Mondiale indoor Bolzano


foto Octagon Esedos

 

Vince a sorpresa Marc Colomer

Lampkin delude, Cabestany sorride

 

Dodici mesi fa il 25enne inglese Doug Lampkin festeggiava proprio al trial indoor di Bolzano la conquista, con una prova di anticipo, del suo quinto titolo mondiale al coperto, ieri sera invece ha praticamente dato l’addio a tutte le velleità di riconfermarsi il numero uno al mondo. La matematica non lo condanna, ma l’esclusione addirittura dalla finale è sicuramente un risultato che, soprattutto moralmente, non gli permette di avere grosse chance nella prova conclusiva del 18 marzo a Madrid. A dire la verità il favorito numero uno Albert Cabestany, 21enne spagnolo di Tarragona non ne ha approfittato più di tanto, concludendo solo terzo nella gara organizzata dalla Motostar.

Così, a sorpresa, bissando l’affermazione ottenuta quindici giorni prima a Vienna, il 14° Trofeo Città di Bolzano è andato all’ex campione del mondo Marc Colomer, 27enne di Olot, che ha dimostrato di aver ritrovato lo smalto di alcuni anni fa. Alle sue spalle il talentuoso Adam Raga, solo 19 anni per lui, pupillo del famoso Jordi Tarres. Il dato più sorprendente, escludendo la debacle di Lampkin, lo ha fatto registrare il pubblico: tutto esaurito, con 3.000 paganti ed un Palasport strapieno in ogni ordine di posti. “Saremo costretti a decidere su un probabile spostamento di sede – ha commentato a caldo il presidente del sodalizio organizzatore Alessandro Melchiori – ci è dispiaciuto molto dover rispedire a casa gente giunta in pullman addirittura dal Friuli Venezia Giulia. Non è escluso che l’anno prossimo saremo costretti a ricercare un’altra sede”.

La fase di qualificazione aveva visto primeggiare Albert Cabestany, che aveva commesso una sola penalità, alle sue spalle la coppia iberica Adam Raga e Marc Colomer con tre errori, che hanno disputato uno spareggio per decretare la piazza d’onore. Quindi il funambolico giapponese Takahisa Fujinami, Marc Freixa, il deludente Doug Lampkin e i due italiani Fabio Lenzi e Daniele Maurino, chiaramente in difficoltà sull’impegnativo percorso tracciato da Sergio Canobbio e contro i mostri sacri della specialità. La gara sarà trasmessa in una sintesi di 30 minuti sabato sera, 9 marzo, su Italia1 al termine di Studio Sport, un po’ dopo mezzanotte.

L’appuntamento è così rinnovato al prossimo anno, sempre con il Campionato del Mondo, ma forse in un altro palazzetto…

LA CLASSIFICA: 1. Marc Colomer (ESP) Gas Gas penalità 11; 2. Adam Raga (ESP) Gas Gas 13; 3. Albert Cabestany (ESP) Beta 20; 4. Takahisha Fujinami (JAP) Montesa; 5. Marc Freixa (ESP) Sherco; 6. Doug Lampkin (GBR) Montesa; 7. Fabio Lenzi (ITA) Gas Gas; 8. Daniele Maurino (ITA) Gas Gas.

IL CAMPIONATO: 1. Albert Cabestany punti 147; 2. Doug Lampkin 141; 3. Adam Raga 129; 4. Marc Freixa 128; 5. Marc Colomer 118; 6. Takahisa Fujinami 111.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Seconda tappa italiana ieri sera a Bolzano per il campionato indoor di trial 2002. Tutto esaurito al Palasport di via Resia, con la novità quest’anno della prevendita che ha lasciato solo poca disponibilità alla biglietteria e i pochi biglietti rimasti sono andati subito a ruba con il rammarico di tanti che sono venuti un po’ da tutt’Italia e sono dovuti rimanere fuori; ma d’altronde gli organizzatori non potevano fare altrimenti per motivi di ordine pubblico e dopo la multa dell’anno scorso, quando il palazzetto straboccava fino all’inverosimile hanno dovuto loro malgrado chiudere i battenti all’esaurimento dei posti disponibili. Presente come ospite d’onore il Presidente di Federmoto Paolo Sesti, che ha introdotto la serata. Sei le zone magistralmente preparate da Sergio Canobbio, aperte come di consuete dagli “ospiti” che per l’occasione sono stati LENZI e MAURINO. Visibilmente tesi i nostri portacolori hanno comunque dimostrato che il gap con i migliori non è più così marcato come gli anni scorsi e soprattutto il più esperto LENZI (rodato agli appuntamenti indoor con le sue partecipazioni al campionato tedesco) ha mostrato che comunque gran parte degli ostacoli erano alla sua portata e che buona parte degli errori era dovuta all’emozione. L’altro italiano MAURINO il più giovane in assoluto della serata ha fatto intravedere dei buoni passaggi, come ad esempio all’ultima zona (quella delle traversine) dove è arrivato in cima ed è stato solo il colpo di reni finale a tradirlo. Da ribadire che questo ostacolo ha comunque messo in difficoltà anche i big e ad esempio lo stesso CABESTANY nella finale non è riuscito a salire. Un grande plauso quindi al nostro portacolori.
La gara ha visto un LAMPKIN ombra di se stesso, un po’ legnoso nell’azione. “Mi è sembrato poco agile e poco reattivo” è stato il commento di PIERO SEMBENINI, presente come spettatore, mentre COLOMER sembra aver ritrovato gli stimoli giusti (seconda vittoria per lui quest’anno); lo attendiamo alla conferma nelle gare outdoor. CABESTANY ha buttato al vento un’occasione d’oro e dopo la manche di qualificazione praticamente perfetta (zero penalità sul campo e una al parallelo) ha affrontato la finale con incomprensibile difficoltà esordendo con un cinque ed un tre nelle prime due zone; si è un po’ rifatto nella parte centrale dimostrando tutte le sue potenzialità per poi crollare di nuovo nel finale e solo un FUJINAMI in vena di regali gli ha permesso di non chiudere come ultimo finalista ed agguantare una insperata terza piazza finale. L’altro finalista, il ragazzo terribile di JORDI TARRES, ADAM RAGA ha confermato di essere a tutti gli effetti uno dei candidati al podio in ogni gara (sia indoor che outdoor), ma con un finale da dimenticare ha compromesso una gara per lui sembrava già vinta. Una curiosità per determinare la seconda piazza nella qualificazione e di conseguenza l’ordine di partenza nella finale si è dovuti ricorrere ad uno spareggio vinto da RAGA solo per il tempo.

GILBERTO BORTOLI