la 3 giorni della Valtellina seconda edizione 15 16 17 giugno 2001

TRE GIORNI DELLA VALTELLINA 

La seconda edizione della Tre Giorni della Valtellina, quest'importante ed unica, a livello italiano, manifestazione di sport, ha avuto luogo a Bormio nei giorni 15, 16 e 17 giugno 2001.
La possibilità di praticare il trial in luoghi altrimenti preclusi al fuoristrada (si è entrati anche nel Parco Nazionale dello Stelvio) e la splendida Valdidentro, subito dopo Bormio, che ha ospitato la sede dell'organizzazione e tutto il paddock, ha fatto sì che i piloti partecipanti fossero veramente numerosissimi (oltre 120 iscritti). L'aver ottenuto per il secondo anno consecutivo i permessi per questa manifestazione, serve a sottolineare come il trial, possa convivere con il rispetto della natura.
Che il Gruppo Sportivo Valtellina, coordinato da Lino Della Rodolfa (chi ha esperienza di trial sicuramente ne ricorderà la partecipazione al Campionato Italiano e a numerose prove di Campionato Mondiale nei primi anni 80), fosse in grado di proporre un'organizzazione veramente straordinaria, lo si poteva immaginare vista l'ottima riuscita della precedente edizione, al suo primo debutto. In quest'occasione gli organizzatori hanno voluto migliorare ancora di più, traendo insegnamenti preziosi dalla passata esperienza. Il corollario di manifestazioni proposte ai partecipanti ed ai loro accompagnatori la dice lunga sul lavoro fatto dagli uomini del GSV. Alle 07,30 di ogni giorno, il gruppo dei piloti prendeva il via, ogni minuto un partente, per un percorso perfettamente segnalato che li portava in località veramente fantastiche e di una bellezza struggente. Nel contempo gli organizzatori avevano previsto la possibilità per i numerosi accompagnatori, di prendere parte ad escursioni turistiche (con pullman gratuiti), in località estremamente suggestive di questa splendida vallata. Ogni giornata di gara prevedeva percorsi di c.ca 80 km, pochissimi dei quali su strada asfaltata, all'interno del percorso erano tracciate dalle 30 alle 40 zone differenziate in due categorie, verdi e rosse. Al termine delle tre giornate di gara ha prevalso il pilota del team Otyan, Marc Freixa (spagnolo) che si è imposto sul Campione Italiano Dario Re Delle Grandine e sul Senior export Fabio Lenzi, che quest'anno sta disputando la sua miglior stagione nel campionato italiano, avendo già conseguito due vittorie. Era prevista la possibilità di prendere parte alla manifestazione anche senza partecipare alla gara ma al solo scopo di praticare del motoalpinismo. Il percorso è stato, in alcuni passaggi, veramente impegnativo ma sul volto di tutti i partecipanti, al rientro al campo base, si poteva leggere una grande soddisfazione e, né la stanchezza (lenita in parte dalla possibilità di accedere gratuitamente all'ospitality Honda, all'interno della quale 5 massaggiatori hanno lavorato senza soluzione di continuità) né la pioggia caduta abbondantemente dalla notte di venerdì sino alla domenica mattina, hanno potuto fermare la passione dei presenti che hanno portato a termine tutte e tre le giornate di gara. Ogni serata ha visto tutti riuniti sotto l'ampia tenda, sede dell'organizzazione, attorno a fumanti pastasciutte e polenta e spezzatino, a commentare la giornata di gara. La Valdidentro, si è rivelata essere un posto veramente incantevole, se volete passare qualche giornata di vero relax, troverete spazio per tutte le vostre attività preferite, sia invernali sia estive. Torrenti, fiumi e molti funghi. L'ospitalità è ottima e la ricezione alberghiera (non fatevi trarre in inganno dalle sole tre stelle) è di grande livello, cito per riconoscenza dell'ospitalità ricevuta un albergo su tutti, il S.Carlo in località San Carlo, albergo di nuovissima realizzazione gestito da persone squisite e dalla lunga esperienza maturata nella gestione (che ancora prosegue) di un rifugio montano in alta quota. Cucina tipica, veramente molto curata, in un ambiente caldo ed accogliente. Parlarvi di tutti è impossibile, da segnalare la partecipazione ufficiale del team Otyan che, con i suoi due piloti, Marc Freixa e Marcel Justribo, ha contribuito a dare quel tocco d'internazionalità alla manifestazione. La presenza dei migliori piloti italiani ha così creato un livello di competizione veramente elevato e spettacolare. Al termine della premiazione, il direttore sportivo del Team Otyan, Xavi Vilalta, ha preso la parola e ha informato che Freixa, aveva deciso di devolvere il premio appena vinto (una Honda CRE 50 del valore di c.ca 6 milioni di lire, alla Protezione Civile del posto. Un gesto che non ha lasciato indifferente nessuno del numerosissimo pubblico presente che con un lungo e sentito applauso ha manifestato il proprio apprezzamento per questo gesto d'estrema sensibilità e signorilità. Voglio concludere ricordando alcuni dei tanti amici conosciuti in questa occasione, tutti facenti parte dell'organizzazione con ruoli diversi ma non certo meno importanti, inizio da Vittorio Nevio, veramente instancabile, omnipresente e pieno di cortesia nei confronti di chiunque avesse bisogno di un chiarimento, instancabile al punto che alla serata di sabato ha occupato il suo posto anche nel coro che con canzoni locali e di alta montagna, ha commosso veramente tutti, momento veramente toccante l'esecuzione del canto "signore delle cime". Fortini Damiano, direttore di gara, Gusmeroli Cesare, Direttore Sportivo del GSV, Daria Scherini, Orio Sandro e Merga Giuliano, mi scuso se ho scordato qualcuno, in effetti il gruppo dei collaboratori è molto più numeroso. Tutti bravissimi nei loro ruoli, hanno cucinato una manifestazione che non credo abbia lasciato deluso nessuno. Bravi, anzi bravissimi. Ci vedremo di certo il prossimo anno ancora più numerosi.