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3 giorni della Valtellina quarta edizione... è stata definita la gara più bella dell'anno, non tanto per la gara in se, quanto per i luoghi stupendi ed i panorami da cartolina del parco nazionale dello Stelvio.
3 giorni di trial intenso, su impegnativi e lunghissimi sentieri percorribili in moto solo in questa occasione.
In molti hanno approfittato di questa gara per terminare le vacanze in bellezza e così in più di 250 piloti ci si è ritrovati in quel di Bormio venerdì 22 agosto . La gara comprendeva inoltre i comuni di Grosio, Grosotto, Valdisotto, Mazzo e Sondalo.
Circa 150 Km. da percorrere in 3 giorni su mulattiere e sentieri ripidi e molto sconnessi che raggiungono  più volte i 2500 metri di altitudine.
Vince l'edizione 2003 lo spagnolo della Montesa Marc Freixa che precede il connazionale Amos Bilbao e il nostro Diego Bosis.
Non sfigurano però i nostri giovani con Pradelli, Fistolera e Grattarola subito dietro i big.
Patron dell'organizzazione Lino Della Rodolfa, valtellinese doc, coadiuvato da un bel gruppo di aiutanti giovani e meno giovani che si sono fatti in quattro per far funzionare la macchina organizzativa nel migliore dei modi.
Una gara unica in uno scenario altrettanto unico, da provare almeno una volta nella vita.
Oltre ai piloti più o meno famosi erano iscritti alla gara una miriade di amatori che hanno partecipato come mountain trial, di sicuro questa gara e questi posti saranno un ricordo indelebile nella loro memoria.

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    Classifiche gara

Il podio assoluto

Angelo panteghini consegna il trofeo Ce-Cam a Marc Freixa

3 GIORNI DELLA VALTELLINA – 2003 – A MARC FREIXA IL TROFEO CECAM

La Tre Giorni della Valtellina, la splendida gara giunta ormai alla sua 4^ edizione, si è conclusa domenica con la consueta ricca premiazione. Quest’anno per il primo classificato era previsto un premio molto prestigioso. La Ditta C.E.CAM ha infatti deciso di porre in palio un trofeo, interamente in vetro riproducente il marchio dell’azienda che per il trial tanto sta facendo. Il trofeo verrà assegnato definitivamente al pilota che vincerà per due volte questa manifestazione. E’ stato il pilota spagnolo Marc Freixa a ricevere quindi dalle mani di Angelo Panteghini la stupenda realizzazione eseguita interamente a mano da una giovane artista di Bienno in Val Camonica.

 

TRIAL STORIC ALLA TRE GIORNI VALTELLINA MOTO STORICHE

Della manifestazione più bella dell’anno si è straparlato, come del resto dell’immancabile successo del vincitore, come pure di chi ha lottato per un posto sul podio e dei meravigliosi paesaggi proposti dalla Valtellina ai trialisti; ma i trialisti non sono solo quelli che sono professionisti, che onorano a suon di euroingaggi i beneamati sponsors praticando lo sport come professione, la TREGV, come tiene sempre a sottolineare l’organizzazione, è rivolta a tutti ,soprattutto a quelli che il Trial lo praticano solo alla domenica perché gli impegni di lavoro(familiari) non lo permettono altrimenti, ed ecco per loro la splendida occasione per poter catapultarsi in quello splendido scenario della competizione che ti permette di schierarsi fianco fianco ai più grandi campioni attuali, si proprio loro, i superallenati, sponsorizzati, coccolati e beneamati dal pubblico al punto che la loro presenza occulta tutti i sacrifici fatti (compreso liti familiari) per essere presenti a questa grandissima manifestazione.Ecco allora che sembra doveroso dare il giusto peso anche a questi eroici piloti che con la loro partecipazione hanno contribuito alla buona riuscita della TREGV:
MOTO STORICHE e mountain trial

Per la categoria motostoriche previsto un numero di zone ridotte rispetto ai Big e il raggruppamento in una unica categoria adottando il regolamento a handicap che tiene in considerazione l’età del pilota e quella della motocicletta equilibrando così le rispettive prestazioni; una tabella che non ha penalizzato ma bensì valorizzato le rispettive capacità dei piloti presenti e che dovrebbe essere presa in considerazione anche in altre manifestazioni simili, ovviando così l’oneroso impegno della compilazione di 8/10 categorie.
Testimone di questo, l’indiscusso vincitore della categoria FULVIO ADAMOLI, su Montesa del 1975 mc Valsassina, grande campione del passato ma anche presente, con 29 ( 16 di handicapp) penalità si aggiudica il gradino più alto del podio relegando al secondo posto a 55 (16H) penalità PAOLO STANGONI su Bultaco del 1975 mc Valtellina Trial Storic che trascina sul terzo gradino il proprio compagno di squadra VIRGILIO TEGIACCHI su Fantic 240 del 1982 con 59(27H) penalità. Il quarto e quinto posto se lo aggiudicano rispettivamente FABIO PATRIZI p70(27H) su Bultaco del 1977 e IVAN FRANCESCHINI p 71(31H) su Aprilia del 1980 entrambi del mc Valtellina Trial Storic lasciandosi alle spalle l’agguerrita pattuglia degli stranieri venuti dalla Francia come il 6° classificato DANNY KEMPF su Fantic co 80p (23H) e PIERRE MARCHALL su Bultaco 1981 con 81 p (22H) ottavo e nono posto per CORTESI E SCHIANCHI davanti agli svizzeri STAMPFLJ e WERNER .
La classifica a SQUADRE per questa categoria vedeva al primo posto la coppia STANGONI- TEGIACCHI , davanti a FRANCESCHINI –PATRIZI (tutti del mambotrialstoric Valtellina)
Buon numero di ritiri il primo giorno a causa delle grosse difficoltà ad affrontare l’ascesa al passo della Forcola (per poi scendere dalla Val Grosina e risalire sull’altro versante verso la Val Rezzalo) ma ha dato del filo da torcere anche la discesa nei pressi del corpo frana dove fra l’altro l’organizzazione aveva previsto del personale e delle corde da roccia per aiutare a superare un passaggio molto impervio.
Sicuramente un impegno al di sopra della classica gara per moto storiche ma solo il fatto di avervi partecipato è di per sé una esperienza eroica e motivo di orgoglio che non può mancare nel curriculum di un vero pioniere del trial, e a chi vi rinuncia giudicandola estremamente dura…. behhh…. ecco possiamo dirvi che il caparbio Ernest STAMPFLJ, pilota di ben 67 anni a bordo della sua fida SWM del 1981 non solo ha terminato le due giornate per le moto storiche , ma era presente al via ( e al traguardo) in compagnia dei suoi connazionali nella prima giornata di questa meravigliosa tre giorni di Trial ( il venerdi non era previsto per le storiche) a testimonianza della fattibilità di questa competizione, serve solo lo spirito giusto, non la sola ed esclusiva voglia di essere sul podio a tutti i costi. Naturalmente il fatto di aver costituito le squadre è servito parecchio ad aiutarsi nei momenti più difficili quando si fora, quando la candela fa le bizze, o quando si rompe il filo della frizione o del freno, eh sì …. siamo agli antipodi delle frizioni idrauliche o dei freni a disco, e neanche la classica e provvidenziale bomboletta di Fast poteva servire alla recentissima GasGas ferma lungo il tragitto con la gomma a terra…come del resto la borraccia di Enervit non poteva spegnere il bollore dei moderni radiatori ; qui l’esperienza insegna a portarsi il minimo indispensabile per le riparazioni volanti, cercando di contenere al minimo i pesi nello zaino, ma non correndo il rischio di doversi spingere la moto fino all’officina più vicina soprattutto quando ci si trova oltre i duemila trecento metri di altezza.
L’augurio quindi è che qualcuno abbia dei ripensamenti riguardo l’uso dei vintage motorcycles e che la quinta edizione della TREGV possa annoverare fra gli iscritti delle moto storiche un numero ancora più alto di piloti per poter dire anche voi: IO C’ERO!!!,


Paolo Stangoni.

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