Ma quindi fatemi capire bene... lo volete sto confronto o non se ne fa nulla così c'è la scusa per sfogare la tensione della giornata?
Sempre le solite balle, tanto non ci ascoltano, tanto non fanno niente, tanto fano quello che vogliono, tanto mangiano e basta, vent'anni fa potevano fare, 10 anni fa non facevano.... ....
Magari vorrei capire come deve fare la federazione a parlare e sentire quello che chiedono i motociclisti se quando si apre un'iniziativa, quando dicono "parliamone" sono sempre le stesse risposte.
Piacerebbe anche a me girare dove voglio senza rompimenti di balle come 30 anni fa, il fatto è che i tempi sono cambiati, ci sono un sacco di regole, un sacco di vincoli, un sacco di menate imposte dal primo che si sveglia al mattino.... l'Italia è piccola e hanno edificato in ogni dove, " non per colpa della federazione" UISP o FMI che sia..
Anni fa ti svegliavi e organizzavi una cavalcata e anche se uno si faceva male lo si portava in ospedale e finiva tutto li.
Oggi se organizzi qualcosa e uno si fa male chi è il responsabile " e ci deve sempre essere per legge un responsabile" ha finito di stare bene se dietro di lui non c'è qualcuno che lo tutela come una federazione UISp o FMI nel nostro caso del motocilcismo.
Qunte cose non sono più come una volta? _________________
...e se si proponesse, per chi fa il cane sciolto, attivita' di sorveglianza/protezione civile?
..dalle statistiche (e dai fatti) pare che il maggior numero di incidenti in montagna avvenga a quote relativamente basse (entro i 2000 mslm). Le regioni e lo stato, non avendo mezzi e personale sufficenti a garantire sicurezza e tempestivita' negli interventi, non potrebbero appoggiarsi a FMI e motoclub locali?
(Cassio, se vuoi te la giro per i-meill con la firma) _________________ trial old style
Hai scritto che esiste una legge in parlamento ferma da tempo immemore, avrei bisogno di una rinfrescata, sarà sicuramente una legge a favore del fuoristrada (quindi: trial, motoalpinismo e enduro). A mio avviso questa è la prima cosa da fare. Portare avanti, e far approvare questa legge non farà altro che del bene al settore, finalmente potremo uscire dalla semiclandestinità in cui ci troviamo e girare tranquillamente. La FMI dimostrerebbe a tutti di aver realizzato qualcosa di buono, i fuoristradisti (li metto tutti ) finalmente troverebbero un referente credibile a cui appoggiarsi (e magari affiliarsi... ).
Alberto Cattaneo
(se la vuoi per e-mail te la rigiro con i dati richiesti)
Vi sembrerà una stupidata, ma fare una campagna pubblicitaria per far capire e accettare le differenze tra trial e enduro?
Prandi Carlo Maria _________________ SHERCO di farmi una SCORPAcciata di greco ma la BETA nn la digerisco e nell'intestino mi si formano molti GAS GAS!!UHAuHAuhAUh
Cavalcando la montesa potrei andare in una chiesa se non fosse per il prevosto che non vuole ad ogni costo.
Prandix freestyle
pubblicitaria per far capire e accettare le differenze tra trial e enduro?
Prandix... è come dire ad un genitore di ripudiare un figlio a favore di un altro figlio. questo non sarà mai possibile per una federazione che raccoglie tutte le discipline. _________________
beh ma secondo me per riuscire ad ottenere una legge che ci permetta di circolare fuoristrada dobbiamo distinguerci dall'enduro. Mi spiace ma questo è un dato di fatto. _________________ SHERCO di farmi una SCORPAcciata di greco ma la BETA nn la digerisco e nell'intestino mi si formano molti GAS GAS!!UHAuHAuhAUh
Cavalcando la montesa potrei andare in una chiesa se non fosse per il prevosto che non vuole ad ogni costo.
Prandix freestyle
però, se non ricordo male, la legge del senatore Carrara (almeno inizialmente) era indirizzata proprio verso la specialità del trial e non anche altre discipline ....
poi si è parlato di fuoristrada in generale, ma inizialmente era così ......
infatti è stato uno dei fattori, insieme ad altri, che mi ha fatto decidere di passare dall'enduro al trial ....
diciamo che si potrebbe imporre a chi ha l'enduro di usare pneus da trial, sempre che l'omologazione lo consenta (ad esempio l'Alp 200, anche se non è un'enduro vero ...)
se vogliamo riuscire ad essere se non accettati, almeno tollerati, dagli altri fruitori del bosco, dobbiamo far capire che un trial non rovina il terreno come altri mezzi (enduro, quad, 4x4 ecc.)
Lazzarini franco - MILANO _________________ solo i coraggiosi potranno andare dove nemmeno gli angeli possono volare
si è voluto unificare tutte le discipline "fuoristrada" sotto lo stesso tetto, questo ha comportato l'adeguamento dei costi per tutte le licenze, naturalmente alzando il costo.... non facendo la media, e questo ha fatto lievitare la famosa assicurazione!!!! (almeno così ci raccontano)
Bene, casualmente ho per le mani la statistica incidenti ed infortuni delle varie specialità, il testa ovviamente troviamo il motocross con addirittura dei decessi!!!
seguito dall'Enduro, velocità, motard, speedway.... ed in ultimissima posizione IL TRIAL, questo vuol dire che NOI paghiamo le degenze dei fuori di testa!!
Proponiamo il costo della licenza in base a quello che sono gli infortuni delle varie specialità!!!!
Il campionato Regionale Piemonte ha 6 date in programma, più altre 2 perchè è unificato con la Valle d'Aosta, ma comunque sia 8 date per il costo complessivo delle licenze è ridicolo, qualcuno ci sta menando le palle con l'ALL TRIAL e sinceramente di questa formuna NON CI INTERESSA!!!!! invece di dividere i campionati integriamoli con il regionale, in fin dei conti i percorsi per i Neri, i Bianchi, i gialli li facciamo già ..quindi in Piemonte VOGLIAMO nuovamente le nostre 14 GARE!!!!
Non ci frega nulla di queste nuove formule che incasinano ancora di più i calendari, vogliamo un campionato che ci faccia divertire e che ci piaccia, I SOLDI CHE VENGONO DATI ALLA FMI SONO I NOSTRI, e come finanziatori del NOSTRO CAMPIONATO, pretendiamo di essere soddisfatti, e questo vale per TUTTE le REGIONI!!!
Ultima modifica di Billy il Mer Gen 26, 2011 3:13 pm, modificato 2 volte in totale
per ciò che riguarda ginocchiere e pulsante di stop, anche se sono utili in alcuni casi non sono daccordo neppure io, ma per contestare le regole ritenute ingiuste bisogna andare alle riunioni, se ci vanno in 4 gatti ed inoltre sempre gli stessi, non si possono poi contestare
silvano, ho speso due anni e rinunciato a svariate ore di sonno per proporre normative per i piloti,valide o meno alla fine ho rinunciato perche' assolutamente inascoltato se non deriso da certi personaggi menzionati dal buon Batini nel suo articolo su motocross ( a riguardo del quale io posso contestare la forma ma non la sostanza).
O peggio : ho ricevuto risposte prestampate dal presidente della federazione , chi volesse vederle vada pure in home page, sezione area piloti...area piloti missive, risposte ecc
Facendo una rapida indagine tra persone che sono da molti piu' anni di me in quest'ambito , il "modus vivendi"(parafrasando il sig.Marcellino core liguria) della federazione è lo stesso , immutato negli anni: non ascoltare mai nessuno e tirare dritto a costo di fare figuracce, tanto chi vuol fare le gare deve passare lo stesso di qua...
Bazzicando per gare negli ultimi 4 anni ho sentito varie volte risposte date A CHI PAGA non propriamente edificanti , che qui non riporto per educazione.
Quello che non hanno capito , è che a chi non fa gare e non va alle mulatrial della tessera non se ne fa niente, non è rappresentato!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Vogliono i numeri?
bene, distribuiscano tessere member, fidelity o come cavolo vogliano chiamarle GRATIS , esse non daranno diritto a NULLA se non di dare un numero piu' o meno veritiero dei praticanti trial in italia.
E inizino a darsi da fare con i tanto agognati numeri nelle sedi adeguate (regioni, province,parlamento dove giace una legge da tempo immemore), POI i motoclub si daranno da fare in ambito di amministrazioni comunali con degli strumenti adeguati,
POI da li' chi vorra' si affiliera' ad un motoclub perche' la federazione avra' fatto qualcosa, magari spendera' delle domeniche per fare il timbratore alle gare, fara' magari una o due licenze per far correre il proprio figliolo che non verra' considerato come un criminale perche' va nei boschi con la moto ecc ecc.
Ma allo stato attuale delle cose con 35 € la stragrandissima maggioranza delle persone preferisce fare un pieno o due alla moto e andare al rifugio a mangiare con gli amici!
Paolo Cassani
3477899781
L'ultima parte riflette perfettamente la maggior parte dei trialisti della mia zona,non vengono alle mula(es. due giorni) per via della tessera fim che fa lievitare il prezzo, poi che ce ne facciamo? assomiglia alla tessera dei SIN---ATI ! siamo nascosti ma siamo in tanti !!!
pubblicitaria per far capire e accettare le differenze tra trial e enduro?
Prandix... è come dire ad un genitore di ripudiare un figlio a favore di un altro figlio. questo non sarà mai possibile per una federazione che raccoglie tutte le discipline.
questo è vero a metà web, qui sono iniziati tutti i problemi da quando nell’ endurista è nata questa voglia di estremo prima sinceramente siamo sempre stati nella condizione del silenzio assenso …
mi spiego meglio mi stò preparando una bella relazione da portare in comune dove spiego con tanto di documentazione che sé un una moto da enduro percorre una strada cosiddetta “ bianca “ o comunale il danno è irrisorio …… perché il cosiddetto danno ambientale non esiste perché qui si parla di strade battute che sono percorribili per tutto l’ anno ……il deterioramento è tralasciabile anche dopo il passaggio di parecchie moto …..
e non pensiamo che sia limitato solo a poco strade ……. almeno qui nella mia zona …….
se analizziamo la moto da enduro su un sentiero di montagna, una mulattiera un piccolo sentiero con parecchi dislivelli qui iniziano i problemi ……… il deterioramento è visibile anche dopo un passaggio di una moto ……. pensiamo ad una bella rampa con pietre smosse quanto è pericoloso per un escursionista che per caso si trova dietro …… qualche volta posso anche capire che si inccazzi ….. considerando anche che se la solita rampa percorsa da parecchie moto quando il terreno non è asciutto ….. la rende impraticabile per tutti …….. e dopo …….?
forse anche per questa considerazione che mi stà un po’ sulle …..pall… questo enduro estremo diversifichiamo i percorsi sia per enduro che per trial ognuno avrebbe la sua strada …. e ognuno avrebbe le sue colpe … questo se si fosse in paese civile si potrebbe fare senza cartelli ….. basterebbe un po’ di coscienza cioè quella cosa che tutta dicono di avere ma non mettono mai in pratica ……. _________________ TRIAL Teorema Rognoso Indicante Algebricamente L' equilibrio
Qui sta il nocciolo della questione: come fuoristradisti siamo tutti sulla stessa barca, noi sappiamo che trial/motoalpinismo ed enduro sono due mondi diversi, la gente comune non lo sa, ripeto: siamo tutti dei "motocross" (mai visto cartelli con DIVIETO DI MOTOCROSS? ... dalle mie parti ce ne sono... ). Per portare avanti una legge sul fuoristrada occorre trovare una formula che vada bene per tutti (e ci dovremmo mettere anche i quad). Non sarà una cosa semplice considerando la minoranza di enduristi deficenti (scarico aperto, sempre in monoruota e a manetta...) che vengono sempre portati a cattivo esempio (basta leggere qualsiasi giornale locale) e non aiutano la causa.
L'argomento è estremamente ampio e cerco di sintetizzarlo parlando dal Veneto:
Gare, ho smesso perchè non mi diverte stare via un giorno ed avere la moto accesa circa 30 minuti in tutto!!! Non esistono più i trasferimenti e si passa la giornata ad aspettare davanti alla Zona il proprio turno con il furbo che ti passa davanti e quello davanti che ti sgolfa la moto sul naso....
Aree autorizzate: quando le amministrazioni sentono nominare "MOTO" ti sbattono fuori dagli uffici!!!! Questo proprio perchè siamo equiparati al motocross (stesso rumore, stessa polvere, stesso pericolo ecc. ecc)
Alpinismo: grazie agli enduro, sopratutto ai 4 T, e alle prove estreme si credono tutti campioni con il risultato di stare seduti in sella e, con i piedi di penzolone, grazie alla frizione idraulica, arare tutti i sentieri. Morale passi con il trial per andare a fare un sentiero di quelli giusti e ti trovi il contadino con il fucile spianato.....
Non parliamo della forestale che se ne sta a cercare noi e quando piove e arriva l'alluvione non si fa più vedere perchè sa di essere in colpa...
Morale della favola: via la targa, ogni weekend percorsi diversi, scappare sempre e comunque, e sperare in qualche cavalcata fuori regione.
PS: quando faccio l'istruttore, in un'area autorizzata, le persone che assistono, magari per la prima volta, rimangono sorprese scoprendo uno sport fantastico e chiedono come mai siamo praticamente invisibili....
Meditate gente meditate...
propongo più serietà .meno categorie e come ai vecchi tempi i primi 3 passano in alto o stanno fermi ,questo sopratutto a livello regionale dove se ne vedono di tutti i colori
Paolo Cottellero
Fra quelle per altro già segnalate, tre problematiche molto serie mi sembrano:
- l'FMI, dall'alto della sua rappresentatività, si faccia MOLTO più carico presso stato e regioni a difesa della nostra esigenza di circolare fuoristrada legalmente, in modo limitato e regolamentato per il giusto rispetto all'ambiente, ma senza tutte le ambiguità che attualmente persistono (per esempio in Piemonte, dove si è corso ai ripari per poter tornare alle gare, molto resta da fare per permettere ai MC di ottenere i percorsi autorizzati)
- risolvere il problema targa: è inutile che facciamo finta di non sapere che anche su un percorso autorizzato e perfettamente in regola per tutto il resto, senza targa rischiamo (credo) fino al sequestro del mezzo... se mettiamo la targa invece rischiamo l'arteria femorale...
- costi assicurativi non uniformi, ma commisurati all'effetivo rischio di infortunio (è il mercato assicurativo a volere questo da anni con bonus malus e penalizzazioni a neo patentati, 125cc, ecc. Non vedo perchè in ambito FMI non si debba seguire lo stesso concetto. Noi trialisti paghiamo già il danno d'immagine provocato dall'enduro estremo, se dobbiamo pagargli anche gli infortuni... detto da ex endurista eh!) _________________ Tre sono le cose belle della vita...
Località: in giro...dove non ci sono rompicoglioni
pubblico l' editoriale di motitalia a firma di Paolo Sesti
Editoriale
Motitalia Dicembre 2010–Gennaio 2011 – Un mondo di servizi
La FMI nasceva 100 anni fa come Federazione Sportiva. ma l’evoluzione del tempo e le tante richieste degli appassionati hanno portato ad una profonda trasformazione.
Quanti servizi offre, la FMI? Mi viene da dire: moltissimi. Quasi impossibile contarli tutti. Servizi di ogni genere, da quelli sportivi “classici” (Licenze, Regolamenti, Commissari di gara, Omologazione impianti, Campionati, Trofei, Assicurazioni cumulative, Appuntamenti d’Epoca in Pista, Corsi di Avviamento e/o di Perfezionamento alle specialità, e così via), a quelli più attinenti all’Utenza (Manifestazioni Turistiche, Sconti, Convenzioni, Corsi di Guida e/o Educazione Stradale, Registro Storico, Concorsi per i Tesserati, e così via).
Una bella, enorme, entusiasmante trasformazione, rispetto ai primordi di 100 anni fa (una citazione voluta, per ricordare a tutti il prestigioso traguardo che raggiungiamo quest’anno, come indica chiaramente il logo in questa stessa pagina).
Ma, soprattutto, una trasformazione intervenuta in modo particolare negli ultimi dieci anni, quando abbiamo deciso di offrire risposte concrete (che nessun altro sembrava in grado di dare) a domande che venivano dal grandissimo universo degli appassionati.
Come ovvio, alcuni dei servizi che offriamo sono molto graditi ed utilizzati, altri sono meno importanti, ma tutti contribuiscono a dare un grande valore alla Tessera. Fatto sta che ci permettono di essere molto presenti, nel mondo motociclistico. Come d’altra parte ci riconoscono ormai quasi 170.000 persone, che ci danno fiducia ogni anno attraverso la Tessera.
Alcune volte, per usufruire di un servizio, è necessario un “sacrificio”. Economico, nel caso delle Tariffe da pagare, oppure di tempo. Magari pochi secondi ogni volta, come ad esempio per ottenere la copertura assicurativa in allenamento, che bisogna “attivare” inviando un SMS. Un costo di pochissimi centesimi e una procedura comunque rapida e semplice, che pure qualcuno ha sentito il bisogno di contestare.
Appunto, le contestazioni. Chi fa tanto, come sono convinto faccia la FMI, si espone tanto: all’apprezzamento (alcune volte pubblichiamo una lettera di ringraziamento, nell’apposita rubrica), oppure alle critiche. Che queste vengano dai singoli, direttamente a noi o magari attraverso i Forum dei siti specializzati, è un “rischio” inevitabile: non è detto che riusciamo sempre a spiegarci al meglio, che tutti debbano sempre e comunque approvare cosa e come lo facciamo, che tutti abbiano la sensibilità immediata per cogliere l’essenza di un problema o la lungimiranza per immaginare l’evolversi di una situazione. Che le critiche arrivino da fonti più “autorevoli” è invece sicuramente spiacevole. Però anche questo fa parte del gioco. Noi ascoltiamo le critiche, le valutiamo, cerchiamo di capire se siano giustificate, comunque andiamo serenamente avanti per la nostra strada, nella convinzione che ogni volta puntiamo a fare il meglio possibile, sempre e comunque nell’interesse di tutti i Tesserati.
Nel frattempo, si ricomincia. Tra pochi giorni lo sport torna ad essere protagonista. Si parte con il Trial, “addirittura” il mondiale indoor a Milano; poi ci saranno gli stranieri in Italia durante gli Internazionali di motocross, subito dopo la presentazione del CIV 2011, fino a che tutte le specialità saranno avviate e comincerà l’attesa per vedere “come va a finire”, la curiosità su chi riesce a conquistare i titoli 2011. Senza però dimenticare i nostri nei vari mondiali. Non vorrei fare torti a nessuno, dimenticando qualche nome celebre, ma: cosa riusciranno a fare Rossi, Biaggi, Cairoli, Philippaerts, i “ragazzini” del Team Italia, le “rocce” dell’enduro, Grattarola ed i suoi compagni di specialità, quelli della Supermoto e tutti gli altri?
Non lo so, come non lo sa nessuno. E’ il bello dello sport. In questo caso, dello sport motociclistico. Quello che ci piace di più.
Paolo Sesti
e questo è quanto ho preparato raccogliendo mie idee e spunti che molti di voi mi hanno offerto
Riflessioni:
Prendiamo spunto dallo statuto F.M.I
(tratto dal sito www. federmoto.it)
Art. 3 - SCOPO ED ATTRIBUZIONI
1. La FMI rappresenta e cura gli interessi generali del motociclismo italiano.
2. A tale scopo la FMI:
(…)
c) promuove e favorisce lo sviluppo del turismo motociclistico, anche
attraverso l’organizzazione e la gestione di raduni e attività amatoriali non
agonistiche;
d) formula proposte e collabora con le pubbliche amministrazioni per
l'emanazione di provvedimenti idonei a favorire lo sviluppo e la diffusione
del motociclismo, per lo studio e la soluzione dei problemi relativi alla rete
stradale, alla disciplina ed alla sicurezza della circolazione;
e) promuove ed attua forme di assistenza giuridica, tecnica, didattica
assicurativa ed ogni altra forma di assistenza utile agli interessi degli utenti
dei motoveicoli ed allo sviluppo delle attività motoristiche;
La lettura dell’art. 2 commi C e D fanno emergere qualche perplessità: tanti affiliati si domandano cosa è stato concretamente fatto per perseguire gli scopi dettati dallo statuto, quanto meno per quanto riguarda l’aspetto fuoristrada, dato che dopo attenta lettura dell’ organo di informazione dell’ fmi si trae poco o nulla.
Questo stato di fatto determina una sempre maggiore emorragia di affiliati, che lasciano l’ fmi pur continuando a praticare il fuoristrada, in modo indipendente e spesso abusivo, perche’ appunto non si sentono tutelati in alcuna maniera. Inoltre gli affiliati titolari di licenza ogni anno vedono crescere esponenzialmente i costi di gare e licenze, oltre a subire maggiori obblighi (onerosi) in nome di una sicurezza che altro non è che un assicurazione minimale assolutamente inadeguata rispetto a qualsiasi assicurazione di altre discipline (vedi sci).
Quello che si chiede è che la federazione, oltre ad informare in maniera maggiore , esaustiva , concreta e non propagandistica:
• Supporti i motoclub e gli utenti affiliati con validi strumenti che siano utili, tipo uno studio legale che istruisca ricorsi contro le multe, e degli staff di geologi o esperti del territorio che coadiuvino i motoclub a istruire le pratiche verso comuni disponibili a dare aree e percorsi per la pratica del fuoristrada.
• Riduca i costi per le specialita’ a minor rischio infortuni (trial) per i licenziati. Il mercato assicurativo ci insegna che chi procura meno danni va premiato (es. bonus malus), non si capisce perché i trialisti che già ‘pagano’ il danno di immagine provocato da altre specialità (tipo l’enduro estremo, sempre più di moda), debba anche pagarne i rischi!
• Offra un valido servizio per chi NON fa gare affinche’ propenda all’affiliazione. Perche’ a oggi non è assolutamente sufficente organizzare gare: se non ci sono i presupposti per praticare fuoristrada senza essere perseguitati, tutelati da un organismo di rappresentanza quale l’ fmi si prefigge di essere , tanto vale rimanere nell’ illegalita’. Che senso ha partecipare a una gara senza potersi allenare perche’ non ci sono luoghi dove poter girare in moto tranquillamente? Ancora piu’ importante: per una persona che fa gare ce ne sono 30/40 se non di piu’ che posseggono una moto e vanno in fuoristrada, se l’fmi non informa su quanto fa per tutelare queste persone, difficilmente arrivano nuovi appassionati.
• Rifletta su questa opportunità: se servono i numeri, i tanto agognati numeri per accampare delle richieste alle pubbliche amministrazioni si potrebbe istituire una tessera partecipativa, ovvero una tessera nominale, che non da alcun diritto, gratuita, con menzionate le specialita’ che l’ intestatario pratica (es. turismo/trial/enduro) una volta censiti e catalogati i motociclisti, sarebbe piu’ significativo il “peso” delle richieste fatte alle p. amministrazioni.
• Trovi la possibilità, come ottenuto in alcune nazioni della Comunita’ Europea, di omologare delle targhe piccole per le moto fuoristrada assolutamente non pericolose come quelle italiane o illegali come le targhe auto-ridotte in voga in Italia. Se tutti i praticanti montassero le targhe regolamentari, vi sarebbero molti più infortuni, anche gravi (lesioni all’arteria femorale) con grave danno agli utenti e aumento dei costi assicurativi. In alternativa, si potrebbe mediare la possibilità di fissare la targa in modo visibile sullo zaino e non più sulla moto, possibilità ad oggi non ammessa.
• Recuperi l’evidente divario e ritardo tra quanto hanno fatto le associazioni ecologistiche o il CAI (giusto per fare due esempi), rispetto a quello che negli ultim venti anni ha fatto l’ fmi per l’ articolo 2 del suo statuto; le richieste di tanti affiliati vertono su una maggiore informazione su quanto si stia facendo a livello politico/giuridico.
• Coadiuvi quelle realtà, dove, agendo con educazione e rispetto per il territorio si è riusciti ad avere collaborazione da parte di comuni per la circolazione delle moto, impiegando risorse ben maggiori di quelle odierne al fine di perseguire gli scopi dell’ articolo 2 anche per il fuoristrada.
• Proponga una riduzione dei costi, come chiesto dai licenziati, o l’ abolizione dell’ assicurazione obbligatoria nel caso se ne presenti una propria e attui un maggiore dialogo con rappresentanti fmi per proposte regolamentari per l’attuazione delle stesse.
In rappresentanza di motociclisti
Paolo Cassani
a questo aggiungo un semplicissimo spunto di riflessione
....da come è messa......sembra proprio un volantino di propaganda elettorale....NOI qui...NOI la.....NOI su...NOI giù.....e alla fine si pensa solo al proprio tornaconto,
tempo fa 3G ha pubblicato una lettera datata 23 anni fa....aspetta ancora adesso delle migliorie....ma gli avevano risposto in "politichese" esattamente come questo volantino....... e i " cani sciolti" (come li chiamano in Federazione) aumentano.....e quelli purtroppo per loro (FMI)....NON FANNO CASSA...... _________________ con tutte quelle rifiniture . . . . . . . "l'entusiasmo è alle stelle"
Giapponesi? . . . . . . . . . brutta razza
Località: in giro...dove non ci sono rompicoglioni
Citazione:
Appunto, le contestazioni. Chi fa tanto, come sono convinto faccia la FMI, si espone tanto: all’apprezzamento (alcune volte pubblichiamo una lettera di ringraziamento, nell’apposita rubrica), oppure alle critiche. Che queste vengano dai singoli, direttamente a noi o magari attraverso i Forum dei siti specializzati, è un “rischio” inevitabile: non è detto che riusciamo sempre a spiegarci al meglio, che tutti debbano sempre e comunque approvare cosa e come lo facciamo, che tutti abbiano la sensibilità immediata per cogliere l’essenza di un problema o la lungimiranza per immaginare l’evolversi di una situazione. Che le critiche arrivino da fonti più “autorevoli” è invece sicuramente spiacevole. Però anche questo fa parte del gioco. Noi ascoltiamo le critiche, le valutiamo, cerchiamo di capire se siano giustificate, comunque andiamo serenamente avanti per la nostra strada, nella convinzione che ogni volta puntiamo a fare il meglio possibile, sempre e comunque nell’interesse di tutti i Tesserati.
Se FMI non dormisse sugli allori potrebbe organizzare un sondaggio per sentire un attimo come la pensano I CANI SCIOLTI l'opportunità ci sarebbe L'indoor a Milano li ne troverebbe parecchi
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