Scusate se è un po’ che non scrivo
per gli amici di Mototrial, ma questo “tour de force” di gare
internazionali in successione (ben 5) non mi hanno lasciato un
attimo di respiro ed a casa ci sono stato veramente poco, solo il
tempo di ripristinare la moto, il camper, lavare il necessario,
fare rifornimenti e ripartire. Di cose da raccontare ce ne
sarebbero tante ma ormai saprete tutto dai media del settore per
cui accennerò solo le cose che maggiormente mi hanno colpito.
TRATTAMENTI
Innanzitutto quello che più mi ha
colpito è stato il trattamento di favore che i giudici hanno verso
i “big”. All’ultimo Mondiale in Francia ho contato ben 7
spostamenti da fermo con l’anteriore e 3 col posteriore per
recuperare l’equilibrio, senza fare nomi, del n° 2, poi una volta
stabilizzato il seguitore gli ha detto “più a sinistra”, e quello
si è sistemato bene poi è partito siglando uno “splendido” 1!!!. A
noi poveri piloti di serie B, nelle stessa zona ad esempio, solo
il fatto di rimanere in bilico sul culmine di una roccia con il
sottocoppa appoggiato era un sonoro 5 per indietreggiamento, e ciò
è veramente scandaloso. Come veramente scandaloso è trovare inviti
di roccia di 30x40 dove al primo giro non vi era nulla e non era
possibile toccare niente, pena cartellino giallo; oppure frecce
abbattute e paletti divelti dai piloti (francesi) che però sul
cartellino segnano 2 !!!. Non voglio essere polemico, vi racconto
veramente i fatti come stanno e di un certo malcontento che
serpeggia un po’ in tutti quelli che non hanno un pettorale con
numeri bassi.
ORGANIZZAZIONI
Gli organizzatori sono stati tutti
ottimi, ineccepibile soprattutto Francia 1, curato nei minimi
particolari lo spettacolo (zone altissime, salti lunghissimi,
roccioni a perdita d’occhio, muri di 4 metri che alla fine sono
risultati fattibili), la visibilità per il pubblico, l’accoglienza
per i piloti (addirittura con cene offerte e giornale a domicilio
a tutti gli ospiti del paddock), forse uno dei Mondiali più belli
degli ultimi anni anche se personalmente sono andato molto male e,
tanto per curiosità, vi dico che mi ci sono voluti 2 giorni per
sistemare la moto dopo un paio di cadute in quei buchi
vertiginosi. Peggio che a me è andata comunque al mio amico
Michele Bosi che si è infortunato alla prima zona del primo giro
ed è stato costretto al ritiro. Anche lì si è vista l’accoglienza
verso il pilota con l’organizzazione di quel Motoclub che per
mostrare “un volersi scusare” con lui perché si era fatto male
nella “Loro gara”, ha cercato di coccolarlo in ogni modo, gli
hanno portato al paddock la moto lavata, il medico andava a
trovarlo regolarmente durante la giornata, gli hanno regalato la
maglietta ricordo, la foto ricordo, etc.. Sono cose che nel
dispiacere… fanno piacere.
A disposizione dei piloti francesi
c’era persino una tenda con lettino medico e fisioterapista della
Federazione per chiunque avesse bisogno di massaggi o cure di
qualsiasi genere durante l’intera giornata. In Francia 2
addirittura la fisioterapista federale si aggirava di zona in zona
per vedere se qualche pilota necessitava di assistenza durante la
gara.
Cosa dire dell’Italia? Ottimo
lavoro, ottimo posto, paddock, accoglienza, manifestazioni
collaterali etc.. Forse un po’ fuori misura le zone, già dal primo
giorno, anche se non pioveva, mi sembravano “un po’ troppo toste”.
Per fortuna tutto è stato sistemato in seconda giornata.
Ad Andorra invece sembra proprio che
di tracciatura non vogliano imparare, e che l’esperienza non gli
dica niente. L’anno scorso era risultata forse la gara più dura e
pericolosa dell’anno, e quest’anno… si è ripetuto tutto uguale!.
A questo proposito vorrei far
presente che molti piloti ultimamente si sono fatti male e sembra
proprio che si esageri sempre più, non sarebbe meglio aggiustare
un po’ il tiro nel tracciare le zone prima che succeda qualcosa di
grave?
Francia 2 ad esempio è stata ottima
come “livello di pericolo”, ma molto selettiva e difficile in
giusta misura, tutta tracciata all’interno di un circuito
automobilistico del quale si sono sfruttate le strutture per
organizzazione e piloti, davvero una bella idea, anche per il
pubblico. Attenzione però anche qui c’era una pecca per la
sicurezza dovuta al fatto che le fettucce delle zone erano tenute
da paletti di ferro senza “pallino” sopra!!!
EUROPEO
La più grande “battaglia” rimane
però sempre una gara di Campionato Europeo. Se la gara è tracciata
bene (come in Francia alla prima di quest’anno) si vedono tanti
piloti che possono vincere e la gara diventa veramente dura sotto
tutti i profili, psicologico, fisico, tecnico; basta un errore e
zac! Ti ritrovi dietro. Tanto per la cronaca vi erano ben 14°
piloti e quasi altrettanti mezzi nel paddock di Senez, fra questi
si andava dai super organizzati spagnoli e inglesi, ai super
volenterosi lettoni e ucraini le cui moto quasi non passano le
prove fonometriche non tanto per il rumore degli scarichi quanto
per quello di ferraglia sibilante proveniente dai loro motori
oltremodo macinati.
Nutrita la presenza degli italiani
sia senior che junior con i 2 Team Italia al completo nelle loro
maglie azzurre. Lenzi e Orizio a pari punti finiscono 5° e 6° (io
ero 4° al primo giro poi sinceramente ho avuto un calo di
tensione), molto meno fortunato Iolitta che (guarda caso anche lui
prima zona primo giro) subisce un serio infortunio alla mano sx
(per prendere la moto che stava cadendo addosso al padre
impigliava un dito fra catena e corona e si tranciava una
falange), a lui i migliori auguri per tornare presto in moto!
Tanto per tornare al discorso
sicurezza più sopra accennato, lo sapete che ci sono stati ben 6
ritiri per infortunio in questa gara?
Un bravo a Vaccaretti 6° al sabato
nell’Europeo Junior.
TRAINING
Uno dei piloti attualmente più in
forma mi è apparso Tanaka, l’ho visto quasi trasformato a Chiesa,
molto più sciolto, sensibile e tenace, era in allenamento già dal
mercoledì sera sul posto e faceva passaggi che poi Fujigas & Co.
il giorno dopo stentavano a compiere. I risultati l’hanno poi
premiato e pensate che è un pilota che cura pochissimo la
preparazione atletica al contrario di Fuji che si vede sempre al
mattino ed alla sera scrupolosamente compiere il footing e lo
stretching giornalieri. L’altro giapponese Kuroyama preferisce
invece un po’ di mosse di karatè con la moglie abile ballerina di
danza classica. Un altro che svolge molta preparazione atletica è
Justribo che dopo l’allenamento in moto pratica molto
cardiofitness. Cardiofitness anche per Blazusiak, il polacco che
nel camper trasporta sempre una ciclette per tenersi in forma. Per
quanto riguarda gli allenamenti in moto, i giorni prima del
mondiale, la maggior parte dei piloti svolgono 2 ore al mattino e
più o meno altre 2 al pomeriggio, ad orari più tardi gli spagnoli,
più presto gli inglesi, i quali tra l’altro martellano sempre la
stessa zona per ore, addirittura giorni senza cambiarla finchè non
la compiono a zero per intero.
Al mondiale Francia 2 estrazione per
controllo antidoping per i piloti: Lampkin, Fuji, Bruand,
Blazusiak, Nozaki, e… Orizio.
GIORNALI
E adesso faccio davvero polemica…
Come mai il Campionato Europeo non è
apparso su nessun giornale (quotidiano e non) e per il Mondiale
Francia 2 addirittura la stampa specializzata (Sportautomoto del
16/7/02) dice testualmente “assenti gli italiani…”? Noi del Team
Italia eravamo presenti al completo ed io al sabato ho fatto il 4°
nella Junior ad un punto dal podio, ed anche i miei amici e
colleghi Bauce e Maurino si sono “fatti il mazzo” come me per fare
1500 Km e 60 zone di Mondiale in due giorni eppure queste sono le
soddisfazioni…! Se proprio non interessa a nessuno ditecelo prima
che almeno non ci rimaniamo così male.
Ciao a tutti e alla prossima. MIKI
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