Al Motoraid con le Beta Alp

Motoraid Siena Follonica 2001 
" il fuoristrada per tutti" 

Mercoledi' 25 aprile 2001
M.c. follonica - m.c. Siena - m.c. Garganella 
Partenza : colle val d'elsa 
Arrivo : Follonica 

Il motoraid Siena - Follonica e' sempre stato considerato dai fuoristradisti un evento particolarmente invitante al quale non si può mancare per nessuna ragione , sia perche' e' l'unica occasione per attraversare luoghi molto suggestivi e completamente inibiti al transito , sia per praticare l'amata disiplina in compagnia di alcune centinaia di appassionati , per intavolare sfide con l'amico del cuore , e percorrere 200 km dal centro della toscana alle spiaggia della maremma senza pensieri di classifica in una atmosfera di festa che coinvolge il pubblico e tutti gli abitanti dei luoghi attraversati. 
Il comitato organizzatore composto da un pool di moto club (m.c. Follonica , m.c. Siena , m.c. Garganella ) e dalla 75a avventura Montieri ha preparato al meglio sia il percorso (oltre 170 km di fuoristrada e solo alcuni di asfalto) che il luogo di partenza (la piazza principale di colle val d'elsa) , quello delle operazioni preliminari (gli impianti sportivi in zona abbadia di colle) , che la zona di arrivo , la piazza xxv aprile prospicente gli stabilimenti balneari del centro di Follonica;
Ad attendere i 492 partenti (non tutti pero' hanno avuto il piacere di vedere il mare ……….) Un applauso di tanti , una saluto degli organizzatori , un ricordo della giornata , musica e spettacolo di intrattenimento con Stefano calvi e Sergio Grilli , e premiazione conclusiva.

" prendiamo il via con l'amico Riccardo Bosi (ex crossista di ottimo livello oggi supertecnico reparto corse Betamotor e responsabile tecnico del top trial team) con delle beta alp 4t 200 (uscite il giovedì dalla catena di montaggio con solo 10 chilometri di rodaggio) mercoledì 25 aprile alle 10 circa in coda al gruppone : il taglio del nastro di partenza era avvenuta alle 9,30 da parte del presidente del moto club garganella e occhio vigile alle gialle frecce indicatrici in direzione Casole d'Elsa , radicondoli (splendidi i paesaggi e passaggi tecnici dell'area enel) , fino al centro di Chiusdino dove dopo 70 km era allestito un ristoro (panini , dolci e vino a volonta') particolarmente apprezzato e frequentato. 
Si riparte in discesa dopo il rifornimento alle moto (un rabbocco di poco piu' di un litro) in direzione boccheggiano e una strada di sottobosco in salita con pietrisco e fango grasso ci fa dimenticare subito i buoni salumi della zona e l'apprezzato nettare dei famosi vitigni locali. 
Qualche problema per l'appiccicosita' del fango sull'anteriore ma guidando fuori dal sentiero sull'erba si evita attrito ruota/parafango; si intavola qualche sfida nel misto lento con gli amici enduristi di Firenze in sella alle 426 4t che si meravigliano per l'adattabilita' del nostro mezzo , e la guida fluida e veloce (con qualche bel rischio nelle "inguidature" dannose alla nostra alp) ci permette di tener testa a qualche giovanissimo smanettone con le 2t 125; 
I cento chilometri percorsi ci fanno salire fino a massa marittima e in lontananza il contrasto di colori cielo-mare che ci fa ben sperare sull'avvicinarsi della meta. 
I guadi bui e fangosi impegnano e costringono molti alla resa o a interventi di svuotamento , si assottiglia la lunga fila dei partecipanti che nel frattempo giungono da Pelagone a bagni di Gavorrano. 
Un semaforo nel centro del paese e il mare sulla destra farebbero pensare all'arrivo imminente ma il contachilometri segna 120 chilometri; ne resterebbero ancora 50 e la notizia non fa felice l'amico Riccardo che gia' pensava alla spiaggia.
Le frecce gialle ci pongono con le spalle al mare e un assiduo frequentatore della Siena-Follonica ci preannuncia un tratto bellissimo molto adatto alle moto da trial; di fronte a noi la salita fino a bagni di Gavorrano in pietra smossa che ci porta nella vetta di una discesa insidiosa stretta con sottobosco instabile che scorre fino al castello e al borgo antico di Scarlino , zona d' eco al rombo delle moto in fila indiana. Si torna in pianura e l'ultimo tratto alla 
Periferia di Follonica fa tornare il sorriso a Riccardo e allevia qualche dolorino al sottoscritto; 
Il traffico a rallentatore , la polizia municipale che ci guida , preannunciano il centro di Follonica dove troviamo ad attenderci i nostri accompagnatori , tanto pubblico , il saluto dello speaker e l'agognato ristoro : sono le 15.00 , percorso per l'esattezza 171 km , consumato poco piu' di 8 litri di benzina e riscontrato alcun guasto meccanico (piegato un supporto pedana e perso una freccia indicatrice). 
In "piazza" scambiamo opinioni : sono arrivati i veterani dei raid internazionali ghino mozzini (ktm 125 2t) e oscar polli (Honda 4t) , il pluricampione enduro Parrini (in sella ad una splendida ktm sachs) , molti volti noti del panorama fuoristradistico nazionale , e tanti appassionati piu' o meno giovani tutti concordi e soddisfatti per aver trascorso una giornata di sport condiviso nella correttezza e rispetto delle altrui possibilita' capacita' e mezzi tra splendidi e caratteristici paesaggi nel pieno rispetto della natura e dell'ambiente. " 
La premiazione finale ricorda il moto club piu' numeroso (per la toscana il m.c. Follonica con 41 iscritti e per i fuori regione il m.c. contessa con 12) , il gruppo piu' numeroso ("Bozzolino" e "Perazzone" con 8 iscritti) , la moto piu' strana (Laverda d'epoca di Becarelli) , il conduttore singolo da piu' lontano (Fusco da Napoli) e il piu' "maturo" Fiorenzo la mura di 61 anni. 

Doverosi i ringraziamenti che vanno estesi oltre al personale dei tre moto club alla questura e all'amministrazione provinciale di Siena e Grosseto , la pubblica assistenza e misericordi di colle Val d'Elsa , la croce rossa italiana comitato di Grosseto , l' associazione radio cb di follonica , l'unita' di protezione civile , l'auser vlontari del traffico di Follonica , il comitato regionale toscana della fmi , la discoteca tartana di Scarlino , la Garaffi moto di Poiggibonsi , la termo elsa e l'istituto Massofisioterapico di colle Val d'Elsa. 

Andrea Valenti