MOTORI E TECNICA - COSA VA A VARIARE NELLA GUIDA, LA POSIZIONE DEGLI STELI? kreps - Dom Giu 11, 2006 9:08 pm Oggetto: COSA VA A VARIARE NELLA GUIDA, LA POSIZIONE DEGLI STELI?
Sarei curioso di sapere come cambia il comportamento della moto, quando si posizionano gli steli della forcella + o meno fuori, rispetto alla piastra superiore,...avete sicuramente capito di cosa parlo...ma nel dubbio mi spiego meglio.
Nel mio caso (rev '05), lo stelo fuoriesce circa 5mm rispetto alla piastra superiore.
Ho notato che gli steli in quel punto hanno 2 segni di riferimento (ad'occhio e croce, saranno: il 1° a 5mm ed il 2° a 10 dall'estremità superiore dello stelo.
Cosa si vuole ottenere quando si va ad aumentare o diminuire, la parte che fuoriesce?
Non fate ipotesi...aspettiamo la risposta da chi se ne intende veramente...grazie!
ste75 - Dom Giu 11, 2006 9:25 pm Oggetto:
Guuarda è semplice: se spingi gli steli + in basso, cioè diminuisci la parte di stelo che spunta sopra le piastre, avrai una moto + stabile ma - maneggevole, sarà cioè meno incline a sbacchettamenti sullo sconnesso e filerà dritta + facilmente, sarà meno incline agli impuntamenti in discesa, pero' curverà con + difficoltà soprattutto in salita.
Ale(ex194) - Dom Giu 11, 2006 11:30 pm Oggetto:
quoto questa regola vale anche sulle stradali io avevo l'R6 e sfilando le forcelle di 1/2cm avevo una moto che andava in piega sulle curve strette da brivido! ma in rettilineo sbacchettava di brutto (un totale godimento)
gilpera - Mer Giu 14, 2006 1:25 pm Oggetto:
Bellissima domanda!!!
Quello che dicono ste75 e Ale(ex194) è giusto. Un po' più complicato è capire perchè complessivamente aumenta la maneggevolezza e diminuisce la stabilità quando effettui l'operazione di "sfilare le forche" ovvero di aumentare la distanza tra l'estremità superiore della forcella e la piastra.
Rispolverando i libri dell'università posso fare una 'brevissima' sintesi.
Le grandezze geometriche fondamentali che caratterizzano il comportamento di una moto sono:
PASSO=distanza tra i punti di contatto dei pneumatici.
ANGOLO di INCLINAZIONE DELLO STERZO= angolo compreso tra l'asse del cannotto dello sterzo (che potrebbe avere un'inclinazione diversa da quello delle forcelle!!!) e la verticale.
AVANCORSA=distanza tra il punto di contatto della ruota anteriore con la strada e il punto di intersezione dell'asse di sterzo sempre con la strada.
Sfilando le forcelle riduci contemporaneamente il valore di tutti e 3 i parametri:
il passo,l'angolo di sterzo e l'avancorsa.
Per non farla troppo lunga trascuro la variazione del passo (che cmq è molto importante... hai mai provato a mettere una catena con una maglia in più e vedere come varia il comportamento della moto?).
Il valore dell'avancorsa è il parametro di progetto fondamentale per determinare la stabilità (o la maneggevolezza, le 2 cose sono in antitesi) di una moto. Immagina di procedere dritto a velocità costante e che ad un certo punto ti ritrovi per un qualsiasi motivo (per esempio un sasso) con il manubrio girato di qualche grado verso destra. La moto complessivamente subirà uno scossone ma tenderà ad andare dritta ed il manubrio tende a raddrizzarsi spontaneamente.
Il manubrio si raddrizza perchè il pneumatico (girato) strisciando genera una forza. Questa forza ha un braccio che è il valore dell'avancorsa. Dalla fisica una forza moltiplicata per un braccio dà un momento che è quello che fa raddrizzare il manubrio.
Quindi aumentando l'avancorsa aumenta il momento raddrizzante e quindi la stabilità .
Se la forza impressa dal manubrio anzichè partire dal sasso sulla strada partisse dalle nostre braccia il discorso non cambierebbe, con un avancorsa maggiore dovremmo vincere una coppia maggiore per sterzare e quindi avremo la sensazione di uno sterzo più duro.
Tanto per curiosità la formula per ricavare l'avancorsa a manubrio dritto è: a=Ra*tg(e)-d/cos(e)
dove a=avancorsa,Ra=raggio ruota anteriore, e=angolo di sterzo, d=avanzamento (cioè la distanza tra l'asse della forcella e il perno ruota).
Mi rendo conto che con un disegnino sarebbe stato più semplice spiegare...
ciao ciao
kreps - Mer Giu 14, 2006 1:44 pm Oggetto:
Ma che disegnino e disegnino!!!...gilpera!!!...ma chi ti manda?!?!...ce ne fosse di gente come te nel sito...gente che fa di tutto x rendersi utile al prossimo...e pergiunta, neanche lo conosce!!!...da quell'altruista e curioso che sono,...non posso che darti il benvenuto!
Ciao!
gilpera - Mer Giu 14, 2006 1:52 pm Oggetto:
Figurati!!!
Qualche anno di ingegneria serviranno a qualcosa????
BULBO - Mer Giu 14, 2006 4:53 pm Oggetto:
stica...i , Professor Gilpera , possiamo darle del tu o .... ciao e grazie x la splendida spiegazione , roba da tesi di laurea!!!!
STAT A PET - Gio Giu 15, 2006 7:29 pm Oggetto:
guarda, io di rev ne ho avute tre e preferivo sempre portarle fuori di due tacche,
in quanto la rev ha gia' come caratteristica del suo telaio in alluminio ad andare su
abbastanza dritta,e poi e' una moto che ha molta aderenza sul posteriore,tirandole
piu' fuori guadagnerai molto nelle curve strette senza perdere l'aderenza ed avra'
meno tendenza ad impennare nei grossi salitoni.Prova e vedrai,e poi
ricorda che fai trial non vai a girare in pista quindi hai bisogno di una
moto maneggevole non di una moto che non sbacchetta alle alte velocita
kreps - Gio Giu 15, 2006 7:51 pm Oggetto:
Ho già fatto quello che suggerisci (2 tacche), appena letti i post!...mi è sembrata la cosa + logica x fare Trial.