Da Michele Orizio un resoconto delle prime gare internazionali disputate

Scusate se è un po’ che non scrivo per gli amici di Mototrial, ma questo “tour de force” di gare internazionali in successione (ben 5) non mi hanno lasciato un attimo di respiro ed a casa ci sono stato veramente poco, solo il tempo di ripristinare la moto, il camper, lavare il necessario, fare rifornimenti e ripartire. Di cose da raccontare ce ne sarebbero tante ma ormai saprete tutto dai media del settore per cui accennerò solo le cose che maggiormente mi hanno colpito.

 

TRATTAMENTI

Innanzitutto quello che più mi ha colpito è stato il trattamento di favore che i giudici hanno verso i “big”. All’ultimo Mondiale in Francia ho contato ben 7 spostamenti da fermo con l’anteriore e 3 col posteriore per recuperare l’equilibrio, senza fare nomi, del n° 2, poi una volta stabilizzato il seguitore gli ha detto “più a sinistra”, e quello si è sistemato bene poi è partito siglando uno “splendido” 1!!!. A noi poveri piloti di serie B, nelle stessa zona ad esempio, solo il fatto di rimanere in bilico sul culmine di una roccia con il sottocoppa appoggiato era un sonoro 5 per indietreggiamento, e ciò è veramente scandaloso. Come veramente scandaloso è trovare inviti di roccia di 30x40 dove al primo giro non vi era nulla e non era possibile toccare niente, pena cartellino giallo; oppure frecce abbattute e paletti divelti dai piloti (francesi) che però sul cartellino segnano 2 !!!. Non voglio essere polemico, vi racconto veramente i fatti come stanno e di un certo malcontento che serpeggia un po’ in tutti quelli che non hanno un pettorale con numeri bassi.

 

ORGANIZZAZIONI

Gli organizzatori sono stati tutti ottimi, ineccepibile soprattutto Francia 1, curato nei minimi particolari lo spettacolo (zone altissime, salti lunghissimi, roccioni a perdita d’occhio, muri di 4 metri che alla fine sono risultati fattibili), la visibilità per il pubblico, l’accoglienza per i piloti (addirittura con cene offerte e giornale a domicilio a tutti gli ospiti del paddock), forse uno dei Mondiali più belli degli ultimi anni anche se personalmente sono andato molto male e, tanto per curiosità, vi dico che mi ci sono voluti 2 giorni per sistemare la moto dopo un paio di cadute in quei buchi vertiginosi. Peggio che a me è andata comunque al mio amico Michele Bosi che si è infortunato alla prima zona del primo giro ed è stato costretto al ritiro. Anche lì si è vista l’accoglienza verso il pilota con l’organizzazione di quel Motoclub che per mostrare “un volersi scusare” con lui perché si era fatto male nella “Loro gara”, ha cercato di coccolarlo in ogni modo, gli hanno portato al paddock la moto lavata, il medico andava a trovarlo regolarmente durante la giornata, gli hanno regalato la maglietta ricordo, la foto ricordo, etc.. Sono cose che nel dispiacere… fanno piacere.

 A disposizione dei piloti francesi c’era persino una tenda con lettino medico e fisioterapista della Federazione per chiunque avesse bisogno di massaggi o cure di qualsiasi genere durante l’intera giornata. In Francia 2 addirittura la fisioterapista federale si aggirava di zona in zona per vedere se qualche pilota necessitava di assistenza durante la gara.

Cosa dire dell’Italia? Ottimo lavoro, ottimo posto, paddock, accoglienza, manifestazioni collaterali etc.. Forse un po’ fuori misura le zone, già dal primo giorno, anche se non pioveva, mi sembravano “un po’ troppo toste”. Per fortuna tutto è stato sistemato in seconda giornata.

Ad Andorra invece sembra proprio che di tracciatura non vogliano imparare, e che l’esperienza non gli dica niente. L’anno scorso era risultata forse la gara più dura e pericolosa dell’anno, e quest’anno… si è ripetuto tutto uguale!.

A questo proposito vorrei far presente che molti piloti ultimamente si sono fatti male e sembra proprio che si esageri sempre più, non sarebbe meglio aggiustare un po’ il tiro nel tracciare le zone prima che succeda qualcosa di grave?

Francia 2 ad esempio è stata ottima come “livello di pericolo”, ma molto selettiva e difficile in giusta misura, tutta tracciata all’interno di un circuito automobilistico del quale si sono sfruttate le strutture per organizzazione e piloti, davvero una bella idea, anche per il pubblico. Attenzione però anche qui c’era una pecca per la sicurezza dovuta al fatto che le fettucce delle zone erano tenute da paletti di ferro senza “pallino” sopra!!!

 

EUROPEO

La più grande “battaglia” rimane però sempre una gara di Campionato Europeo. Se la gara è tracciata bene (come in Francia alla prima di quest’anno) si vedono tanti piloti che possono vincere e la gara diventa veramente dura sotto tutti i profili, psicologico, fisico, tecnico; basta un errore e zac! Ti ritrovi dietro. Tanto per la cronaca vi erano ben 14° piloti e quasi altrettanti mezzi nel paddock di Senez, fra questi si andava dai super organizzati spagnoli e inglesi, ai super volenterosi lettoni e ucraini le cui moto quasi non passano le prove fonometriche non tanto per il rumore degli scarichi quanto per quello di ferraglia sibilante proveniente dai loro motori oltremodo macinati.

Nutrita la presenza degli italiani sia senior che junior con i 2 Team Italia al completo nelle loro maglie azzurre. Lenzi e Orizio a pari punti finiscono 5° e 6° (io ero 4° al primo giro poi sinceramente ho avuto un calo di tensione), molto meno fortunato Iolitta che (guarda caso anche lui prima zona primo giro) subisce un serio infortunio alla mano sx (per prendere la moto che stava cadendo addosso al padre impigliava un dito fra catena e corona e si tranciava una falange), a lui i migliori auguri per tornare presto in moto!

Tanto per tornare al discorso sicurezza più sopra accennato, lo sapete che ci sono stati ben 6 ritiri per infortunio in questa gara?

Un bravo a Vaccaretti 6° al sabato nell’Europeo Junior.

 

TRAINING

Uno dei piloti attualmente più in forma mi è apparso Tanaka, l’ho visto quasi trasformato a Chiesa, molto più sciolto, sensibile e tenace, era in allenamento già dal mercoledì sera sul posto e faceva passaggi che poi Fujigas & Co. il giorno dopo stentavano a compiere. I risultati l’hanno poi premiato e pensate che è un pilota che cura pochissimo la preparazione atletica al contrario di Fuji che si vede sempre al mattino ed alla sera scrupolosamente compiere il footing e lo stretching giornalieri. L’altro giapponese Kuroyama preferisce invece un po’ di mosse di karatè con la moglie abile ballerina di danza classica. Un altro che svolge molta preparazione atletica è Justribo che dopo l’allenamento in moto pratica molto cardiofitness. Cardiofitness anche per Blazusiak, il polacco che nel camper trasporta sempre una ciclette per tenersi in forma. Per quanto riguarda gli allenamenti in moto, i giorni prima del mondiale, la maggior parte dei piloti svolgono 2 ore al mattino e più o meno altre 2 al pomeriggio, ad orari più tardi gli spagnoli, più presto gli inglesi, i quali tra l’altro martellano sempre la stessa zona per ore, addirittura giorni senza cambiarla finchè non la compiono a zero per intero.

Al mondiale Francia 2 estrazione per controllo antidoping per i piloti: Lampkin, Fuji, Bruand, Blazusiak, Nozaki,  e… Orizio.

 

GIORNALI

E adesso faccio davvero polemica…

Come mai il Campionato Europeo non è apparso su nessun giornale (quotidiano e non) e per il Mondiale Francia 2 addirittura la stampa specializzata (Sportautomoto del 16/7/02) dice testualmente “assenti gli italiani…”? Noi del Team Italia eravamo presenti al completo ed io al sabato ho fatto il 4° nella Junior ad un punto dal podio, ed anche i miei amici e colleghi Bauce e Maurino si sono “fatti il mazzo” come me per fare 1500 Km e 60 zone di Mondiale in due giorni eppure queste sono le soddisfazioni…! Se proprio non interessa a nessuno ditecelo prima che almeno non ci rimaniamo così male.

 

Ciao a tutti e alla prossima. MIKI

 

 

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