsi della FMI per formare gli istruttori/tecnici, esistono le scuole SAT e, sul territorio, esistono anche gruppi di giovani seguiti da team o da persone comunque appassionate ma sono ancora troppo poco, ossia sono degli esempi locali che però hanno bisogno di moltiplicarsi.

Personalmente mi ero informato per seguire il corso di istruttore che la FMI organizza ma mi sono subito fermato di fronte ai costi e alle trasferte che avrei dovuto sostenere. Si parlava di un migliaio di euro per partecipare al corso + i costi delle trasferte e dei soggiorni in quanto gli incontri si svolgevano a Roma e a Polcanto.
Le SAT, poi, sono momenti sporadici in cui la federazione da modo di poter provare le moto piuttosto che insegnare la pratica del trial ai più giovani che però hanno bisogno di un contatto continuativo con un istruttore. Esistono anche persone appassionate che insegnano il trial a titolo oneroso o gratuito, alcune con, appunto, il titolo di istruttore altre a titolo di santone. Questa è la situazione generale del trial per quanto riguarda la promozione, la diffusione e l'insegnamento del nostro sport che percepisco io.

Manca una rete strutturata e diffusa che sia qualificata e tutelata ad operare per la divulgazione del trial tramite l'organizzazione di corsi. Questa rete dovrebbe essere rappresenta dai club e dai propri istruttori. L'FMI dovrebbe organizzare, dunque, corsi di formazione locali non solo per i giudici ma anche per istruttori/tecnici con costi contenuti agevolando così la possibilità di ottenere la qualifica per poter insegnare la pratica del trial. Ogni club dovrebbe avere al proprio interno alcuni istruttori e dovrebbe impegnarsi proponendo corsi per giovani e, perchè no, per adulti. Quest'attività dovrebbe proseguire con l'avvicinamento al mondo agonistico ed il miglioramento del livello dei praticanti.
Mi capita di incontrare amici che vogliono far praticare motociclismo ai propri figli e mi chiedono se esistesse un corso, un club o altro che si occupava di organizzare attività per i giovani. Purtroppo non esiste quasi niente se non sporadiche occasioni di partecipare a qualche evento o vedere qualche gara regionale.

Anche questo è uno dei motivi per cui mi ritrovo ad essere istruttore di mountain bike a collaborare a livello agonistico con veloclub e a livello turistico con altre associazione per la diffusione, appunto, della pratica della mountain bike ed aver quasi abbandonato il mondo del trial che trovo strutturalmente meno dinamico e con meno opportunità di diversificare le proposte e meno possibilità di espansione.
A livello di costi penso che il trial sia uno sport abbastanza avvicinabile, sicuramente molto meno costoso degli altri fratelli motorizzati. Contando di iniziare con una moto usata i costi da sostenere sono abbastanza ridotti, servono piuttosto aree dove praticare e club che organizzino attività, in particolar modo corsi tenuti da personale qualificato ed autorizzato a farli.

Avrò trascurato sicuramente alcuni aspetti ma in linea di massima questo è il Martejo pensiero.

Ciao


Ottima analisi pienamente condivisibile!
 
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Messaggio Inviato: Mar Dic 18, 2012 12:47 pm    Oggetto: Rispondi citando Torna in cima Vai a fine pagina

Oltre che condividere il martejo pensiero, aggiungo un mio pensiero riguardo alle persone addette ad istruire.
Il fatto che ci si senta dei semi criminali fa si che molti non se la sentono di diventare istruttori di uno sport fuori legge e magari additati nel paese come quelli che portano i ragazzi ad ammazzarsi con quelle orrende e pericolosissime macchine chiamete "moto" Le leggi poi ti danno una vera mano con mille richieste e mille responsabilità civili e penali, tanto da scoraggiare chi magari ha una mezza idea.
Aggiungiamo anche che di persone magari all'inizio ne trovi, la continuità però è spesso o quasi sempre un'optional e dopo 6 mesi finisce tutto in nulla... Aggiungiamo poi che gratificazioni per chi si impegna sono pari a zero, anzi per invidia c'è anche chi si mette di traverso........ visto tutto con i miei occhi in anni di trial nei luoghi dove il trial è o era molto sviluppato.

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Messaggio Inviato: Mar Dic 18, 2012 12:53 pm    Oggetto: Rispondi citando Torna in cima Vai a fine pagina

peppe schwantz ha scritto:
x gianga
La frase "te la squagli con maggior facilità" è un modo di dire di chi non è in regola e di chi se ne frega di esserlo ed è abituato in questo modo...Io l'ho semplicemente riportata e comunque la vedo in modo diverso...molto diverso
Se solo avessi letto attentamente i miei post, avresti probabilmente capito che oltre ad essere una persona molto educata, sono uno che va in giro con moto targata, bollata e assicurata...che all'interno del mio gruppo e, per quanto io possa riuscire a farlo, anche all'interno del forum, mi sono sempre battuto e sbattuto per organizzare. suggerire, educare, promuovere tutto ciò che è possibile...ma...SEMPRE NEL RISPETTO DELLE REGOLE, DELL'EDUCAZIONE E NEL RISPETTO SOPRATTUTTO DEGLI ALTRI.....Ti invito a leggere quanto ho scritto nella HomePage del mio sito www.montecairotrial.com

Mi riferivo unicamente all'espressione che hai riportato, pensavo fosse "tua", è un malinteso! Sono contento che anche tu la pensi in una certa maniera, non è mia intenzione offendere nessuno, specie chi ragiona in un certo modo! Very Happy

Martejo non tieni conto che prima di parlare di corsi, di SAT etc. etc. deve esserci la base di praticanti. Nella mountain bike c'è, e si è formata spontaneamente negli anni, nel trial no!
 
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Messaggio Inviato: Mar Dic 18, 2012 1:45 pm    Oggetto: Rispondi citando Torna in cima Vai a fine pagina

gianga ha scritto:
Martejo non tieni conto che prima di parlare di corsi, di SAT etc. etc. deve esserci la base di praticanti. Nella mountain bike c'è, e si è formata spontaneamente negli anni, nel trial no!

Magari fosse così semplice... creare, portare avanti idee e lavorare quando c'è già la base... di solito succede il contrario e anche in questi casi è così. Si hanno delle idee, si trasformano in progetti e poi si concretizza con molto sforzo e poca gratificazione. Se poi si tiene dure e le cose iniziano a girare allora qualcuno ti viene a dire che così son facili le cose.
Nella mountain bike qualcuno ci ha creduto a suo tempo e pian piano le cose sono andate nel verso giusto ma guarda che siamo ben lontani da aver fatto tutto, anzi...
Il problema del trial è che le idee ci sono ma non puoi neanche far progetti perchè non ci sono i presupposti per farli. Allora cerchiamo di dare gli strumenti per far bene in modo semplice e poi si lavora tutti per rinfoltire la base dei praticanti, ognuno con la propria idea e il proprio indirizzo, la strada non è detto che debba essere una sola... corsi, mulatrial, gare ecc...
 
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Messaggio Inviato: Mar Dic 18, 2012 2:08 pm    Oggetto: Rispondi citando Torna in cima Vai a fine pagina

ci sono motoclub che rifiutano nuovi iscritti e parlo di ragazzini , anche se avrebbero disponibilita' di persone che andrebbero a prenderli a cas e li riporterebbero dopo due o tre ore di allenamento e istruzione GRATIS
perche' non ci sono i post per girare senza l' eventualita' che arrivi il coglio**e di turno a elevare sanzioni o segnalare (e poi di conseguenza arriva la forestale)
e i ragazzini vengono dirottati ad altri mc che hanno aree permanenti, ma dove a causa di distanze e aumento dei costi si vanno a perdere un n° elevato di potenziali praticanti.

come scriveva python 1) legge sul fuoristrada! (e questa è una lacuna ENORME da parte di chi dovrebbe rappresentarci!)
2) mezzi piu' economici omologati! (e parlo di 50ini: non ce n'è piu': non li fabbrica piu' nessuno)

3) come accennava silvano scrollarsi di dosso quella mentalita' campanilistica di molte persone e motoclub che piuttosto di vedere il mc di fianco o l'ente concorrente(!) che fa meglio , invece di copiarlo o collaborare o semplicemente cercare di fare altrettanto gli si mette i bastoni tra le ruote

il resto con calma e senza fretta viene a cascata, facendo promozione su base locale e nazionale, "usando" chi ha voglia e tempo per farlo, non è necessario prendere lezioni dal campione del mondo ne da chi è qualificato ma magari si deve spostare e costa cifre non abbordabili per tutti per imparare le basi.

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Messaggio Inviato: Mar Dic 18, 2012 2:27 pm    Oggetto: Rispondi citando Torna in cima Vai a fine pagina

La qualifica per me serve, solo che non deve essere una cosa troppo onerosa da prendere. Intanto se sei qualificato e lavori all'interno di ambiti federali dovresti essere coperto anche a livello di assicurazione, portare un ragazzino ad allenarsi e prendersi la responsabilità di tutto ciò che può accadergli non mi sembra il caso. Se poi vai a chiedere un'assicurazione extra ti viene data solo se hai un titolo altrimenti niente.
La diffusione degli istruttori servirebbe proprio per fare in modo che tutti i motoclub ne abbiano al loro interno per evitare che la gente debba farsi km. E poi un minimo di approccio didattico comune potrebbe migliorare le qualità di chi insegna e di chi impara.
Sono daccordo che non si deve essere dei campioni per insegnare... anzi... non è li il problema.
 
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Messaggio Inviato: Mar Dic 18, 2012 2:35 pm    Oggetto: Rispondi citando Torna in cima Vai a fine pagina

cassio ha scritto:
persone che andrebbero a prenderli a cas e li riporterebbero dopo due o tre ore di allenamento e istruzione GRATIS

la gratuità non paga mai...
genera mancanza di rispetto e poca serietà da parte di chi usufruisce del servizio
spegne lo stimolo a chi offre il servizio per quanto riguarda la sua qualità e l'impegno
ed infine ognuno si sente autorizzato a fare come gli pare proprio per mancanza di definizione di accordi
Tra essere gratuito e caro ci sono sicuramente soluzioni economicamente sostenibili e vantaggiose anche per chi usufruisce del servizio soprattutto se si riesce ad organizzarsi in associazioni sportive (i motoclub lo sono) e si riescono ad avere un pò di iscritti
 
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Messaggio Inviato: Mar Dic 18, 2012 3:00 pm    Oggetto: Rispondi citando Torna in cima Vai a fine pagina

Sono abbastanza d'accordo su quanto dite, però penso, al di là della promozione del prodotto trial, siamo sicuri che il prodotto così per come è oggi sia appetibile per la gente? Credo che i problemi legati ai divieti (abbastanza laschi, di solito...concretamente sono rarissimi i casi di multe o sequestri nonostante la quasi totalità dei fuoristradisti siano fuori regola) o alle beghe tra motoclub siano solo una piccola parte del complesso.
Si parlava di mountain bike, ricordo molti anni fa quando è arrivata in Italia (metà anni '80?), rappresentava un modo nuovo di andare in bici, nuovi orizzonti, mezzi performanti che permettevano però di godere della bici con quella spensieratezza che un pò si era persa con la bici da corsa. Prometteva (e dava!) qualcosa di nuovo che mancava. A questo è dovuto il suo successo, i prezzi erano anche elevati, circa uno stipendio di un impiegato comune, per una bici uno sproposito...eppure...
Il trial oggi non promette niente di eccitante che sia alla portata dei comuni mortali! Numeri impressionanti da circo che mettono più che altro timore, su moto "normalmente" inutilizzabili...
Quindi altro che frecce e targa, se si vuole rilanciare il settore occorre rivedere tutto! E a mio parere il concetto freeride potrebbe essere utile allo scopo. Insomma dare alle moto da trial (e in parte già ce l'hanno come moto "ecologica"), quella connotazione che ai tempi, e ancora oggi, ha fatto la fortuna delle MTB Wink
 
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martejo
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Messaggio Inviato: Mar Dic 18, 2012 3:23 pm    Oggetto: Rispondi citando Torna in cima Vai a fine pagina

gianga ha scritto:
Sono abbastanza d'accordo su quanto dite, però penso, al di là della promozione del prodotto trial, siamo sicuri che il prodotto così per come è oggi sia appetibile per la gente? Credo che i problemi legati ai divieti (abbastanza laschi, di solito...concretamente sono rarissimi i casi di multe o sequestri nonostante la quasi totalità dei fuoristradisti siano fuori regola)

Anche se negli ultimi 10 anni non ho preso multe perchè devo sempre guardarmi le spalle e rischiare centinaia di euro di multa se non addirittura il sequestro del mezzo?
gianga ha scritto:
o alle beghe tra motoclub siano solo una piccola parte del complesso.

Dalle mie parti è sempre stata lotta tra i 2 motoclub che si sono occupati di trial, per ogni piccola cosa
gianga ha scritto:
Si parlava di mountain bike, ricordo molti anni fa quando è arrivata in Italia (metà anni '80?), rappresentava un modo nuovo di andare in bici, nuovi orizzonti, mezzi performanti che permettevano però di godere della bici con quella spensieratezza che un pò si era persa con la bici da corsa. Prometteva (e dava!) qualcosa di nuovo che mancava. A questo è dovuto il suo successo, i prezzi erano anche elevati, circa uno stipendio di un impiegato comune, per una bici uno sproposito...eppure...
Il trial oggi non promette niente di eccitante che sia alla portata dei comuni mortali! Numeri impressionanti da circo che mettono più che altro timore, su moto "normalmente" inutilizzabili...

Non penso che sia così per il trial, sicuramente incuriosisce, sicuramente è molto tecnico, da quando i big del trial hanno dimostrato di saper far cose che gli altri non immaginavano neppure molti, che praticano altre discipline, ci rispettano più di prima e qualcuno si è incuriosito ancor di più. Poi alla fine lo provi, se ti piace e ti diverti ci vai altrimenti lascia perdere ma non è possibile generalizzare anzi...
gianga ha scritto:
Quindi altro che frecce e targa, se si vuole rilanciare il settore occorre rivedere tutto! E a mio parere il concetto freeride potrebbe essere utile allo scopo. Insomma dare alle moto da trial (e in parte già ce l'hanno come moto "ecologica"), quella connotazione che ai tempi, e ancora oggi, ha fatto la fortuna delle MTB Wink

ok, ognuno la pensa a suo modo, ci mancherebbe
 
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Messaggio Inviato: Mar Dic 18, 2012 3:31 pm    Oggetto: Rispondi citando Torna in cima Vai a fine pagina

pilone ha scritto:
Sul fatto che non ci sono soldi.....non ci credo.
Tutti i ragazzi o quasi hanno un telefono noto a tutti da 700 euro, vestono firmati dalla testa ai piedi per migliaia di euro e poi si dice che per colpa dei pochi soldi[...]

Io vesto con vestiti quasi totalmente riciclati (o regalati) e ho solo cellulari anche riciclati.....ma in compenso ho 3 moto Cool

Anche io a 15 anni presi a vestirmi alla moda, poi con i sedici e la prima motina scelsi ci non comprare 2 paia di pantaloni ma di comprare il kit 86cc corsa allungata della "top performances" Laughing

Comunque è la società che inculca a noi giovani questi bisogni.
Inoltre è totalmente vero il discorso del non poter girare, ecc.
È sempre stato un freno anche per me nel fare fuoristrada, poi ho provato e non ho più smesso.

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Messaggio Inviato: Mar Dic 18, 2012 6:09 pm    Oggetto: Rispondi citando Torna in cima Vai a fine pagina

su questa discussione potrebbe parlarne meglio il mio amico roberto che sono anni che si fa in 4 per portare avanti questo sport,,,, pero partendo dal bike trial ,,, che è un passo quasi obbligatorio per formare forse futuri trialisti ,,, partendo subito dalle moto secondo me è + difficile ,,, anche calcolando i costi e le difficolta che deve affrontare un motoclub ,,, sotto il punto di vista appetibile un ragazzino vede molto meglio la bicicletta ,,, forse anche x il fatto che la vedi di piu in televisione ,,,,io se avessi un ragazzino non gli darei in mano una moto ,,ma una bici da trial , si Mr. Green
 
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Messaggio Inviato: Mer Dic 19, 2012 8:32 am    Oggetto: Rispondi citando Torna in cima Vai a fine pagina

Abbiamo forse sottovalutato o omesso il fatto che oggi per guidare la moto devi fare una patente specifica che non tutti hanno o hanno la voglia o soldi per farla, prima dell'88 la moto la si guidava con la patente B che tutti sicuramente avevano.
Anche l'evoluzione dei 50ini (scooter) e la quasi totale scomparsa dei 125 ha portato i ragazzi dal 50ino all'automobile senza passaggi intermedi, e qui secondo me si sono persi parecchi motociclisti futuri! Chi è che oggi si prenderebbe un 125 da 11kw? Nel 1996 è stata introdotta questa limitazione e prima i 125 avevano tra i 25 e i 34 cv e davano parecchia soddisfazione!
Non è sicuramente IL MOTIVO, ma sicuramente un'altro motivo che si aggiunge ad una lunga lista!

Quindi mi sono fatto una mia personale idea dei motivi cardine in ordine di importanza:

1_ Mancanza di promozione e visibilità
2_ Mancanza di figure formative presenti in maniera capillare
3_ Mancanza di possibilità di circolare in fuoristrada liberamente
4_ Scarsa propensione alla fatica e al sacrificio delle giovani generazioni
5_ Mancanza degli step evolutivi motociclistici (50, 125, ecc.)
6_ Patente non sempre la si ha
7_ Pochi Soldi

Il discorso moto troppo tecniche non l'ho neanche messo, se volete frecce, selle, parafanghi, manopole riscaldate e autocisterne al seguito le moto ci sono già e non le compra nessuno!
 
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Messaggio Inviato: Mer Dic 19, 2012 9:47 am    Oggetto: Rispondi citando Torna in cima Vai a fine pagina

Citazione:

Inviato: Mer Dic 19, 2012 2:32 am Oggetto:



Abbiamo forse sottovalutato o omesso il fatto che oggi per guidare la moto devi fare una patente specifica che non tutti hanno o hanno la voglia o soldi per farla, prima dell'88 la moto la si guidava con la patente B che tutti sicuramente avevano.
Anche l'evoluzione dei 50ini (scooter) e la quasi totale scomparsa dei 125 ha portato i ragazzi dal 50ino all'automobile senza passaggi intermedi, e qui secondo me si sono persi parecchi motociclisti futuri! Chi è che oggi si prenderebbe un 125 da 11kw? Nel 1996 è stata introdotta questa limitazione e prima i 125 avevano tra i 25 e i 34 cv e davano parecchia soddisfazione!
Non è sicuramente IL MOTIVO, ma sicuramente un'altro motivo che si aggiunge ad una lunga lista!

Quindi mi sono fatto una mia personale idea dei motivi cardine in ordine di importanza:

1_ Mancanza di promozione e visibilità
2_ Mancanza di figure formative presenti in maniera capillare
3_ Mancanza di possibilità di circolare in fuoristrada liberamente
4_ Scarsa propensione alla fatica e al sacrificio delle giovani generazioni
5_ Mancanza degli step evolutivi motociclistici (50, 125, ecc.)
6_ Patente non sempre la si ha
7_ Pochi Soldi

Il discorso moto troppo tecniche non l'ho neanche messo, se volete frecce, selle, parafanghi, manopole riscaldate e autocisterne al seguito le moto ci sono già e non le compra nessuno!




QUOTISSIMO I VERI LIMITI ALLA DIFFUSIONE SONO QUESTI!!!!!
 
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mcmax1980 ha scritto:
Abbiamo forse sottovalutato o omesso il fatto che oggi per guidare la moto devi fare una patente specifica che non tutti hanno o hanno la voglia o soldi per farla, prima dell'88 la moto la si guidava con la patente B che tutti sicuramente avevano.
Anche l'evoluzione dei 50ini (scooter) e la quasi totale scomparsa dei 125 ha portato i ragazzi dal 50ino all'automobile senza passaggi intermedi, e qui secondo me si sono persi parecchi motociclisti futuri! Chi è che oggi si prenderebbe un 125 da 11kw? Nel 1996 è stata introdotta questa limitazione e prima i 125 avevano tra i 25 e i 34 cv e davano parecchia soddisfazione!
Non è sicuramente IL MOTIVO, ma sicuramente un'altro motivo che si aggiunge ad una lunga lista!

Quindi mi sono fatto una mia personale idea dei motivi cardine in ordine di importanza:

1_ Mancanza di promozione e visibilità
2_ Mancanza di figure formative presenti in maniera capillare
3_ Mancanza di possibilità di circolare in fuoristrada liberamente
4_ Scarsa propensione alla fatica e al sacrificio delle giovani generazioni
5_ Mancanza degli step evolutivi motociclistici (50, 125, ecc.)
6_ Patente non sempre la si ha
7_ Pochi Soldi

Il discorso moto troppo tecniche non l'ho neanche messo, se volete frecce, selle, parafanghi, manopole riscaldate e autocisterne al seguito le moto ci sono già e non le compra nessuno!


A mio avviso...in ordine di importanza invertirei i punti 3 e 4 con i punti 1 e 2....per il resto mi sembra che tu abbia zzeccato la diagnosi.... Laughing

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Messaggio Inviato: Mer Dic 19, 2012 10:52 am    Oggetto: Rispondi citando Torna in cima Vai a fine pagina

peppe schwantz ha scritto:
mcmax1980 ha scritto:
Abbiamo forse sottovalutato o omesso il fatto che oggi per guidare la moto devi fare una patente specifica che non tutti hanno o hanno la voglia o soldi per farla, prima dell'88 la moto la si guidava con la patente B che tutti sicuramente avevano.
Anche l'evoluzione dei 50ini (scooter) e la quasi totale scomparsa dei 125 ha portato i ragazzi dal 50ino all'automobile senza passaggi intermedi, e qui secondo me si sono persi parecchi motociclisti futuri! Chi è che oggi si prenderebbe un 125 da 11kw? Nel 1996 è stata introdotta questa limitazione e prima i 125 avevano tra i 25 e i 34 cv e davano parecchia soddisfazione!
Non è sicuramente IL MOTIVO, ma sicuramente un'altro motivo che si aggiunge ad una lunga lista!

Quindi mi sono fatto una mia personale idea dei motivi cardine in ordine di importanza:

1_ Mancanza di promozione e visibilità
2_ Mancanza di figure formative presenti in maniera capillare
3_ Mancanza di possibilità di circolare in fuoristrada liberamente
4_ Scarsa propensione alla fatica e al sacrificio delle giovani generazioni
5_ Mancanza degli step evolutivi motociclistici (50, 125, ecc.)
6_ Patente non sempre la si ha
7_ Pochi Soldi

Il discorso moto troppo tecniche non l'ho neanche messo, se volete frecce, selle, parafanghi, manopole riscaldate e autocisterne al seguito le moto ci sono già e non le compra nessuno!


A mio avviso...in ordine di importanza invertirei i punti 3 e 4 con i punti 1 e 2....per il resto mi sembra che tu abbia zzeccato la diagnosi.... Laughing


Ci sono dei punti che sono strettamente correlati tra loro, esempio se non promuovo uno sport non si diffonde, se non si diffonde non ha risonanza il bisogno di consentire la circolazione fuoristrada ma se non consento di circolare è difficile promuovere lo sport stesso, come se non formo i giovani gli stessi perdono interesse e se non promuovo non conoscono un potenziale sport da praticare
 
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Messaggio Inviato: Mer Dic 19, 2012 11:03 am    Oggetto: Rispondi citando Torna in cima Vai a fine pagina

Peppe condivido la tua lista, ovvio che quoalcuno possa dare importanze diverse ma i motivi dopo questa discussione posso essere più o meno tutti lì.
Il costo che sembrava essere il problema maggiore è finito ultimo, direi che occorre lavorare sul resto.
bel suggerimento quello di Rockj, partire dal bike trial di sicuro è più semplice, più formativo, meno invasivo in famiglia e forse anche meno rischioso (vedi problemi di responsabilità).
Come fare ?? Martejo ha dato molti spunti su cui riflettere e magari incominciare a lavorarci su.
Purtroppo però occorre passare dai Motoclub, dico purtroppo perchè rivalità, invidie, interessi personali passano sopra al bene della disciplina.
Ma perchè in Italia è sempre così????

Per chi di voi è un attivista all'interno dei Motoclub come si potrebbe fare??? Suggerimenti??? Eventi??? Iniziative???

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Messaggio Inviato: Mer Dic 19, 2012 11:17 am    Oggetto: Rispondi citando Torna in cima Vai a fine pagina

Per me il problema soldi era uno dei primi punti visto la crisi economica che si protrae dal 2011, ma visto che siam tutti danarosi e per Natale siamo tutti in viaggio in giro per il mondo con l'iphon5 o i vari tablet l'ho messa all'ultimo posto!
 
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Messaggio Inviato: Mer Dic 19, 2012 11:57 am    Oggetto: Rispondi citando Torna in cima Vai a fine pagina

Spezza ha scritto:

Ma perchè in Italia è sempre così????



perche' l' italiano ha una mentalita' campanilistica e provinciale e perche' non si da spazio ai giovani che portano idee e innovazioni, perche' "loro" le vogliono sapere e le cassano e poi dopo anni le propongono sbattendo via tempo e risorse dei giovani che nel frattempo se ne sono andati a fare altro

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