Vittoria
meritata per il giovane spagnolo del team bresciano OTYAN TEAM
sabato 20 gennaio al palastampa di Torino. Purtroppo la domenica
è emersa su un percorso reso più difficile la superiorità del
campione del mondo in carica che non ha lasciato niente agli
avversari.
Un pubblico numerosissimo ha preso d'assalto il palazzetto in
occasione della prova italiana del campionato mondiale indoor dove
si sono sfidati sei tra i piloti migliori al mondo
Lampkin, Freixa, Cabestany, Fujinami, Colomere Colley si sono dati
battaglia su un percorso molto tecnico realizzato dal Gruppo
action in collaborazione con il m.c.Casalborgone in quella Torino
che possiamo considerare la patria del trial indoor italiano,
molto curato l'aspetto tecnico e la scenografia veramente
spettacolare. Come contorno alla manifestazione si sono esibiti i
due più grandi campioni mondiali di BMT e dulcis in fondo si è
esibita la fanfara dei bersaglieri che ha inoltre suonato gli inni
nazionali dei vincitori.
Veniamo alla gara di sabato: il primo a partire è un Fujinami
abbastanza in "palla" ma paga alcuni punti di
troppo e fa un cinque alla zona della cascata (la più dura del
lotto) poi parte Colley e nella "sua" Torino fa
spettacolo e fa divertire con acrobazie, fa il solito cinque alla
cascata e mette alcuni piedi (non ricordo quanti) é la volta di
Colomer, il pilota della Gas Gas sembra abbastanza rigido nei
movimenti e non riesce ad esprimere le sue grandi capacità
tecniche forse a causa di un non ancora completo affiatamento con
la nuova moto e commette alcuni errori che lo escludono dalla
finale, fa anche un brutto cinque alla prova del salto in alto
delineando una sua non affinità con i grandi salti in verticale,
salta molto in alto ma in volo "lancia" la moto e cade
(vedi foto).
Il pilota della Beta Cabestany gira benissimo e fa vedere di che
pasta è fatto è l'unico oltre a Lampkin a passare a zero ai
tronchi ma fa il solito cinque alla cascata ma prende un po'
sottogamba la prova della scalinata e non riesce a salire sulla
prima rampa, quindi è fuori dalla finale.
Il pilota del team Otyan Mark freixa parte benissimo e mostra
subito di essere al top, il suo team manager esulta quando salta
le asticelle del salto in alto e sale un metro più su, fa il
solito cinque di rito alla cascata ma accede a pieni voti alla
finale.
Il re leone "Lampkin" come lo chiama il presentatore
parte con la solita calma che lo contraddistingue, gira come
sempre e come solo lui sa fare, strappa un uno ai tronchi, fa il
solito cinque alla cascata (anche se quasi arriva in cima) ma al
salto in alto mostra i suoi limiti, o almeno così sembra salta
molto basso e molto male anche se più volte ha guardato la rampa
verticale che faceva volare in alto le moto dei piloti, prende le
asticelle delle penalità in pieno e cade di punta con le
forcelle, se fosse stato uno di noi sicuramente si sarebbe fatto
un gran male ma lui no, riesce a tenere la moto e a stare in piedi
comunque è cinque pieno. Al parallelo Freixa ha la meglio ma
entrambi accedono alla finale.
In finale sono in tre, Lampkin,
Freixa e Colley, parte Steve ma alla prima prova non sale sul
gradino di cemento, cade nel vuoto tra due tubi e la moto gli cade
sopra, si fa male ad una gamba ma con l'aiuto dei medici riesce a
continuare anche se dolorante la gara. Lampkin fa cinque
all'uscita e anche freixa fa altrettanto.. Ai tronchi Lampkin era passato a zero ma
al limite del regolamento, infatti ha appoggiato la pedana di lato
sul tronco ma dalla telecamera sembrava che avesse la punta del
piede appoggiata, comunque ai tronchi Freixa ha fatto uno.
E' la volta del salto in alto, si vede un Lampkin
preoccupato, prende poca rincorsa e salta alto ma in volo dopo
aver abbattuto l'asticella dell'uno lascia la moto che cade
perfettamente perpendicolare e continua la sua avanzata fino ad
urtare il palco ( sta in piedi anche da sola) Doug invece cade a
terra da un volo di svariati metri e picchia le ginocchia. Salta Frexia dopo una lunga rincorsa lo
spagnolo "vola" e fa un salto da vero crossista
permettendosi di guardare anche se cadono le asticelle in volo,
atterra perfettamente ed esulta come non mai.
Alla cascata la prova della verità qui si decide chi vince la
gara, un Colley dolorante fa cinque, tocca poi a Lampkin che
fa uno zero al limite ed esulta, la sua esultanza però dura poco
perchè Freixa incitato dal calorosissimo pubblico del palastampa
fa uno zero strepitoso e
impiega minor tempo "il re è
battuto" il suo team manager "Bugatti" salta sulla
sedia e mostra un sorriso a "40" denti, chissà cosa ha
pensato in quel momento.
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Equilibri
ristabiliti domenica 21, il Re Leone in finale batte gli avversari e gira
a 5 contro i 19 di Freixa e i 23 di Cabestani, quarto un Colomer
non in forma e quinto un Fujinami stranamente poco a suo agio in
questo indoor, Colley ancora dolorante per la caduta del sabato
non rischia e chiude la classifica |