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commenti avvenimenti vari fuori dal campionato regionale campionato

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  la 2 giorni  99 DGDB

21/02/99  Primo appuntamento per i trialisti Lombardi ( e non solo ) il 20 e 21 febbraio con la classica gara di apertura della stagione agonistica  " 2 GIORNI DELLA BRIANZA " organizzata dal Motoclub Monza , partenza alla fiera di Monza ( vicino allo stadio come nel 98 )  20 zone il sabato x 43 KM e 30 la domenica  75 KM . Purtroppo non sono mancate le lamentele di alcuni piloti per via della molta strada da percorrere per raggiungere le zone non stop , in effetti bisogna ammettere che partire da Monza e percorrere la brianza con moto di questo genere è alquanto difficoltoso e se poi ammettiamo il fatto che il 90% dei mezzi non è nemmeno immatricolato tirate voi le somme .Se poi malauguratamente dovesse capitare un incidente sarebbero davvero " rogne " . Parlando dell'organizzazione della gara ,i piloti sono stati ampiamente soddisfatti ed anche le zone ben tracciate hanno permesso a tutti di esprimere il proprio potenziale .Poco il pubblico nella giornata di Sabato mentre la domenica le prove di Bevera Domino e Sirone cava  ( le più spettacolari ) erano molto affollate .Buona l'idea di far seguire i BIG da uno speaker che esaltava i passaggi funambolici dei campioni entusiasmando il pubblico . chiedendo ai vari piloti il loro parere a fine gara , la maggior parte di loro ha affermato che la 2 giorni non è più come quella di un tempo e che preferivano di gran lunga quando la gara partiva dal centro sportivo di Villa Raverio o da Bosisio Parini ,perché le zone erano più vicine e più belle , alcuni hanno anche affermato che se l'anno prossimo si partirà ancora da Monza non si iscriveranno più . L'augurio di tutti noi piloti è che a partire dal prossimo anno si ritorni a correre la Due Giorni come un tempo , comunque dobbiamo elogiare l'impegno di Romeo Ascherio responsabile dell'organizzazione della gara che malgrado le difficoltà burocratiche e problemi con  ambientalisti vari riesce sempre ad organizzare una bella gara e a portare i migliori piloti che offrono grande spettacolo sia al pubblico che ai partecipanti stessi . E' stata molto gradita da tutti la presenza del pilota giapponese Tanaka che ha entusiasmato con i suoi passaggi da " brivido " senza mostrare la benchè minima esitazione e considerando il fatto che il pilota della Beta ha solo 17 anni ,penso che quando non commetterà più banali errori lo vedremo nelle prime posizioni del mondiale . Un altro pilota che ha entusiasmato tutti , ancora di più dei soliti Miglio e Bosis è stato il portacolori della Montesa Dario Re Delle Gandine il pilota di Como ha  dimostrato a tutti quello di cui è capace lasciandosi dietro coloro che fino ad ieri lo avevano quasi sempre battuto, bravo Dario continua così , in Italia abbiamo bisogno di nuovi campioni ..E' stato gradito  il ritorno alle gare di Piero Sembenini  , il pilota di Riva del Garda si era ritirato dalle competizioni a causa di un grave infortunio riportato in una gara indor.                 Webmaster

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Campionato Valtellina  "Gordona "14/03/99

18/03/99    In una bellissima giornata di sole quasi estiva ha preso il via il
campionato Valtellina con la prima gara organizzata a Gordona in
Valchiavenna presso il kartodromo. Ottima la scelta del luogo di partenza
della prima gara del campionato; la struttura del kartodromo offre infatti
ampi parcheggi, bar ristorante, tavolini all'aperto con servizio ai tavoli.
Ottima anche la "coreografia": tendone per esposizione di abbigliamento e
materiale vario, minimongolfiera promozionale del campionato, Dario Re
Delle Gandine che si e' esibito in alcuni spettacolari passaggi su alcuni
alti muri situati nel piazzale della partenza.
Agli iscritti sono stati distribuiti come previsto due coppie di
manopole,un chilo di olio per miscela, una maglia, un manubrio.
Ottima l'organizzazione della gara che nonostante il gran numero di
iscritti (circa 120 partenti) ha preso il via regolarmente cosi' come
regolarmente si e' svolta senza code estenuanti o altri problemi. Presenti
tra l'altro numerosi Agonisti (rossi) (circa 20) tra cui alcuni nomi
importanti (Re Delle Gandine, Petrella)
Otto le zone da percorrere tutte tracciate nel greto di un torrente e tutte
costituite da passaggi su pietre senza quindi una grande varieta', forse
troppo facili per le categorie gialle e verdi e piuttosto difficili per le
cat. blu e rosse (per queste ultime per la verita' alcune erano forse un
po' pericolose).
Numeroso il pubblico che ha potuto assistere sia alla gara di trial che
alle prove dei kart.
Ricco il tavolo delle premiazioni: oltre alle coppe e trofei per i primi
cinque classificati di ogni categoria, le coppe per le prime 12 squadre
classificate e quelle per i primi classificati di ogni categoria in sella a
moto Montesa, c'erano premi da assegnare per estrazione tra i partecipanti
appartenenti alle squadre tra cui manubri capi di abbigliamento e un paio
di stivali Trial.
Fin qui tutto bene.
I problemi, grossi, sono cominciati alla fine della gara quando per un
guasto al computer non e' stato possibile stilare le classifiche nel
proverbiale tempo record con cui solitamente alle gare di camp. Valtellina
vengono esposte. Anzi, poiche' il numero dei partecipanti , delle
categorie, delle squadre ecc. era piuttosto elevato e avendo dovuto
calcolare e stilare le classifiche completamente manualmente alle ore 18
(la gara e' finita alle 14,30 circa) ancora si attendeva di conoscere i
risultati. Inoltre, poiche' qualcuno ha pensato di far sparire il tabellone
della categoria expert, per questi non si e' potuta stilare alcuna
classifica ufficiale e si sono premiati i piloti ... in fiducia in base
alle loro dichiarazioni riguardo al loro piazzamento... !!!!!
Comunque nell' imbarazzo generale degli organizzatori si e' riusciti in
qualche modo a svolgere le premiazioni.
Sicuramente il luogo ha contribuito a far si che nonostante tutto i lunghi
tempi di attesa trascorrressero senza disagio eccessivo e che alla
conclusione delle "premiazioni" ci fossero ancora
numerosissimi presenti.
Sicuramente il grosso problema con le classifiche ha rischiato di
vanificare gli sforzi degli organizzatori e offuscare l'ottima
organizzazione generale ma crediamo che in realta' il bilancio della
giornata possa essere sicuramente positivo.
Questi avvenimenti pero' dovrebbero farci pensare che cio' che e' successo
in questa occasione in realta' non e' poi cosi' raro che accada e che i
membri del M.C. Valtellina hanno sempre fatto un vanto della velocita' di
esposizione delle classifiche proprio perche' troppo spesso (quasi sempre
?) l'esposizione delle classifiche avviene in tempi... biblici ...
La causa di cio' e' da ricercare a nostro avviso nella mancanza di
programmi adeguati per la gestione computerizzata delle classifiche cosa
che dovrebbe essere la prima preoccupazione di chi vuole organizzare una
gara di Trial.
Troppo spesso si vedono classifiche stilate manualmente o programmi che
calcolano le classifiche in modo errato o che si limitano al minimo
indispensabile e che quindi allungano i tempi di attesa. Forse sarebbe il
caso che i M.C. che decidono di organizzare gare di campionato investano
maggiormente su questo aspetto.

Luigi  Schiavi <arcturus@iol.it> giorna1.jpg (3827 byte)

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29 Agosto 1999 - Bormio (SO) - Campionato Trial Valtellina e Challenge Montesa

Nonostante le abbondanti piogge che hanno interessato la maggior parte della Lombardia Domenica 29 Agosto in occasione della gara valida per il campionato Valtellina e per il Challenge Montesa a Bormio i concorrenti hanno potuto prendere il via in una delle localita’ sicuramente piu’ belle toccate quest’anno dal trial lombardo sotto un bellissimo sole. Circa una settantina i piloti alla partenza svoltasi presso il centro sportivo "Il Pentagono" alle porte del paese dove erano presenti tutte le attrezzature necessarie (bar, servizi, uffici, televisione) oltre che una ampia tettoia che sicuramente sarebbe stata molto utile in caso di maltempo. Gli organizzatori prevedendo un numero non altissimo di partecipanti rispetto alle gare precedenti dovuto soprattutto alla data per molti ancora vacanziera hanno per questa occasione abbandonato la formula dei due giri e dodici zone optando per la formula piu’ "tradizionale" dei tre giri e otto zone. Tra l’altro il lungo trasferimento che si snodava prevalentemente su sterrati all’interno della pineta avrebbe comunque probabilmente permesso di evitare code anche in caso di un numero molto piu’ elevato di partecipanti.

Vista la localita’ e l’esperienza ormai consolidata degli organizzatori (M.C. Valtellina) non ci si poteva che aspettare un ottima gara sotto tutti gli aspetti e cosi’ e’ stato anche grazie anche alle favorevoli condizioni meteo che hanno permesso anche a numerosi spettatori di assistere ai passaggi dei piloti (a Bormio erano ancora presenti numerosi turisti nonostante la stagione ormai volgesse al termine). Molto bello come dicevamo il trasferimento che ha permesso a tutti di godere dei paesaggi offerti dalla natura e molto belle le zone tracciate sia all’interno del fiume che nella pineta con l’ultima in quota molto distante dalle altre e costituita da grosse pietre. Particolare il terreno soprattutto nelle zone tracciate nel sottobosco dove nonostante l’apparente mancanza di aderenza i migliori riuscivano a guidare con un filo di gas anche su ripide salite e curve in contropendenza dove invece i piloti meno esperti optavano per una molto meno redditizia ma apparentemente piu’ sicura guida a gas spalancato. Insidiose anche le zone tracciate nel fiume in cui il terreno sabbioso e ghiaioso ha tratto in inganno non pochi. Plauso anche ai giudici che hanno egregiamente svolto il loro lavoro.

Immediata l’esposizione delle classifiche e come sempre molto ricco il tavolo delle premiazioni. Per la verita‘ comunque la maggior parte dei premiati sembravano interessati piu’ alle miss addette alla consegna dei premi che ai premi stessi. Alla fine delle premiazioni e’ stato inoltre offerto un rinfresco con spumante pasticcini e salatini molto apprezzato da tutti i presenti.

Unica ombra riguarda un fatto accaduto all’arrivo : molti piloti "pensavano" che il tempo massimo di gara fosse di sei ore, il Regolamento Particolare (R.P.) della gara riportava invece un tempo massimo di cinque ore. Alcuni di questi piloti quindi non si sono preoccupati di terminare la gara nelle cinque ore previste ma hanno impiegato un tempo superiore. Tali piloti avrebbero quindi dovuto essere squalificati come da regolamento poiche’ giunti fuori tempo massimo (FTM). Dopo lunghe ed alquanto assurde discussioni comunque il commissario di gara di comune accordo con gli organizzatori ed i piloti ha deciso inspiegabilmente di riammettere tali piloti in classifica.

In ogni caso ottimo il giudizio sulla gara e veramente doverosi oltre che meritati sono i complimenti da fare a Lino Della Rodolfa e a tutto lo staff del M.C. Valtellina che ha permesso al Trial di toccare zone fino a un anno fa assolutamente impensabili e non mi riferisco solo a questa gara ma anche alle gare di Madesimo, Caspoggio. Cio’ sicuramente contribuisce molto piu’ di ogni altra cosa a permettere al Trial di uscire da quel clima di "clandestinita’ " a cui e’ stato fino ad oggi e senza ragione relegato. Il pubblico presente in genere alle gare svolte in questi luoghi si e’ inoltre sempre divertito ed interessato e mai si sono sentite lamentele. C’e’ ancora da sottolineare che nessuna delle amministrazioni comunali che in tempi recenti ha concesso, magari con iniziale estrema diffidenza, i permessi relativi allo svolgimento di gare di Trial ha mai dovuto pentirsene il che significa almeno due cose : primo il trial e’ uno sport che seppur motoristico e’ realmente ecologico e secondo, i trialisti sono una categoria sicuramente rispettosa delle regole e della natura forse anche grazie all’impegno di molti che hanno contribuito ad "educare" i trialisti in tal senso (ad. es. spesso alla partenza delle gare ci sono cartelli che raccomandano di non uscire dai percorsi segnati e di tenere un comportamento corretto proprio per poter continuare a praticare il trial). Ancora un po’ di lavoro in questo senso va fatto pero’ nei confronti di alcuni che pur avendo comportamenti ineccepibili fuori strada si lasciano andare a comportamenti sicuramente dannosi dell’immagine del Trial sulle strade : impennate ed esibizioni varie, guida in piedi anche sulle strade trafficate, scarso rispetto dei limiti di velocita’, degli stop, dei semafori, ecc. ecc. Dobbiamo tenere conto che chi vede il trialista sulla strada comportarsi in tal modo pensera’ che chi tiene sull’asfalto e sotto gli occhi di tutti un comportamento tanto scorretto, pericoloso ed irrispettoso delle regole probabilmente si comportera’ anche peggio fuori strada dove non viene visto da nessuno... Personalmente mi e’ capitato (non in quest’occasione) di vedere piloti eseguire esercizi di riscaldamento prima della gara salendo su aiuole, fioriere, scalinate, muretti vari che a volte si possono anche danneggiare. E’ ovvio che e‘ sufficiente un pilota che rovina un’aiuola in centro paese per infangare l’immagine di altri duecento che durante una intera gara non causano alcun danno !

Spero che queste considerazioni possano essere di qualche utilita’ e nel frattempo vi ricordo che il prossimo appuntamento con il Trial regionale sara’ il 19 Settembre a Colico (LC) con la gara valida per il camp. Reg. Promozionale organizzata dal M.C. Lazzate.

Ciao a tutti.

Luigi  arcturus@iol.it

P.S. Il regolamento particolare di ogni gara (R.P.) e’ il documento (approvato dalla FMI volta per volta) sul quale appaiono tutte le informazioni specifiche riguardo ad ogni gara (numero zone, numero giri, lunghezza percorso, M.C. Organizzatore, responsabili di gara, tempo massimo consentito, categorie ammesse e via dicendo). E ovvio che essendo un regolamento PARTICOLARE esso variera’ per ogni gara in funzione della gara stessa. Non tutte le gare avranno cioe’ lo stesso numero di zone, di giri e di conseguenza non tutte le gare avranno lo stesso tempo massimo consentito. E’ interesse e dovere del pilota leggere il R.P. che deve essere obbligatoriamente esposto alla partenza dagli organizzatori. Non e’ invece dovere degli organizzatori fare da mamma ai piloti assicurandosi che oltre ad aver indossato la maglia di lana per non prendere freddo abbiano anche letto il R.P. e sappiano quindi quanto tempo hanno a disposizione per finire la gara ! Non si capisce pertanto da dove possano scaturire affermazioni del tipo "ma io pensavo..." , "ma se il tempo massimo e’ sempre (?) di sei ore perche’ oggi deve essere di cinque...", "se il tempo non e’ di sei ore lo dovete dire a tutti...", "dovete indicare il tempo di gara con un cartello ben visibile..." e via dicendo con simili affermazioni che gli organizzatori hanno dovuto sentirsi dire da parte di quei piloti sprovveduti che hanno pensato di non leggere il R.P. e di giungere FTM. Da notare che questi piloti erano per lo piu’ appartenenti a categorie "esperte" (junior) quindi non certo dei novellini del trial e quindi tali affermazioni risultano ancor piu’ assurde oltre che ridicole.

Il regolamento dice che la gara non puo’ essere piu’ lunga di sei ore ma non dice che DEVE essere di sei ore ! Tali piloti invece di coprirsi di ridicolo avrebbero fatto meglio almeno a non fare simili stupide affermazioni. Di sicuro pero’ hanno ottenuto il loro scopo venendo riammessi in classifica e di questo (ahinoi !) il responsabile primo e’ il commissario di gara il cui primo compito sarebbe proprio quello di evitare simili fatti... ! ! !

 

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Valgreghentino (LC) - 11 Luglio 1999

Si e’ tenuta Domenica 11 Luglio la annunciata manifestazione di Trial Indoor presso il centro sportivo di Valgreghentino (LC). La sera di Sabato invece la prevista prima manche non si e’ potuta disputare a causa delle condizioni meteorologiche davvero proibitive.

Buona l’affluenza del pubblico, anche se purtroppo non eccezionale anche visto lo scopo benefico della manifestazione, che ha potuto assistere al mattino alla gara tra piloti delle categorie minori (Promozionali e Cadetti) disputata su percorsi opportunamente adeguati alle capacita’ dei piloti e al pomeriggio alla sfida tra i big. Presenti numerosi piloti del M.C. Olginate (Team Millepiedi) oltre ad alcuni piloti del M.C. Desio, M.C. Canzo, M.C. Centrolago per quanto riguarda i piloti Promozionali e tra i big si e’ potuto assistere alle evoluzioni, ottimamente commentate come sempre da Oscar Malugani, di Diego Bosis (pluricampione Italiano Senior e due volte vicecampione mondiale), Andrea Petrella, Riccardo Vitali, Massimo Polvara e Stefano Donghi. Assente atteso Attilio Artusi che non ha potuto presentarsi sul campo di gara.

Belle le cinque zone tracciate da Andrea Petrella costituite da rocchetti di legno, grossi pneumatici, tronchi, grossi blocchi di marmo e una classica piramide sui quali tutti i piloti hanno trovato qualche difficolta’ (per onesta’ bisogna dire che Bosis (vincitore della gara) non sembrava intimorito piu’ di tanto e l’unico piede appoggiato durante la gara e’ stato un piede di sicurezza sicuramente evitabile appoggiato in un tratto non particolarmente preoccupante, mentre ben distanziato terminava al secondo posto Riccardo Vitali seguito da Petrella al terzo.)

Brivido al mattino invece quando uno dei piloti del Team Millepiedi in una brutta caduta da un grosso pneumatico con l’acceleratore a "manetta" ha riportato la lussazione di entrambe le spalle. Prontamente soccorso e trasportato all’ospedale risulta essere attualmente fasciato come una mummia ma con la certezza di tornare come nuovo tra una decina di giorni... A lui i nostri migliori auguri. (Per la cronaca la gara del mattino e’ stata vinta da Stefano Rota seguito da Mauro Olia e al terzo posto Gianluca Brandolini)

Ottimo il lavoro dell’equipe organizzativa costituita dalla collaborazione di numerosissime associazioni locali capitanate dalla locale sezione degli alpini ottimamente affiancate dai soci del M.C. Olginate - Team Millepiedi il cui scopo era di raccogliere fondi per permettere l’attivazione di una "CASA ACCOGLIENZA" per ragazzi disabili da parte dell’ A.N.F.F.A.S. sez. di Lecco.

Premiazioni finali per tutti i partecipanti e organizzatori alla presenza delle autorita’ locali e di numeroso pubblico che ha potuto oltre che assistere alla manifestazione di Trial anche visitare l’esposizione di moto da GP di vari periodi (dal ’45 ai giorni nostri) compreso alcuni sidecar da GP (uno si poteva provare) e alcune minimoto (anche queste si potevano provare). Interessante anche la Renault Clio Rallye esposta (questa non si poteva provare...) e il servizio ristorazione... (questo era da .... provare!)

Ciao a tutti

Luigi  arcturus@iol.it

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26 Settembre 1999 - Canzo (LC)

Una gara sicuramente degna del campionato per cui era valida (il Campionato Italiano Cadetti) la gara organizzata il 26 Settembre a Canzo (LC) ad opera del locale M.C. Canzo. I circa 80 piloti divisi nelle 13 categorie, tra cui tutti i promozionali, la categoria femminile ed i minitrial, hanno infatti trovato le dieci zone inserite sul percorso da compiere tre volte tecniche, divertenti, belle e soprattutto adatte alle varie categorie dove l’errore era sempre possibile ed il cinque era sempre in agguato ( i migliori di ogni categoria hanno spesso pagato questa penalita') ma tutte potevano essere percorse anche con zero penalita’. Spesso pero’ chi non si accontentava di un uno o un due certi e tentava lo zero era costretto a pentirsene e a vedersi assegnare il cinque. In altre zone invece la tecnica poteva "facilmente" sopperire ad errori di traiettoria. Buono il terreno che nonostante le abbondanti piogge dei giorni precedenti ed il fatto che si presentasse molto bagnato non ha dato problemi di aderenza particolari a patto di saper usare adeguatamente il gas. Anche il fatto che buona parte dei tracciati controllati fossero all’interno di corsi d’acqua sassosi ha contribuito oltre che a rendere piu’ divertente la gara anche ad evitare problemi di aderenza : i sassi immersi nell’acqua in genere garantiscono un’aderenza molto migliore del fango o delle pietre umide. A tal proposito ad es. la zona uno era costituita da un ingresso su una lastra di pietra obliqua molto lunga in parte asciutta ed in parte umida ed assai viscida dove la maggior parte dei piloti non molto delicati con il gas ha appoggiato uno o due piedi e da un’uscita su di una cascatella spettacolare dove molti, anche qualcuno dei migliori, hanno avuto problemi ma soprattutto dettati dal fatto di non porre fiducia nell’aderenza delle gomme sulle pietre percorse dall’acqua che invece, se affrontate con un minimo di velocita’, offrivano un ottimo grip.

Da notare che le categorie promozionali erano unite in un’unica categoria con percorso di colore verde la cui difficolta’ era paragonabile ad un percorso mediamente difficile di colore verde di una gara di campionato regionale. A tal proposito i piloti che normalmente sono abituati ad affrontare nel campionato regionale i percorsi gialli in genere molto piu’ facili si sono comunque divertiti ed alcuni hanno manifestato gia’ da ora l’idea di salire di categoria il prossimo anno. Cio’ significa che la morale e’ sempre la stessa : le zone per essere divertenti devono essere difficili ma non pericolose. Le zone troppo facili non divertono nessuno.

Poche le code incontrate dai piloti e concentrate soprattutto durante il primo giro e clemenza delle condizioni meteo che seppur minacciando pioggia ha consentito a tutti di finire... asciutti.

Buona l’organizzazione generale ed il lavoro dei giudici.

Premiati solo i primi tre di ogni categoria, con dei trofei veramente belli per la verita’ dove al primo classificato di ogni categoria era riservata una statuetta-trofeo rappresentante un trialista in sella alla sua moto in piena azione. (Troverete anche una foto relativa).

Da ricordare che questa gara ha concluso il campionato Italiano Cadetti.

Prossimo appuntamento con il Trial, questa volta regionale, a Moio de’ Calvi (BG) con l’ultima gara valida per i campionati regionale Cadetti e regionale Promozionale.

Ciao a tutti.

Luigi  arcturus@iol.it

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