TUTTE LE MOTO DA TRIAL DEL 2001 - PROVA COMPARATIVA



Alla fine ce l'abbiamo fatta. Sembrava impossibile per noi "piccoli" riuscire ad avere a disposizione contemporaneamente tutte le novità del prossimo anno per poter effettuare una prova sul campo. Qualcosa che potesse fornire ai nostri amici una valutazione, il più obbiettiva possibile, di quanto il mercato mette a loro disposizione. Con la disponibilità di alcuni e l'inventiva di chi è abituato ad arrangiarsi, domenica le abbiamo messe tutte in fila sotto ad un tendone e poi, una ad una, le abbiamo testate.
Ci siamo organizzati in questo modo: un tracciatore ha disegnato una zona "tipo" che non tenesse conto delle attitudini del tester. Quindi, per ogni moto, dopo aver effettuato alcune volte la zona, è stata compilata una considerazione generale e le impressioni ricevute. Poi abbiamo compilato la scheda che avevamo predisposto. Una serie di voci che ci sembravano doverose di essere analizzate, un giudizio (suff., discreto, buono, molto buono e ottimo) come ai tempi del liceo.
E' ovvio che un buono nella votazione del monoammortizzatore non può pesare come un buono nel giudizio del manubrio. Quindi lungi da noi il voler compilare (o consentire la compilazione di una classifica). Troppe variabili e troppi giudizi che non possono prescindere da gusti personali e da abitudini di guida. Però, alla fine qualche cosa siamo riusciti a metterla insieme. Noi un'idea precisa ce la siamo fatta. Dalla tabella comparativa e dalle considerazioni di Roberto Marelli, tester della prova, ciascuno potrà ricercare quei particolari e quelle caratteristiche che danno ad ogni motociclo una sua spiccata personalità, consentendogli di effettuare la sua scelta in base al peso che vorrà dare a ciascuna peculiarità. 


Domenica 26 novembre in occasione della festa di fine stagione organizzata dal gruppo di amici del campo scuola di Chiuduno siamo riusciti a fare una prova comparativa di tutti i nuovi modelli 2001.Questo grazie anche ad alcuni amici tra cui Casaro Ferruccio e Giacobazzi Alberto che hanno acconsentito di farci provare le loro moto appena acquistate in quanto non tutti i rappresentanti le varie marche, nonostante avessero garantito la loro collaborazione, erano presenti.
Abbiamo allestito un percorso che potesse in qualche modo rappresentare le varie difficoltà che normalmente si trovano facendo trial. Le moto le abbiamo testate su una zona non stop che presentava varie difficoltà, su una curva in contropendenza, su vari gradini di altezze e forme diverse, su discese più o meno hard e su un salitone molto ma molto fangoso. Ma veniamo al dunque! La prima moto provata è stata la Beta Rev 3. La sensazione generale è stata quella di una moto molto maneggevole ed equilibrata molto piacevole da guidare e con un'ottima aderenza. La forcella molto buona ma ormai nella media e un mono che pur avendo un'ottima aderenza spinge molto bene e permette agili spostamenti in movimento. La nota più personale è l'ottimo telaio in lega della Verlicchi a nostro giudizio il migliore come esecuzione, materiali ed estetica. La Gas Gas provata è la versione 270 di un bellissimo colore blu. Il motore molto pieno e rotondo conferisce alla moto una spinta ai bassi che la rende più leggera di quanto il peso effettivo (78kg) possa fare pensare .L'aderenza è buona e l'allungo leggermente minore delle migliori a causa di una leggera grassezza di carburazione dell'esemplare provato. Le forcelle buone ed il mono più controllato che agile. La nota più personale è senz'altro la cura quasi maniacale dei particolari e delle finiture generali che danno l'aspetto di un prodotto molto curato.
Passiamo ora alla Sherco. La moto fra quelle provate è sicuramente quella con l'avantreno più leggero e pertanto con piccoli sforzi è possibile tirarla permettendo curve aeree molto strette. Il motore è dotato di buon allungo ma sembra un po' vuotino ai bassi regimi .La forcella è nella media delle altre moto ed il mono è simile a quello della gas gas nel comportamento. Va detto comunque che per quanto mediamente nelle prove test si sia comportata più che bene, nella prova non stop è quella che magari per poca assuefazione del tester , è risultata la meno intuitiva da condurre. La nota più positiva della sherco è senza dubbio l'aspetto essenziale e pulito, vera essenza delle moto da trial nonché il peso che sebbene non sia quello dichiarato dalla casa è comunque inferiore anche alle concorrenti più leggere, sintomo di una accurata progettazione di tutti i componenti.
La Montesa si presenta con un modello che apparentemente, a parte la nuova colorazione ,sembra invariato. Le modifiche e gli affinamenti fatti sono però tanti e quindi ci troviamo in sella ad una moto veramente equilibrata e facile da condurre. Il merito va soprattutto al reparto sospensioni che specialmente nella forcella non trova rivali. Anche il motore finalmente è perfettamente carburato e rotondo nel funzionamento anche con il carburatore di serie pur mancando di un allungo eccezionale. Abbiamo riscontrato più difficoltà nell'eseguire rispetto alle concorrenti la prova della curva in salita in contropendenza con terreno scivolosissimo tradendo cosi minore propensione all'aderenza delle concorrenti. Nota più positiva della montesa è un'equilibrio generale di tutto e la stupenda forcella showa bellissima e dal funzionamento impeccabile. Resta da capire come mai ci si ostini a fornire una moto di tale livello con degli innesti pompe al manubrio veramente orrendi e di un fanale anteriore che di trialistico ha ben poco.
Per ultimo passiamo a quella che definirei la vera novità dell'anno. La Scorpa si presenta come una moto veramente innovativa se non altro perché si nota che la moto è stata progettata da veri appassionati che hanno cercato di fare un prodotto usando il meglio in ogni comparto. Manubrio a sezione variabile, pompe al manubrio piccole, leve piccole , dischi freno braking leggerissimi, piastre forcella e pedane ricavate dal pieno e finalmente un impianto elettrico degno di questo nome veramente pronto gara. Le plastiche appaiono molto meno curate rispetto alle concorrenti ma nell'uso duro forse manterranno un'aspetto più costante nel tempo. Nota stonata il telaietto centrale che poteva essere fatto meglio.
La guida della scorpa è molto intuitiva il motore Yamaha gira molto rotondo ed è abbastanza silenzioso dispone di un buon allungo e di una discreta potenza. La forcella paioli è nella norma e il mono , senza leveraggi come la beta, lavora benissimo con una ampia escursione e un modo particolare di salire gli ostacoli che permette di non perdere quasi mai aderenza. La nota particolare della scorpa è l'estetica che pur non piacendo a tutti è senza dubbio innovativa e la ricerca meticolosa dei particolari per offrire a noi appassionati un prodotto realizzato veramente bene.
Ecco questo è tutto e speriamo di esservi stati d'aiuto nella scelta della vostra nuova compagna di avventure certi comunque che al livello raggiunto al giorno d'oggi dalle moto da trial si possa fare sicuramente un acquisto dettato più dal cuore che da fredde tabelle valutative certi comunque di non sbagliarsi o di trovarsi a buttare giù da un burrone un mezzo che ci aveva fatto sognare molto ma che poi ci ha profondamente deluso.


Roberto Marelli

 


Alberto Maccechini

 tabella con il punteggio

le foto della prova


Roberto Marelli

 

prova di Roberto marelli  
e Alberto Maccechini  mace@inwind.it